[O.T.] Tributo ai leghisti

[bellavista]

Il Parlamento risalva le Province. Il Comma 22 di Calderoli

ROMA-Il più fantasioso è stato Roberto Calderoli: “Nel nostro programma elettorale c’era la soppressione delle Province inutili, non quella delle inutili Province”. E che gli vuoi dire? Applauso a scena aperta per il gioco di parole che a lui deve essere apparso assai brillante. Gioco di parole che è un riadattamento del Comma 22, quello per cui puoi essere esentato dalle missioni di guerra se sie pazzo, ma, se sei pazzo, non sei allora in grado di chiedere l’esenzione. Era un vecchio film sull’esercito statunitense, ora è la “linea” di Calderoli, e della Lega, sulla ormai penosa questione se risparmiare o no soldi pubblici abolendo le Province. Calderoli mago delle parole dice: “Aboliamo quelle inutili”. Poi nessuno dice mai quali sono quelle “inutili” e le Province restano tutte, non se ne abolisce nessuna. Cervello fine quello di Calderoli.

La storia dell’abolire le Province è rispuntata quasi clandestina e sicuramente importuna in Parlamento. Un anno fa si disse se ne potevano eliminare 17 su una novantina, presto calate a sette, quindi a tre. L’altra sera se ne discuteva alla Camera. Contro il taglio “generalizzato” si schierava il Pdl, la Lega e anche il Pd. Non tutto il Pd, ma quanto bastava. Bastava a non farne niente, a non risparmiare un euro, a non togliere un euro e una sedia ai “politici di territorio”. Però il Pd, mentre con la mano sinistra bloccava, con quella destra si batteva il petto, pentito e contrito. E alquanto imbarazzato, tanto che per non ritrovarsi in una votazione pro Province eterne e intoccabili, il capogruppo Pd Dario Franceschini chiedeva un rinvio dell’ardua sentenza. Chiesto, fatto: delle Province se ne parlerà un’altra volta, l’anno del mai, il giorno del poi. Costano due miliardi, Tremonti ne ha chiesto quaranta, servono a sanare il deficit. Tremonti ha detto due giorni fa che bisogna partire dal taglio dei costi della politica, quei due miliardi, anche uno, anche mezzo potevano servire, soprattutto come esempio e segnale di credibilità. L’esempio è stato dato, la credibilità della politica è stata misurata: loro dei quaranta miliardi che servono non scuciono un euro.

Di chi è l'articolo? Dal taglio mi sembra travaglio (che ultimamente ha la passione di citare comma 22 in ogni cosa che scrive)

[Rodomonte]

Oggi Pontida....... cioè il nulla!
Ma questi sono proprio dei cazzoni; ancora lì a ripetere le solite frasi fritte in cui più nessuno crede!
Adesso capisco quando si dice "popolo bue", senza offesa per i poveri buoi.........
A proposito, sapete qual'è l'animale più sfortunato?.........
Ma il bue, perchè e cornuto, castrato e figlio di una vacca!

[Il Fede]

Oggi Pontida....... cioè il nulla!
Ma questi sono proprio dei cazzoni; ancora lì a ripetere le solite frasi fritte in cui più nessuno crede!
Adesso capisco quando si dice "popolo bue", senza offesa per i poveri buoi.........
A proposito, sapete qual'è l'animale più sfortunato?.........
Ma il bue, perchè e cornuto, castrato e figlio di una vacca!

Sbagli, loro ci credono eccome. Credono davvero di riuscire a realizzare i loro ideali ( vabbè ) e progetti.

La Padania

Il federalismo

La secessione

I ministeri al nord

Il controllo dell'immigrazione

Qualcuno gli dica per favore che Babbo Natale non esiste.

[scb]

Con tutto il rispetto per malattie e disgrazie, ma da un punto di vista strettamente sociopolitico ho avuto un'impressione sconfortante.

Vedevo La7 ed il suo speciale, seduto a tavola con i miei a mangiare un bel piatto di orecchiette con la crudaiola ed un bicchiere di buon Castel del Monte bianco.

Mi sono detto:
Certo che siamo al capolinea, il fondo del barile l'abbiamo grattato tutto e non c'è rimasto più niente. Vedere un popolo, una platea, che ascolta osannante l'incomprensibile biascicare di un malato, e vedere gli speciali televisivi sull'evento, perchè il biascicare inconprensibile di quel malato è decisivo per le sorti del paese, è la cifra, l'allegoria, della merda in cui siamo finiti.
Una nazione che pende dalle labbra di uno che nemmeno le sa muovere, quelle cazzo di labbra, e che per capirlo devi stare molto concentrato.
E poi, apre bocca, e con tutte le difficoltà di espresisone e di articolazione del linguaggio, capisci chiaramente che per lui il ministero a monza è una questione di urgenza estrema, e che berlusconi si è cagato sotto. E pensi, ok, la malattia non gli ha toccato solo i centri del linguaggio, ma anche quelli della razionalità.
E allora ripensi che sì, siamo decisamente nella merda, se gli dedichiamo prime pagine e speciali televisivi.

Buona giornata.

[Giulio Tremonti]

Solo in un Paese impazzito uno che ha governato otto degli ultimi dieci anni può minacciare le elezioni perchè non si fanno le riforme. E che riforme! un pò di burocrazia al Nord, "abbassare le bollette", cacciare i mafiosi dalla Brianza...

[dboon]

ridicolo quando ha parlato di auto blu
e taglio dei privilegi ai politici

[BARNEY]

Ecco a voi la classe dirigente leghista.
Quella che si auto-definisce come rappresentativa della porzione più evoluta del Paese.

http://tv.repubblica.it/copertina/ponti ... ref=HREA-1

[Tasman]

[Drogato_ di_porno]

questo articolo di Ilvo Diamanti descrive alla perfezione la situasciòn leghista

http://www.repubblica.it/politica/2011/ ... ef=HREC1-1

[BARNEY]

questo articolo di Ilvo Diamanti descrive alla perfezione la situasciòn leghista

http://www.repubblica.it/politica/2011/ ... ef=HREC1-1

letto questa mattina.

scritto bene, in sintesi osserva come non sia più sostenibile il dualismo lega di lotta e lega di governo.

[tiffany rayne]

Già finito l'effetto Pontida? oggi in Senato baci e abbracci tra leghisti e piedellini, Berlusconi nel suo discorso li ha convinti e poi le poltrone dei ministeri sono davvero comode.

Per cui anche se rimangono a Roma, come è stato deciso, non c'è niente di male.

Appuntamento a Pontida il prossimo anno per fare i soliti proclami al sempre piu' popolo bue leghista.

[red8man]

Oggi Pontida....... cioè il nulla!
Ma questi sono proprio dei cazzoni; ancora lì a ripetere le solite frasi fritte in cui più nessuno crede!
Adesso capisco quando si dice "popolo bue", senza offesa per i poveri buoi.........
A proposito, sapete qual'è l'animale più sfortunato?.........
Ma il bue, perchè e cornuto, castrato e figlio di una vacca!

Sbagli, loro ci credono eccome. Credono davvero di riuscire a realizzare i loro ideali ( vabbè ) e progetti.

La Padania

Il federalismo

La secessione

I ministeri al nord

Il controllo dell'immigrazione

Qualcuno gli dica per favore che Babbo Natale non esiste.

Non solo: che questa non è casa loro e che se ne posso andare fera di bal.

[Parakarro]

era da anni che Bossi non faceva un discorso così vuoto...

imbarazzante poi quando ha cercato di parlare ma veniva zittito dai cori "secessione secessione"... porello è troppo debilitato dalla malattia e dai farmaci per fare quello che fa... se i due figli ritardati avessere un po' di amore sincero e disinteressato per il padre dovrebbero difenderlo e tirarlo via dalla politica...

[Drogato_ di_porno]

Crozza: "Non è che a furia di cantare "và pensiero"...il pensiero se ne è andato?"

[Drogato_ di_porno]

Il famoso accordo economico fra Bossi e Silvio:

“Il patto Berlusconi-Bossi esiste. Dal notaio” Ne è convinto Gilberto Oneto, iscritto alla Lega dal 1986 al 2006. Dice: "L'accordo è costato al Cavaliere il denaro per saldare i debiti del Carroccio e per cancellare le querele che pendevano sulla Padania" Tanto per intenderci, Gilberto Oneto è uno che quando detta il suo indirizzo mail non pronuncia il suffisso “it”. Al massimo lo sostituisce con itterizia. Si è iscritto alla Lega di Bossi nel 1986 e ha rinnovato la tessera fino al 2006. Architetto, giornalista è studioso dell’autonomismo delle regioni padano-alpine. Nel 1996 viene nominato responsabile dell’identità culturale nel “Governo della Padania”. Per anni – prima di entrare in polemica con la dirigenza leghista – ha tenuto rubriche settimanali di storia identitaria sul quotidiano La Padania e su Radio Padania Libera. Per Libero ha praticamente riscritto la storia del Risorgimento in salsa leghista. Amico e collaboratore di Gianfranco Miglio, Oneto conosce la Lega da dentro.

All’Infedele di Lerner lei ha confermato che tra Lega Nord e Berlusconi esiste un patto firmato da un notaio in virtù del quale i dirigenti del Carroccio non potranno mai ribellarsi al Cavaliere.
Un fatto risaputo da tutti nel partito e scritto anche in diversi libri (il primo fu Leonardo Facco nel suo Umberto Magno, ndr). Quel patto esiste. Un accordo tra due persone (Bossi e Berlusconi, ndr), che quindi non ha la valenza legale ma poco importa. Quel pezzo di carta per Bossi è un patto d’onore che verrà rispettato fino alla morte.


Quanto è costato l’accordo?
A Berlusconi, sembrerebbe, i soldi per saldare i debiti della Lega e per cancellare centinaia di querele che pendevano sul quotidiano di via Bellerio (che al tempo titolava: “Berlusconi, sei un mafioso? Rispondi”, mettendo in prima pagina le foto di Riina, Brusca, Bagarella, Berlusconi e Dell’Utri ndr). A Bossi costa accettare e farsi andare bene le scelte più immonde.