[O.T.] Crisi economica

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katmandu69
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Re: [O.T.] Crisi economica

#2776 Messaggio da katmandu69 »

Barabino ha scritto:
Capitanvideo ha scritto:
Mmmm....senza l'intervento della politica non ci sarebbero stati casini. Il mercato non crea falsa economia.

I politici decisero di permettere ai cittadini di comprarsi casa, anche a quelli che non potevano.

Quindi costrinsero le banche a concedere mutui improbabili, le cui rate poi non venivano pagate.

(io direi: permisero alle banche di concedere mutui improbabili -- dato che in un'epoca di interessi bassi e denaro facile, le banche sono li' per concedere i mutui, non per negarli)

:)
Ti ringrazio di averci ricordato com'e' andata... e' davvero incredibile come il "comunismo" :wink: (nel senso del trinariciuto che crede a tutto quello che dice Repubblica) riesca a far credere che le cose vadano nel verso opposto alla realta'... come dire che l'acqua va per insu'...

per quanto riguarda la creazione di moneta agganciata all'oro invece che creata dalla banca centrale in base al pil...

mi stupisco che gli sia favorevole proprio il movimento contro il signoraggio (a prima vista, di estrema sinistra)...

non ci capisco piu' niente... :o

In fondo, credevo che per l'estrema sinistra, il salario dovesse essere la variabile indipendente come negli anni '70... e quindi stampare moneta a nastro era ok...

cosa e' cambiato? :o che adesso i salari sono NON indicizzati all'inflazione e ogni aumento va penosamente contrattato?

credo a repubblica,non al tuo amico pagliaccio :wink:

IL COMMENTO
Il risveglio sul Titanic
di MASSIMO GIANNINI

SE QUELLO che si sta consumando sotto i nostri occhi in questo agosto di tregenda non fosse un vero dramma, verrebbe da dire che siamo ancora una volta alle "comiche finali". Un governo senza storia, guidato da un premier senza vergogna, insegue un obiettivo senza speranza. Ritrovare la forza di una politica e la dignità di una leadership, per imporre al Paese la cura dolorosa ma necessaria senza la quale c'è solo l'Apocalisse. Questo tentativo, continuamente inseguito e continuamente fallito, marchia a fuoco la via crucis degli incontri tra la risibile "armata berlusconiana" e le parti sociali. Li rende ogni volta velleitari, deludenti e dunque alla fine tragicamente dannosi.

"Negli ultimi cinque giorni tutto è precipitato", sostiene preoccupato Gianni Letta. Peccato che il governo non se ne sia accorto. L'effetto della "scoperta" fatta dal plenipotenziario del Cavaliere è quanto meno surreale. Ricorda il ministro della Propaganda iracheno, che diceva davanti alle telecamere "We are in controll" mentre i tank americani sullo sfondo varcavano le porte di Bagdad. Qui la crisi ha varcato i confini dell'Italia da almeno tre anni. E nessuno se n'è accorto, se non i cittadini che hanno subito una caduta dei redditi, dei consumi, dell'occupazione. Non se n'è accorto Berlusconi, convinto da sempre che "la nave va" perché gli italiani fanno la fila sulle autostrade nei weekend, riempiono i ristoranti la sera e comprano tanti cosmetici. Analisi dotta, da "statista" e uomo d'azienda, che dimostra di sapere bene "come funziona l'economia". Non se n'è accorto Tremonti, che dopo aver intravisto la "tempesta perfetta" all'inizio del 2008, invece di fronteggiarla si è scansato, parlando a lungo di filosofia, salvo informarci alcuni anni dopo che sul Titanic affondano tutti, e non si salvano nemmeno i passeggeri di prima classe. Analisi "colta", da commercialista e uomo di mondo, che dimostra di sapere bene come si deprime un'economia.

E adesso siamo qui. Con il presidente del Consiglio che dichiara che bisogna anticipare il pareggio di bilancio al 2013, ma non sa dire perché siamo arrivati a questo punto, come contiamo di uscire dalla tormenta e chi pagherà il conto finale. Con un ministro del Tesoro che annuncia che "la manovra va ristrutturata", ma non sa spiegare alle parti sociali dove era sbagliata quella vecchia e come cambierà quella nuova. Un raro esempio di inettitudine, riscrivere una manovra finanziaria due settimane dopo averla varata, e averci spiegato che erano ridicole le critiche di chi lamentava il folle rinvio del risanamento del deficit al biennio elettorale 2013-2014, ed erano assurdi i dubbi di chi temeva una risposta negativa dei mercati e una risposta perplessa della Ue e della Bce. "La manovra è perfetta e strutturale, ed è esattamente come ce la chiede l'Europa": questo era il "dogma", alla fine di luglio. Si è visto il risultato. Governo italiano commissariato dal "direttorio" Merkel-Sarkozy, lettera-capestro della Banca centrale europea sulle misure urgenti da varare subito, oltre 48 miliardi di aumento del costo del debito come risultato dell'impennata degli spread, quasi 80 miliardi bruciati in Borsa come risultato della perdita di capitalizzazione delle nostre banche.

Questa improbabile "coppia di fatto", un premier sfiancato dagli scandali privati e dal discredito internazionale e un ministro fiaccato dagli intrighi immobiliari e dai nemici interni, azzarda ora un decreto straordinario per il 18 agosto. Mossa disperata, ma purtroppo tardiva, ambigua e poco credibile. Mossa tardiva, perché era chiaro a tutti già un mese fa che la speculazione, dopo aver fatto le prove generali su Irlanda e Grecia, affilava le armi per un'estate di fuoco contro Eurolandia e i suoi debiti sovrani, e dunque sarebbe stato necessario lanciare subito, già allora, un segnale immediato sulla volontà di accelerare il pareggio di bilancio. Mossa ambigua, perché ora non si capisce davvero dove il governo voglia colpire. Berlusconi, ubriaco dei soliti fumi ideologici, non vuole introdurre nessuna "patrimoniale" perché "è una cosa di sinistra". Bossi, ebbro dei soliti vizi antropologici, non vuole misure sulla previdenza perché "le pensioni padane non si toccano". Tremonti, isolato e insultato da tutti, non sa più cosa toccare, se non i soliti ticket sanitari a carico dei soliti noti del ceto medio e basso. Tutti insieme, irresponsabilmente, non sanno far altro che aprire inutili tavoli. Un tavolo sul lavoro affidato a Sacconi, un tavolo sulle infrastrutture affidato a Matteoli, un tavolo sulle privatizzazioni affidato a Romani. Tutto precipita, intorno al Palazzo romano, e loro si siedono a chiacchierare senza dire nulla. Non un'idea concreta sui sostegni alla crescita economica, non una parola pratica sul taglio draconiano ai costi della politica.

Mossa non credibile, dunque, per tutte queste ragioni. E sia detto senza alcun compiacimento, ma al contrario, con tutta la preoccupazione imposta dalla fase. Nessuno può più giocare al "tanto peggio tanto meglio". L'opposizione non deve cedere alle derive "sfasciste", la Cgil non deve cedere alle pulsioni massimaliste (delle lacrime di coccodrillo piante adesso dalla Cisl e dalla Uil non vale nemmeno la pena di parlare, tanto è stato penoso il collateralismo di Bonanni e Angeletti in questi ultimi tre anni). Ma è evidente che questo governo non può farcela. Non è mai stato all'altezza del compito in tempi normali. Figuriamoci oggi, in tempi emergenziali. Si obietta che una "discontinuità politica in questo momento sarebbe troppo rischiosa. Ma anche questo, ormai, è tutto da dimostrare. E comunque oggi c'è in ballo molto di più del destino di un governo. In gioco, qui come nel resto d'Europa, c'è il risparmio e il lavoro delle famiglie, il mercato e gli investimenti delle imprese. La "posta" è l'Italia. Una posta troppo alta e troppo importante, per lasciarla ancora nelle mani di Berlusconi, Bossi, Tremonti e Scilipoti.
m.giannini@repubblica.it
il passato non può essere cambiato,il presente offre solo rimpianti e perdite,solo nei giorni a venire un'uomo può trovare conforto quando i ricordi svaniscono.CRASSO!

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Parakarro
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Re: [O.T.] Crisi economica

#2777 Messaggio da Parakarro »

Drogato_ di_porno ha scritto:
Parakarro ha scritto:Unicredit perde il 5% al giorno perchè Berlusconi fa un discorso del cazzo? Oppure perde perchè è piena di immondizia e gli investitori non credono più in lei?!
le banche sono più esposte perchè sono aziende particolari, per definizione vivono di debito. inoltre detengono quote significative di titoli di Stato, ergo se manca la fiducia nella politica del paese è normale che le banche siano le prime aziende bersaglio.

Piuttosto, quando Berlusconi ha fatto il suo comizio "va tutto bene" il giorno dopo è aumentato lo spread fra Bot e Bund...tanto che Giulio ha dovuto cambiare la manovra anticipando il pareggio di bilancio al 2013. In America il declassamento è stato imputato alla lentezza dell'accordo politico tra repubblicani e democratici (Obama vuol tassare i ricchi, i repubblicani vogliono detassarli, è un problema politico).

Altrimenti come si spiega che l'economia ha problemi ma non si sente parlar d'altro che di politica?
con o senza il comizio di silvio lo spread sarebbe aumentato...

ovvio che il declassamento degli usa sia dovuto dall'immobilismo della politica ma un conto sono i titoli di stato un conto l'economia reale delle aziende. Ovvio che, in qualche modo, siano correlati ma se Fiat perde il 7% non dipende dal debito pubblico Italiano o dai pompini di silvio
Drogato_ di_porno ha scritto: E poi qualche domanda: perchè Francofrte perde? La Germania era uno dei pochi paesi mondiali veramente in crescita, che senso ha la perdita di Francoforte? Oggi il casino è partito dalla "voce" (poi smentita) che le agenzie di rating volevano declassare la Francia: ma chi ha messo in giro la "voce"? Chi rappresentano ste agenzie? Chi le controlla (chi controlla i controllori)? A chi rispondono? Come può un organismo sovra-nazionale (l'agenzia di rating) mettere in crisi le prime economie del pianeta (vedi gli USA)?
vedi allora che non sono gli stati e\o la politica a condizionare i mercati... tu oensa che una società esterna e pure poco affidabile ha dato un declassamento e il negro più potente del mondo è dovuto correre a fare proclami per stabilizzare la propri nazione.

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Antonchik
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Re: [O.T.] Crisi economica

#2778 Messaggio da Antonchik »

Quanto tempo ci rimane?
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.

Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.

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Helmut
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Re: [O.T.] Crisi economica

#2779 Messaggio da Helmut »

Capitanvideo ha scritto:Falliscono le piccole imprese, perche' non devono fallire le grandi? 50 piccole imprese ne valgono 1 grande (se mi sente Helmut mi sputa), ma le piccole vengono lasciate al loro destino
Analisi grossolana, caro Capitano.
50 piccole imprese non potranno mai avere la produttività di una ed una sola grande.

Ascoltami, te l'avevo già consigliato, cerca una grande catena di distribuzione nel settore dell'oreficieria e vedi se puoi vendere la licenza, magari apriranno un punto vendita nella grande distribuzione spezzina (Coop Sarzana p.e.) e ti daranno la gestione.

Altrimenti campa con il tuo patrimonio personale accumulato fin d'ora (con qualche sacrificio) in attesa che passi la tempesta. :o
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."

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Re: [O.T.] Crisi economica

#2780 Messaggio da fender »

Francamente non capisco come l'oro possa essere ancora considerato bene rifugio, mi sembra che siamo in piena speculazione anche per lui, arriverà un bel momento dove, dopo aver guadagnato in un anno il 300%, ribasserà....il bene rifugio è quello che tiene inalterato il suo valore, rimanendo un po' indifferente agli andamenti o sbaglio ?

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TeNz
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Re: [O.T.] Crisi economica

#2781 Messaggio da TeNz »

Helmut ha scritto:
Capitanvideo ha scritto:Falliscono le piccole imprese, perche' non devono fallire le grandi? 50 piccole imprese ne valgono 1 grande (se mi sente Helmut mi sputa), ma le piccole vengono lasciate al loro destino
Analisi grossolana, caro Capitano.
50 piccole imprese non potranno mai avere la produttività di una ed una sola grande.

Ascoltami, te l'avevo già consigliato, cerca una grande catena di distribuzione nel settore dell'oreficieria e vedi se puoi vendere la licenza, magari apriranno un punto vendita nella grande distribuzione spezzina (Coop Sarzana p.e.) e ti daranno la gestione.

Altrimenti campa con il tuo patrimonio personale accumulato fin d'ora (con qualche sacrificio) in attesa che passi la tempesta. :o
beh contando che sicuramente il capitano avrà qualche lingotto , se va avanti cosi a crescere il prezzo dell'oro per lui lavorare sarà un hobby e non avrà certo bisogno di padroni.
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Re: [O.T.] Crisi economica

#2782 Messaggio da Helmut »

TeNz ha scritto:beh contando che sicuramente il capitano avrà qualche lingotto , se va avanti cosi a crescere il prezzo dell'oro per lui lavorare sarà un hobby e non avrà certo bisogno di padroni.
Il Capitano solitamente ringhia, ma fa parte di quella piccola borghesia commerciale che adesso soffre, ma in passato ha accumulato tesori in terra, dove la ruggine e la tignola li consumano, e dove ladri e scassinatori li rubano (cit.)
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Re: [O.T.] Crisi economica

#2783 Messaggio da Barabino »

fib62 ha scritto:mah !
Per concatenamento degli eventi, per le modalità e le reazioni, la situazione attuale ricorda abbastanza il periodo degli inizi del 900.
Quale sarà la scintilla questa volta? A chi sparare questa volta? Staremo a vedere ...
La situazione sociale sembra simile (dicono i comunisti che cosi' sperano di risuscitare il cadavere di Marx...)... ma stavolta a livello internazionale NON abbiamo due schieramenti simmetrici come quella volta...

chi dovrebbe fare la guerra a chi? gli Stati Uniti alla Cina come quella volta l'Inghilterra alla Germania? Non ha senso...

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Re: [O.T.] Crisi economica

#2784 Messaggio da Capitanvideo »

Helmut ha scritto: Ascoltami, te l'avevo già consigliato, cerca una grande catena di distribuzione nel settore dell'oreficieria e vedi se puoi vendere la licenza, magari apriranno un punto vendita nella grande distribuzione spezzina (Coop Sarzana p.e.) e ti daranno la gestione.
Potrebbe essere una soluzione. Il fondo e' di mia proprietà, mi becco anche l'affitto :)

Per ora cmq reggo, debiti non ne ho a differenza del 90% dei miei colleghi. Se ne salta una certa percentuale potrebbe migliorare la situazione per gli altri, quelli sani (o grossi)

Un po come quello che si diceva riguardo alle case automobilistiche: ha senso tenerne in piedi 10 in perdita quando potrebbero essere 7 in attivo e senza continui pompaggi di denaro pubblico?
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Re: [O.T.] Crisi economica

#2785 Messaggio da Capitanvideo »

fender ha scritto:Francamente non capisco come l'oro possa essere ancora considerato bene rifugio, mi sembra che siamo in piena speculazione anche per lui, arriverà un bel momento dove, dopo aver guadagnato in un anno il 300%, ribasserà....il bene rifugio è quello che tiene inalterato il suo valore, rimanendo un po' indifferente agli andamenti o sbaglio ?
Il mercato ha sempre bisogno di un mezzo di scambio. Se la gente non si fida piu' della carta straccia (Dollaro, euro ecc) bisogna ricorrere ad una moneta tangibile, che esiste da secoli.
L'oro o l'argento rispondono a queste caratteristiche.
Puo' calare, certo, ma avrà sempre un valore.
Le monete fiduciarie?
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Re: [O.T.] Crisi economica

#2786 Messaggio da Barabino »

katmandu69 ha scritto:
Barabino ha scritto: Ti ringrazio di averci ricordato com'e' andata... e' davvero incredibile come il "comunismo" :wink: (nel senso del trinariciuto che crede a tutto quello che dice Repubblica) riesca a far credere che le cose vadano nel verso opposto alla realta'... come dire che l'acqua va per insu'...

credo a repubblica,non al tuo amico pagliaccio :wink:
Ma dovresti cercare di capire il meccanismo, non credere a qualcuno :wink:

Tu pensi che io "creda" a Berlusconi? :lol:

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Re: [O.T.] Crisi economica

#2787 Messaggio da Barabino »

Capitanvideo ha scritto:
fender ha scritto:Francamente non capisco come l'oro possa essere ancora considerato bene rifugio, mi sembra che siamo in piena speculazione anche per lui, arriverà un bel momento dove, dopo aver guadagnato in un anno il 300%, ribasserà....il bene rifugio è quello che tiene inalterato il suo valore, rimanendo un po' indifferente agli andamenti o sbaglio ?
1) Il mercato ha sempre bisogno di un mezzo di scambio. Se la gente non si fida piu' della carta straccia (Dollaro, euro ecc) bisogna ricorrere ad una moneta tangibile, che esiste da secoli.

2) L'oro o l'argento rispondono a queste caratteristiche.
Puo' calare, certo, ma avrà sempre un valore.
Le monete fiduciarie?
Sono d'accordo sull'1, ma meno sul 2. L'oro e' venerato da millenni ma non ha quasi nessun uso nella tecnologia attuale, quindi anch'esso ha un aspetto fiduciario. Perche' usare come moneta tangibile l'oro e non l'uranio 235 o perfino il rame?

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Re: [O.T.] Crisi economica

#2788 Messaggio da TeNz »

regala un bel anello d'oro o di rame a una donna e poi vedi la differenza ;)
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Re: [O.T.] Crisi economica

#2789 Messaggio da Barabino »

Helmut ha scritto:
TeNz ha scritto:beh contando che sicuramente il capitano avrà qualche lingotto , se va avanti cosi a crescere il prezzo dell'oro per lui lavorare sarà un hobby e non avrà certo bisogno di padroni.
Il Capitano solitamente ringhia, ma fa parte di quella piccola borghesia commerciale che adesso soffre, ma in passato ha accumulato tesori in terra, dove la ruggine e la tignola li consumano, e dove ladri e scassinatori li rubano (cit.)
L'espressione "piccola borghesia", non e' esattamente neutrale, e lo sai... :evil:

con lo stesso spirito mi sento autorizzato a dire che i militari e i dipendenti delle grosse aziende sono come i servi, gli schiavi del sultano... sono dei mammalucchi... ma non ti offendere, e' un'espressione neutra :DDD :DDD :DDD

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Re: [O.T.] Crisi economica

#2790 Messaggio da Barabino »

TeNz ha scritto:regala un bel anello d'oro o di rame a una donna e poi vedi la differenza ;)
Capitanvideo apprezzera' molto la tua citazione da uno dei capitoli iniziali di Atlas Shrugged,

Immagine

in cui Hank Rearden regala a sua moglie un braccialetto del suo nuovo metallo da lui inventato, una lega piu' leggera e piu' resistente dell'acciaio, destinata a rivoluzionare il mondo... e sua moglie si schifa, e pensa che lui e' troppo maniaco del suo lavoro... :motosega:

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