[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Beh, buon colpo, sopratutto in una posizione dove la Juve era veramente alla frutta:
Juve: Lichtsteiner ufficiale a breve
ROMA, 22 GIU – Juventus e Lazio hanno raggiunto un accordo di massima per il passaggio del terzino svizzero in maglia bianconera. Oggi, a Milano, in un incontro tra i vertici dei due club, Lotito e Tare dalla parte biancoceleste, Marotta dall'altra, e alla presenza di Pastorello, agente del giocatore, e' stata trovata l'intesa per una cifra, che a quanto si apprende, si aggira sui 10-10,5 milioni di euro.
L'ufficialita' dovrebbe arrivare nella giornata di domani al termine dell'atteso Cda della Juventus.
Juve: Lichtsteiner ufficiale a breve
ROMA, 22 GIU – Juventus e Lazio hanno raggiunto un accordo di massima per il passaggio del terzino svizzero in maglia bianconera. Oggi, a Milano, in un incontro tra i vertici dei due club, Lotito e Tare dalla parte biancoceleste, Marotta dall'altra, e alla presenza di Pastorello, agente del giocatore, e' stata trovata l'intesa per una cifra, che a quanto si apprende, si aggira sui 10-10,5 milioni di euro.
L'ufficialita' dovrebbe arrivare nella giornata di domani al termine dell'atteso Cda della Juventus.
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
ho visto gli svizzeri under21 contro i pari età cechi. Ottima gara degli elvetici che vincono ai supplementari e denotano dei talenti interessanti. Memedi è un bel giocatorino, una seconda punta che si adatta anche a tre quartista, interessante il terzino destro Kock, forse anche meglio di Lichtsteiner. TRa i cechi è da prendere subito Vacha, un jolly sull'out di destra e il diciottenne Kadlec che diventerà uno forte.
Se la mia professoressa di fisica fosse uscita con me a 17 anni e me l'avesse data, non sarei il pervertito che oggi sono diventato.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
La Svizzera è da un pò che mostra delle ottime nazionali giovanili. Se non ricordo male qualche anno fa vinsero il mondiale under-17 (che quindi ad occhio dovrebbe essere il nucleo di questa under-21).
Riguardo all'Inter, continuo a non capire l'ostracismo per Delio Rossi...finchè si parlava di allenatori come Hiddink, Capello e Villas Boas potevo anche capire, ma ora che siamo arrivati al testa a testa Gasperini-Mihajlovic...
Riguardo all'Inter, continuo a non capire l'ostracismo per Delio Rossi...finchè si parlava di allenatori come Hiddink, Capello e Villas Boas potevo anche capire, ma ora che siamo arrivati al testa a testa Gasperini-Mihajlovic...
"Siamo tutti d'accordo che abbiamo a che fare con dei vampiri del cazzo?"
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Capire l'Inter e, soprattutto, Moratti è impresa ai limiti delle possibilità umane.Frank_Buzzurro ha scritto:La Svizzera è da un pò che mostra delle ottime nazionali giovanili. Se non ricordo male qualche anno fa vinsero il mondiale under-17 (che quindi ad occhio dovrebbe essere il nucleo di questa under-21).
Riguardo all'Inter, continuo a non capire l'ostracismo per Delio Rossi...finchè si parlava di allenatori come Hiddink, Capello e Villas Boas potevo anche capire, ma ora che siamo arrivati al testa a testa Gasperini-Mihajlovic...

La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
se è per questo pare anche che i rapporti tra Vilas Boas e Mou non fossero così idilliaci, e che quando era all'Inter Josè mandasse Andrè a visionare le altre squadre per toglierselo dai piedi. Cmq se fosse vero MOURINHO NOVELLO BISIGNANIzio ha scritto:pare, dico pare, che Leonardo a PSG sia un consiglio di MOU al miliardario padrone del team parigino.Drogato_ di_porno ha scritto:Da Hiddink-Vilas Boas a Gasperini-Mihailovic....![]()
che tragedia immane
idem per Vilas Boas al Chelsea.

L'improvviso addio di Leonardo, la sparata di grandi nomi e il ripiego finale su 2 ruote di scorta (Gasperini-Mihailovic), sono la solita gestione dilettantesca dello zio Max. L'altro giorno ho rivisto il lampo inquietante nel suo sguardo, il lampo delle grandi stagioni 1995-2001. Avete capito a cosa mi riferisco no? Al quel bagliore da cartoni animati che mi mette la pelle d'oca (tipo la volpe nel cartone di Willy Fog)


Non ho nulla contro Gasperini, per carità, degnissima persona. Ma non faccio certo capriole di gioia.
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Io preferirei Gasperini, se non altro perchè pare che Sinisa e Branca non siano in rapporti chissà quanto buoni. Quindi meglio prendere un allenatore che da delle direttive a un dirigente che lo ascolta...
Quello che il bruco chiama fine del mondo il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tse)
Ridi, e il mondo riderà con te; piangi, e piangerai da solo.
(Dae-Su, Oldboy - http://www.youtube.com/watch?v=OoFJYI9xrmc)
Evil eye - Twisted smile - Laughing as you cry
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
idem. Sono tranquillissimo, caro MavcoAntonchik ha scritto:Sono tranquillissimo da quanto Galliani ha avuto il via libera sul mercato, più o meno l'anno scorso, l'ultima settimana di agosto.Mavco Pizellonio ha scritto:Allora tranquilli.nik978 ha scritto:la presunzione tattica di gasperini e' spaventosa.tiffany rayne ha scritto:Gasperini ha fatto bene, secondo me, al Genoa.
Però viene anche ricordato per aver fatto giocare Di Vaio esterno di centrocampo. Insomma un tipo alla Sacchi che nello stesso ruolo schierava Signori. Prima lo schema e poi gli uomini.
deve avere un presidente che gli compra esattamente chi vuole lui (al 100%) altimenti schiera gente un po a minchia (magari pagata anche dei soldi..)
se moratti lo sapra' gestire bene, imho, l'inter potrebbe tirare fuori un gran gioco (ma deve avere degli esterni che corrono come matti e degli attaccanti che rientrano..)
Anton e Lonewolf intendo.


Strasser al massimo in comproprietà al Novara, che lo voleva tutto. Benissimo.
E ora sotto con il nuovo acquisto. Io comunque, mezz'ala sinistra o meno, confido molto in chi abbiamo già in casa : secondo me l'anno prossimo sarà l'anno di Emanuelson.
Intanto leggo che Diego è a prezzo di saldo (il Wolfsburg chiede 10 milioni, ma si dovrebbe chiudere per meno). Se a qualcuno piacciono le scommesse, potrebbe non essere un brutto affare.
"La regola d'oro : cazzo in tiro non c'ha coscienza."
(I. Welsh)
" Ti ho appena fatto un pompino, non è che puoi fare tanto il sostenuto." (cit.)
"What did you touch? You made me make a mess all over..." (cit.)
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Ok, non ne parla nessuno, ma mi sto (auto) convincendo che questo sarà il crack della prossima stagione!
CORSPORT (E.INTORCIA) - In Spagna qualcuno l’ha battezzato così, un predatore con la faccia da bambino. Immagine efficace per un giocatore che, quando c’è da buttarla dentro, sa essere freddo e spietato come il più navigato degli uomini d’area, a dispetto di una carta d’identità che recita vent’anni o poco più. Bojan Krkic arriva alla Roma con alle spalle un curriculum importante, quattro stagioni in prima squadra al Barcellona, durante le quali ha visto nascere e imporsi, in Europa e nel mondo, il calcio di Pep Guardiola. Ha dato il suo contributo per la conquista di tre campionati di fila e di due Champions in tre anni, è cresciuto con un grande maestro in panchina e all’ombra di campioni come Eto’o, Messi, Iniesta, Puyol, Mascherano. Ha imparato a dare spettacolo, ha imparato a vincere. Alla Roma vuole semplicemente continuare a fare ciò che sa fare: divertire, segnare, trionfare.
Joan Martinez Vilaseca è un signore di 68 anni, un passato da calciatore alle spalle ( con l’Espanyol, una carriera senza troppi acuti), un presente da talent scout e procuratore, in mezzo una lunga parentesi da allenatore, nelle serie minori e al timone delle squadre giovanili. Il Barcellona gli deve molto, perché è stato lui nella Cantera a scoprire per primo gente come Messi, Iniesta e Puyol, pilastri della squadra che ha vinto due Champions in tre anni, o come Cesc Fabregas, andato a brillare però in Inghilterra, all’Arsenal. Ed è stato sempre lui a scoprire Bojan Krkic quando la stellina di Linyola era appena un bambino.
IL CAMP - Durante le vacanze Martinez Vilaseca ha sempre gestito per il Barça un camp estivo nel principato d’Andorra. Il piccolo Bojan ci arriva accompagnato dal papà, Bojan Krkic senior: ha solo 8 anni, ma col pallone tra i piedi ci sa fare e non ha paura di confrontarsi anche con bambini più grandi, d’età e di fisico. Pochi giorni sono sufficienti per entrare a far parte della Cantera blaugrana. Il ragazzo è nato e cresciuto a Linyola, poco più di duemila anime, a centotrenta chilometri da Barcellona. Centotrenta chilometri all’andata, altrettanti al ritorno, per tre volte alla settimana, oltre tremila al mese: sono tanti, papà Bojan li macina volentieri mentre mamma Maria Luisa resta a casa da aspettare. Vogliono assecondare la vocazione del figlio ma anche stargli il più vicino possibile. L’ideale sarebbe trasferirsi tutti a Barcellona, è quello che vuole anche il club blaugrana che infatti offre a papà Borjan un incarico come osservatore, in virtù dei suoi trascorsi come calciatore, anche lui attaccante. Papà Bojan è ancora un osservatore del Barcellona, magari chiederà di lavorare più sul campionato italiano per seguire più da vicino la prima stagione di suo figlio alla Roma. Martinez Vilaseca, invece, il Barça l’ha lasciato da due anni, non allena più ma fa l’agente. Con la prossima stellina, magari, guadagnerà anche lui, non solo il club catalano...
A vent’anni Bojan Krkic si presenta a Trigoria con delle credenziali che ovunque, in Italia e in giro per l’Europa, farebbero impallidire molti colleghi più esperti. Perché a Barcellona è stato cresciuto non solo nel culto della tecnica e del bel calcio ma anche, e soprattutto, nel culto della vittoria. Dunque: tre campionati conquistati di fila, una Coppa di Spagna e due Supercoppe spagnole; due Champions, una Supercoppa Uefa, un mondiale per club; un Europeo Under 17 nel 2007. L’unico rammarico? Non aver giocato neanche un minuto nelle due finali di Champions, la prima proprio all’Olimpico contro il Manchester United nel 2009, la seconda quest’anno a Wembley sempre contro i Red Devils. Però c’era, ne ha vissuto le emozioni, e dalla panchina ha rubato i segreti a gente come Eto’o e Messi. E prima di arrivare alla finale, il suo contributo l’aveva dato: 5 gol in 9 partite nell’edizione 2008-2009, 1 gol in 5 partite quest’anno.
I NUMERI - Il nuovo attaccante giallorosso lascia il Barcellona dopo circa dodici anni, era arrivato bambino, parte ragazzo pronto per un’altra grande avventura. Lascia alle sue spalle numeri importanti, 41 gol in 163 partite ufficiali, una media realizzativa che diviene ancora più importante se si tiene conto del minutaggio e delle chance da titolare che ha avuto. Con Pep Guardiola ha capito come si gioca per vincere, con l’ex milanista Rijkaard (il tecnico che l’ha fatto debuttare) aveva già capito cosa volesse dire indossare la maglia blaugrana e giocare al Camp Nou. Ha iniziato a respirare l’aria della prima squadra nella primavera del 2007, qualche amichevole per farsi notare dal tecnico e porre le basi per il debutto ufficiale in Liga che arriva il 16 settembre contro l’Osasuna e per l’esordio in Champions del 22 settembre contro il Lione. Nella stagione del debutto, ha realizzato ben 10 gol in 31 gare nella Liga, il suo score totale è di 26 centri in 103 partite di campionato. In Europa è a quota 5 gol in 27 gare, tutte di Champions. Vuole riconquistarla con la Roma, prima lasciando però il segno anche in Europa League.
Vive per il gol, ma vive anche di record. Qualcuno seminato anche in giro per l’Europa. Alla prima stagione in giallorosso, Bojan Krkic farà anche il suo esordio in Europa League, il che sarebbe un bel traguardo per qualsiasi ragazzo classe ‘90 cresciuto in uno dei nostri vivai ma che per lui, la stellina cresciuta in blaugrana, è semmai un paradosso. Con il Barcellona, ovviamente, ha sempre visto solo la Champions, entrando in Europa dalla porta principale. Il ragazzo l’ha fatto a modo suo, scrivendo il prorio nome nella tabella dei marcatori più giovani della competizione.
IL GOL - L’1 aprile 2008 Krkic fa un bello scherzetto in Germania allo Schalke 04, firmando al 12’ del primo tempo l’unica rete del match, blindando la qualificazione del Barcellona alle semifinali.
Bojan ha 17 anni compiuti e 218 giorni quando sigla il suo primo gol in Champions League. Esattamente la stessa età, non un giorno in più né uno di meno, di Cesc Fabregas al 7 dicembre 2004, giorno in cui mette il suo nome nel tabellino dei marcatori di Arsenal- Rosenborg 5-1. Lui e Fabregas, altra stellina cresciuta nel vivaio blaugrana per poi “scappare” a Londra, sono secondi alle spalle di Peter Ofori-Quaye, un ghanese che il 1° ottobre 1997 giocava nell’Olympiacos e che segnò l’unico gol dei greci in casa del Rosemborg (5-1). Il secondo posto in questa speciale classifica non è da buttare via, perché Krkic si è dimostrato particolarmente precoce facendo meglio, giusto per fare un nome, di Sheva (18 anni e 70 giorni nel 1994, quando giocava nella Dinamo Kiev, è al 9° posto) ma anche di un Karim Benzema, 6° in graduatoria (a 17 anni e 353 giorni il suo primo centro in Champions con il Lione).
IN LIGA - In blaugrana è riuscito però a battere Messi: il 20 ottobre 2007 contro il Villarreal parte titolare e segna il suo primo gol in campionato: quel giorno ha 17 anni compiuti e 2 mesi. Al Barcellona prendono molto sul serio questi primati: Bojan è il più giovane marcatore al Camp Nou, il miglior marcatore delle giovanili blaugrana con oltre seicento reti all’attivo. Bravo lui, bravo chi ha tenuto il conto...
CORSPORT (E.INTORCIA) - In Spagna qualcuno l’ha battezzato così, un predatore con la faccia da bambino. Immagine efficace per un giocatore che, quando c’è da buttarla dentro, sa essere freddo e spietato come il più navigato degli uomini d’area, a dispetto di una carta d’identità che recita vent’anni o poco più. Bojan Krkic arriva alla Roma con alle spalle un curriculum importante, quattro stagioni in prima squadra al Barcellona, durante le quali ha visto nascere e imporsi, in Europa e nel mondo, il calcio di Pep Guardiola. Ha dato il suo contributo per la conquista di tre campionati di fila e di due Champions in tre anni, è cresciuto con un grande maestro in panchina e all’ombra di campioni come Eto’o, Messi, Iniesta, Puyol, Mascherano. Ha imparato a dare spettacolo, ha imparato a vincere. Alla Roma vuole semplicemente continuare a fare ciò che sa fare: divertire, segnare, trionfare.
Joan Martinez Vilaseca è un signore di 68 anni, un passato da calciatore alle spalle ( con l’Espanyol, una carriera senza troppi acuti), un presente da talent scout e procuratore, in mezzo una lunga parentesi da allenatore, nelle serie minori e al timone delle squadre giovanili. Il Barcellona gli deve molto, perché è stato lui nella Cantera a scoprire per primo gente come Messi, Iniesta e Puyol, pilastri della squadra che ha vinto due Champions in tre anni, o come Cesc Fabregas, andato a brillare però in Inghilterra, all’Arsenal. Ed è stato sempre lui a scoprire Bojan Krkic quando la stellina di Linyola era appena un bambino.
IL CAMP - Durante le vacanze Martinez Vilaseca ha sempre gestito per il Barça un camp estivo nel principato d’Andorra. Il piccolo Bojan ci arriva accompagnato dal papà, Bojan Krkic senior: ha solo 8 anni, ma col pallone tra i piedi ci sa fare e non ha paura di confrontarsi anche con bambini più grandi, d’età e di fisico. Pochi giorni sono sufficienti per entrare a far parte della Cantera blaugrana. Il ragazzo è nato e cresciuto a Linyola, poco più di duemila anime, a centotrenta chilometri da Barcellona. Centotrenta chilometri all’andata, altrettanti al ritorno, per tre volte alla settimana, oltre tremila al mese: sono tanti, papà Bojan li macina volentieri mentre mamma Maria Luisa resta a casa da aspettare. Vogliono assecondare la vocazione del figlio ma anche stargli il più vicino possibile. L’ideale sarebbe trasferirsi tutti a Barcellona, è quello che vuole anche il club blaugrana che infatti offre a papà Borjan un incarico come osservatore, in virtù dei suoi trascorsi come calciatore, anche lui attaccante. Papà Bojan è ancora un osservatore del Barcellona, magari chiederà di lavorare più sul campionato italiano per seguire più da vicino la prima stagione di suo figlio alla Roma. Martinez Vilaseca, invece, il Barça l’ha lasciato da due anni, non allena più ma fa l’agente. Con la prossima stellina, magari, guadagnerà anche lui, non solo il club catalano...
A vent’anni Bojan Krkic si presenta a Trigoria con delle credenziali che ovunque, in Italia e in giro per l’Europa, farebbero impallidire molti colleghi più esperti. Perché a Barcellona è stato cresciuto non solo nel culto della tecnica e del bel calcio ma anche, e soprattutto, nel culto della vittoria. Dunque: tre campionati conquistati di fila, una Coppa di Spagna e due Supercoppe spagnole; due Champions, una Supercoppa Uefa, un mondiale per club; un Europeo Under 17 nel 2007. L’unico rammarico? Non aver giocato neanche un minuto nelle due finali di Champions, la prima proprio all’Olimpico contro il Manchester United nel 2009, la seconda quest’anno a Wembley sempre contro i Red Devils. Però c’era, ne ha vissuto le emozioni, e dalla panchina ha rubato i segreti a gente come Eto’o e Messi. E prima di arrivare alla finale, il suo contributo l’aveva dato: 5 gol in 9 partite nell’edizione 2008-2009, 1 gol in 5 partite quest’anno.
I NUMERI - Il nuovo attaccante giallorosso lascia il Barcellona dopo circa dodici anni, era arrivato bambino, parte ragazzo pronto per un’altra grande avventura. Lascia alle sue spalle numeri importanti, 41 gol in 163 partite ufficiali, una media realizzativa che diviene ancora più importante se si tiene conto del minutaggio e delle chance da titolare che ha avuto. Con Pep Guardiola ha capito come si gioca per vincere, con l’ex milanista Rijkaard (il tecnico che l’ha fatto debuttare) aveva già capito cosa volesse dire indossare la maglia blaugrana e giocare al Camp Nou. Ha iniziato a respirare l’aria della prima squadra nella primavera del 2007, qualche amichevole per farsi notare dal tecnico e porre le basi per il debutto ufficiale in Liga che arriva il 16 settembre contro l’Osasuna e per l’esordio in Champions del 22 settembre contro il Lione. Nella stagione del debutto, ha realizzato ben 10 gol in 31 gare nella Liga, il suo score totale è di 26 centri in 103 partite di campionato. In Europa è a quota 5 gol in 27 gare, tutte di Champions. Vuole riconquistarla con la Roma, prima lasciando però il segno anche in Europa League.
Vive per il gol, ma vive anche di record. Qualcuno seminato anche in giro per l’Europa. Alla prima stagione in giallorosso, Bojan Krkic farà anche il suo esordio in Europa League, il che sarebbe un bel traguardo per qualsiasi ragazzo classe ‘90 cresciuto in uno dei nostri vivai ma che per lui, la stellina cresciuta in blaugrana, è semmai un paradosso. Con il Barcellona, ovviamente, ha sempre visto solo la Champions, entrando in Europa dalla porta principale. Il ragazzo l’ha fatto a modo suo, scrivendo il prorio nome nella tabella dei marcatori più giovani della competizione.
IL GOL - L’1 aprile 2008 Krkic fa un bello scherzetto in Germania allo Schalke 04, firmando al 12’ del primo tempo l’unica rete del match, blindando la qualificazione del Barcellona alle semifinali.
Bojan ha 17 anni compiuti e 218 giorni quando sigla il suo primo gol in Champions League. Esattamente la stessa età, non un giorno in più né uno di meno, di Cesc Fabregas al 7 dicembre 2004, giorno in cui mette il suo nome nel tabellino dei marcatori di Arsenal- Rosenborg 5-1. Lui e Fabregas, altra stellina cresciuta nel vivaio blaugrana per poi “scappare” a Londra, sono secondi alle spalle di Peter Ofori-Quaye, un ghanese che il 1° ottobre 1997 giocava nell’Olympiacos e che segnò l’unico gol dei greci in casa del Rosemborg (5-1). Il secondo posto in questa speciale classifica non è da buttare via, perché Krkic si è dimostrato particolarmente precoce facendo meglio, giusto per fare un nome, di Sheva (18 anni e 70 giorni nel 1994, quando giocava nella Dinamo Kiev, è al 9° posto) ma anche di un Karim Benzema, 6° in graduatoria (a 17 anni e 353 giorni il suo primo centro in Champions con il Lione).
IN LIGA - In blaugrana è riuscito però a battere Messi: il 20 ottobre 2007 contro il Villarreal parte titolare e segna il suo primo gol in campionato: quel giorno ha 17 anni compiuti e 2 mesi. Al Barcellona prendono molto sul serio questi primati: Bojan è il più giovane marcatore al Camp Nou, il miglior marcatore delle giovanili blaugrana con oltre seicento reti all’attivo. Bravo lui, bravo chi ha tenuto il conto...
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Pio la Roma ha il diritto di riscatto? oppure questo diritto lo ha il Barcellona?
Non per spegnere i tuoi entusiasmi, ma mi pare che nella seconda ipotesi la Roma si presti a fare da balia per fare crescere un calciatore di talento che non trovava molto spazio tra i titolari del Barcellona. Non una scelta da grande società.
Non per spegnere i tuoi entusiasmi, ma mi pare che nella seconda ipotesi la Roma si presti a fare da balia per fare crescere un calciatore di talento che non trovava molto spazio tra i titolari del Barcellona. Non una scelta da grande società.
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
ho letto di un diritto di controriscatto a favore del barca a 15 milioni entro il 2013tiffany rayne ha scritto:Pio la Roma ha il diritto di riscatto? oppure questo diritto lo ha il Barcellona?
Non per spegnere i tuoi entusiasmi, ma mi pare che nella seconda ipotesi la Roma si presti a fare da balia per fare crescere un calciatore di talento che non trovava molto spazio tra i titolari del Barcellona. Non una scelta da grande società.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Si, l'aspetto "fare la balia ai giovani del Barca" è evidente. Se è per questo gli stiamo preparando anche l'allenatore per il dopo Guardiola. Però, i due anni che Bojan sarà un giocatore della Roma, mi auguro di potermeli godere.tiffany rayne ha scritto:Pio la Roma ha il diritto di riscatto? oppure questo diritto lo ha il Barcellona?
Non per spegnere i tuoi entusiasmi, ma mi pare che nella seconda ipotesi la Roma si presti a fare da balia per fare crescere un calciatore di talento che non trovava molto spazio tra i titolari del Barcellona. Non una scelta da grande società.
Lo abbiamo preso a costo zero, cosi da avere ancora intatto il patrimonio da investire in altri reparti. Se fra due anni il Barca lo rivuole, paga 15. Altrimenti è nostro a 10. Chiaramente se esplode se lo riprendono. Però in tal caso io avrò goduto per due anni dei suoi servigi. Che poi non è mai detto, se prendono Rossi e/o Sanchez, magari non ne avranno nemmeno più bisogno. A meno che non faccia 60 goal in due stagioni, ma questo vorrebbe dire probabilmente giocarsi lo scudetto. Mi sembra una buona operazione sinceramente.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Moratti: "Il nuovo tecnico?
L'annuncio entro il week-end"
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Chi non ha mai posseduto un cane, non sa cosa significhi essere amato ( Arthur Schopenhauer )
" Ste sgallettate che non sanno fare un cazzo e non partoriscono un concetto nemmeno sotto tortura
sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )
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sono sacchi a pelo per il cazzo " ( Cit. ZETA )
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Gasperini è una brava persona però il suo 3-4-3 in champions mi preoccupa un pò!Drogato_ di_porno ha scritto:se è per questo pare anche che i rapporti tra Vilas Boas e Mou non fossero così idilliaci, e che quando era all'Inter Josè mandasse Andrè a visionare le altre squadre per toglierselo dai piedi. Cmq se fosse vero MOURINHO NOVELLO BISIGNANIzio ha scritto:pare, dico pare, che Leonardo a PSG sia un consiglio di MOU al miliardario padrone del team parigino.Drogato_ di_porno ha scritto:Da Hiddink-Vilas Boas a Gasperini-Mihailovic....![]()
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L'improvviso addio di Leonardo, la sparata di grandi nomi e il ripiego finale su 2 ruote di scorta (Gasperini-Mihailovic), sono la solita gestione dilettantesca dello zio Max. L'altro giorno ho rivisto il lampo inquietante nel suo sguardo, il lampo delle grandi stagioni 1995-2001. Avete capito a cosa mi riferisco no? Al quel bagliore da cartoni animati che mi mette la pelle d'oca (tipo la volpe nel cartone di Willy Fog)
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speriamo bene...

Questo demone mi sta pian piano uccidendo...ma per poterci convivere bisogna imparare ad "amarlo"
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
UFFICIALE: ADRIAN MUTU E' DEL CESENA....
"Gli eroi non muoiono dicevano gli antichi, vengono rapiti in cielo al culmine della loro gloria, Marco Van Basten fortunatamente è vivo e vegeto, però qualcosa muore, la carriera di uno dei più grandi giocatori di ogni tempo è finita, troppo presto, qualcosa che si avvicina alla prematura scomparsa agonistica di Maradona, sotto di loro uno strapiombo e infine la spianata dove giocano i più bravi fra i comuni mortali."