[O.T.] Referendum elettorale

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pan
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Re: [O.T.] Referendum elettorale

#391 Messaggio da pan »

belnudo ha scritto:
super_super ha scritto:domanda da ignorante

chi è l'infinito demente che ha inventato il quorum ?
dovrebbero andare tutti a votare e poi si vede chi vince , chi non vota si attacca al tram
hai perfettamente ragione, l'unica limitazione ai referendum dovrebbe essere il numero di sottoscrizioni per indirlo che ora è troppo basso, dovrebbe essere almeno un milione di firme e niente quorum.
Altra soluzione potrebbe essere abbassare il quorum di quel tanto che compensi l'astensione fisiologica.
Tipo un 30-35%.

Voterò 4 SI, sul nucleare esclusivamente perché non mi fido degli itaGliani. Già vedo i titoli: CONSISTENTI TRACCE DI SCORIE NEI TUBETTI DI DENTIFRICIO. Matematico.
Ultima modifica di pan il 10/06/2011, 9:06, modificato 1 volta in totale.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)

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Helmut
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Re: [O.T.] Referendum elettorale

#392 Messaggio da Helmut »

Come disse IL GRANDE ADRIANO CELENTANO (come artista, non certo come politologo :o ) da Santoro:

"Andiamo a votare per arrivare al quorum, altrimenti loro ci fanno il quorum...!!!"

Simpatico. :-D
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."

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Lord Zork
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Re: [O.T.] Referendum elettorale

#393 Messaggio da Lord Zork »

Non so se sia già stato postato,
ma in caso contrario, non perdetevi l'interpretazione di Corrado Guzzanti
sullo spot dei referendum:

http://tv.repubblica.it/dossier/referen ... 0440?video

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Indecobis
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Re: [O.T.] Referendum elettorale

#394 Messaggio da Indecobis »

"Ho lavorato una vita nel nucleare vi spiego perché voterò sì al referendum"
Oltre due decenni di esperienza nel settore, visitando una sessantina di reattori in tre continenti, con la convinzione che le precauzioni prese negli impianti rendessero impossibile una catastrofe. Poi Three Miles Island, Chernobyl, Fukushima: tre disastri in meno di 30 anni...

di ALBERTO BAROCAS

Dopo essere stato allibito per l'incoscienza delle dichiarazioni di uno scienziato, il professor Battaglia (la pubblicazione di una sua opera scientifica con la prefazione di Silvio Berlusconi parla da sé), su un tema così importante per la sorte dell'umanità, mi sento costretto ad intervenire avendo dedicato tutta la mia vita professionale alla ricerca e sviluppo del nucleare ed essendo stato per lungo tempo "abbastanza" a favore dell'energia nucleare.

Dopo una laurea in Radiochimica presso l'Università di Roma e successivo Corso di Perfezionamento in Fisica e Chimica Nucleare, ho lavorato presso i laboratori di ricerca del plutonio di Fontenay-aux-Roses (Francia) nelle ricerche e tecniche del plutonio per l'impianto di riprocessamento del combustibile nucleare di La Hague. Ritornato in Italia ho partecipato, nei laboratori di ricerca della Casaccia (CNEN, ora ENEA), alla messa a punto degli impianti di separazione del plutonio di Saluggia e successivamente allo studio dei siti nucleari in vista della costruzione di centrali di energia nucleare. Dal 1982 sono stato distaccato dal CNEN presso l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA) di Vienna dove mi sono occupato prevalentemente di salvaguardie nucleari, in particolare per i reattori nucleari di potenza e di ricerca nel mondo. Per 22 anni ho avuto la possibilità di visitare ed ispezionare una sessantina di reattori in tre continenti, in particolare in Giappone ed in particolare proprio Fukushima.

Durante l'intera attività ero giunto alla conclusione che le precauzioni utilizzate negli impianti nucleari fossero tali da rendere praticamente impossibile un grosso incidente nucleare. Proprio il Giappone si presentava ai miei occhi come il modello per eccellenza di organizzazione, di perfezione, di attenzione al più piccolo dettaglio: l'energia nucleare o doveva essere realizzata così o non doveva esistere. Ed invece... Three Miles Island, Chernobyl, Fukushima... tre catastrofi in meno di 30 anni.

Oggi sono completamente convinto che i rischi dell'energia nucleari siano tali da consigliarne l'utilizzo solo se non ci fossero sulla Terra altre fonti di energia o dopo una guerra nucleare. Voterò quindi SI al referendum per le seguenti ragioni:

a) la progettazione di una centrale nucleare avviene sulla base di dati statistici puri, cioè su una probabilità estremamente bassa di un grosso incidente, anziché basarsi sul fatto che un incidente anche imprevedibile possa avvenire (per esempio: chi avrebbe mai potuto calcolare statisticamente che otto montanari dell'Afghanistan si potessero impadronire contemporaneamente di quattro jet di linea facendoli convergere sulle Torri di New York, sul Pentagono e sulla Casa Bianca? Chi potrebbe calcolare statisticamente la possibilità dell'impatto di un meteorite?) e quindi progettando nello stesso tempo le soluzioni e le difese: naturalmente questo però aumenterebbe enormemente i costi ed allora bisogna ricordarsi che l'energia nucleare è un'industria come tutte le altre, cioè che vuole fare profitti;

b) gli effetti di un grosso incidente non sono come gli altri: terremoti, inondazioni, incendi fanno un certo numero di vittime e danni incalcolabili, ma tutto questo ha un termine. L'energia nucleare no: gli effetti si propagano per decenni se non secoli, con un disastro anche economico per il Paese colpito. I discendenti delle bombe di Hiroshima e Nagasaki ancora subiscono danni. Altrimenti perché il deterrente di una guerra nucleare funziona talmente? Anche i bombardamenti "classici" causano morti molto elevate, ma non portano a danni simili per generazioni...

c) il blocco dell'energia nucleare in Italia del 1987 ha avuto il torto di fermare di botto non solo le quattro centrali in funzione (Trino Vercellese, Caorso, Latina, Garigliano) e la costruzione di Montalto con spese immani per un pazzesco riadattamento dell'impianto nucleare ad una centrale di tipo classico, ma altresì ogni tipo di ricerca nucleare, anche di eventuali impianti innovativi, creando un pericolo, dato l'impauperamento di una cultura "nucleare": non esistevano più corsi di scienze nucleari, né tecnici, né possibilità di tecnologie di difesa da eventuali incidenti in altre nazioni. E questo non è richiesto dalla rinuncia all'uso di centrali atomiche: la ricerca e lo sviluppo del nucleare dovrebbe poter continuare;

d) la presenza di impianti di produzione di energia nucleare porta ad una militarizzazione delle zone in questione: non c'è trasparenza, ogni dato viene negato all'opinione pubblica. Anche agli ispettori dell'AIEA viene proibito di comunicare con la stampa. Lo dimostra anche quello che è successo a Fukushima: il gestore ha tenuto nascosto per lungo tempo la gravità dell'accaduto. E in un territorio come il Giappone, sottoposto non solo a terremoti ma a tsunami, il costo di una maggiore precauzione per gli impianti di raffreddamento è stato tenuto il più basso possibile senza tenere conto dei rischi solamente per fare più profitto!

e) in tutto il mondo non è stato mai risolto il problema dello smaltimento delle scorie mucleari. Nell'immenso deposito scavato in una montagna di Yucca Mountain in USA si sono dovuti fermare i lavori, il maggiore deposito in miniere di sale della Germania si è dimostrato contaminato con pericoli per le falde acquifere, ecc. Il combustibile nucleare delle nostre centrali fermate è in gran parte ancora lì dopo 25 anni. D'altra parte un Paese come il nostro che non riesce a risolvere il problema dei rifiuti può dare garanzie sui rifiuti nucleari?

f) l'Italia è un paese sismico, dove l'ospedale e la casa dello studente dell'Aquila sono crollate perché al posto del cemento è stata usata sabbia. Può dare garanzie sugli impianti nucleari? E la presenza di criminalità organizzata a livelli preoccupanti può liberarci da particolari preoccupazioni nella scelta e costruzione di centrali atomiche?

g) ultima osservazione: anche se molti minimizzano gli effetti delle radiazioni nucleari, una cosa si può dire con certezza: gli effetti delle radiazioni a bassi livelli ma per tempi estremamente lunghi sugli esseri viventi non sono stati mai chiariti. Non deve essere solo il fumo a preoccupare l'opinione pubblica!

Per tutte queste ragioni penso che in Italia l'uso dell'energia nucleare non sia raccomandabile, perlomeno in questa fase della nostra storia, ed invece un miscuglio di diverse fonti di energia (eolica, solare, idrica, gas, geotermica) potrà sopperire ai nostri bisogni, accompagnato da una maggiore ricerca scientifica ed un diverso modello di vita con maggiore eliminazione degli sprechi. Io voto sì.

http://www.repubblica.it/ambiente/2011/ ... -17463456/

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Pasko
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Re: [O.T.] Referendum elettorale

#395 Messaggio da Pasko »

belnudo ha scritto:
super_super ha scritto:domanda da ignorante

chi è l'infinito demente che ha inventato il quorum ?
dovrebbero andare tutti a votare e poi si vede chi vince , chi non vota si attacca al tram
hai perfettamente ragione, l'unica limitazione ai referendum dovrebbe essere il numero di sottoscrizioni per indirlo che ora è troppo basso, dovrebbe essere almeno un milione di firme e niente quorum.
e niente rimborsi. Così si levano il vizio di fare referendum (inutili, visto che oggi noi decidiamo, e loro domani cambiano le carte in tavola legiferando diversamente) per alzare un po' di soldi.
Quello che il bruco chiama fine del mondo il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tse)
Ridi, e il mondo riderà con te; piangi, e piangerai da solo.
(Dae-Su, Oldboy - http://www.youtube.com/watch?v=OoFJYI9xrmc)
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Re: [O.T.] Referendum elettorale

#396 Messaggio da belnudo »

meno male che non siamo governati da ALBERTO BAROCAS, a proposito chi cazzo è?
porta argomenti da asilo per sostenere tesi scientifiche, va a ciapà i rat
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Re: [O.T.] Referendum elettorale

#397 Messaggio da Capitanvideo »

Nucleare, acqua, giustizia: i referendum della padella e la brace


ROMA-Nucleare, acqua e giustizia: i referendum della padella e della brace. Se eviti l’una caschi nell’altra. Anche se, referendum per referendum, puoi scegliere cosa “scotta” di più.

Nucleare, cioè installare prima o poi in Italia centrali per produrre energia tramite la tecnologia nucleare. La “padella” è correre il rischio e/o sfruttare l’opportunità. Padella bollente e ustionante perché il rischio del nucleare si moltiplica in un paese come l’Italia dove costruire ospedali e gallerie di autostrade con il cemento impastato di sabbia non è un’eccezione. Rischio moltiplicato dalla consuetudine della malavita organizzata di occupare e controllare il settore del “movimento terra” e relativi appalti e aziende. Rischio moltiplicato dalla certezza assodata per cui ogni opera pubblica costa in Italia tre, cinque, dieci volte di più che in ogni altro paese. Indipendentemente da quanto sia o no sicuro il nucleare, è l’Italia ad essere un paese poco “sicuro”. Di sicuro è che il nucleare in Italia si trasformerebbe in una greppia di tangenti e “stecche”, in un festival del subappalto. Dunque è più prudente non farlo in Italia il nucleare che da noi porta un fall-out sicuro: la corruzione e lo sperpero di denaro pubblico.

E la “brace”, qual è la brace del nucleare? E’ ritrovarsi con un paese che non sa e non vuole sapere con quale energie alimentarsi nel prossimo decennio e oltre. Un piano energetico non si sono azzardati a proporlo davvero nè i governi di centro sinistra, men che mai quello di Berlusconi. Eliminato il nucleare, resta il gas. E a gas l’Italia già sostanzialmente va, al punto che, come è stato detto: “Quando accendi l’interruttore della luce è come se aprissi il rubinetto del gas”. Ma nessuno ha detto dove mettere i rigassificatori, i magazzini del gas. E nessuno li vuol far mettere in casa, Brindisi insegna. Allora il carbone? Men che mai, come insegna Porto Tolle. Allora le rinnovabili? Negli ultimi anni hanno goduto di incentivi quattro, dieci volte superiori ad ogni altro paese d’Europa. Costano, stracostano e soprattutto l’obiettivo massimo raggiungibile è quello del 20 per cento del fabbisogno energetico. E l’altro ottanta per cento? La “brace” è quella di un paese che si illude che l’energia venga dalla provvidenza, tra un po’ qualcuno sosterrà che l’energia è come l’acqua: un bene naturale e una risorsa garantita alla stregua dei naturali diritti.

La “padella”, nella padella ci caschi e subito ti frigge se voti No al referendum sul nucleare. La “brace” ti brucia a fuoco lento ma inesorabile se voti Sì. Comunque puoi scegliere con animo sereno: il nucleare in Italia non si sarebbe mai fatto e mai si farà. Anche non ci fosse stata Fukushima e anche non ci fosse il referendum. Anche prima non c’era una Regione, un Governatore, un Comune, una popolazione che avrebbe fatto costruire sul suo territorio una centrale. I governatori di centro destra si erano inventati il sì al nucleare ma non nella mia regione perché “autosufficiente” quanto a energia. Una balla di successo. I governatori di centro sinistra si appellavano alla Costituzione e al federalismo, insomma decide la Regione e non lo Stato centrale. Appello valido grazie alla follia di una legge del centro sinistra che colloca l’energia tra le materie “comuni” in cui Stato e Regioni decidono insieme. Non si sarebbe mai fatto il nucleare in Italia, se non con l’esercito che nessun governo avrebbe mai ovviamente impiegato. Non si riesce a fare la Tav, figurarsi il nucleare. Quindi sul nucleare il meno peggio è la brace del Sì.

Pronostico sul nucleare: possibilità di raggiungimento del quorum 60 per cento. Vittoria del Sì in caso di raggiungimento del quorum: 100 per cento.

Acqua, qui i referendum son due. La “padella” in cui si frigge e si viene rosolati se si vota No è il mantenimento in vita di una legge obliqua. Legge detta Ronchi che non è vero “privatizza” l’acqua, questa è una balla, anche se balla di travolgente successo. La legge Ronchi è obliqua perché obbliga e non consente che i privati possano entrare nella gestione, gestione e non proprietà dell’acqua. Obbligo a data certa e fissata. Le ragioni di questo obbligo sono perché altrimenti i partiti politici e i governi locali che oggi gestiscono e lottizzano le aziende del ciclo dell’acqua mai e poi mai mollerebbero l’osso. Però obbligo è il contrario di mercato, obbligo è disposizione obliqua e meritevole di sospetto. Tanto più che la legge non prevede una Autorità di garanzia e controllo. Senza di questa la legge è ancora più obliqua: ovunque si consente ai privati di gestire pubblico servizio c’è un’Autorità che verifica l’efficienza, i costi, le tariffe e la qualità e costanza della fornitura stessa del servizio. Se voti No ti tieni la legge obliqua.

E la “brace”, qual è la brace che ti si accende sotto il sedere se voti Sì? La brace è che votando Sì caschi dall’acqua gestita dai privati nell’acqua lottizzata dai partiti. Le aziende di natura e nomina politica non avranno più neanche il fastidio di indire gare per l’assegnazione del servizio idrico, gare non ce ne saranno più: ci penseranno le “Asl dell’acqua”, ci sono già e si chiamano Ato. La brace è che senza gare il servizio sarà costoso e inefficiente, molto più di quanto non sia. E la brace è anche l’illusione, il miraggio di aver “scacciato mammona”, cioè eliminato il denaro e il profitto dalla gestione dell’acqua. Si vota Sì anche per abolire la norma che prevece un guadagno per chi fornisce l’acqua, la porta dentro le case, la depura, la controlla, la ricicla. Ma eliminare quel guadagno è solo un atto di fede, di fede ingenua, miope e alquanto mistica. Poichè l’acqua potrà in natura anche essere gratis, ma gratis non è la gestione del servizio, poichè un costo c’è per acquedotti, conduttori, depuratori che madre natura non fornisce come optional, quel costo gli utenti-cittadini lo devono pagare. Nessuno lavora gratis, neanche le aziende pubbliche e, se non ci sono pasti gratis, non esistono neanche docce gratis. Se quel costo non lo paghi sotto forma di tariffa e bolletta, lo paghi sotto forma di tassa. Le aziende pubbliche se andranno in deficit esiteranno ad aumentare tariffe e bollette per ragioni di “popolarità”. E busseranno cassa a Regioni, Comuni, Stato e Fisco per ripianare le loro perdite e per trovare i soldi per acquedotti, fognature, depuratori…Soldi che i cittadini pagheranno in forma di tasse, potendo consolarsi con lo “occhio non vede, cuore non duole”. Oppure le aziende pubbliche, in assenza di soldi, non faranno un bel nulla e si terrano conduttore sfondate, tubi che perdono…Già fanno così, lo fanno da 60/100 miliardi: tanto finora è costato il non fare e tanto costa rendere il servizio idrico in Italia democraticamente efficiente e garantito per tutti. Considerazione a margine: lo slogan “acqua pubblica” è un capolavoro di marketing e comunicazione, chi l’ha inventato ha battuto Berlusconi sul suo terreno, il monopolio del populismo in Italia non c’è. Quindi sull’acqua il meno peggio è la “padella” del No.

Pronostico sui due referendum sull’acqua: possibilità di raggiungere il quorum 55 per cento. Possibilità di vittoria del Sì in caso di quorum raggiunto: ottanta per cento.

Giustizia, qui il referendum si chiama legittimo impedimento ma è di giustizia che si tratta, giustizia in concreto e in astratto. Il legittimo impedimento che c’era prima della sentenza della Corte Costituzionale che lo ha dimezzato meritava non un referendum ma una sollevazione popolare. Stabiliva infatti che il governante era, a suo insindacabile giudizio e per diritto di potere acquisito, sopra e fuori dalla legge. Alla giustizia che lo chiamava poteva rispondere con una pernacchia mascherata appena da impegno in agenda. La “padella” in cui infliggi ustioni di massimo grado al principio dell’uguaglianza davanti alla leggi se voti No è quella del mantenimento non tanto di una legge, scade ad ottobre, ma di un principio di esenzione. Con il No mantieni in vita il principio della legge “ad personam”: tremenda padella.

E la “brace”, qual è la brace che ancora scoppietta se voti Sì? Che Berlusconi fa votare al suo Parlamento e alla sua maggioranza la “prescrizione breve” e così cancella i suoi processi e tanti altri processi. Smontaggio della giustizia e dello Stato come effetto indiretto di cui il Sì non ha responsabilità ma che pure si produce. Sulla giustizia la brace del Sì bruciacchia alquanto ma è molto meno peggio della padella del No.

Pronostico sul referendum sulla giustizia? Possibilità di raggiungere il quorum: 40 per cento. Possibilità di vittoria del Sì in caso di quorum raggiunto: settanta per cento.

Buon voto a tutti, con l’aggiunta delle considerazioni di cui sopra, tanto “tecniche” quanto impopolari, impopolari sia per chi i referendum li cavalca sia per chi tenta di stenderli a terra.
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”

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Re: [O.T.] Referendum elettorale

#398 Messaggio da zio »

http://www.ilsole24ore.com/art/commenti ... d=AaVSrZeD

un pò di informazione senza dare indicazioni.
argomento: acqua come bene di tutti.
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Re: [O.T.] Referendum elettorale

#399 Messaggio da Il Fede »

Io ho il pozzo in giardino ( cioè non è mio ma dei padroni di casa, ma ne usufruiamo anche noi inquilini ). Commetto peccato?
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).

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Re: [O.T.] Referendum elettorale

#400 Messaggio da zio »

e vai col liscio!
http://www.ilfoglio.it/cambidistagione/708

con i vescovi pavidi, i preti depressi, i fedeli nel forum di SZ, se la Chiesa è ancora viva, sotto ci deve essere davvero un miracolo.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw

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Re: [O.T.] Referendum elettorale

#401 Messaggio da Il Fede »

zio ha scritto:e vai col liscio!
http://www.ilfoglio.it/cambidistagione/708

con i vescovi pavidi, i preti depressi, i fedeli nel forum di SZ, se la Chiesa è ancora viva, sotto ci deve essere davvero un miracolo.
Vabè scusa, ma i preti non servono a niente. Se ogni tanto mandano un messaggio ai fedeli di questo tipo non ci vedo niente di male, tanto sempre inutili e dannosi rimangono. Sempre meglio che dire di comportarsi bene sennò si va all'Inferno.
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).

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Re: [O.T.] Referendum elettorale

#402 Messaggio da zio »

Il Fede ha scritto:Io ho il pozzo in giardino ( cioè non è mio ma dei padroni di casa, ma ne usufruiamo anche noi inquilini ). Commetto peccato?
no se è dichiarato.
cmq oggi non si possono più fare pozzi profondi (poichè l'acquedotto pesca in profondità) o in prossimità dei pozzi. se hai un'attività agricola forse ti fanno fare qualche pozzo in superficie (profondità max 10 metri).
per la cronaca: anche la geotermia (energia alternativa naturale che lavora sulla temperatura presente negli strati sotterranei che si mantiene costante nel tempo - con gli scambiatori di calore ci puoi fare il caldo d'inverno e il fresco d'estate) crea problemi all'acqua, poichè sottrae gradi al terreno. qui da noi la provincia (che gestisce l'acquedotto nel territorio) rilascia molti pareri negativi agli impianti di geotermia.
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Re: [O.T.] Referendum elettorale

#403 Messaggio da zio »

Il Fede ha scritto:
zio ha scritto:e vai col liscio!
http://www.ilfoglio.it/cambidistagione/708

con i vescovi pavidi, i preti depressi, i fedeli nel forum di SZ, se la Chiesa è ancora viva, sotto ci deve essere davvero un miracolo.
Vabè scusa, ma i preti non servono a niente. Se ogni tanto mandano un messaggio ai fedeli di questo tipo non ci vedo niente di male, tanto sempre inutili e dannosi rimangono. Sempre meglio che dire di comportarsi bene sennò si va all'Inferno.
:lol:
ok ma credo che oggi, con questo materiale umano, sarebbe impossibile costruire una chiesetta come le pievi che ci sono nelle colline toscane. e parlo di bellezza Fede, non di fede. :lol: :wink:
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Re: [O.T.] Referendum elettorale

#404 Messaggio da Il Fede »

zio ha scritto: :lol:
ok ma credo che oggi, con questo materiale umano, sarebbe impossibile costruire una chiesetta come le pievi che ci sono nelle colline toscane. e parlo di bellezza Fede, non di fede. :lol: :wink:
Io adoro le Chiese. Ci sono in giro ( ma non solo in toscana ovviamente ) dei capolavori artistici che alzano di non poco il livello del posto che le ospita. Le chiese moderne sono orribili, ce n'è una dietro casa mia che sembra una discoteca.
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).

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Re: [O.T.] Referendum elettorale

#405 Messaggio da zio »

Il Fede ha scritto:
zio ha scritto: :lol:
ok ma credo che oggi, con questo materiale umano, sarebbe impossibile costruire una chiesetta come le pievi che ci sono nelle colline toscane. e parlo di bellezza Fede, non di fede. :lol: :wink:
Io adoro le Chiese. Ci sono in giro ( ma non solo in toscana ovviamente ) dei capolavori artistici che alzano di non poco il livello del posto che le ospita. Le chiese moderne sono orribili, ce n'è una dietro casa mia che sembra una discoteca.
appunto.
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