[O.T.] Referendum elettorale
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Re: [O.T.] Referendum elettorale
ACQUA LOTTIZZATA E RINNOVABILI STRAPAGATE: ECCO I SOLDI CHE A QUALCUNO PIACE BUTTARE!
ROMA-Ci sono soldi, decine di miliardi di euro, che ci piace buttar via. Forse perché non sappiamo che sono buttati e nemmeno siamo informati su chi, perché e come li butta via. O forse perché sono sprechi, e soprattutto affari, che ai più appaiono politicamente “corretti”. Affari ignoti più che coperti o nascosti, soldi buttati via a favor di vento, vento di opinione in buona fede. Due miliardi all’anno è lo spreco, non il costo che è ben superiore, dell’acqua lottizzata, lottizzata dai partiti politici. La forma astratta e in teoria e principio benefica e indiscutibile dell’acqua pubblica nel nostro paese ha la sostanza materiale e concreta di aziende lottizzate a misura dei partiti. Quella che c’è, più che acqua pubblica, è acqua dei partiti politici.
In Italia l’acqua per così dire alla fonte è pubblica e tale deve restare, ci mancherebbe altro. Ma, per arrivare dalla fonte a casa, l’acqua deve essere raccolta in invasi, condutture, deve essere trasportata, purificata, smistata. Chi fa tutto questo oggi in Italia? Lo fanno aziende e organismi territoriali sotto il diretto controllo dei partiti che in ogni territorio hanno provveduto e provvedono a relativa spartizione. Sono luoghi di denaro e potere più lottizzati della Rai e più dediti allo spreco sistematico delle peggiori Asl della Sanità. Accumulano un deficit complessivo di due miliardi annui e negli anni hanno gestito l’acqua pubblica in maniera tale che ora occorrerebbero sessanta miliardi per avere acquedotti efficienti e civili. Efficienti nel senso di non sprecare la pubblica risorsa dell’acqua, civili nel senso di non innaffiare di soldi pubblici “orti e giardini” della cosiddetta politica di territorio. Sessanta miliardi sono un’alluvione, l’intero sistema sanitario costa circa cento miliardi l’anno. E l’opinione pubblica, giustamente sensibile, spesso teme e lamenta “malasanità”. Per qualche motivo, per qualche strano motivo, nessuno sa e nessuno lamenta la “malacqua”. Se dire acqua pubblica equivale a dire acqua dei partiti, dai partiti lottizzata, è un pessimo affare economico, sanitario, politico e civile. Nell’acqua dei partiti buttiamo soldi, ogni giorno a secchiate di euro, eppure la pubblica opinione non si “bagna”, né di stanchezza, né di malumore, né di voglia di cambiare.
In Italia servirebbe come il pane una copertura nazionale della banda larga per le telecomunicazioni, la fibra ottica, il wi-fi. A lungo andare, ma neanche tanto lungo, continuare a non avere questa copertura su tutto il territorio farà dell’Italia del prossimo decennio l’equivalente di un paese del secolo scorso dove si poteva telefonare solo nelle grandi città. Ma la banda larga costa dai sette ai quindici miliardi a seconda di quanta sarà l’estensione. E su questo soldi non ne “buttiamo”, non lo fa il governo, non lo chiede l’opposizione, non lo reclama la pubblica opinione. Estendere l’Alta Velocità ferroviaria fino a Genova e Trieste costerebbe circa 22 miliardi. Ma a parte che siamo fieramente impegnati a non fa nulla perché la minoranza anti Tav non soffochi a forza e in culla la Torino-Lione, neanche su questo soldi ne “buttiamo”. Non il governo che non ne ha, non Trenitalia che per farlo dovrebbe aumentare, eccome, il costo dei biglietti. Non “buttiamo” soldi in autostrade informatiche e neanche in infrastutture ferroviarie. Chi governa non ha soldi e chi è governato è indifferente e distratto se non ostile. Però dal 2010 al 2020 è stato deciso di spendere cento miliardi, cioè una banda larga e una Tav con resto e avanzo di sessanta miliardi, per gli incentivi alla produzione di energia elettrica con fonti rinnovabili, insomma il fotovoltaico, l’eolico e il solare. E altri settanta miliardi pioveranno sulle rinnovabili dal 2020 al 2035: totale 170 miliardi. Una robusta parte di questi 170 miliardi sono soldi buttati, infatti per risparmiare un Kwh attraverso misure di efficienza energetica nel periodo 2005/2009 è bastato un incentivo di 1,7 centesimi. Gli incentivi per le rinnovabili sono invece da 8 a 44 centesimi a seconda della tecnologia. Nella differenza tra 1,7 centesimi e 44 centesimi c’è la misura e la quantità dei soldi buttati.
Non ci si accorge che siano “buttati” perché non è il governo che ce li mette, non sono soldi pubblici, arrivano e arriveranno dalle tasche private attraverso il sovraprezzo sulle bollette. Ma nessuno grida alla tassa, nessuno contesta lo spreco: il governo ne ha fatto una legge, l’opposizione reclama più soldi per le rinnovabili, la pubblica opinione sente energia “pulita” e tanto le basta per non chiederne neanche il prezzo. Rinnovabili che sono utili e indispensabili, ma non l’ha ordinato il dottore che costino così tanto e così tanto solo in Italia. Le rinnovabili si possono e si devono fare ma perché pagarle più di quello che possono costare?
Soldi buttati per l’acqua dei partiti e per le rinnovabili super pagate. Per fortuna in Italia non si faranno più le centrali nucleari. Erano previsti 30 miliardi di spesa. E, comunque la si pensi sul nucleare, almeno una parte rischiava grosso di essere “buttata”. Perché in Italia il rischio sismico era in teoria calcolabile e forse arginabile, senza argini era invece il rischio, anzi la certezza della faglia della tangente: un paese che costruisce gallerie e ospedali con il cemento impastato di sabbia è meglio non costruisca centrali nucleari. Al loro posto verranno, dovrebbero venire tre o quattro rigassificatori perché l’energia che non verrà dal pericoloso nucleare dovrà venire da più gas. E al posto del nucleare verranno, dovrebbero venire centrali a carbone, a carbone anche se con tecnologia meno inquinante. Perché nella migliore delle ipotesi ambientalista le rinnovabili copriranno il 20 per cento del fabbisogno energetico. Ma nessuno vuole un rigassificatore come insegna la storia di Brindisi e centrali a carbone vengono bloccate, come dimostra la vicenda di Porto Tolle. Ma questa è un’altra storia, o forse è solo un’altra pagina della stessa storia, proprio la stessa storia.
da blitzquotidiano.it
ROMA-Ci sono soldi, decine di miliardi di euro, che ci piace buttar via. Forse perché non sappiamo che sono buttati e nemmeno siamo informati su chi, perché e come li butta via. O forse perché sono sprechi, e soprattutto affari, che ai più appaiono politicamente “corretti”. Affari ignoti più che coperti o nascosti, soldi buttati via a favor di vento, vento di opinione in buona fede. Due miliardi all’anno è lo spreco, non il costo che è ben superiore, dell’acqua lottizzata, lottizzata dai partiti politici. La forma astratta e in teoria e principio benefica e indiscutibile dell’acqua pubblica nel nostro paese ha la sostanza materiale e concreta di aziende lottizzate a misura dei partiti. Quella che c’è, più che acqua pubblica, è acqua dei partiti politici.
In Italia l’acqua per così dire alla fonte è pubblica e tale deve restare, ci mancherebbe altro. Ma, per arrivare dalla fonte a casa, l’acqua deve essere raccolta in invasi, condutture, deve essere trasportata, purificata, smistata. Chi fa tutto questo oggi in Italia? Lo fanno aziende e organismi territoriali sotto il diretto controllo dei partiti che in ogni territorio hanno provveduto e provvedono a relativa spartizione. Sono luoghi di denaro e potere più lottizzati della Rai e più dediti allo spreco sistematico delle peggiori Asl della Sanità. Accumulano un deficit complessivo di due miliardi annui e negli anni hanno gestito l’acqua pubblica in maniera tale che ora occorrerebbero sessanta miliardi per avere acquedotti efficienti e civili. Efficienti nel senso di non sprecare la pubblica risorsa dell’acqua, civili nel senso di non innaffiare di soldi pubblici “orti e giardini” della cosiddetta politica di territorio. Sessanta miliardi sono un’alluvione, l’intero sistema sanitario costa circa cento miliardi l’anno. E l’opinione pubblica, giustamente sensibile, spesso teme e lamenta “malasanità”. Per qualche motivo, per qualche strano motivo, nessuno sa e nessuno lamenta la “malacqua”. Se dire acqua pubblica equivale a dire acqua dei partiti, dai partiti lottizzata, è un pessimo affare economico, sanitario, politico e civile. Nell’acqua dei partiti buttiamo soldi, ogni giorno a secchiate di euro, eppure la pubblica opinione non si “bagna”, né di stanchezza, né di malumore, né di voglia di cambiare.
In Italia servirebbe come il pane una copertura nazionale della banda larga per le telecomunicazioni, la fibra ottica, il wi-fi. A lungo andare, ma neanche tanto lungo, continuare a non avere questa copertura su tutto il territorio farà dell’Italia del prossimo decennio l’equivalente di un paese del secolo scorso dove si poteva telefonare solo nelle grandi città. Ma la banda larga costa dai sette ai quindici miliardi a seconda di quanta sarà l’estensione. E su questo soldi non ne “buttiamo”, non lo fa il governo, non lo chiede l’opposizione, non lo reclama la pubblica opinione. Estendere l’Alta Velocità ferroviaria fino a Genova e Trieste costerebbe circa 22 miliardi. Ma a parte che siamo fieramente impegnati a non fa nulla perché la minoranza anti Tav non soffochi a forza e in culla la Torino-Lione, neanche su questo soldi ne “buttiamo”. Non il governo che non ne ha, non Trenitalia che per farlo dovrebbe aumentare, eccome, il costo dei biglietti. Non “buttiamo” soldi in autostrade informatiche e neanche in infrastutture ferroviarie. Chi governa non ha soldi e chi è governato è indifferente e distratto se non ostile. Però dal 2010 al 2020 è stato deciso di spendere cento miliardi, cioè una banda larga e una Tav con resto e avanzo di sessanta miliardi, per gli incentivi alla produzione di energia elettrica con fonti rinnovabili, insomma il fotovoltaico, l’eolico e il solare. E altri settanta miliardi pioveranno sulle rinnovabili dal 2020 al 2035: totale 170 miliardi. Una robusta parte di questi 170 miliardi sono soldi buttati, infatti per risparmiare un Kwh attraverso misure di efficienza energetica nel periodo 2005/2009 è bastato un incentivo di 1,7 centesimi. Gli incentivi per le rinnovabili sono invece da 8 a 44 centesimi a seconda della tecnologia. Nella differenza tra 1,7 centesimi e 44 centesimi c’è la misura e la quantità dei soldi buttati.
Non ci si accorge che siano “buttati” perché non è il governo che ce li mette, non sono soldi pubblici, arrivano e arriveranno dalle tasche private attraverso il sovraprezzo sulle bollette. Ma nessuno grida alla tassa, nessuno contesta lo spreco: il governo ne ha fatto una legge, l’opposizione reclama più soldi per le rinnovabili, la pubblica opinione sente energia “pulita” e tanto le basta per non chiederne neanche il prezzo. Rinnovabili che sono utili e indispensabili, ma non l’ha ordinato il dottore che costino così tanto e così tanto solo in Italia. Le rinnovabili si possono e si devono fare ma perché pagarle più di quello che possono costare?
Soldi buttati per l’acqua dei partiti e per le rinnovabili super pagate. Per fortuna in Italia non si faranno più le centrali nucleari. Erano previsti 30 miliardi di spesa. E, comunque la si pensi sul nucleare, almeno una parte rischiava grosso di essere “buttata”. Perché in Italia il rischio sismico era in teoria calcolabile e forse arginabile, senza argini era invece il rischio, anzi la certezza della faglia della tangente: un paese che costruisce gallerie e ospedali con il cemento impastato di sabbia è meglio non costruisca centrali nucleari. Al loro posto verranno, dovrebbero venire tre o quattro rigassificatori perché l’energia che non verrà dal pericoloso nucleare dovrà venire da più gas. E al posto del nucleare verranno, dovrebbero venire centrali a carbone, a carbone anche se con tecnologia meno inquinante. Perché nella migliore delle ipotesi ambientalista le rinnovabili copriranno il 20 per cento del fabbisogno energetico. Ma nessuno vuole un rigassificatore come insegna la storia di Brindisi e centrali a carbone vengono bloccate, come dimostra la vicenda di Porto Tolle. Ma questa è un’altra storia, o forse è solo un’altra pagina della stessa storia, proprio la stessa storia.
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Re: [O.T.] Referendum elettorale
Stoccaggio dei rifiuti, dove? Come vedi il nucleare produce energia ma produce anche problemi.Giulio Tremonti ha scritto:Sì, la Commissione Europea ha stimato le esternalità dei cicli produttivi per tutte le fonti energetiche, comprendendo effetti sulla salute, sull'ambiente e conseguenze di possibili incidenti, qui.Parakarro ha scritto: riguardo ai costi dell'energia
nei calcoli che vengono fatti per il costo dell'energia elettrica nucleare e termica... viene mai calcolato il costo sanitario?!
riguardo invece solo all'energia nucleare.. viene mai calcolato il costo di migliaia di anni di monitoraggio e di gestione di una centrale "spenta" e di scorie stoccate?!
Per il nucleare sono tra i più bassi, circa 0.2 centesimi/kWh, meno del fotovoltaico.
Inoltre, considera che solo per il nucleare nel costo di produzione sono previste la maggior parte delle sue esternalità, come il decommissioning, il trattamento, lo smaltimento e lo stoccaggio dei rifiuti. Nessun altro ciclo produttivo si fa carico dei propri costi indiretti.
La tecnologia è sufficientemente all'avanguardia perchè sia molto più semplice, naturale, meno forzato, ovvio, progressista il ricorrere a fonti di energia pulite.
E qui ritorna la geotermica con il suo potenziale energetico illimitato in tempi brevi (decine di anni per ogni sacca geotermica, millenni per l'intera crosta terrestre) e l'assoluta assenza di rifiuti (vapore acqueo).
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
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Re: [O.T.] Referendum elettorale
Il 95% dei rifiuti che escono da una centrale ha bassa e media attività che torna a livelli naturali dopo circa tre secoli. Questi sono stoccati in depositi in superficie e ce ne sono ovunque. I rifiuti ad alta attività, come il combustibile esausto, sono in quantità talmente minima che è stoccato in depositi provvisori all'interno degli impianti.
Per questi alcune nazioni hanno previsto di costruire depositi geologici come Onkalo in Finlandia e Forsmark in Svezia. I pareri sono controversi perchè implicano il privarsi definitivamente di materiale che è una notevole riserva di energia ed economica perchè, tramite riprocessamento, produrrebbe ulteriore combustibile.
Il geotermico è la più promettente tra le rinnovabili ma non è la soluzione definitiva in quanto solo una piccola parte dei fluidi geotermici può essere utilizzata per produrre elettricità e il rendimento delle centrali è molto basso. (Producono inquinamento chimico, anche se minimo).
Per questi alcune nazioni hanno previsto di costruire depositi geologici come Onkalo in Finlandia e Forsmark in Svezia. I pareri sono controversi perchè implicano il privarsi definitivamente di materiale che è una notevole riserva di energia ed economica perchè, tramite riprocessamento, produrrebbe ulteriore combustibile.
Il geotermico è la più promettente tra le rinnovabili ma non è la soluzione definitiva in quanto solo una piccola parte dei fluidi geotermici può essere utilizzata per produrre elettricità e il rendimento delle centrali è molto basso. (Producono inquinamento chimico, anche se minimo).
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)
[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]
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Re: [O.T.] Referendum elettorale
A me il partito suggerisce di votare SI i primi due, il terzo (nucleare) a piacere (e voterò SI), e il libero impedimento mi dice di non ritirare la scheda e non far raggiungere il quorum (per non far prendere il rimborso elettorale al comitato).
Quello che il bruco chiama fine del mondo il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tse)
Ridi, e il mondo riderà con te; piangi, e piangerai da solo.
(Dae-Su, Oldboy - http://www.youtube.com/watch?v=OoFJYI9xrmc)
Evil eye - Twisted smile - Laughing as you cry
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Re: [O.T.] Referendum elettorale
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Re: [O.T.] Referendum elettorale
Sono forzature le tue...Giulio Tremonti ha scritto:Il 95% dei rifiuti che escono da una centrale ha bassa e media attività che torna a livelli naturali dopo circa tre secoli. Questi sono stoccati in depositi in superficie e ce ne sono ovunque. I rifiuti ad alta attività, come il combustibile esausto, sono in quantità talmente minima che è stoccato in depositi provvisori all'interno degli impianti.
Per questi alcune nazioni hanno previsto di costruire depositi geologici come Onkalo in Finlandia e Forsmark in Svezia. I pareri sono controversi perchè implicano il privarsi definitivamente di materiale che è una notevole riserva di energia ed economica perchè, tramite riprocessamento, produrrebbe ulteriore combustibile.
Il geotermico è la più promettente tra le rinnovabili ma non è la soluzione definitiva in quanto solo una piccola parte dei fluidi geotermici può essere utilizzata per produrre elettricità e il rendimento delle centrali è molto basso. (Producono inquinamento chimico, anche se minimo).
I rifiuti delle centrali nucleari sono pericolosi, e lo stoccaggio non implica sicurezza, basta una perdita per intossicare per "soli tre secoli" una zona. Non è un rischio che vale la pena correre, visto che la tecnologia è ben più avanzata.
Virtualmente la terra produce 12,6 x 10^24 MJ ma potremmo usarne solo 2000 ZJ. Eppure tutta la terra consuma un massimo di 0,5 ZJ.

Rinunciare ad una fonte energetica pressochè inesauribile per guadagnarne il rischio di un olocausto (in Italia ancor di più) e barilate di rifiuti che sarebbero stoccati chissà dove? Forse quando cambierò pusher riuscirò a cogliere il nesso logico.
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
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Re: [O.T.] Referendum elettorale
non capisco tutta questa ossessione sul geotermico... in Italia solo la Toscana ha un suolo con potenzialità in questo senso. E tutte le altre regioni?
"nun so più er'ghepardo d'una volta"... "eh, sarà sto buco d'aazoto!!!"
Re: [O.T.] Referendum elettorale
Anche a voler abbracciare ad occhi chiusi tutte le motivazioni pro-nucleare
basta rendersi conto delle falle di sicurezza e delle conseguenti menzogne che chi gestisce il nucleare propina in continuazione.
prima del terremoto giapponese la tepco era una azienda seria e all'avanguardia,dopo il terremoto abbiamo scoperto quanto e come falsificassero i rapporti di sicurezza.
chi comprerebbe un'auto usata da loro, adesso?
senza contare quante menzogne hanno raccontato al mondo durante la crisi...
riguardo le scorie...
anche volendo dimenticare la quantità di menzogne che chi gestisce il bussiness nucleare accatasta al passare del tempo,
basta l'esempio della Germania(nazione seria e credo ai massimi livelli di civiltà)
fino agli anni 90 i pro-nucleare avrebbero raccontato che la Germania aveva risolto la questione scorie definitivamente,
adesso non la menzionano nemmeno la tedeschia...
bastano 4 minuti per capire perchè non esiste un solo sito definitivo su tutto il pianeta riguardo le scorie..
oggi i nuclearisti raccontano, come a ballarò, che non è vero che fukushima è praticamente un nuova chernobyl (noto luogo termale)
e che, poi, a Hiroshima e Nagasaki la gente ci abita tranquillamente...
Gli si dovrebbe spiegare che “Little Boy” & “Fat Man” furono fatte esplodere in maniera da evitare la contaminazione a lungo periodo del terreno,ma argomentare con chi è in malafede è da stupidi.
la questione è più semplice, è un investimento a lungo termine a rischio medio alto*, se va tutto bene,tra 10\20 anni si risparmia tra il 30 e il 40 % sulla bolletta energetica (migliore ipotesi), se va male perdi tutto quello che hai investito e tocca trovare altri fondi per coprire le perdite.
Ognuno valuti da se stesso se sottoscriverebbe un investimento del genere per se e per i propri discendenti,
mica bisogna capire come funziona il mercato azionario per decidere...
chi vi offre il pacchetto nuclear lo fa per questioni economiche, alto rischio, alti guadagni o alte perdite, se investireste i vostri soldi in un affare del genere votate NO, se non investireste allora votate SI.
*il rischio è medio\alto perchè accettando come dato di fatto le motivazioni di chi è a favore, devono essere messe in conto, come dato di fatto, anche le menzogne, le falsificazioni sulla sicurezza e gli incidenti tenuti nascosti, in ogni parte del globo, da chi gestisce il nucleare.
basta rendersi conto delle falle di sicurezza e delle conseguenti menzogne che chi gestisce il nucleare propina in continuazione.
prima del terremoto giapponese la tepco era una azienda seria e all'avanguardia,dopo il terremoto abbiamo scoperto quanto e come falsificassero i rapporti di sicurezza.
chi comprerebbe un'auto usata da loro, adesso?
senza contare quante menzogne hanno raccontato al mondo durante la crisi...
riguardo le scorie...
anche volendo dimenticare la quantità di menzogne che chi gestisce il bussiness nucleare accatasta al passare del tempo,
basta l'esempio della Germania(nazione seria e credo ai massimi livelli di civiltà)
fino agli anni 90 i pro-nucleare avrebbero raccontato che la Germania aveva risolto la questione scorie definitivamente,
adesso non la menzionano nemmeno la tedeschia...
bastano 4 minuti per capire perchè non esiste un solo sito definitivo su tutto il pianeta riguardo le scorie..
oggi i nuclearisti raccontano, come a ballarò, che non è vero che fukushima è praticamente un nuova chernobyl (noto luogo termale)
e che, poi, a Hiroshima e Nagasaki la gente ci abita tranquillamente...
Gli si dovrebbe spiegare che “Little Boy” & “Fat Man” furono fatte esplodere in maniera da evitare la contaminazione a lungo periodo del terreno,ma argomentare con chi è in malafede è da stupidi.
la questione è più semplice, è un investimento a lungo termine a rischio medio alto*, se va tutto bene,tra 10\20 anni si risparmia tra il 30 e il 40 % sulla bolletta energetica (migliore ipotesi), se va male perdi tutto quello che hai investito e tocca trovare altri fondi per coprire le perdite.
Ognuno valuti da se stesso se sottoscriverebbe un investimento del genere per se e per i propri discendenti,
mica bisogna capire come funziona il mercato azionario per decidere...
chi vi offre il pacchetto nuclear lo fa per questioni economiche, alto rischio, alti guadagni o alte perdite, se investireste i vostri soldi in un affare del genere votate NO, se non investireste allora votate SI.
*il rischio è medio\alto perchè accettando come dato di fatto le motivazioni di chi è a favore, devono essere messe in conto, come dato di fatto, anche le menzogne, le falsificazioni sulla sicurezza e gli incidenti tenuti nascosti, in ogni parte del globo, da chi gestisce il nucleare.
"Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno" - Sir Winston Churchill
Re: [O.T.] Referendum elettorale
Le menzogne e la disinformazione devono essere messe in conto nella gran parte degli approvvigionamenti energetici. Ad esempio, il carbone, che é utilizzato per il 34% nel mondo, esistono dati certi sull'inquinamento atmosferico, sul tasso di CO2, sui morti nelle miniere, sulle malattie professionali...???}}Tristan ha scritto:il rischio è medio\alto perchè accettando come dato di fatto le motivazioni di chi è a favore, devono essere messe in conto, come dato di fatto, anche le menzogne, le falsificazioni sulla sicurezza e gli incidenti tenuti nascosti, in ogni parte del globo, da chi gestisce il nucleare.
E sull'idroelettrico...??? Rischio geologico e idrografico, cambiamento climatico, devastazione territoriale...???
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."
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Re: [O.T.] Referendum elettorale
China's Health and Environment: Air pollution and health effects
“The residents of many of China’s largest cities are living under long-term, harmful air quality conditions,” Zhao Weijun, deputy director of the air pollution department of NEPA, reported in 1997 in China Environment News [16]. China has long recognized air pollution as a critical problem. Ambient concentrations of total suspended particulates (TSP) and sulfur dioxide (SO2) are among the world’s highest. (See China’s Air Pollution Levels Are Among the World’s Highest.) In 1995, more than one half of the 88 cities monitored for SO2 were above the World Health Organization (WHO) guideline. All but two of the 87 cities monitored for TSP far exceeded WHO’s guideline. Some cities such as Taiyuan and Lanzhou had SO2 levels almost 10 times the WHO guideline [17].
Largely because of controls at power plants and within households, particulate emissions have not risen as much as might have been expected with the doubling of coal consumption. Overall, particulate emissions in China have remained relatively level since the early 1980s [18]. In fact, in some large cities, ambient particulate concentrations have decreased markedly since the 1980s [19]. In contrast, SO2 emissions have roughly paralleled the increase in coal consumption, reflecting heavy coal burning and inadequate sulfur control measures.
Coal burning, the primary source of China’s high SO2 emissions, accounts for more than three quarters of the country’s commercial energy needs, compared with 17 percent in Japan and a world average of 27 percent [20]. China’s consumption of raw coal increased annually by 2 percent between 1989 and 1993 [21]. (See China’s Growing Consumption of Coal.) Meanwhile, SO2 emissions increased by more than 20 percent and TSP increased by approximately 10 percent [22]. The country is expected to burn 1.5 billion metric tons of coal annually by the year 2000, up from 0.99 billion metric tons in 1990 [23]. Without even more dramatic measures to control emissions than are currently in place, the deterioration of air quality seems inevitable.
China’s air pollution levels are among the world’s highest
Ambient concentrations of air pollutants, 1995
Source: The World Bank, Clear Water, Blue Skies: China’s Environment in the New Century (The World Bank, Washington, D.C., 1997), Figure 1.1, p. 6.
China’s growing consumption of coal
Energy Demand in China, 1971-95
Source: International Energy Agency, Energy Statistics and Balances: Non-OECD Countries, 1971-1995, on diskette (Organisation for Economic Co-Operation and Development, Paris, 1997).
Particulates and SO2 are the ambient air pollutants of greatest concern; both are byproducts of coal combustion. While industrial emissions of heavy metals and toxics are also significant contributors to air pollution in China, they are not routinely monitored and will not be addressed in this section.
The extent and type of air pollution in China vary dramatically by geographic region. SO2 and particulate emissions are highest in the northern half of China, where coal is used to heat homes and other buildings for several months of the year and where industrial centers also depend heavily on coal burning. Yet, air pollution in the North would be much worse if not for the higher quality, cleaner coal that is available there. By contrast, the coal mined in the South is high in sulfur and extremely polluting, contributing to serious problems with acid precipitation, especially in the southwest provinces of Sichuan, Guizhou, Guangxi, and Hunan [24][25].
Industry accounts for two thirds of China’s coal use – industrial boilers alone consume 30 percent of China’s coal. These boilers are usually highly inefficient and emit through low smoke stacks, contributing to much of China’s ground-level air pollution, especially small particulates and SO2. Inefficient and dirty boilers are particularly problematic because many of the industries that use them are located in densely populated metropolitan areas, placing populations in these areas at high risk of exposure. The residential sector accounts for approximately 15 percent of total coal use, yet is estimated to contribute to more than 30 percent of urban ground-level air pollution [26] [27].

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Poor ambient air quality prevails
“The residents of many of China’s largest cities are living under long-term, harmful air quality conditions,” Zhao Weijun, deputy director of the air pollution department of NEPA, reported in 1997 in China Environment News [16]. China has long recognized air pollution as a critical problem. Ambient concentrations of total suspended particulates (TSP) and sulfur dioxide (SO2) are among the world’s highest. (See China’s Air Pollution Levels Are Among the World’s Highest.) In 1995, more than one half of the 88 cities monitored for SO2 were above the World Health Organization (WHO) guideline. All but two of the 87 cities monitored for TSP far exceeded WHO’s guideline. Some cities such as Taiyuan and Lanzhou had SO2 levels almost 10 times the WHO guideline [17].
Largely because of controls at power plants and within households, particulate emissions have not risen as much as might have been expected with the doubling of coal consumption. Overall, particulate emissions in China have remained relatively level since the early 1980s [18]. In fact, in some large cities, ambient particulate concentrations have decreased markedly since the 1980s [19]. In contrast, SO2 emissions have roughly paralleled the increase in coal consumption, reflecting heavy coal burning and inadequate sulfur control measures.
Coal burning, the primary source of China’s high SO2 emissions, accounts for more than three quarters of the country’s commercial energy needs, compared with 17 percent in Japan and a world average of 27 percent [20]. China’s consumption of raw coal increased annually by 2 percent between 1989 and 1993 [21]. (See China’s Growing Consumption of Coal.) Meanwhile, SO2 emissions increased by more than 20 percent and TSP increased by approximately 10 percent [22]. The country is expected to burn 1.5 billion metric tons of coal annually by the year 2000, up from 0.99 billion metric tons in 1990 [23]. Without even more dramatic measures to control emissions than are currently in place, the deterioration of air quality seems inevitable.
China’s air pollution levels are among the world’s highest
Ambient concentrations of air pollutants, 1995
Source: The World Bank, Clear Water, Blue Skies: China’s Environment in the New Century (The World Bank, Washington, D.C., 1997), Figure 1.1, p. 6.
China’s growing consumption of coal
Energy Demand in China, 1971-95
Source: International Energy Agency, Energy Statistics and Balances: Non-OECD Countries, 1971-1995, on diskette (Organisation for Economic Co-Operation and Development, Paris, 1997).
Particulates and SO2 are the ambient air pollutants of greatest concern; both are byproducts of coal combustion. While industrial emissions of heavy metals and toxics are also significant contributors to air pollution in China, they are not routinely monitored and will not be addressed in this section.
The extent and type of air pollution in China vary dramatically by geographic region. SO2 and particulate emissions are highest in the northern half of China, where coal is used to heat homes and other buildings for several months of the year and where industrial centers also depend heavily on coal burning. Yet, air pollution in the North would be much worse if not for the higher quality, cleaner coal that is available there. By contrast, the coal mined in the South is high in sulfur and extremely polluting, contributing to serious problems with acid precipitation, especially in the southwest provinces of Sichuan, Guizhou, Guangxi, and Hunan [24][25].
Industry accounts for two thirds of China’s coal use – industrial boilers alone consume 30 percent of China’s coal. These boilers are usually highly inefficient and emit through low smoke stacks, contributing to much of China’s ground-level air pollution, especially small particulates and SO2. Inefficient and dirty boilers are particularly problematic because many of the industries that use them are located in densely populated metropolitan areas, placing populations in these areas at high risk of exposure. The residential sector accounts for approximately 15 percent of total coal use, yet is estimated to contribute to more than 30 percent of urban ground-level air pollution [26] [27].
References and notes
16. Fang Cai, “Stare Into the Sky<197>When Will It be Clear?,” China Environment News (January 21, 1997), p. 1.
17. National Environmental Protection Agency (NEPA), National Environmental Quality Report, 1991<196>1995 (NEPA, Beijing, 1996), pp. 5, 15.
18. Op cit. 12, pp. 8<196>9.
19. China Environment Yearbook, China Environment Yearbook, various issues (China Environment Yearbook Press, Beijing, various years) (Chinese language editions).
20. International Energy Agency, Energy Statistics and Balances: Non-OECD Countries, 1971<196>1995, and Energy Statistics and Balances: OECD Countries, 1960<196>1995, both on diskette (Organisation for Economic Co-Operation and Development, Paris, 1997).
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10 Harsh Realities of the US Coal Industry
Excerpted from the Union of Concerned Scientist Clean Energy report
Facts on the pollution caused by the US Coal Industry
A typical-sized 500 megawatt coal-fired electricity plant in the United States puts out each year:
1. 3.7 million tons of carbon dioxide. Carbon dioxide (CO2) is the main greenhouse gas, and is the leading cause of global warming. There are no regulations limiting carbon dioxide emissions in the U.S.
2. 10,000 tons of sulfur dioxide. Sulfur dioxide (SOx) is the main cause of acid rain, which damages forests, lakes and buildings.
3. 10,200 tons of nitrogen oxide. Nitrogen oxide (NOx) is a major cause of smog, and also a cause of acid rain.
4. 500 tons of small particles. Small particulates are a health hazard, causing lung damage. Particulates smaller than 10 microns are not regulated, but may be soon.
5. 220 tons of hydrocarbons. Fossil fuels are made of hydrocarbons; when they don't burn completely, they are released into the air. They are a cause of smog.
6. 720 tons of carbon monoxide. Carbon monoxide (CO) is a poisonous gas and contributor to global warming.
7. 125,000 tons of ash and 193,000 tons of sludge from the smokestack scrubber. A scrubber uses powdered limestone and water to remove pollution from the plant's exhaust. Instead of going into the air, the pollution goes into a landfill or into products like concrete and drywall. This ash and sludge consists of coal ash, limestone, and many pollutants, such as toxic metals like lead and mercury.
8. 225 pounds of arsenic, 114 pounds of lead, 4 pounds of cadmium, and many other toxic heavy metals. Mercury emissions from coal plants are suspected of contaminating lakes and rivers in northern and northeast states and Canada. In Wisconsin alone, more than 200 lakes and rivers are contaminated with mercury. Health officials warn against eating fish caught in these waters, since mercury can cause birth defects, brain damage and other ailments.
9. Trace elements of uranium. All but 16 of the 92 naturally occurring elements have been detected in coal, mostly as trace elements below 0.1 percent (1,000 parts per million, or ppm). A study by DOE's Oak Ridge National Lab found that radioactive emissions from coal combustion are greater than those from nuclear power production.
10. A 500 megawatt coal-fired electrical plant burns 1,430,000 tons of coal, uses 2.2 billion gallons of water and 146,000 tons of limestone a year.
-------------------------------------------------------------
http://factsanddetails.com/china.php?it ... ubcatid=66
Text Sources: New York Times, Washington Post, Los Angeles Times, Times of London, National Geographic, The New Yorker, Time, Newsweek, Reuters, AP, Lonely Planet Guides, Compton’s Encyclopedia and various books and other publications.
“The residents of many of China’s largest cities are living under long-term, harmful air quality conditions,” Zhao Weijun, deputy director of the air pollution department of NEPA, reported in 1997 in China Environment News [16]. China has long recognized air pollution as a critical problem. Ambient concentrations of total suspended particulates (TSP) and sulfur dioxide (SO2) are among the world’s highest. (See China’s Air Pollution Levels Are Among the World’s Highest.) In 1995, more than one half of the 88 cities monitored for SO2 were above the World Health Organization (WHO) guideline. All but two of the 87 cities monitored for TSP far exceeded WHO’s guideline. Some cities such as Taiyuan and Lanzhou had SO2 levels almost 10 times the WHO guideline [17].
Largely because of controls at power plants and within households, particulate emissions have not risen as much as might have been expected with the doubling of coal consumption. Overall, particulate emissions in China have remained relatively level since the early 1980s [18]. In fact, in some large cities, ambient particulate concentrations have decreased markedly since the 1980s [19]. In contrast, SO2 emissions have roughly paralleled the increase in coal consumption, reflecting heavy coal burning and inadequate sulfur control measures.
Coal burning, the primary source of China’s high SO2 emissions, accounts for more than three quarters of the country’s commercial energy needs, compared with 17 percent in Japan and a world average of 27 percent [20]. China’s consumption of raw coal increased annually by 2 percent between 1989 and 1993 [21]. (See China’s Growing Consumption of Coal.) Meanwhile, SO2 emissions increased by more than 20 percent and TSP increased by approximately 10 percent [22]. The country is expected to burn 1.5 billion metric tons of coal annually by the year 2000, up from 0.99 billion metric tons in 1990 [23]. Without even more dramatic measures to control emissions than are currently in place, the deterioration of air quality seems inevitable.
China’s air pollution levels are among the world’s highest
Ambient concentrations of air pollutants, 1995
Source: The World Bank, Clear Water, Blue Skies: China’s Environment in the New Century (The World Bank, Washington, D.C., 1997), Figure 1.1, p. 6.
China’s growing consumption of coal
Energy Demand in China, 1971-95
Source: International Energy Agency, Energy Statistics and Balances: Non-OECD Countries, 1971-1995, on diskette (Organisation for Economic Co-Operation and Development, Paris, 1997).
Particulates and SO2 are the ambient air pollutants of greatest concern; both are byproducts of coal combustion. While industrial emissions of heavy metals and toxics are also significant contributors to air pollution in China, they are not routinely monitored and will not be addressed in this section.
The extent and type of air pollution in China vary dramatically by geographic region. SO2 and particulate emissions are highest in the northern half of China, where coal is used to heat homes and other buildings for several months of the year and where industrial centers also depend heavily on coal burning. Yet, air pollution in the North would be much worse if not for the higher quality, cleaner coal that is available there. By contrast, the coal mined in the South is high in sulfur and extremely polluting, contributing to serious problems with acid precipitation, especially in the southwest provinces of Sichuan, Guizhou, Guangxi, and Hunan [24][25].
Industry accounts for two thirds of China’s coal use – industrial boilers alone consume 30 percent of China’s coal. These boilers are usually highly inefficient and emit through low smoke stacks, contributing to much of China’s ground-level air pollution, especially small particulates and SO2. Inefficient and dirty boilers are particularly problematic because many of the industries that use them are located in densely populated metropolitan areas, placing populations in these areas at high risk of exposure. The residential sector accounts for approximately 15 percent of total coal use, yet is estimated to contribute to more than 30 percent of urban ground-level air pollution [26] [27].

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Poor ambient air quality prevails
“The residents of many of China’s largest cities are living under long-term, harmful air quality conditions,” Zhao Weijun, deputy director of the air pollution department of NEPA, reported in 1997 in China Environment News [16]. China has long recognized air pollution as a critical problem. Ambient concentrations of total suspended particulates (TSP) and sulfur dioxide (SO2) are among the world’s highest. (See China’s Air Pollution Levels Are Among the World’s Highest.) In 1995, more than one half of the 88 cities monitored for SO2 were above the World Health Organization (WHO) guideline. All but two of the 87 cities monitored for TSP far exceeded WHO’s guideline. Some cities such as Taiyuan and Lanzhou had SO2 levels almost 10 times the WHO guideline [17].
Largely because of controls at power plants and within households, particulate emissions have not risen as much as might have been expected with the doubling of coal consumption. Overall, particulate emissions in China have remained relatively level since the early 1980s [18]. In fact, in some large cities, ambient particulate concentrations have decreased markedly since the 1980s [19]. In contrast, SO2 emissions have roughly paralleled the increase in coal consumption, reflecting heavy coal burning and inadequate sulfur control measures.
Coal burning, the primary source of China’s high SO2 emissions, accounts for more than three quarters of the country’s commercial energy needs, compared with 17 percent in Japan and a world average of 27 percent [20]. China’s consumption of raw coal increased annually by 2 percent between 1989 and 1993 [21]. (See China’s Growing Consumption of Coal.) Meanwhile, SO2 emissions increased by more than 20 percent and TSP increased by approximately 10 percent [22]. The country is expected to burn 1.5 billion metric tons of coal annually by the year 2000, up from 0.99 billion metric tons in 1990 [23]. Without even more dramatic measures to control emissions than are currently in place, the deterioration of air quality seems inevitable.
China’s air pollution levels are among the world’s highest
Ambient concentrations of air pollutants, 1995
Source: The World Bank, Clear Water, Blue Skies: China’s Environment in the New Century (The World Bank, Washington, D.C., 1997), Figure 1.1, p. 6.
China’s growing consumption of coal
Energy Demand in China, 1971-95
Source: International Energy Agency, Energy Statistics and Balances: Non-OECD Countries, 1971-1995, on diskette (Organisation for Economic Co-Operation and Development, Paris, 1997).
Particulates and SO2 are the ambient air pollutants of greatest concern; both are byproducts of coal combustion. While industrial emissions of heavy metals and toxics are also significant contributors to air pollution in China, they are not routinely monitored and will not be addressed in this section.
The extent and type of air pollution in China vary dramatically by geographic region. SO2 and particulate emissions are highest in the northern half of China, where coal is used to heat homes and other buildings for several months of the year and where industrial centers also depend heavily on coal burning. Yet, air pollution in the North would be much worse if not for the higher quality, cleaner coal that is available there. By contrast, the coal mined in the South is high in sulfur and extremely polluting, contributing to serious problems with acid precipitation, especially in the southwest provinces of Sichuan, Guizhou, Guangxi, and Hunan [24][25].
Industry accounts for two thirds of China’s coal use – industrial boilers alone consume 30 percent of China’s coal. These boilers are usually highly inefficient and emit through low smoke stacks, contributing to much of China’s ground-level air pollution, especially small particulates and SO2. Inefficient and dirty boilers are particularly problematic because many of the industries that use them are located in densely populated metropolitan areas, placing populations in these areas at high risk of exposure. The residential sector accounts for approximately 15 percent of total coal use, yet is estimated to contribute to more than 30 percent of urban ground-level air pollution [26] [27].
References and notes
16. Fang Cai, “Stare Into the Sky<197>When Will It be Clear?,” China Environment News (January 21, 1997), p. 1.
17. National Environmental Protection Agency (NEPA), National Environmental Quality Report, 1991<196>1995 (NEPA, Beijing, 1996), pp. 5, 15.
18. Op cit. 12, pp. 8<196>9.
19. China Environment Yearbook, China Environment Yearbook, various issues (China Environment Yearbook Press, Beijing, various years) (Chinese language editions).
20. International Energy Agency, Energy Statistics and Balances: Non-OECD Countries, 1971<196>1995, and Energy Statistics and Balances: OECD Countries, 1960<196>1995, both on diskette (Organisation for Economic Co-Operation and Development, Paris, 1997).
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10 Harsh Realities of the US Coal Industry
Excerpted from the Union of Concerned Scientist Clean Energy report
Facts on the pollution caused by the US Coal Industry
A typical-sized 500 megawatt coal-fired electricity plant in the United States puts out each year:
1. 3.7 million tons of carbon dioxide. Carbon dioxide (CO2) is the main greenhouse gas, and is the leading cause of global warming. There are no regulations limiting carbon dioxide emissions in the U.S.
2. 10,000 tons of sulfur dioxide. Sulfur dioxide (SOx) is the main cause of acid rain, which damages forests, lakes and buildings.
3. 10,200 tons of nitrogen oxide. Nitrogen oxide (NOx) is a major cause of smog, and also a cause of acid rain.
4. 500 tons of small particles. Small particulates are a health hazard, causing lung damage. Particulates smaller than 10 microns are not regulated, but may be soon.
5. 220 tons of hydrocarbons. Fossil fuels are made of hydrocarbons; when they don't burn completely, they are released into the air. They are a cause of smog.
6. 720 tons of carbon monoxide. Carbon monoxide (CO) is a poisonous gas and contributor to global warming.
7. 125,000 tons of ash and 193,000 tons of sludge from the smokestack scrubber. A scrubber uses powdered limestone and water to remove pollution from the plant's exhaust. Instead of going into the air, the pollution goes into a landfill or into products like concrete and drywall. This ash and sludge consists of coal ash, limestone, and many pollutants, such as toxic metals like lead and mercury.
8. 225 pounds of arsenic, 114 pounds of lead, 4 pounds of cadmium, and many other toxic heavy metals. Mercury emissions from coal plants are suspected of contaminating lakes and rivers in northern and northeast states and Canada. In Wisconsin alone, more than 200 lakes and rivers are contaminated with mercury. Health officials warn against eating fish caught in these waters, since mercury can cause birth defects, brain damage and other ailments.
9. Trace elements of uranium. All but 16 of the 92 naturally occurring elements have been detected in coal, mostly as trace elements below 0.1 percent (1,000 parts per million, or ppm). A study by DOE's Oak Ridge National Lab found that radioactive emissions from coal combustion are greater than those from nuclear power production.
10. A 500 megawatt coal-fired electrical plant burns 1,430,000 tons of coal, uses 2.2 billion gallons of water and 146,000 tons of limestone a year.
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http://factsanddetails.com/china.php?it ... ubcatid=66
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Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
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Re: [O.T.] Referendum elettorale
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Re: [O.T.] Referendum elettorale
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"I lesbo sono migliori se leggermente asimmetrici" Gargarozzo
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Re: [O.T.] Referendum elettorale
e appunto l'idea di fondo è quella di diminuire gli effetti di una industrializzazione selvaggia a favore di una più sostenibileHelmut ha scritto:Le menzogne e la disinformazione devono essere messe in conto nella gran parte degli approvvigionamenti energetici. Ad esempio, il carbone, che é utilizzato per il 34% nel mondo, esistono dati certi sull'inquinamento atmosferico, sul tasso di CO2, sui morti nelle miniere, sulle malattie professionali...???}}Tristan ha scritto:il rischio è medio\alto perchè accettando come dato di fatto le motivazioni di chi è a favore, devono essere messe in conto, come dato di fatto, anche le menzogne, le falsificazioni sulla sicurezza e gli incidenti tenuti nascosti, in ogni parte del globo, da chi gestisce il nucleare.
E sull'idroelettrico...??? Rischio geologico e idrografico, cambiamento climatico, devastazione territoriale...???
(processo lento, anche troppo, ma che è in agenda e, per quanto disatteso, Kioto è un esempio di questo nuovo corso)
il nucleare non va in questa direzione, tende a sostituire un problema con uno equivalente, se non maggiore, solo più economico (?) sulla carta.
guarda il video, sopra, riguardo le scorie tedesche, il secondo stoccaggio costerà circa 5 miliardi di euro, che non erano preventivati,
il danno a Fukushima viene valutato sui 100 miliardi di euro\dollari dici che questi fossero in preventivo?
(per quanto,sicuramente, cifre a cazzo non sembrano cosi inattendibili)
in Italia,in bolletta, paghiamo ancora, mi sembra,i 9 miliardi di euro per aver dismesso il nucleare e dovremmo pagarne altri di miliardi a chi non ha potuto fare il vecchio nucleare??
dalla/della rivoluzione industriale, finora, si sono voluti vedere SOLO i benefici e ignorare le conseguenze, venefiche, di quei benefici.
i verdi e gli ecologisti considerati da sempre dei rompicoglioni e degli imbecilli, alla fine, con tutti i limiti che si vuole, si sono dimostrati gli unici che, politicamente, avevano un programma economico che guardava al futuro, altro che capitalismo e comunismo, protezione dell'ambiente e della salute sono la vera base di qualunque sviluppo possibile e ce ne accorgiamo ogni giorno di più.
Tutto quello che hai sottolineato è vero e sacrosanto, le fonti energetiche più usate sono pericolose e dannose in un modo o nell'altro,
ma sono il risultato di scelte, del passato, miopi e stupide, che guardavano al breve periodo e non a lungo termine, ed i pericoli che tu sottolinei ne sono la prova.
Quelle scelte ritenute vantaggiose sul breve periodo adesso presentano il conto:
quanto costerà l'ineluttabile e obbligatoria futura riconversione delle fonti energetiche?
l'effetto serra potrà essere contrastato?
il buco nell'ozono chiuso?
l'isola di plastica nel pacifico potrà mai sparire?
il golfo del Messico tornerà mai quello che era?
etc etc...
Scegliere il nucleare come soluzione per il futuro è stupido tanto quanto avere puntato tutto sui fossili, accantonando per almeno un secolo lo sviluppo di fonti alternative e, per quanto possibile, più ecologiche.
l'ecologia fosse stata una priorità, già da un centinaio di anni a questa parte, sei sicuro che il pianeta sarebbe in queste condizioni?
comunque come al solito si argomenta male:
siccome le fonti usate non sono ecologiche tanto vale usare il nucleare
(non si deve scegliere di che morte morire, ma cercare di invertire rotta e pensare ad un futuro un po più lontano)
siccome lungo i confini ci sono centrali nucleari tanto vale costruirle in Italia
(la più vicina si trova a 190km dal confine, la green zone di Fukushima, a detta degli americani, è a 80km e noi abbiamo anche le Alpi di mezzo, comunque, da quando aggiungere pericolo al pericolo è un opzione da valutare?)
dopo 50/60 anni di avvertimenti considerati allarmistici, finalmente si inizia a criticare la filosofia dell' "usa e getta", inizia davvero a svilupparsi una coscienza ecologica e si vuole vendere il nucleare come scelta giusta per il futuro?
poi si sa che sul lungo periodo è pure antieconomico, a meno che non si vogliano portare le scorie in Somalia.
in quel caso, magari converrà alla singola nazione, ma in generale si sarebbe sempre in perdita.
per non contare che razza figli di puttana si sarebbe...
rimane la riflessione di prima, dato che è solo una questione economica la si valuti come tale, è un investimento ad alto rischio
chi se la sentirebbe di metterci i risparmi, voti NO
chi non accetterebbe quel rischio, voti SI
"Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno" - Sir Winston Churchill
Re: [O.T.] Referendum elettorale
anton beh ma guardati i piani del nucleare cinese..
http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_nu ... tors#China
sono cosi grandi proprio per diminuire la dipendenza dal carbone.
a tutt'oggi lo sfruttamento delle miniere di carbone cinesi e' oltre il 100% causa fabbisongo energetico. questo porta anche ad un altissimo numero di incidenti senza contare la valanga di co2 che butti nell'atmosfera...
Del resto basta che vedi cosa e' Linfen...
http://www.vbs.tv/watch/toxic/toxic-linfen-china
che comunque negli ultimi 3 anni e' migliorata mo;to visto che sono intervenuti pesantemente. (non trovo piu il link dove ne parlavano..)
ribadisco che mi scazza ben di piu avere 2 centrali a carbone (piccole) davanti a casa e davanti al lavoro, che non Qinshan (11 reattori quando sara' finita', la piu grande al mondo come "numero") a Sanmen tutte e due a meno di 150km in linea d'area....
http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_nu ... tors#China
sono cosi grandi proprio per diminuire la dipendenza dal carbone.
a tutt'oggi lo sfruttamento delle miniere di carbone cinesi e' oltre il 100% causa fabbisongo energetico. questo porta anche ad un altissimo numero di incidenti senza contare la valanga di co2 che butti nell'atmosfera...
Del resto basta che vedi cosa e' Linfen...
http://www.vbs.tv/watch/toxic/toxic-linfen-china
che comunque negli ultimi 3 anni e' migliorata mo;to visto che sono intervenuti pesantemente. (non trovo piu il link dove ne parlavano..)
ribadisco che mi scazza ben di piu avere 2 centrali a carbone (piccole) davanti a casa e davanti al lavoro, che non Qinshan (11 reattori quando sara' finita', la piu grande al mondo come "numero") a Sanmen tutte e due a meno di 150km in linea d'area....
Ultima modifica di nik978 il 06/06/2011, 3:10, modificato 1 volta in totale.
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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- Antonchik
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Re: [O.T.] Referendum elettorale
Ma la mia non era una critica verso il mondo cinese, mi limitavo a esporre i dati sulle emissioni che chiedeva Helmut, sperando che fossero esaurienti.
Mi rendo conto che il nucleare sia meglio del carbone, ma ritengo siano due fonti di energia obsolete ormai.
Mi rendo conto che il nucleare sia meglio del carbone, ma ritengo siano due fonti di energia obsolete ormai.

Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.