Si chiama "aristocrazia salariale": operai altamente specializzati, dotati intellettualmente, con abilità sia mentali che manuali.
Li teneva tutti sotto stretto controllo dopo il 1917 perchè li considerava controrivoluzionari.

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Ma non devi mica scrivere per far soldi; puoi anche scrivere per farti apprezzarePaperinik ha scritto:[...] Mi hanno detto che so scrivere, ma non lo credo, e poi è inutile saper scrivere quando non c'è un cazzo da dire...far soldi dalla scrittura è un processo lungo, oggi pubblicano cani e porci a scapito di gente che avrebbe più merito
Sarebbero stati rimpiazzati dagli stakhanovisti.Helmut ha scritto:Balkan, dell'abilità professionale meglio pagata della media generale ne parlava già Lenin in "Imperialismo fase suprema del capitalismo".
Si chiama "aristocrazia salariale": operai altamente specializzati, dotati intellettualmente, con abilità sia mentali che manuali.
Li teneva tutti sotto stretto controllo dopo il 1917 perchè li considerava controrivoluzionari.
Esempi sballati: i mari oggi contengono l'80% in meno dei pesci che ancora c'erano nel 1965 e l'arte di soffiare il vetro (in pratica solo Murano) non si può imparare in un'istituto professionale in quanto da sempre è gelosamente trasmessa da padre in figlio.balkan wolf ha scritto:Il concetto di fondo è che se sai fare una cosa ( manuale o intellettuale ) che la persona media non sa fare devi guadagnare con quello.
Tutti sanno rispondere al telefono o raccogliere i pomodori. Solo 1 su 100 è però esperto di pesca o sa soffiare il vetro. Quindi sfruttiamo questa statstica a nostro vantaggio.
Paperinik ha scritto:Uno mi dice che ho frainteso tutto e subito dopo uno vuol farmi la standing ovationCapitanvideo ha scritto:Boia Papero, hai frainteso tutto.Paperinik ha scritto: Mi pare na massa di stronzate, specie di questi tempi. Le "meravigliose fabbriche" gliele farei vedere a prato e osmannoro, gli farei vedere come è messo l'operaio medio ad oggi...meno male sto progressista è morto, se fosse vivo si sarebbe rimangiato tutto
John Galt e' personaggio immaginario del piu' famoso romanzo di Ayn Rand (http://it.wikipedia.org/wiki/La_rivolta_di_Atlante), anticomunista fino al midollo. (i "pescecani" di cui parla sono i governi collettivisti)
Ovviamente devi ricondurre il discorso nell'epoca in cui e' stato scritto, i primi anni 50, e tutto acquista ben altro spessore e credibilità.
Cmq la filosofia della ex russa e' piuttosto azzardata (e anche per questo la adoro):
http://it.wikipedia.org/wiki/Oggettivis ... yn_Rand%29
http://it.wikipedia.org/wiki/Ayn_Rand
Scusate il leggero OT.![]()
Beh comunque ho cannato pensando al fatto che tale americano lo avessi già sentito e quando al fatto che l'ho dato per morto è perché il discorso è palesemente vecchio, seppur al contempo moderno..vabbè se manco è esistito meglio così, ma comunque come tutti ha i suoi emuli...
Diciamo che ho sbroccato perché quel discorso dalla prima all'ultima parola m'ha fatto rigozzare l'anima.."fare soldi" come fine ultimo dell'individuo, meravigliose fabbriche, elogio del capitalismo, la non uguaglianza fra il potere del dollaro e della frusta...
Non a caso loro sono quelli che più mi sono stati sul culo fin da bambino...
..ed uno è mio zio
Caro pan, mi era sfuggita questa tua, alla quale mi appresto a ribattere prontamente.pan ha scritto:nella Polonia "democraticizzata" dove gli operai della FIAT ricevono il corrispettivo di 430 euro al mese, la benzina costa 1,33 e un appartamentino di 40 mq 50.000, al secondo sciopero ti licenziano e quei paraculi dei sindacalisti di Solidarnosc dicono che sì, qualche miglioramento sarebbe necessario, ma sostanzialmente va bene così.
Almeno ai tempi di Gomulka e poi di Gierek la casa l'avevano gratis.
ben detto.. io ho lavorato in fabbrica.. lavoravo a catena quindi 8 ore a fare la stessa merdosa e identica cosa..Paperinik ha scritto:http://video.corriere.it/voi-siete-ital ... 61d656659c
Che 2 coglioni, non ne posso più di questa cultura di massa, questa elevazione spirituale degli avvitabulloni e dei lavori manuali...evvia gli operai, andiamo tutti in fabbrica dalle 8:00 alle 17:30 ad avvitare bulloni e a star dietro a macchine per avere la vita realizzata e felice..mavvaffanculo alla rivoluzione industriale, la mia felicità non me la darà mai un lavoro d schiavo e sottomesso
Simplex. LA FAME quella che nessuno di noi ha vissuto nè tanto meno conosciuto. Parlane con i tuoi nonni e, se hanno almeno 80 anni, te lo spiegheranno per bene.crackpot ha scritto:
ben detto.. io ho lavorato in fabbrica.. lavoravo a catena quindi 8 ore a fare la stessa merdosa e identica cosa..
c'erano alcuni indiani che rimanevano anche 12 o 13 ore come cazzo facevano solo loro lo sanno, c'è da diventare pazzi..
fanculo, meglio rapinare supermarket (le banche troppo rischioso)