
[O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Finalmente il silvio si è dato all'anal! 

"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
☪️ancer of humanity
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Notare la faccia pre elettorale sul manifesto.. ed il post in tempo reale 



- Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Ma belny, non per difendere Letizia che è una mentecatta, ma qui la colpa non è sua. È stato Silvio che ha scavalcato sia lei che l'alleato leghista, imponendo un REFERENDUM NAZIONALE tra lui e i magistrati...Silvio ha voluto la prova di forza in chiave "nazionale", per risolvere i problemi d'immagine e le difficoltà di governo. Pensava di andare sul sicuro perchè Milano è casa sua.belnudo ha scritto:godrò solo fra 15 giorni se la TROMBONA MORATTI verrà finalmente trombata e sparirà definitivamente dalla scena.
Non so quali margini di manovra abbia Silvio: il n° di Veline è già altissimo in tv, ormai nei programmi ci sono più Veline che spettatori in studio; il Grande Fratello dura già 6 mesi, cosa vuol fare? Un GF non stop che duri tutto l'anno? Steaven Seagal va già in onda 3 volte a settimana, e il Milan ha già vinto lo scudetto (di più resta la Champions); le condizioni di RINCOGLIONIMENTO DI MASSA (sono quelle le 4 armi principali) c'erano tutte...chissà cosa starà elucubrando quel Satanasso.
P.S.: ieri sera la Moratti in conferenza stampa è apparsa stremata...come dopo una gang-bang.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Quel 29% di Italiani che schifano questa gentaglia non dovrebbero aver dei diritti?
Perche' devono sottostare alle decisioni di gente che disprezzano?
LO SCIOPERO DEGLI ELETTORI (testo risalente al 1888, cambiati solo i nomi dei ladri, che sono stati attualizzati e italianizzati)
di Octave Mirbeau*
http://it.wikipedia.org/wiki/Octave_Mirbeau
Una cosa mi stupisce in maniera prodigiosa – oserei dire che mi sconcerta – ed è che nell'epoca in cui scrivo, dominata della scienza, dopo innumerevoli esperienze di scandali quotidiani, ci possa ancora essere nella nostra cara Italia (come dicono abitualmente i governanti) un elettore, un solo elettore, questo animale irrazionale, inorganico, allucinante, che si lasci distogliere dalle sue occupazioni, dai suoi sogni, dai suoi piaceri, per votare a favore di qualcuno o di qualche cosa. Quando uno ci riflette anche per un momento, tale fenomeno sorprendente non è forse un dato di fatto capace di sconvolgere le filosofie più sottili e confondere la ragione? Dov'è il letterato penetrante che ci darà la psicologia dell'elettore moderno? E l'illustre psichiatra che ci spiegherà l'anatomia e la patologia di questo incurabile demente? Noi lo attendiamo.
Io capisco che un imbroglione trovi sempre persone da spennare, la censura i suoi difensori, l'opera comica dei dilettanti, giornali che non valgono nulla alcuni abbonati, e gli uomini politici dei cronisti che ne esaltano la capacità; io capisco tutto ciò. Ma che un deputato, un senatore, o un presidente di una qualche repubblica, non importa quale, tra tutti gli strani buffoni che reclamano una funzione elettiva, non importa quale, trovi un elettore, vale a dire l'essere impensabile, il martire improbabile, che vi nutre del suo pane, vi veste dei suoi abiti, vi ingrassa con la sua carne, vi arricchisce con il suo denaro, e tutto ciò con la sola prospettiva di ricevere, in cambio di queste prodigalità, delle bastonate in testa, delle sassate sulla schiena, dei calci in culo, quando non si tratta addirittura di colpi di fucile nel ventre, questo supera le nozioni, già abbastanza pessimiste, che mi ero fatto fin qui della stupidità umana, in generale, e della stupidità italiana, in particolare, questa nostra cara e immortale stupidità!
È chiaro che io faccio qui riferimento all'elettore sincero, convinto, a colui che teorizza il valore delle elezioni, a colui che si immagina, povero diavolo, di compiere un atto di cittadino libero, di manifestare la sua sovranità, di esprimere le sue opinioni, di sostenere – o follia ammirabile e sconcertante – dei programmi politici e delle rivendicazioni sociali; e non certo all'elettore “che la sa lunga” e che si fa beffe di tutto ciò, di colui che non vede negli “esiti della sua potenza di elettore sovrano” altro che una buffoneria di destra o una carnevalata di sinistra. Per quest'ultimo la sovranità è riempirsi le tasche a spese del suffragio universale. Lui ha ragione, ha capito tutto, gli importa solo quello e non si cura del resto. Sa quello che fa. Ma gli altri?
Ah! sì, gli altri! Le persone serie, le persone tutte di un pezzo, il popolo sovrano, coloro che avvertono una certa ebbrezza e un certo orgoglio quando si esaminano e si dicono: “Io sono un elettore! Tutto si fa per me. Io sono la base della società moderna. Per mezzo della mia volontà il Presidente del Consiglio, promulga leggi che vincolano 60 milioni di cittadini, Rosy Bindi e Cicciolina inclusi.”
Come ce ne possono essere ancora di esseri così svitati? Come è possibile che tali persone, per quanto fissate, orgogliose, paradossali, non siano, da lungo tempo, sfiduciate e piene di vergogna per il loro comportamento? Come può essere che si trovi ancora da qualche parte, nelle pianure della Puglia e della Basilicata, tra i monti della Val d'Aosta e del Trentino, un sempliciotto così stupido, così insensato, così cieco e sordo a quanto si vede e si sente in giro, al punto da votare per delle lettere dell'alfabeto PD, PDL, FLI, IDV, UDC, LN, senza che niente lo obblighi, senza essere né pagato né drogato?
A quale sentimento sofisticato, a quale misteriosa inclinazione può obbedire questo bipede pensante, dotato di una volontà, a quanto si dice, e che si padroneggia, fiero del suo diritto, sicuro di aver compiuto un dovere, deponendo in una qualsiasi urna elettorale un certo pezzo di carta, poco importa il nome che vi è scritto sopra? … Che cosa dovrà dirsi tra sé, che giustifichi o anche solo spieghi questo gesto stravagante? Che cosa spera? Perché, in definitiva, per accettare dei padroni avidi che se lo spolpano e lo caricano di pesi e balzelli di ogni genere, occorre che si dica e speri qualcosa di straordinario che noi non siamo neppure in grado di immaginare. Occorre che, attraverso potenti tragitti cerebrali, le idee concernenti il ruolo dei deputati appaiano corrispondere in lui alle idee della scienza, della giustizia, del sacrificio, del lavoro e dell'onestà; occorre che solo a sentire i nomi di Bondi e di Maroni, non meno che quelli di Bersani e Di Pietro, egli scopra una magia speciale e veda, come in un miraggio, fiorire e sbocciare, tra Fini e Franceschini, promesse di benessere futuro e di appagamento immediato.
Ed è proprio questo che è davvero terrificante. Nulla gli serve di lezione, né le farse più assurde né le tragedie più spaventose.
Che importa che siano Tizio o Caio che gli spremono il portafoglio e gli logorano la vita, dal momento che egli è costretto a subire e dare? Ebbene! no. Tra i suoi ladri e i suoi aguzzini, lui ha delle preferenze, e vota per i più sanguisuga e i più malfattori. Lui ha votato ieri, lui voterà domani, lui voterà sempre. Le pecore vanno al macello. Non dicono niente, loro, e non sperano in niente. Ma almeno non votano per il macellaio che le sgozzerà, e per coloro che le mangeranno. Più bestia che le bestie, più pecora che le pecore, l'elettore elegge il suo macellaio e sceglie colui che lo divorerà. Lui ha fatto le rivoluzioni per conquistare questo diritto.
O buon elettore, ineffabile imbecille, povero disgraziato, se invece di lasciarti abbindolare dalle idiozie assurde che ti propinano, tutti i giorni, i giornali grandi e piccoli, blu o neri, bianchi o rossi, che sono pagati per manipolare ben bene il tuo cervello; se invece di credere alle lusinghe fantasiose di coloro che coltivano la tua vanità, con la quale rivestono la tua pietosa sovranità da straccione, se, invece di fermarti, eterno babbeo, davanti alle menzogne contenute nei programmi elettorali, tu leggessi talvolta, comodamente seduto in poltrona, Schopenhauer e Max Nordau (ad es. Le bugie convenzionali della nostra civiltà, 1883) due autori che la sanno lunga sui padroni e su di te elettore, forse apprenderesti nozioni sorprendenti e utili.
Può essere anche che, dopo averli letti, saresti meno pressato a rivestirti di un'aria seria, a mettere il tuo abito nuovo, e ad affrettarti verso le urne omicide dove, qualunque sia il nome che tu metta sulla scheda, sia esso Berlusconi o Bersani, Bossi o Di Pietro o chiunque altro, sei sicuro in anticipo di scrivere il nome del tuo più mortale nemico. Questi autori ti diranno, in quanto conoscitori dell'umanità, che la politica è una abominevole menzogna, dove tutto quello che avviene va contro il buon senso, contro la giustizia e contro il diritto, e che tu non hai nulla da spartire con tutto ciò, tu la cui vita si scrive nel grande libro del futuro dell'umanità.
Sogna dopo ciò, se vuoi, di paradisi fatti di luci e di profumi, di fraternità impossibili, di felicità irreali. Fa bene sognare in quanto attenua la sofferenza. Ma non immischiare mai l'uomo politico con i tuoi sogni perché là dove c'è il politico, là c'è il dolore, l'odio e il malaffare. Soprattutto, ricordati che colui che sollecita il tuo voto è, solo per questo fatto, un disonesto, perché in cambio di una situazione più ricca e più allettante verso cui tu lo innalzi, egli ti promette un mare di cose meravigliose che non ti darà mai e che, d'altronde, non è in grado di darti. L'uomo che tu metti in posizione di comando non rappresenta né i tuoi problemi né le tue aspirazioni, né qualcos'altro di te; egli non rappresenta che le sue passioni e i suoi interessi, i quali sono contrari ai tuoi.
Per confortarti e metterti in guardia da speranze che sarebbero presto deluse, non pensare che lo spettacolo a cui tu assisti oggi sia particolare di un'epoca o di un regime, e che tutto ciò passerà. Tutte le epoche si equivalgono, e così anche tutti i regimi, nel senso che non valgono un bel niente.
Quindi, rientra a casa, buon uomo, e fai lo sciopero elettorale. Non hai nulla da perdere, te lo assicuro; anzi, ciò potrà anche darti un senso di allegro sollievo. Dalla finestra della tua casa, chiusa ai questuanti della politica, guarderai da lontano il malaffare della politica, fumando silenziosamente il tuo sigaro.
E anche se esistesse, in qualche luogo sconosciuto, un essere onesto capace di amministrarti e di rispettarti, non pentirti della tua scelta. Questa persona sarebbe troppo gelosa della sua dignità per immischiarsi nella lotta viscida dei partiti politici, troppo fiera per ottenere da te un mandato che tu concedi solo al cinico audace, all'insulto e alla menzogna.
Te lo ripeto, buon uomo, rientra a casa e fai lo sciopero.
Perche' devono sottostare alle decisioni di gente che disprezzano?
LO SCIOPERO DEGLI ELETTORI (testo risalente al 1888, cambiati solo i nomi dei ladri, che sono stati attualizzati e italianizzati)
di Octave Mirbeau*
http://it.wikipedia.org/wiki/Octave_Mirbeau
Una cosa mi stupisce in maniera prodigiosa – oserei dire che mi sconcerta – ed è che nell'epoca in cui scrivo, dominata della scienza, dopo innumerevoli esperienze di scandali quotidiani, ci possa ancora essere nella nostra cara Italia (come dicono abitualmente i governanti) un elettore, un solo elettore, questo animale irrazionale, inorganico, allucinante, che si lasci distogliere dalle sue occupazioni, dai suoi sogni, dai suoi piaceri, per votare a favore di qualcuno o di qualche cosa. Quando uno ci riflette anche per un momento, tale fenomeno sorprendente non è forse un dato di fatto capace di sconvolgere le filosofie più sottili e confondere la ragione? Dov'è il letterato penetrante che ci darà la psicologia dell'elettore moderno? E l'illustre psichiatra che ci spiegherà l'anatomia e la patologia di questo incurabile demente? Noi lo attendiamo.
Io capisco che un imbroglione trovi sempre persone da spennare, la censura i suoi difensori, l'opera comica dei dilettanti, giornali che non valgono nulla alcuni abbonati, e gli uomini politici dei cronisti che ne esaltano la capacità; io capisco tutto ciò. Ma che un deputato, un senatore, o un presidente di una qualche repubblica, non importa quale, tra tutti gli strani buffoni che reclamano una funzione elettiva, non importa quale, trovi un elettore, vale a dire l'essere impensabile, il martire improbabile, che vi nutre del suo pane, vi veste dei suoi abiti, vi ingrassa con la sua carne, vi arricchisce con il suo denaro, e tutto ciò con la sola prospettiva di ricevere, in cambio di queste prodigalità, delle bastonate in testa, delle sassate sulla schiena, dei calci in culo, quando non si tratta addirittura di colpi di fucile nel ventre, questo supera le nozioni, già abbastanza pessimiste, che mi ero fatto fin qui della stupidità umana, in generale, e della stupidità italiana, in particolare, questa nostra cara e immortale stupidità!
È chiaro che io faccio qui riferimento all'elettore sincero, convinto, a colui che teorizza il valore delle elezioni, a colui che si immagina, povero diavolo, di compiere un atto di cittadino libero, di manifestare la sua sovranità, di esprimere le sue opinioni, di sostenere – o follia ammirabile e sconcertante – dei programmi politici e delle rivendicazioni sociali; e non certo all'elettore “che la sa lunga” e che si fa beffe di tutto ciò, di colui che non vede negli “esiti della sua potenza di elettore sovrano” altro che una buffoneria di destra o una carnevalata di sinistra. Per quest'ultimo la sovranità è riempirsi le tasche a spese del suffragio universale. Lui ha ragione, ha capito tutto, gli importa solo quello e non si cura del resto. Sa quello che fa. Ma gli altri?
Ah! sì, gli altri! Le persone serie, le persone tutte di un pezzo, il popolo sovrano, coloro che avvertono una certa ebbrezza e un certo orgoglio quando si esaminano e si dicono: “Io sono un elettore! Tutto si fa per me. Io sono la base della società moderna. Per mezzo della mia volontà il Presidente del Consiglio, promulga leggi che vincolano 60 milioni di cittadini, Rosy Bindi e Cicciolina inclusi.”
Come ce ne possono essere ancora di esseri così svitati? Come è possibile che tali persone, per quanto fissate, orgogliose, paradossali, non siano, da lungo tempo, sfiduciate e piene di vergogna per il loro comportamento? Come può essere che si trovi ancora da qualche parte, nelle pianure della Puglia e della Basilicata, tra i monti della Val d'Aosta e del Trentino, un sempliciotto così stupido, così insensato, così cieco e sordo a quanto si vede e si sente in giro, al punto da votare per delle lettere dell'alfabeto PD, PDL, FLI, IDV, UDC, LN, senza che niente lo obblighi, senza essere né pagato né drogato?
A quale sentimento sofisticato, a quale misteriosa inclinazione può obbedire questo bipede pensante, dotato di una volontà, a quanto si dice, e che si padroneggia, fiero del suo diritto, sicuro di aver compiuto un dovere, deponendo in una qualsiasi urna elettorale un certo pezzo di carta, poco importa il nome che vi è scritto sopra? … Che cosa dovrà dirsi tra sé, che giustifichi o anche solo spieghi questo gesto stravagante? Che cosa spera? Perché, in definitiva, per accettare dei padroni avidi che se lo spolpano e lo caricano di pesi e balzelli di ogni genere, occorre che si dica e speri qualcosa di straordinario che noi non siamo neppure in grado di immaginare. Occorre che, attraverso potenti tragitti cerebrali, le idee concernenti il ruolo dei deputati appaiano corrispondere in lui alle idee della scienza, della giustizia, del sacrificio, del lavoro e dell'onestà; occorre che solo a sentire i nomi di Bondi e di Maroni, non meno che quelli di Bersani e Di Pietro, egli scopra una magia speciale e veda, come in un miraggio, fiorire e sbocciare, tra Fini e Franceschini, promesse di benessere futuro e di appagamento immediato.
Ed è proprio questo che è davvero terrificante. Nulla gli serve di lezione, né le farse più assurde né le tragedie più spaventose.
Che importa che siano Tizio o Caio che gli spremono il portafoglio e gli logorano la vita, dal momento che egli è costretto a subire e dare? Ebbene! no. Tra i suoi ladri e i suoi aguzzini, lui ha delle preferenze, e vota per i più sanguisuga e i più malfattori. Lui ha votato ieri, lui voterà domani, lui voterà sempre. Le pecore vanno al macello. Non dicono niente, loro, e non sperano in niente. Ma almeno non votano per il macellaio che le sgozzerà, e per coloro che le mangeranno. Più bestia che le bestie, più pecora che le pecore, l'elettore elegge il suo macellaio e sceglie colui che lo divorerà. Lui ha fatto le rivoluzioni per conquistare questo diritto.
O buon elettore, ineffabile imbecille, povero disgraziato, se invece di lasciarti abbindolare dalle idiozie assurde che ti propinano, tutti i giorni, i giornali grandi e piccoli, blu o neri, bianchi o rossi, che sono pagati per manipolare ben bene il tuo cervello; se invece di credere alle lusinghe fantasiose di coloro che coltivano la tua vanità, con la quale rivestono la tua pietosa sovranità da straccione, se, invece di fermarti, eterno babbeo, davanti alle menzogne contenute nei programmi elettorali, tu leggessi talvolta, comodamente seduto in poltrona, Schopenhauer e Max Nordau (ad es. Le bugie convenzionali della nostra civiltà, 1883) due autori che la sanno lunga sui padroni e su di te elettore, forse apprenderesti nozioni sorprendenti e utili.
Può essere anche che, dopo averli letti, saresti meno pressato a rivestirti di un'aria seria, a mettere il tuo abito nuovo, e ad affrettarti verso le urne omicide dove, qualunque sia il nome che tu metta sulla scheda, sia esso Berlusconi o Bersani, Bossi o Di Pietro o chiunque altro, sei sicuro in anticipo di scrivere il nome del tuo più mortale nemico. Questi autori ti diranno, in quanto conoscitori dell'umanità, che la politica è una abominevole menzogna, dove tutto quello che avviene va contro il buon senso, contro la giustizia e contro il diritto, e che tu non hai nulla da spartire con tutto ciò, tu la cui vita si scrive nel grande libro del futuro dell'umanità.
Sogna dopo ciò, se vuoi, di paradisi fatti di luci e di profumi, di fraternità impossibili, di felicità irreali. Fa bene sognare in quanto attenua la sofferenza. Ma non immischiare mai l'uomo politico con i tuoi sogni perché là dove c'è il politico, là c'è il dolore, l'odio e il malaffare. Soprattutto, ricordati che colui che sollecita il tuo voto è, solo per questo fatto, un disonesto, perché in cambio di una situazione più ricca e più allettante verso cui tu lo innalzi, egli ti promette un mare di cose meravigliose che non ti darà mai e che, d'altronde, non è in grado di darti. L'uomo che tu metti in posizione di comando non rappresenta né i tuoi problemi né le tue aspirazioni, né qualcos'altro di te; egli non rappresenta che le sue passioni e i suoi interessi, i quali sono contrari ai tuoi.
Per confortarti e metterti in guardia da speranze che sarebbero presto deluse, non pensare che lo spettacolo a cui tu assisti oggi sia particolare di un'epoca o di un regime, e che tutto ciò passerà. Tutte le epoche si equivalgono, e così anche tutti i regimi, nel senso che non valgono un bel niente.
Quindi, rientra a casa, buon uomo, e fai lo sciopero elettorale. Non hai nulla da perdere, te lo assicuro; anzi, ciò potrà anche darti un senso di allegro sollievo. Dalla finestra della tua casa, chiusa ai questuanti della politica, guarderai da lontano il malaffare della politica, fumando silenziosamente il tuo sigaro.
E anche se esistesse, in qualche luogo sconosciuto, un essere onesto capace di amministrarti e di rispettarti, non pentirti della tua scelta. Questa persona sarebbe troppo gelosa della sua dignità per immischiarsi nella lotta viscida dei partiti politici, troppo fiera per ottenere da te un mandato che tu concedi solo al cinico audace, all'insulto e alla menzogna.
Te lo ripeto, buon uomo, rientra a casa e fai lo sciopero.
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
fino all'anno scorso ero per lo sciopero. ora basta. scioperare voul dire lasciare in mano la scelta a qualche idiota. credo che le elezioni di milano dimostrino proprio che nessuno ha più voglia di scioperare. non perchè non sia giusto, ma perchè se scioperi diventi invisibile...
Scrisser per ogni muro e in ogni via
Come l'Angela Zaffa, nel Trent'uno
A i sei d'Aprile, habbia sfamato ognuno.
Come l'Angela Zaffa, nel Trent'uno
A i sei d'Aprile, habbia sfamato ognuno.
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
ogni volta che sento un esponente pdl parlare la butta su mantova... giusto perchè non ci si confonda su chi è in crisi da queste amministrative:
Dove ha vinto il centrosinistra
- Torino, Bologna, Savona, Ravenna, Arezzo, Siena, Barletta, Salerno, Benevento, Carbonia, Provincia di Ravenna, Provincia di Gorizia, Provincia di Lucca (dove governava il centrosinistra)
- Olbia, Fermo (dove governava il centrodestra) [a Olbia lo spoglio è ancora in corso]
Dove ha vinto il centrodestra
- Caserta, Catanzaro, Provincia di Campobasso (dove governava il centrosinistra)
- Latina, Reggio Calabria, Provincia di Treviso (dove governava il centrodestra)
Dove si va al ballottaggio col centrosinistra in vantaggio
- Pordenone, Rimini, Grosseto, Crotone, Provincia di Reggio Calabria, Provincia di Trieste, Provincia di Mantova, (dove governava il centrosinistra)
- Milano, Cagliari, Trieste, Crotone, Provincia di Macerata (dove governava il centrodestra)
Dove si va al ballottaggio col centrodestra in vantaggio
- Rovigo, Napoli, Cosenza, Iglesias (dove governava il centrosinistra)
- Novara, Varese, Rovigo, Iglesias, Provincia di Pavia, Provincia di Vercelli (dove governava il centrodestra)
Dove ha vinto il centrosinistra
- Torino, Bologna, Savona, Ravenna, Arezzo, Siena, Barletta, Salerno, Benevento, Carbonia, Provincia di Ravenna, Provincia di Gorizia, Provincia di Lucca (dove governava il centrosinistra)
- Olbia, Fermo (dove governava il centrodestra) [a Olbia lo spoglio è ancora in corso]
Dove ha vinto il centrodestra
- Caserta, Catanzaro, Provincia di Campobasso (dove governava il centrosinistra)
- Latina, Reggio Calabria, Provincia di Treviso (dove governava il centrodestra)
Dove si va al ballottaggio col centrosinistra in vantaggio
- Pordenone, Rimini, Grosseto, Crotone, Provincia di Reggio Calabria, Provincia di Trieste, Provincia di Mantova, (dove governava il centrosinistra)
- Milano, Cagliari, Trieste, Crotone, Provincia di Macerata (dove governava il centrodestra)
Dove si va al ballottaggio col centrodestra in vantaggio
- Rovigo, Napoli, Cosenza, Iglesias (dove governava il centrosinistra)
- Novara, Varese, Rovigo, Iglesias, Provincia di Pavia, Provincia di Vercelli (dove governava il centrodestra)
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A i sei d'Aprile, habbia sfamato ognuno.
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- The Dark Knight
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- Iscritto il: 28/08/2010, 17:13
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
non c'è più religione
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- Iscritto il: 15/03/2010, 17:40
- Località: Tralfamadore
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Beh, hai ragione, ti rimane solo la scelta tra due malfattori, se uno ti schifa troppo, voti per l'altro (che poi dopo 5 anni schiferai, stanne certo)kisho ha scritto:fino all'anno scorso ero per lo sciopero. ora basta. scioperare voul dire lasciare in mano la scelta a qualche idiota. credo che le elezioni di milano dimostrino proprio che nessuno ha più voglia di scioperare. non perchè non sia giusto, ma perchè se scioperi diventi invisibile...
Il problema e' che se anche il 90% della gente non andasse a votare, governerebbe chi prende la maggioranza di quel 10% di mentecatti che ci sono andati.
Qualcosa non quadra

E non ditemi che per cambiare le cose basta candidarsi e cambiarle, per favore.

“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Allora, piccole riflessioni su quello che ha detto il voto di ieri.
1) i dati elettorali delle LISTE sono nettamente più sorprendenti di quelli dei candidati (già di per sè politicamente rilevanti).
Prendiamo Milano: il PD è emerso come il primo partito, con il 28.5% dei suffragi.
Si tratta di un risultato a dir poco apocalittico, dato che il PDL è oggi, sia pure di pochissimo (0.1%) il secondo partito della città; tenendo conto che, solo due anni e mezzo fa era oltre il 40% dei suffragi a Milano, mentre il PD superava a stento il 20%, si ha la dimensione dello tsnuami elettorale che si è abbattuto su Milano.
In sintesi: il PDL ha perduto nella sola Milano, quasi il 14% dei suffragi (!!!!!), emntre il PD ne ha guadagnati quasi il 6%;
2)i riflettori sono accesi su Milano, dato che è il dato elettorale più sorprendente.
E' comprensibile, ma rischia di essere fuorviante e di indurre a ritenere che la sconfitta sia colpa soltanto della Moratti.
Sarebbe un errore fatale; la sconfitta è in primo luogo di Berlusconi, per le ragioni bene espresse da Drogato di Porno (la politicizzazione del voto su di sè di Berlusconi).
A conferma di ciò: il PDL è andato malissimo non solo a Milano, ma anche altrove (salvo Napoli; ma lì il caso è diverso).
Basti dire, ad es., che a Torino Fassino ha vinto ha vinto sì al primo turno (risultato prevedibile) ma con OLTRE IL 30% di differenza su Coppola del PDL (le dimensioni di tale vittoria sono, comunque, ragguardevoli e non preventivabili in questi termini);
3) il caso NAPOLI non può essere usato per lenire la sconfitta del PDL, per due ragioni:
- non si tratta di voti "strappati" dal PDL al PD con una offerta politica alternativa e più convincente; più semplicemente, si tratta di voti persi da PD, a causa della disastrosa amministrazione pluriennale di giunte del centro-sinistra (il caso rifiuti, in sè solo, dovrebbe essere sufficiente a punire la giunta in carica);
- il ballottaggio è quantomai aperto, più che altrove; su De Magistris dovrebbero convergere sia i voti del PD (il18%) sia i voti del Terzo Polo (a Napoli comanda I.Bocchino, feroce anti-berlusconiano, i cui voti convergeranno, in massima parte, sull'alternativa a Lettieri, che è uomo di Cosentino).
Se si tiene conto di ciò, si comprende come la partita sia ancora aperta;
4) sarebbe sbagliato, tuttavia, trasferire, in modo automatico, tali ragionamenti su scala nazionale.
In quella sede, il centro sinistra, non ha ancora sciolto il nodo delle alleanze (Di Pietro o il Terzo Polo?), non ha ancora un leader carismatico (fare o non le elezioni primarie? leader interno o esterno alla coalizione?) e non ha ancora un programma condiviso.
Di contro, il PDL, che rimane per me il favorito, pur con i suoi limiti, ha una offerta politica chiara e definita.
1) i dati elettorali delle LISTE sono nettamente più sorprendenti di quelli dei candidati (già di per sè politicamente rilevanti).
Prendiamo Milano: il PD è emerso come il primo partito, con il 28.5% dei suffragi.
Si tratta di un risultato a dir poco apocalittico, dato che il PDL è oggi, sia pure di pochissimo (0.1%) il secondo partito della città; tenendo conto che, solo due anni e mezzo fa era oltre il 40% dei suffragi a Milano, mentre il PD superava a stento il 20%, si ha la dimensione dello tsnuami elettorale che si è abbattuto su Milano.
In sintesi: il PDL ha perduto nella sola Milano, quasi il 14% dei suffragi (!!!!!), emntre il PD ne ha guadagnati quasi il 6%;
2)i riflettori sono accesi su Milano, dato che è il dato elettorale più sorprendente.
E' comprensibile, ma rischia di essere fuorviante e di indurre a ritenere che la sconfitta sia colpa soltanto della Moratti.
Sarebbe un errore fatale; la sconfitta è in primo luogo di Berlusconi, per le ragioni bene espresse da Drogato di Porno (la politicizzazione del voto su di sè di Berlusconi).
A conferma di ciò: il PDL è andato malissimo non solo a Milano, ma anche altrove (salvo Napoli; ma lì il caso è diverso).
Basti dire, ad es., che a Torino Fassino ha vinto ha vinto sì al primo turno (risultato prevedibile) ma con OLTRE IL 30% di differenza su Coppola del PDL (le dimensioni di tale vittoria sono, comunque, ragguardevoli e non preventivabili in questi termini);
3) il caso NAPOLI non può essere usato per lenire la sconfitta del PDL, per due ragioni:
- non si tratta di voti "strappati" dal PDL al PD con una offerta politica alternativa e più convincente; più semplicemente, si tratta di voti persi da PD, a causa della disastrosa amministrazione pluriennale di giunte del centro-sinistra (il caso rifiuti, in sè solo, dovrebbe essere sufficiente a punire la giunta in carica);
- il ballottaggio è quantomai aperto, più che altrove; su De Magistris dovrebbero convergere sia i voti del PD (il18%) sia i voti del Terzo Polo (a Napoli comanda I.Bocchino, feroce anti-berlusconiano, i cui voti convergeranno, in massima parte, sull'alternativa a Lettieri, che è uomo di Cosentino).
Se si tiene conto di ciò, si comprende come la partita sia ancora aperta;
4) sarebbe sbagliato, tuttavia, trasferire, in modo automatico, tali ragionamenti su scala nazionale.
In quella sede, il centro sinistra, non ha ancora sciolto il nodo delle alleanze (Di Pietro o il Terzo Polo?), non ha ancora un leader carismatico (fare o non le elezioni primarie? leader interno o esterno alla coalizione?) e non ha ancora un programma condiviso.
Di contro, il PDL, che rimane per me il favorito, pur con i suoi limiti, ha una offerta politica chiara e definita.
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
kisho ha scritto:ogni volta che sento un esponente pdl parlare la butta su mantova... giusto perchè non ci si confonda su chi è in crisi da queste amministrative:
In crisi c'e' l'intero paese, ormai sull'orlo del baratro. In crisi ci sono gli italiani che producono e pagano le tasse.
Non sono in crisi (finche' non implode tutto) i politici, gli statali e tutto quello che ci gira intorno, circa 10 milioni di parassiti. (a parte poche categorie che meritano rispetto)
Cazzo gliene frega ai perdenti? Ormai sono nel giro, qualche osso da succhiare lo trovano sempre. Amici che ti parcheggiano non mancano mai.
Andate, prolificate e votate.
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"

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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Ci sarebbe il 32% e oltre di non votanti. Ma quelli non contano, sono merde.BARNEY ha scritto:Allora, piccole riflessioni su quello che ha detto il voto di ieri.
1) i dati elettorali delle LISTE sono nettamente più sorprendenti di quelli dei candidati (già di per sè politicamente rilevanti).
Prendiamo Milano: il PD è emerso come il primo partito, con il 28.5% dei suffragi.
Cazzi loro se non credono in Pisapia o la Moratti.
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Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Il conteggio è stato effettuato -era addirittura inutile precisarlo - sui voti validi espressi.Capitanvideo ha scritto:Ci sarebbe il 32% e oltre di non votanti. Ma quelli non contano, sono merde.BARNEY ha scritto:Allora, piccole riflessioni su quello che ha detto il voto di ieri.
1) i dati elettorali delle LISTE sono nettamente più sorprendenti di quelli dei candidati (già di per sè politicamente rilevanti).
Prendiamo Milano: il PD è emerso come il primo partito, con il 28.5% dei suffragi.
Cazzi loro se non credono in Pisapia o la Moratti.
Se valesse il principio da te espresso, allora bisognerebbe arrivare alla conclusione che S.B. abbia usurpato la carica di Presidente del Consiglio, dato che, sommando i voti ottenuti dall'opposizione con quelli non espressi dagli aventi diritti, S.B. rappresenterebbe la minoranza del Paese.
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Sei un ottimo calcolatore, leggo con attenzione quello che scrivi. Ovviamente S.B. non ha usurpato nulla, è stato votato democraticamente e voluto dai cittadini. La sua impronta sulla Moratti è stata letale però. Comunque il risultato meneghino mi ha lasciato davvero basito. A riprova ( ma lo sapevo già )che non è vero che i milanesi sono tutti cummendaBARNEY ha scritto:
Se valesse il principio da te espresso, allora bisognerebbe arrivare alla conclusione che S.B. abbia usurpato la carica di Presidente del Consiglio, dato che, sommando i voti ottenuti dall'opposizione con quelli non espressi dagli aventi diritti, S.B. rappresenterebbe la minoranza del Paese.

Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).