Più che altro ci sarebbe da chiederle, adesso che è grande, come si trovava a far cose del genere...Bardamu ha scritto: La Ionesco era fredda da far paura. Quella bambina mi inquieta, sinceramente.
Nonude=pedofilia camuffata (poco) ?
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Re: Nonude=pedofilia camuffata (poco) ?
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
Re: Nonude=pedofilia camuffata (poco) ?
Vedi? Queste immagini sono di pubblico dominio... Come le foto di David Hamilton.
E' un argomento molto spinoso...
Comunque non c'è niente di artistico in quellla foto della Ionesco (secondo me).
Quindi cui prodest?
E' un argomento molto spinoso...
Comunque non c'è niente di artistico in quellla foto della Ionesco (secondo me).
Quindi cui prodest?
Re: Nonude=pedofilia camuffata (poco) ?
La Jonesco ha appena presentato il suo nuovo film da regista (mi pare a Venezia. O era Cannes ? Comunque il mese scorso) che è praticamente autobiografico. Non cita Maladolescenza, ma parla apertamente del difficile rapporto con sua madre. Pare sia stato molto apprezzato.
Re: Nonude=pedofilia camuffata (poco) ?
La foto ha una pretesa artistica ( che poi sia da considerarsi arte è un altro discorso ). Non so che dirti, non ho mai capito questa cosa. Anche a me lascia abbastanza perplesso.Bardamu ha scritto:Vedi? Queste immagini sono di pubblico dominio... Come le foto di David Hamilton.
E' un argomento molto spinoso...
Comunque non c'è niente di artistico in quellla foto della Ionesco (secondo me).
Quindi cui prodest?
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
Re: Nonude=pedofilia camuffata (poco) ?
Ho trovato tutta la spiegazione.
Esce in Francia il 29 giugno My Little Princess di Eva Ionesco, presentato a Cannes 64 nella sezione speciale per il 50° anniversario della Sémaine de la Critique. La Ionesco, oggi 45enne e al suo esordio come regista, ha voluto Isabelle Huppert nei panni di Irina Ionesco, sua madre, artista franco-rumena che nei primi anni '70, quando Eva aveva circa 4 anni, iniziò a ritrarla in una serie di immagini erotiche in bianco e nero sofisticate, ambigue e inquietanti.
Oltre a posare per la madre in nudi surreali e cupi che oggi vengono esposti in gallerie e musei per il loro indubbio valore artistico (anche se oggi il fatto stesso di realizzarli sarebbe considerato non a torto uno sfruttamento del corpo infantile e un'esca per pedofili), Eva terminò presto la sua infanzia apparendo a soli 11 anni su Playboy e poi su Penthouse.
Compare poi nei softcore (questi, invece, di dubbio valore artistico) Spermula (1976) e Maladolescenza (1977), e in altri titoli da poco (se si esclude L'inquilino del terzo piano di Roman Polanski) per approdare infine alla scuola per attori Amandiers, diretta da Patrice Chéreau e Pierre Romans.
La questione è riassunta benissimo da Greg Fallis, editor del collettivo artistico Utata, che in un ottimo articolo di presentazione delle opere scriveva: "Sono meno turbato dai ritratti che Ionesco ha realizzato della figlia, che dalla sua decisione di consentirle di essere fotograta per una rivista come Penthouse e apparire in film softcore. Secondo me, la prima è una decisione artistica, la seconda è una decisione economica. Allo stesso tempo, devo ammettere che la decisione economica ha permesso a Eva Ionesco di frequentare una scuola molto esclusiva e costosa. A distanza di tempo, è impossibile determinare se questa esperienza abbia danneggiato Eva in qualche modo."
Oggi Eva Ionesco esce allo scoperto, e nelle interviste rilasciate a Cannes definisce la sua infanzia una stagione di violenza, anche se il suo film non vuole essere una disamina psicologica dei suoi rapporti con la madre: la sua prima preoccupazione non è stata fare cronaca, ma raccontare una storia, e ha cercato di coltivare il distacco per non obbligare lo spettatore ad assumere una posizione moralistica.
Tra i riferimenti cita piuttosto alcuni il cinema muto fantastico e alcuni b-movies, oltre ai film di Mario Bava e a Omicidio a luci rosse di Brian de Palma.
In My Little Princess (o Je ne suis pas une princesse - scritto dalla Eva Ionesco con la collaborazione di Philippe Le Guay e Marc Cholodenko, lo sceneggiatore preferito di Philippe Garrel) convergono le dimensioni del racconto magico tradizionale, sia dal punto di vista del sogno che da quello dell'incubo:
"Ho trovato che le convenzioni della fiaba rispecchiassero perfettamente lo sviluppo dei miei personaggi. C'è una madre divoratrice che ama sua figlia e la consuma quasi al punto di ucciderla. Ma doveva essere una storia semplice e lineare, perchè rischiavo sempre di sconfinare nello psicodramma. Scrivere di argomenti intimi, paradossalmente, non dà più liberta. C'è sempre il pericolo che i sentimenti personali prevalgano sull'immaginazione. Non chiamerei il mio lavoro 'autofiction', perchè mi sono sforzata di decentrare me stessa. Non volevo essere nel film, ad esempio. La domanda da porsi è: sono la persona migliore per raccontare la mia storia?". Così la Ionesco in un'intervista rilasciata a Nisimazine.
Anche la colonna sonora di Bertrand Burgalat è basata su un'atmosfera che richiama il fantastico, grazie anche all'uso del mellotron, molto usato negli anni '70.
"È vero che il mio film può essere inteso come una riflessione sui limiti dell'arte, ma non intendevo affrontare solo questo argomento" spiega la Ionesco. Il progetto nasce 10 anni fa, ma è restato a lungo irrealizzato per mancanza di finanziamenti.
Questa la storia: una bambina che cresce con la nonna rumena, Mamie emigrata in Francia, e sua madre, Hannah (la Huppert) fotografa eccentrica mantenuta dal pittore Ernst (interpretato da un'altra grande icona del cinema francese: Denis Lavant) che decide di fare della giovanissima figlia il soggetto principale delle sue opere.
Il personaggio della nonna, Mamie (Georgetta Leahu) è particolarmente importante: "Mamie è devota solo alle sue icone religiose, Hannah alle sue immagini. Questo è il modo in cui affrontano le personali rappresentazioni del sacro e della devozione, e questo è ciò che unisce le tre generazioni di donne che racconto nel film. Ma quando Mamie muore, tutto degenera: lei proteggeva Violetta come le vecchie signore nei racconti di fate."
Nel cast anche Jehtro Cave (giovane modello e figlio del re Inchiostro Nick) Pascal Bongard (13 Tzameti) e Louis Do de Lencquesaing (visto di recente ne L' Apollonide, Polisse e Jeanne Captive, tutti a Cannes 64, lo vedremo anche in Talk Show di Giannoli).
Eva Ionesco aveva sempre desiderato di lavorare con Isabelle Huppert, per lei l'unica attrice in grado di incarnare letteralmente una letteratura erotica:
"È un'icona che può trasformarsi in diverse donne, l'unica che può interpretare un'intellettuale eppure così feroce e velenosa, e renderla credibile. Mi affascinava e mi spaventava, e corrispondeva perfettamente al personaggio di Hannah: una donna che vive nelle immagini. Una persona dispotica che fotografa, ma non vede". La Huppert è vestita e pettinata nello stile delle icone dell'epoca d'oro di Hollywood, con Bette Davis come punto di riferimento, e il suo appartamento è stato riempito di specchi per sottolineare il narcisismo del personaggio.
Racconta la regista: " Volevo un ambiente in cui perdersi, che fosse insieme una casa, un bordello, ma anche un luogo in cui la morte è molto presente. Una sorta di santuario, che è anche la tomba di Hannah, che la occupa come il vampiro vive nella sua bara nei film."
Per il delicato ruolo della protagonista, la giovane attrice chiamata a interpretare Eva da bambina, la regista ha fatto un casting di quattro mesi e visto più di cinquecento ragazzine, fino a scegliere Anamaria Vartolomei, esordiente rumena di 10 anni e mezzo. La Vartolomei è stata seguita da uno psicologo e non compare mai nuda nel film; per aiutarla a calarsi nel ruolo le sono stati mostrati Lolita di Stanley Kubrick, Zazie nel metrò di Louis Malle e alcune foto originali che Irina Ionesco scattò alla figlia.
http://www.sentieriselvaggi.it/129/4251 ... uppert.htm
Esce in Francia il 29 giugno My Little Princess di Eva Ionesco, presentato a Cannes 64 nella sezione speciale per il 50° anniversario della Sémaine de la Critique. La Ionesco, oggi 45enne e al suo esordio come regista, ha voluto Isabelle Huppert nei panni di Irina Ionesco, sua madre, artista franco-rumena che nei primi anni '70, quando Eva aveva circa 4 anni, iniziò a ritrarla in una serie di immagini erotiche in bianco e nero sofisticate, ambigue e inquietanti.
Oltre a posare per la madre in nudi surreali e cupi che oggi vengono esposti in gallerie e musei per il loro indubbio valore artistico (anche se oggi il fatto stesso di realizzarli sarebbe considerato non a torto uno sfruttamento del corpo infantile e un'esca per pedofili), Eva terminò presto la sua infanzia apparendo a soli 11 anni su Playboy e poi su Penthouse.
Compare poi nei softcore (questi, invece, di dubbio valore artistico) Spermula (1976) e Maladolescenza (1977), e in altri titoli da poco (se si esclude L'inquilino del terzo piano di Roman Polanski) per approdare infine alla scuola per attori Amandiers, diretta da Patrice Chéreau e Pierre Romans.
La questione è riassunta benissimo da Greg Fallis, editor del collettivo artistico Utata, che in un ottimo articolo di presentazione delle opere scriveva: "Sono meno turbato dai ritratti che Ionesco ha realizzato della figlia, che dalla sua decisione di consentirle di essere fotograta per una rivista come Penthouse e apparire in film softcore. Secondo me, la prima è una decisione artistica, la seconda è una decisione economica. Allo stesso tempo, devo ammettere che la decisione economica ha permesso a Eva Ionesco di frequentare una scuola molto esclusiva e costosa. A distanza di tempo, è impossibile determinare se questa esperienza abbia danneggiato Eva in qualche modo."
Oggi Eva Ionesco esce allo scoperto, e nelle interviste rilasciate a Cannes definisce la sua infanzia una stagione di violenza, anche se il suo film non vuole essere una disamina psicologica dei suoi rapporti con la madre: la sua prima preoccupazione non è stata fare cronaca, ma raccontare una storia, e ha cercato di coltivare il distacco per non obbligare lo spettatore ad assumere una posizione moralistica.
Tra i riferimenti cita piuttosto alcuni il cinema muto fantastico e alcuni b-movies, oltre ai film di Mario Bava e a Omicidio a luci rosse di Brian de Palma.
In My Little Princess (o Je ne suis pas une princesse - scritto dalla Eva Ionesco con la collaborazione di Philippe Le Guay e Marc Cholodenko, lo sceneggiatore preferito di Philippe Garrel) convergono le dimensioni del racconto magico tradizionale, sia dal punto di vista del sogno che da quello dell'incubo:
"Ho trovato che le convenzioni della fiaba rispecchiassero perfettamente lo sviluppo dei miei personaggi. C'è una madre divoratrice che ama sua figlia e la consuma quasi al punto di ucciderla. Ma doveva essere una storia semplice e lineare, perchè rischiavo sempre di sconfinare nello psicodramma. Scrivere di argomenti intimi, paradossalmente, non dà più liberta. C'è sempre il pericolo che i sentimenti personali prevalgano sull'immaginazione. Non chiamerei il mio lavoro 'autofiction', perchè mi sono sforzata di decentrare me stessa. Non volevo essere nel film, ad esempio. La domanda da porsi è: sono la persona migliore per raccontare la mia storia?". Così la Ionesco in un'intervista rilasciata a Nisimazine.
Anche la colonna sonora di Bertrand Burgalat è basata su un'atmosfera che richiama il fantastico, grazie anche all'uso del mellotron, molto usato negli anni '70.
"È vero che il mio film può essere inteso come una riflessione sui limiti dell'arte, ma non intendevo affrontare solo questo argomento" spiega la Ionesco. Il progetto nasce 10 anni fa, ma è restato a lungo irrealizzato per mancanza di finanziamenti.
Questa la storia: una bambina che cresce con la nonna rumena, Mamie emigrata in Francia, e sua madre, Hannah (la Huppert) fotografa eccentrica mantenuta dal pittore Ernst (interpretato da un'altra grande icona del cinema francese: Denis Lavant) che decide di fare della giovanissima figlia il soggetto principale delle sue opere.
Il personaggio della nonna, Mamie (Georgetta Leahu) è particolarmente importante: "Mamie è devota solo alle sue icone religiose, Hannah alle sue immagini. Questo è il modo in cui affrontano le personali rappresentazioni del sacro e della devozione, e questo è ciò che unisce le tre generazioni di donne che racconto nel film. Ma quando Mamie muore, tutto degenera: lei proteggeva Violetta come le vecchie signore nei racconti di fate."
Nel cast anche Jehtro Cave (giovane modello e figlio del re Inchiostro Nick) Pascal Bongard (13 Tzameti) e Louis Do de Lencquesaing (visto di recente ne L' Apollonide, Polisse e Jeanne Captive, tutti a Cannes 64, lo vedremo anche in Talk Show di Giannoli).
Eva Ionesco aveva sempre desiderato di lavorare con Isabelle Huppert, per lei l'unica attrice in grado di incarnare letteralmente una letteratura erotica:
"È un'icona che può trasformarsi in diverse donne, l'unica che può interpretare un'intellettuale eppure così feroce e velenosa, e renderla credibile. Mi affascinava e mi spaventava, e corrispondeva perfettamente al personaggio di Hannah: una donna che vive nelle immagini. Una persona dispotica che fotografa, ma non vede". La Huppert è vestita e pettinata nello stile delle icone dell'epoca d'oro di Hollywood, con Bette Davis come punto di riferimento, e il suo appartamento è stato riempito di specchi per sottolineare il narcisismo del personaggio.
Racconta la regista: " Volevo un ambiente in cui perdersi, che fosse insieme una casa, un bordello, ma anche un luogo in cui la morte è molto presente. Una sorta di santuario, che è anche la tomba di Hannah, che la occupa come il vampiro vive nella sua bara nei film."
Per il delicato ruolo della protagonista, la giovane attrice chiamata a interpretare Eva da bambina, la regista ha fatto un casting di quattro mesi e visto più di cinquecento ragazzine, fino a scegliere Anamaria Vartolomei, esordiente rumena di 10 anni e mezzo. La Vartolomei è stata seguita da uno psicologo e non compare mai nuda nel film; per aiutarla a calarsi nel ruolo le sono stati mostrati Lolita di Stanley Kubrick, Zazie nel metrò di Louis Malle e alcune foto originali che Irina Ionesco scattò alla figlia.
http://www.sentieriselvaggi.it/129/4251 ... uppert.htm
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
Re: Nonude=pedofilia camuffata (poco) ?
Sai qual è la cosa peggiore (secondo me)?Il Fede ha scritto:La foto ha una pretesa artistica ( che poi sia da considerarsi arte è un altro discorso ). Non so che dirti, non ho mai capito questa cosa. Anche a me lascia abbastanza perplesso.Bardamu ha scritto:Vedi? Queste immagini sono di pubblico dominio... Come le foto di David Hamilton.
E' un argomento molto spinoso...
Comunque non c'è niente di artistico in quellla foto della Ionesco (secondo me).
Quindi cui prodest?
Lei è conciata da adulta, sembra scimmiottare un'adulta. Come quelle reginette di bellezza nei concorsi americani.
Questo lo trovo morboso.
Trovavo morboso perfino quel ragazzino su quel programma in tv (non ricordo quale) che cantava "Ancora" di De Crescenzo.
perchè io da quella sera non ho fatto più l'amore senza teeee
Non mi ritengo un moralista, ma mi faceva un effetto strano...
Re: Nonude=pedofilia camuffata (poco) ?
L'effetto strano ( e abbastanza malato, che trovo assai scorretto ) è che i bambini esibiti sono frutto del comportamento dei genitori. Adulti che pensano a loro stessi e minimamente al futuro dei figli. I soldi se li beccano loro, non i figli minorenni. Pura exploitation ( mediatica ), tanto per rimanere in tema...Bardamu ha scritto: Sai qual è la cosa peggiore (secondo me)?
Lei è conciata da adulta, sembra scimmiottare un'adulta. Come quelle reginette di bellezza nei concorsi americani.
Questo lo trovo morboso.
Trovavo morboso perfino quel ragazzino su quel programma in tv (non ricordo quale) che cantava "Ancora" di De Crescenzo.
perchè io da quella sera non ho fatto più l'amore senza teeee
Non mi ritengo un moralista, ma mi faceva un effetto strano...
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
Re: Nonude=pedofilia camuffata (poco) ?
Se non fosse per il fatto che è stata immortalata in una foto -quel sottolineare il piedino della bambina con la scarpetta con il tacco- direi che è un atteggiamento molto frequente da parte delle bambine di quell'età. Quando ero alle elementari impazzivo per le scarpe con il tacco a spillo di mia madre, se me lo avesse permesso ci sarei andata anche a scuola. Invece un pomeriggio che avevamo litigato si è arrabbiata e le ha buttate nell'immondizia.
Re: Nonude=pedofilia camuffata (poco) ?
Certo, ma un conto è il desiderio infantile di imitare gli adulti ( atteggiamento che tutti abbiamo avuto ), un conto è il genitore che impone al figlio un comportamento adulto. Credo che il secondo caso non faccia bene alla psiche di un bambino.cytherea ha scritto: Se non fosse per il fatto che è stata immortalata in una foto -quel sottolineare il piedino della bambina con la scarpetta con il tacco- direi che è un atteggiamento molto frequente da parte delle bambine di quell'età. Quando ero alle elementari impazzivo per le scarpe con il tacco a spillo di mia madre, se me lo avesse permesso ci sarei andata anche a scuola. Invece un pomeriggio che avevamo litigato si è arrabbiata e le ha buttate nell'immondizia.
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
Re: Nonude=pedofilia camuffata (poco) ?
Siamo gia molto OFF TOPIC, ma per lo sfruttamento di personaggi giovanili (attori, attrici, cantanti) si puoi scrivere un enciclopedia.Il Fede ha scritto:L'effetto strano ( e abbastanza malato, che trovo assai scorretto ) è che i bambini esibiti sono frutto del comportamento dei genitori. Adulti che pensano a loro stessi e minimamente al futuro dei figli. I soldi se li beccano loro, non i figli minorenni. Pura exploitation ( mediatica ), tanto per rimanere in tema...Bardamu ha scritto: Sai qual è la cosa peggiore (secondo me)?
Lei è conciata da adulta, sembra scimmiottare un'adulta. Come quelle reginette di bellezza nei concorsi americani.
Questo lo trovo morboso.
Trovavo morboso perfino quel ragazzino su quel programma in tv (non ricordo quale) che cantava "Ancora" di De Crescenzo.
perchè io da quella sera non ho fatto più l'amore senza teeee
Non mi ritengo un moralista, ma mi faceva un effetto strano...
Vi ricordate di Jackie Coogan (quello che giro il classico THE KID con Charlie Chaplin nel 1921)?
Si dice che durante la sua adolescenza guadagno' circa $3-4 milioni (a quel tempo!), ma i soldi furono usati e sprecati da sua madre e il padrigno. Lui fece querela contro di loro, e alla fine (dopo le spese legali) ricupero circa $125,000. Fu a causa di questo scandalo che in California si creo una legge per la protezione di giovani attori, a che obbligava il datore di lavoro di mettere un minimo del 15% in un "trust".
Re: Nonude=pedofilia camuffata (poco) ?
double post. Annullato
Re: Nonude=pedofilia camuffata (poco) ?
Sicuramente è vero quello che dici, ma "imporre atteggiamenti di adulto" è una frase ambigua, anche un genitore che si rivolge al proprio figlio di 5 anni come se ne avesse 35, potrebbe essere giudicato allo stesso modo.Il Fede ha scritto:Certo, ma un conto è il desiderio infantile di imitare gli adulti ( atteggiamento che tutti abbiamo avuto ), un conto è il genitore che impone al figlio un comportamento adulto. Credo che il secondo caso non faccia bene alla psiche di un bambino.cytherea ha scritto: Se non fosse per il fatto che è stata immortalata in una foto -quel sottolineare il piedino della bambina con la scarpetta con il tacco- direi che è un atteggiamento molto frequente da parte delle bambine di quell'età. Quando ero alle elementari impazzivo per le scarpe con il tacco a spillo di mia madre, se me lo avesse permesso ci sarei andata anche a scuola. Invece un pomeriggio che avevamo litigato si è arrabbiata e le ha buttate nell'immondizia.
(Fede cosa cavolo ci fai con un cartellino giallo?)
Re: Nonude=pedofilia camuffata (poco) ?
Jackie Coogan poi interpretò Zio Fester nel telefilm La Famiglia Addams.Len801 ha scritto:Siamo gia molto OFF TOPIC, ma per lo sfruttamento di personaggi giovanili (attori, attrici, cantanti) si puoi scrivere un enciclopedia.Il Fede ha scritto:L'effetto strano ( e abbastanza malato, che trovo assai scorretto ) è che i bambini esibiti sono frutto del comportamento dei genitori. Adulti che pensano a loro stessi e minimamente al futuro dei figli. I soldi se li beccano loro, non i figli minorenni. Pura exploitation ( mediatica ), tanto per rimanere in tema...Bardamu ha scritto: Sai qual è la cosa peggiore (secondo me)?
Lei è conciata da adulta, sembra scimmiottare un'adulta. Come quelle reginette di bellezza nei concorsi americani.
Questo lo trovo morboso.
Trovavo morboso perfino quel ragazzino su quel programma in tv (non ricordo quale) che cantava "Ancora" di De Crescenzo.
perchè io da quella sera non ho fatto più l'amore senza teeee
Non mi ritengo un moralista, ma mi faceva un effetto strano...
Vi ricordate di Jackie Coogan (quello che giro il classico THE KID con Charlie Chaplin nel 1921)?
Si dice che durante la sua adolescenza guadagno' circa $3-4 milioni (a quel tempo!), ma i soldi furono usati e sprecati da sua madre e il padrigno. Lui fece querela contro di loro, e alla fine (dopo le spese legali) ricupero circa $125,000. Fu a causa di questo scandalo che in California si creo una legge per la protezione di giovani attori, a che obbligava il datore di lavoro di mettere un minimo del 15% in un "trust".
Re: Nonude=pedofilia camuffata (poco) ?
L'unica motivazione per cui esistono foto del genere va ricercata nei soldi. E' solo e soltanto una mossa adulta ( miserabile, a mio avviso ) di arricchirsi usando il figlio. Davvero non riesco a vederci altro. Ma come dicevo prima, ci sono tanti tipi di sfruttamento in questo senso. Anche la trasmissione con Gerry Scotti che fa esibire i bambini secondo me è di uno squallore unico, non tanto per quello che si vede, ma perché è concettualmente disonesta. I bambini vengono fatti esibire ( dai genitori ), se i bambini diventano celebri la mamma si arricchisce. Boh, a me sembra una porcheria, non mi scandalizzo ma non ci vedo nulla né di bello né di artistico.cytherea ha scritto: Sicuramente è vero quello che dici, ma "imporre atteggiamenti di adulto" è una frase ambigua, anche un genitore che si rivolge al proprio figlio di 5 anni come se ne avesse 35, potrebbe essere giudicato allo stesso modo.
(Fede cosa cavolo ci fai con un cartellino giallo?)
P.S. Il cartellino è dovuto alle mie male parole nei confronti di una persona
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
Re: Nonude=pedofilia camuffata (poco) ?
Ti credo sulla parola, a me basta già l'introduzione al topic per provare disgusto.Confessor ha scritto:Tanto per darvi un'idea di come secondo me ci sia sotto di peggio di qualche genitore sciagurato, ecco uno dei siti piu esemplificativi: http://my-fruits.info/. Già i banner dei siti affiliati sono da denuncia...