Helmut ha scritto:repeat ha scritto:
Vittorio Zucconi
Elenco di personaggi piu' o meno intellettuali
dee sinistraaa e antiberlusconiani che prendono un sacco di soldi vendendo libri con la casa editrice Mondadori, la quale ha un sistema di distribuzione tale da permettere vendite in media superiori del 30% sulle concorrenti:
Augias, Corrado
Litizzetto, Luciana
Cammilleri, Andrea
Saviano, Roberto
Corona, Mauro
Zucconi, Vittorio
Bertinotti, Fausto
Busi, Aldo
Ruini, Camillo
D'Alema, Massimo
e altri...
Ci sono molte altre case editrici in Italia, o magari anche all'estero...chissà perché i Nostri scelgono quella di proprietà della Bestia...???

Chi sei: Belpietro sotto mentite spoglie?
Allora,
punto numero 1: fare soldi (onestamente e con il proprio lavoro) non è reato... e non è neanche una peculiarità solo di chi è "berlusconiano" o di destra.
Punto numero 2: chi scrive un libro guadagna (se lo vende, si capisce) e,
soprattutto, fa guadagnare il suo editore. Se la Mondadori li mette sotto contratto vuol dire che ha la sua convenienza. Dunque, Zucconi e Saviano (e tutti gli altri) fanno guadagnare dei gran bei soldini alla famiglia Berlusconi. Soldi "rossi"... che provengono dalle tasche di lettori "amici dei terroristi" o dei "comunisti". Ma
pecunia non olet... in questo caso, e ben vengano i "rossi" e i "coglioni che votano a sinistra e non si lavano" perché fanno guadagnare tanti bei soldini.
Punto numero 3: Per quale motivo, chi scrive per Mondadori, dovrebbe avere idee politiche identiche a quelle di Berlusconi? Dove sta scritto? In quale meandro bacato del cervello si nasconde questa legge non scritta?
In quella di Belpietro e Fede?
La Mondadori è (o dovrebbe essere) una antica casa editrice... non un partito politico. Essere un grandissimo romanziere, scrivere per Mondadori e guadagnare tanti soldi con i propri libri non fa di te AUTOMATICAMENTE un "dipendente" di Berlusconi nè ti impedisce di esercitare il tuo spirito critico o il tuo impegno politico.
Si scrive per i lettori (che sono quelli che poi comprano i libri e fanno guadagnare SOPRATTUTTO gli editori)... non per gli editori. Fra le libertà garantite dalla nostra Carta Costituzionale c'è anche quella di esercitare e mettere in pratica la nostra libertà di pensiero.
Chiudo rivolgendo un pensiero a Vittorio Sgarbi... La sua trasmissione flop è costata 1 milione e 400 mila euro. Sono sicuro che Libero e il Giornale non si preoccuperanno, in questo caso, di fare i conti in tasca alla Rai... come fecero al tempo della trasmissione di Saviano e Fazio (successo storico clamoroso di RaiTre). In questo caso, la loro libertà di pensiero e di critica si ferma davanti alla necessità di non fare i conti in tasca agli amici. Di Saviano si poteva dire tutto... su Sgarbi meglio glissare.... i cittadini elettori abbonati Rai (che stanno tanto a cuore a Belpietro e Feltri) è meglio tenerli alla larga da questa preoccupazione.
ipocriti.
Anzi, venduti.
Al padrone, si capisce.
La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.