OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

[criptico]

Berlusconi prima finanzia le società di Gheddafi, poi lo bombarda.

Il cavaliere ha bonificato 15 milioni di euro alla Quinta comunication, società cinematografica dell'amico Tarak ben Ammar. Dal 2009, però, uno dei soci è proprio il colonnelo libico Gheddafi.
L'intero articolo qui:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07 ... -4/136026/

[dostum]

Sarcazzi la merda umana

Libia: Francia, e' tempo di negoziare
Difficilmente risolvibile solo con intervento militare
10 luglio, 23:40

(ANSA) - PARIGI, 10 LUG - Il ministro della difesa francese Gerard Longuet ha detto oggi che la crisi libica difficilmente sarà risolvibile solo con l'intervento militare e che una soluzione politica sembra stia diventando sempre più auspicabile. "E' stato ampiamente dimostrato che non c'é alcuna possibilità con il ricorso alla forza", ha detto Longuet in un'intervista. "Abbiamo sollecitato le due parti a parlarsi, secondo noi è giunto il momento di sedersi attorno a un tavolo".

[criptico]

Questa info è riportata pa Peace reporter, qui: http://it.peacereporter.net/articolo/29 ... a+Francia' e confermerebbe nella sostanza l'intenzione di sospendere (ma quando?), le azioni di guerra da parte dell'Alleanza atlantica.

In un incontro riservato Sarkozy avrebbe ammesso che il Cnt è una creatura di Parigi che adesso, a sorpresa, ammette che la forza non ha funzionato e chiede una soluzione diplomatica

Il figlio del Colonnello libico Muhammar Gheddafi, Saif al Islam, portavoce del regime, ha dichiarato che sono in corso negoziati per porre fine alla guerra libica. Non sono condotti con i ribelli né con l'Italia ma con la Francia.

Secondo quanto dichiarato da Saif al quotidiano algerino El Khabar, un inviato speciale libico avrebbe incontrato in Francia il presidente Nicholas Sarkozy, il quale avrebbe dichiarato: "Il Consiglio nazionale di transizione dei ribelli di Bengasi è una creatura francese: senza i soldi e le armi inviate da Parigi non esisterebbe".

Saif al Islam ha detto che il regime è pronto a concedere elezioni monitorate da osservatori internazionali, la formazione di un governo di coalizione e una nuova costituzione ma che a non volerlo sono i ribelli, i quali stanno guadagnando terreno e ora avanzano verso Tripoli.
Quindi, altro che ribelli, il "nuovo che avanza"! Mercenari e fantocci che si sommano ad altri mercenari assoldati dal Colonnello per risolvere la crisi.

[OSCAR VENEZIA]

Questa info è riportata pa Peace reporter, qui: http://it.peacereporter.net/articolo/29 ... a+Francia'

In un incontro riservato Sarkozy avrebbe ammesso che il Cnt è una creatura di Parigi che adesso, a sorpresa, ammette che la forza non ha funzionato e chiede una soluzione diplomatica

Da noi la sinistra si è subito schierata con i pseudo- ribelli propalando interpretazioni campate in aria (la primavera magrebina,tsè) e la destra non ha fatto molto meno di quello che avrebbe dovuto fare.

[dostum]

Rubagalline sanguinari (poi si vede che i nomi sono gli stessi degli autori del disastro economico).

cosa fareste se una banca, alla quale avevate affidato 100.000 euro per farli fruttare, vi comunicasse che in un anno si sono ridotti a meno di 2.000 euro?


È quanto accaduto alla Libia, come documenta un’inchiesta del «Wall street journal» [1]. Dopo che gli Usa e la Ue avevano revocato l’embargo nel 2004, affluirono in Libia decine di banche e società finanziarie statunitensi ed europee. Tra queste la Goldman Sachs, una delle maggiori banche d’investimento del mondo, la cui sede principale è a New York. Nella prima metà del 2008, l’Autorità libica di investimento le affidò 1 miliardo e 300 milioni di dollari di fondi sovrani (capitali dello stato investiti all’estero). La Goldman Sachs li investì in un paniere di valute e in azioni di sei società: la statunitense Citigroup Inc., la banca italiana UniCredit e la spagnola Santander, la compagnia tedesca di assicurazioni Allianz, la compagnia energetica francese Électricité de France e l’italiana Eni.


Un anno dopo, la Goldman Sachs comunicò all’Autorità libica che, a causa della crisi finanziaria, il fondo libico aveva perso il 98% del suo valore, riducendosi da 1 miliardo e 300 milioni a 25 milioni di dollari. I responsabili dell’Autorità libica, furiosi, convocarono a Tripoli il responsabile della Goldman Sachs per il Nordafrica. L’incontro fu tempestoso, tanto che la Goldman Sachs evacuò precipitosamente i suoi impiegati da Tripoli, temendo che venissero arrestati. Poiché la Libia minacciava un’azione legale, che avrebbe compromesso la reputazione della banca agli occhi di altri investitori istituzionali, la Goldman Sachs le offrì come risarcimento azioni privilegiate della banca stessa. Ma poiché i libici erano giustamente sospettosi, l’accordo non venne firmato. Restava così aperta la possibilità, temuta dalla Goldman Sachs, che l’Autorità libica intraprendesse un’azione legale internazionale.


Casi analoghi di «cattiva amministrazione del denaro libico» sono documentati da un’inchiesta pubblicata dal «New York Times» [2]. Ad esempio la Permal – unità della Legg Mason, una delle principali società di gestione di investimenti, con sede a Baltimora – ha amministrato 300 milioni di dollari di fondi sovrani libici, che hanno perso il 40% del loro valore tra il gennaio 2009 e il settembre 2010. In compenso, la Permal ha riscosso 27 milioni di dollari per le sue prestazioni. Lo stesso hanno fatto altre banche e società finanziarie, come l’olandese Palladyne, la francese Bnp Paribas, la britannica Hsbc e il Credit Suisse. Nei loro confronti l’Autorità libica minacciava di intraprendere azioni legali internazionali, che avrebbero danneggiato l’immagine di questi «prestigiosi» organismi finanziari. Il tutto si è risolto felicemente quando, lo scorso febbraio, Stati uniti e Unione europea hanno «congelato» i fondi sovrani libici. La loro «custodia» è affidata alle stesse banche e società finanziarie che li avevano così bene gestiti. E dal furto si è passati alla rapina a mano armata quando, in marzo, è iniziata la guerra.


Sotto la copertura dei cacciabombardieri Nato, la Hsbc e altre banche di investimento sono sbarcate a Bengasi per creare una nuova «Central Bank of Libya», che permetterà loro di gestire i fondi sovrani libici «scongelati» e i nuovi ricavati dall’export petrolifero. Questa volta, sicuramente, ottenendo alti rendimenti.

di Manlio Dinucci (Fonte :Il Manifesto (Italia)

[Drogato_ di_porno]

rassegnati dostum:

NICOLAS SARKOZY RILANCIATO DA UN SONDAGGIO CSA: COL 27% BATTE LA SOCIALISTA AUBRY (25%)

In arrivo buone notizie per Nicolas Sarkozy, che dopo mesi di popolarita' ai minimi viene rilanciato a sorpresa da un sondaggio dell'istituto CSA, che lo vede in vantaggio o alla pari con gli avversari socialisti piu' accreditati.
Il tutto a nove mesi dalle presidenziali in cui cerchera' la conferma all'Elise. Se da parte socialista dalle urne delle primarie uscisse la candidata Martine Aubry, Sarkozy la batterebbe di due punti (27% contro il 25% della numero 1 del Ps). Sarebbe invece pareggio (26% ciascuno), se lo scontro fosse fra Sarkozy e Francois Hollande, fin qui il beniamino dei sondaggi.

[dostum]

rassegnati dostum:

NICOLAS SARKOZY RILANCIATO DA UN SONDAGGIO CSA: COL 27% BATTE LA SOCIALISTA AUBRY (25%)

In arrivo buone notizie per Nicolas Sarkozy, che dopo mesi di popolarita' ai minimi viene rilanciato a sorpresa da un sondaggio dell'istituto CSA, che lo vede in vantaggio o alla pari con gli avversari socialisti piu' accreditati.
Il tutto a nove mesi dalle presidenziali in cui cerchera' la conferma all'Elise. Se da parte socialista dalle urne delle primarie uscisse la candidata Martine Aubry, Sarkozy la batterebbe di due punti (27% contro il 25% della numero 1 del Ps). Sarebbe invece pareggio (26% ciascuno), se lo scontro fosse fra Sarkozy e Francois Hollande, fin qui il beniamino dei sondaggi.

Tanto peggio per gli amici di oltralpe IMHO è versione peggiorata del nano nostrano (basta vederne il volto di gnomo deforme)

[dostum]

Combattenti della Libertà ovvero è più fesso Carnevale o chi ci va appresso?

Libia, ucciso negli scontri il leader
militare dei ribelli anti-Gheddafi
Abdel Fattah Younes, capo militare dei ribelli libici È stato assassinato il generale Abdel Fattah Younis, capo di stato maggiore delle forze insurrezionali che si oppongono alle truppe del regime libico: lo ha annunciato Mustafa Abdel Jalil, presidente del Consiglio Nazionale Transitorio, il governo-ombra istituito dai rivoltosi a Bengasi per amministrare le zone liberate. Jalil ha precisato che a uccidere il capo militare dei ribelli è stato un commando di aggressori, che lo hanno assalito mentre stava recandosi a un’audizione da parte di una commissione giudiziaria, la quale lo aveva convocato per interrogarlo a proposito delle operazioni militari in corso contro i lealisti. «Con tutta la tristezza possibile, vi informo del trapasso di Abdel Fattah Younis, comandante in capo delle nostre forze d’insurrezione», ha affermato il numero uno del Cnt. Sulla sorte del già ministro per la Sicurezza, che aveva abbandonato Gheddafi per passare dalla parte dell’opposizione il 22 febbraio scorso, in giornata era montato un autentico giallo. Secondo una delle sue guardie del corpo, Abdullah Baio, Younis sarebbe infatti stato impegnato a dirigere l’offensiva intorno a Marsa el-Brega, strategico centro petrolifero della Cirenaica occidentale controllato solo in parte dai ribelli, allorchè sarebbe stato raggiunto nottetempo da una delegazione di agenti agli ordini del Consiglio Transitorio, i quali lo avrebbero prelevato e portato via a bordo di un’auto. L’uomo aveva aggiunto che di lui non si era più saputo nulla, in particolare dove si trovasse attualmente. Fonti riservate dello stesso Cnt si erano invece limitate a riferire che Younis sarebbe stato richiamato dalla linea del fronte di Brega per essere sottoposto a interrogatorio. Stando ad altre fonti, sarebbe adesso stato sì a Bengasi, ma si sarebbe tentato di persuaderlo a ritornare in prima linea, da dove si sarebbe allontanato perchè infuriato a causa dello scarso rendimento delle proprie milizie.

In ogni caso, non si sapeva con esattezza perchè gli inquirenti avrebbero deciso di sentirlo ma, in base a voci non confermate, si sarebbe sospettato che l’ex ministro avesse avuto colloqui segreti con emissari del regime, e per tale ragione sarebbe stato arrestato. È un fatto che, a detta di giornalisti presenti in città, oggi la residenza di Younis a Bengasi era circondata da un folto manipolo di soldati, e che a nessuno era consentito avvicinarvisi; i suoi seguaci si erano peraltro radunati davanti all’abitazione per reclamarne la liberazione. «Se non lo lasciano andare, lo libereremo noi!», aveva ammonito Baio. Si era mormorato anche che Younis fosse stato fatto prigioniero da uomini della Brigata "17 Febbraio", guidata da un suo avversario interno, Fawzi Bu Katef.

[criptico]

La guerra alla Libia è stata un vero affare!
Il rinnovo delle missioni vale 58 milioni per i prossimi tre mesi. Intanto Eni perde 280mila barili di petrolio al giorno, Finmeccanica tracolla in borsa e Impregilo rinvia commesse per un miliardo
Quando tutto è cominciato, a febbraio di quest’anno, Paolo Scaroni aveva tagliato corto: “Le agitazioni politiche nei Paesi del Nordafrica non avranno alcun impatto su Eni”. Troppo presto. Troppo facile. Fatto sta che ieri il numero uno di Eni è stato costretto a fare marcia indietro. “Il primo semestre del 2011 – ha spiegato agli analisti – ha sofferto della mancata produzione in Libia che ha avuto un impatto su tutti i nostri settori d’attività”. Ecco spiegato, allora, il calo del 6 per cento (a 3,8 miliardi di euro) dei profitti del gruppo nei primi sei mesi dell’anno. L'Eni è in buona compagnia. Finmeccanica deve fare i conti con la perdita in borsa di un quarto del suo valore. Colpa dei risultati deludenti, e della perdita di commesse per 250 milioni in terra libica. Tanto che tra gli analisti c'è chi teme il segno meno davanti al bilancio 2011. Non va meglio al colosso delle costruzioni Impregilo. Il gruppo targato Benetton-Gavio-Ligresti deve per il momento accantonare quasi un miliardo di lavori su strade e università. E nessuno sa dire quando finirà. Di certo si sa che gli italiani pagheranno almeno altri tre mesi: fanno 58 milioni, da scontare sotto forma di nuove tasse o tagli ai servizi
http://www.ilfattoquotidiano.it/

[Drogato_ di_porno]

Londra: “Ipotesi militare non lontana”
E Assad loda l’esercito “patriottico”

Dopo la strage di ieri ad Hama, la Gran Bretagna per la prima volta non esclude un'intervento armato, come quello in Libia. Intanto il presidente siriano si congratula con i militari che hanno sparato sulla folla
Per fermare la sanguinosa repressione in Siria a opera del regime di Bashar al Assad la Gran Bretagna non esclude un’intervento militare, come quello in Libia. “Non si tratta di una remota possibilità”, ha dichiarato il ministro degli Esteri Wiliam Hague, ipotizzando per la prima volta quanto escluso finora dagli altri Paesi occidentali.

Intanto anche la Germania, dopo l’Italia, ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell’Onu per discutere della situazione in Siria, dove in un’ennesima giornata di sangue ieri oltre 130 persone sono state uccise dalle forze di sicurezza, 100 delle quali nella sola città di Hama (Leggi). Lo ha annunciato ieri sera il portavoce della delegazione tedesca all’Onu Alexander Eber, aggiungendo che la riunione potrebbe tenersi già nella giornata di oggi.

Ieri sera il ministro degli esteri Franco Frattini aveva a sua volta chiesto una riunione urgente dell’organismo dell’Onu “per prendere una decisione molto ferma” dopo la strage di Hama, sollecitando inoltre una riunione di tutti gli ambasciatori dell’Unione europea accreditati a Damasco.

E mentre i Paesi occidentali prendono posizione contro la repressione del regime siriano, il presidente Bashar al Assad si è congratulato con l’esercito “patriottico”, come riferisce l’agenzia di stato Sana.

[dostum]

Londra: “Ipotesi militare non lontana”
E Assad loda l’esercito “patriottico”

Dopo la strage di ieri ad Hama, la Gran Bretagna per la prima volta non esclude un'intervento armato, come quello in Libia. Intanto il presidente siriano si congratula con i militari che hanno sparato sulla folla
Per fermare la sanguinosa repressione in Siria a opera del regime di Bashar al Assad la Gran Bretagna non esclude un’intervento militare, come quello in Libia. “Non si tratta di una remota possibilità”, ha dichiarato il ministro degli Esteri Wiliam Hague, ipotizzando per la prima volta quanto escluso finora dagli altri Paesi occidentali.

Intanto anche la Germania, dopo l’Italia, ha chiesto una riunione urgente del Consiglio di sicurezza dell’Onu per discutere della situazione in Siria, dove in un’ennesima giornata di sangue ieri oltre 130 persone sono state uccise dalle forze di sicurezza, 100 delle quali nella sola città di Hama (Leggi). Lo ha annunciato ieri sera il portavoce della delegazione tedesca all’Onu Alexander Eber, aggiungendo che la riunione potrebbe tenersi già nella giornata di oggi.

Ieri sera il ministro degli esteri Franco Frattini aveva a sua volta chiesto una riunione urgente dell’organismo dell’Onu “per prendere una decisione molto ferma” dopo la strage di Hama, sollecitando inoltre una riunione di tutti gli ambasciatori dell’Unione europea accreditati a Damasco.

E mentre i Paesi occidentali prendono posizione contro la repressione del regime siriano, il presidente Bashar al Assad si è congratulato con l’esercito “patriottico”, come riferisce l’agenzia di stato Sana.

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Sicuramente presa posizione ONU sarà fermissima anzi assolutamente
immobile ammeno che si voglia consegnare un altro paese ad una banda di tagliagole finanziata dagli USA e dall'Arabia Saudita.Cui non è
bastato il capolavoro afghano e stanno cercando di esportarlo in altre zone.

http://www.stampalibera.com/?p=29114

[Drogato_ di_porno]

dostum fa qualcosa!

Arrestato Gheddafi.
La fine del regime in Libia

http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2011/ ... gime.shtml

[TeNz]

ora sono proprio curioso di vedere cosa succede.
spero non una iraqizzazione della libia anche se purtroppo è probabile.

[dostum]

dostum fa qualcosa!

Arrestato Gheddafi.
La fine del regime in Libia

http://www.ilsecoloxix.it/p/mondo/2011/ ... gime.shtml

Gheddafi si è fregato da solo rinunziando al nucleare e fidandosi degli yankees (timeo danaos.......) cmq se ho ben capito è stato arrestato il figlio quello che doveva essere morto ad Aprile.Avevo capito che qualcosa bolliva in pentola quando la nave USA che stazionava in porto è partita improvvisamente.

[alexora]

I ribelli sono arrivati a Tripoli, la 'Piazza Verde' gremita di cittadini che festeggiano la prossima ed invevitabile sconfitta del regime.

Lo scorso 23 Dicembre, Berlusconi affermo': “Sono legato da un'amicizia vera con tutti i leader dei Paesi nordafricani, con Mubarak e la sua famiglia, con Bouteflika, con Gheddafi e Ben Ali”

Dei suoi cosidetti amici, solo Bouteflika e' riuscito a rimanere aggrappato alla sua poltrona: Mubarak e' in galera, Ben Ali e' fuggito, rifugiandosi in Arabia Saudita e nessuno sembra sapere esattamente dove si trova Gheddafi.

Visto che il Cavaliere e' cosi' amico del Rais Libico, mi chiedo se gli offira' asilo in Italia (anche se cio' potrebbe creare problemi con la Lega, dato il loro atteggiamento verso gli immigrati)...