Ragest ha scritto:Antonchik ha scritto:I ragionamenti di casta diva sono interessantissimi ed hanno una loro validità, appartengono alla categoria "sentimento".
Sono visti sempre con occhio femminile, difatti casta diva ritrae un uomo che usa il denaro per imporre alla donna un potere che altrimenti non avrebbe, e araxe dipinge un uomo che usa il denaro per trovare un'ora di libertà dalla monade nella quale è imprigionato, risucchiato ed incatenato da quello che era amore ed ora è una macchina spersonalizzante che brucia lentamente gli appigli che lo individuano nel mondo.
Quindi, cosa molto molto interessante, c'è da notare che sia nella visione di araxe che in quella di casta diva la donna è carnefice (dispensatrice di impotenza colmabile soltanto con il denaro, dispensatrice di disperazione rassegnata e morte interiore) e il puttaniere è vittima. Una vittima che non merita la sua condizione, perchè è ritratto come un impotente esistenziale, e proprio per questo ne soffre di più come un innocente soffrirebbe per una condanna ingiusta (impersonificata proprio dalla donna, che in quanto ingiusta è ancor più sadica e quindi ancora più potente). La donna tradita di casta diva e araxe è una donna che ne esce comunque vincente.
L'uomo puttaniere di Antonchik è molto più semplice invece.
Una sera gira in auto, non perchè ha litigato con la sua ragazza, si sente oppresso oppure ha dei dubbi sul rapporto con la sua lei: aveva semplicemente voglia di farsi un giro in auto. E vede una strafiga in minigonna e tacchi che gli provoca un lievissimo un sussulto in petto. Passa avanti perchè non poteva frenare di botto, e la guarda con lo specchietto retrovisore, ed è lungi dal fare una qualsiasi espressione di apprezzamento compiacente, perchè tale espressione darebbe sfogo al sussulto di poco fa. Tale sensazione è un masochistico tarlo, sempre lievissimo però, che accorcia il respiro quel tanto che basta per prolungarla ancora di più. L'uomo continua a girare in auto e si accorge di essere un pò più distratto al volante, ma nel contempo si è rilassato continuando a pensare a quel bel pezzo di gnocca ed ai suoi accessori vestiari e fisici, come i tacchi alti, la gonna inesistente e strettissima, la calza all'ultima moda che pare l'intarsio di un mobile ottocentesco, le tette schiacciate che escono fuori dallo scollatissimo toppino... La immagina in tutte le posizioni, poi si rende conto che può farlo al massimo in macchina o fuori da essa, in un vicolo buio, ma la cosa lo attira ugualmente e stranamente lo attira di più dell'idea di mollare il doppio per farlo in camera. Tralaltro non converrebbe nemmeno: e se lei fosse una sola? Gira la macchina come per tornare a casa, provando a convincersi che non ci andrà, poi rivede sotto il naso la possibilità di trombarsela, risterza ed accosta. Sembra addirittura simpatica, oltre che avere un buon profumo, e il rumore degli orecchini è la cosa più arrapante che potesse sentire. Di lì all'orgasmo mancherà poco, non ci tornerà per un pò ma, si sa, è una di quelle cose che sembrano terribili all'inizio ma dopo diventano una piacevole routine. E ogni passo fa parte di una perversione paradossalmente a cavallo tra il morboso piacere masochistico dello sporcarsi dentro e il semplice, libero, e scevro di ogni moralismo desiderio di trombare una gran figa.
Sì confermo è così: esistono due tipi di uomini e due "impotenze" verso la donna che comunque rappresenta sempre la lotta impari per il controllo nel rapporto mercenario messo quasi alla pari (quello in cui si esercita tra quattro mura di casa, che presumibilmente non è imposto da schiavitù, etc...)
Il primo uomo è quello ridotto ormai alla contofigura di un uomo: vaga solitario e sereno nella sua rassegnazione, ben sapendo che con qualche miserabile pezzo di carta pagabile a vista al portatore si compra tot minuti di un minimo di rapporto umano che poi per convenienza si riduce al sesso, visto per la donna aprire le gambe e fare due gridolini è una cosa quasi tranquilla; già perchè questi tipi di uomini sono talmente repressi di loro che vorrebbero fare tutte le posizioni possibili ed immaginabili, ma poi davanti alla prima donna cellulitica, smagliata, e cadente se ne vengono in meno di 10 minuti di copula: però la puttana gli dice che sono belli; però gli dice che sono bravi; però gli dice che sono simpatici; però in effetti li ha già sfanculati. E loro tendono a tornare, guarda caso sempre dalla stessa per via del feeling; e il conto in banca si assottiglia e le borsette della signorina si moltiplicano.
Il secondo tipo è quello che vorrebbe diventare il primo: vado con le prostitute perchè sono padrone della mia libido e io dirigo lo show; fidanzate, mogli,mamme,zie, famiglie non importa: io sono un uomo completamente padrone di me stesso e vado con chi mi pare per divertirmi, provare cose zozze, migliorare la statistica, divertimento della ricerca e sollazzo del pericolo e del proibito; tanto poi smetto quando voglio (come con le sigarette) solo che vuoi mettere il gusto dell'ultima? E non smettono mai nemmeno quando la natura non ne può più e decide di rendere eternamente pendulo ciò che un tempo fu turgido: pazienza, scopare non è un piacere è un imperativo categorico. I più estremi sono i più meritori: pongono l'umanità davanti alle sfide per la sopportazione delle malattie veneree, decidendo di testare sul loro sistema immunitario molte cose brutte dalle più banali a quelle più mortali; sono talmente fialntropici che, con la più disgraziata/disperata/rassegnata/sfruttata/che non ha più niente da perdere di turno, lo fanno senza protezioni, tanto ormai che potrà succedere, per una volta. I primi sono disperati, i secondi sono professionisti che la sanno lunga. Le categorie intermedie ci sono ma alla fine questi due ideal tipo vengono sempre fuori anche dopo anni di praticantato.
Evviva l'amore.
Che bello il rapporto uomo/donna.