
Trovi sempre le parole giuste!
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mi sa che è tutto esattamente identico alla tua generazione.... solo che quelli che si facevano le canne sono cresciuti, si son presi la laurea e son diventati un pò bacchettoni... e se vedono il figlio tornare il sabato sera ubriaco non pensano alla leggerezza dell'adolescenza ma al disagio giovanile.Stef ha scritto:Ai i miei tempi ci si fumava qualque canna, i piu' disgraziati tiravano e qualcuno c'ha lasciato la pellaccia con l'ero (RIP Giovannino e Riccardo) qualcuno é sopravissuto e attraversato qualche comunità di disintossicazione, ma in senso generale credo che a l'epoca tutto era piu' sano(porca puttana , faccio vecchio e rincoglionito?)
Si andava ai concerti cantando e ci si riuniva per aspettare la musica in compagnia di sconosciuti con cui scambiavi cannoni , pensieri in libertà e illusioni.
E dopo tutti in stazione o sull'autostrada , credendo che la vita era tutta là , chiusa nei nostri sogni di adolescenti e che il mondo fosse lontano e ignaro e che mai e poi mai ci avrebbero (ri)presi.
beh sembrava gli anni di max pezzali un pò in keta peròStef ha scritto:![]()
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I 16 anni sono gli anni dello sballo improbabile, sperimentale.super_super ha scritto:Non la definirei droga .. ma boh mi sembra il topic più adatto per questa news
Vodka negli occhi per sballare: l'ultima follia della movida romana
Alcol assunto come un collirio: si chiama eyeballing ed è largamente diffuso tra i giovanissimi a Campo de' Fiori
ROMA - Genny, sedici anni. Testa all’indietro, un amico le si avvicina con la bottiglia di vodka in mano. E’ così che ci si prepara alla nuova sbornia. Gocce di alcol dritte negli occhi. «Come on come on», accento inglese. Roma, Campo de’ Fiori. Il rito dello sballo funziona anche in questo modo. Pupille aperte e vodka versata come fosse un collirio. Brucia la vita e la vista. Le ciglia zuppe, il trucco lavato via dallo stordimento. Ridono, trascinano la lingua. Ma sì che male c’è, è un gioco, sembrano dire i giovanissimi che attraversano la piazza. Finisce sempre che qualcuno per provare ci casca.
Perché il gioco perverso, appunto, è semplice. Si fa aderire all’occhio l’imboccatura della bottiglia piena di superalcolico o il bordo del bicchiere colmo versare la vodka direttamente nel bulbo. L’effetto è immediato. Dal momento che l’alcol filtra attraverso le mucose ed entra nel flusso sanguigno. Il divertimento adesso è l’eyeballing. La vodka, appunto, versata negli occhi.
In questo luogo non luogo che è il centro storico di Roma di notte, la farmacia di fronte a Piazza Farnese è un osservatorio eccellente. «Qui il mondo dalle 21 in poi cambia. Noi chiudiamo presto, notiamo solo che molti giovani, soprattutto stranieri nei fine settimana acquistano colliri, ma non chiediamo a cosa servirà poi. Tutto chiuso a Piazza Farnese e bordello massimo a Campo de Fiori» racconta Piermarino Giordani titolare della farmacia.
Chi frequenta la zona in ore notturne per lavoro è Claudio, operatore ecologico Ama. Parlantina a raffica, testa rasata. «Ne vedo di tutti i colori nei fine settimana, se ne inventano di ogni tipo i ragazzi. Per esempio fanno il beer pong, ne sanno qualcosa nei bar qui intorno alla piazza» dice indicando uno dei locali più conosciuti dai giovani. Qui, al Drunken Ship, la nave ubriaca, il nome la dice lunga. Fabio, manager del pub racconta che il gioco è autorizzato e consiste nel mettere due pinte da due litri alle estremità del tavolo e fare centro con una pallina. «A ogni tentativo, chi non azzecca beve» racconta. E poi aggiunge. «Quando non si reggono più in piedi noi non diamo più da bere, e chiediamo sempre i documenti. Non possiamo sgarrare perché di fronte abbiamo un esercito di polizia, è altrove che ci sono i problemi. Purtroppo ci sono bar e distributori meno in vista che anche dopo le 3 vendono tranquillamente alcolici a tutti. Da noi vengono molti americani perché da loro è proibito bere, e le ragazzine sono disinibite. Ma ci sono tanti ragazzi romani dai Parioli alle periferie».
Come ogni sciagurata tendenza, la pratica della vodka negli occhi che arriva dai campus inglesi e francesi scorre velocemente grazie a internet. Basta pensare che su youtube ci sono oltre ottocento video che fanno vede, nei minimi dettagli, come si fa. I ragazzi italiani sono arrivati con ritardo alla masochistica moda ma ci sono arrivati. «Devi essere già ubriaco per farlo e, comunque, è solo un modo per fare più caciara. Per divertirsi di più», spiega Mattia uno studente del Mamiani. Si dà di gomito con gli altri della compagnia. Un codice segreto di gesti e occhiate. Come dire, non raccontare di più. Poi, si scioglie e si mettere a chiacchierare. «Magari sono cose che, per scherzare, si fanno anche a casa» minimizza.
«Noi mica possiamo controllarli al di fuori dei locali» tiene a precisare Giorgio, proprietario della vineria Reggio in Campo de’ Fiori. «Serviamo solo succhi di frutta ai minorenni e dopo le 23 devono comunque stare nei pressi del locale. Comunque, i ragazzi, sanno come fare, sono capaci di tutto», aggiunge. Gli fa eco, a due passi in via dei Giubbonari, il responsabile della drogheria Conti. Una sessantina d’anni: «Stare qui è diventato pericoloso la sera. Di bere è capitato a tutti, anche a me alla loro età, ma non così...». Dave, irlandese, trent’anni, serve ai tavoli al Drunken. «Fanno anche il gioco della tequila, il sale nel naso e il limone negli occhi. Si faceva anche ai miei tempi, adesso è tornato il rito della vodka».
Al di là delle sfide e delle bravate del sabato sera, l’eyeballing è sicuramente il sintomo di un fenomeno più preoccupante. Secondo uno studio promosso dal Ministero della Gioventù dall’Istituto Superiore di sanità e dalla fondazione Ania, il 44% dei giovani in Italia che esce la sera ha un tasso alcolico superiore alla soglia consentita. Sarà anche per questo che, in una piazza ancora piena di gente alle 3 di notte come lo è Campo de’ Fiori, ai piedi della statua di Giordano Bruno, simbolo della lotta contro i limiti e le angustie che stringono l’uomo, rotolano solo bottigliette vuote.
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php ... =HOME_ROMA#
Sono d accordo con te su grand parte del tuo messaggio, tranne che non tutti hanno la laurea e sono bacchettoni (io ho la 3° media a malapena per dirti e non penso di essere bacchettone)kisho ha scritto:mi sa che è tutto esattamente identico alla tua generazione.... solo che quelli che si facevano le canne sono cresciuti, si son presi la laurea e son diventati un pò bacchettoni... e se vedono il figlio tornare il sabato sera ubriaco non pensano alla leggerezza dell'adolescenza ma al disagio giovanile.Stef ha scritto:Ai i miei tempi ci si fumava qualque canna, i piu' disgraziati tiravano e qualcuno c'ha lasciato la pellaccia con l'ero (RIP Giovannino e Riccardo) qualcuno é sopravissuto e attraversato qualche comunità di disintossicazione, ma in senso generale credo che a l'epoca tutto era piu' sano(porca puttana , faccio vecchio e rincoglionito?)
Si andava ai concerti cantando e ci si riuniva per aspettare la musica in compagnia di sconosciuti con cui scambiavi cannoni , pensieri in libertà e illusioni.
E dopo tutti in stazione o sull'autostrada , credendo che la vita era tutta là , chiusa nei nostri sogni di adolescenti e che il mondo fosse lontano e ignaro e che mai e poi mai ci avrebbero (ri)presi.
se la laurea che si son presi era in giornalismo, scrivono articoli come quello di prima...
Ah non ho mai amato gli 883 ne l'uomo ragno per dirti.XCLARAX ha scritto:beh sembrava gli anni di max pezzali un pò in keta peròStef ha scritto:![]()
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non accusavo teStef ha scritto:Sono d accordo con te su grand parte del tuo messaggio, tranne che non tutti hanno la laurea e sono bacchettoni (io ho la 3° media a malapena per dirti e non penso di essere bacchettone)kisho ha scritto:mi sa che è tutto esattamente identico alla tua generazione.... solo che quelli che si facevano le canne sono cresciuti, si son presi la laurea e son diventati un pò bacchettoni... e se vedono il figlio tornare il sabato sera ubriaco non pensano alla leggerezza dell'adolescenza ma al disagio giovanile.Stef ha scritto:Ai i miei tempi ci si fumava qualque canna, i piu' disgraziati tiravano e qualcuno c'ha lasciato la pellaccia con l'ero (RIP Giovannino e Riccardo) qualcuno é sopravissuto e attraversato qualche comunità di disintossicazione, ma in senso generale credo che a l'epoca tutto era piu' sano(porca puttana , faccio vecchio e rincoglionito?)
Si andava ai concerti cantando e ci si riuniva per aspettare la musica in compagnia di sconosciuti con cui scambiavi cannoni , pensieri in libertà e illusioni.
E dopo tutti in stazione o sull'autostrada , credendo che la vita era tutta là , chiusa nei nostri sogni di adolescenti e che il mondo fosse lontano e ignaro e che mai e poi mai ci avrebbero (ri)presi.
se la laurea che si son presi era in giornalismo, scrivono articoli come quello di prima...
e non penso al disagio se mio figlio tornerà ubriaco a casa (per ora almeno spero visto che ha 11 anni..)
beh tu da oggi per me sarai stef pezzaliStef ha scritto:Ah non ho mai amato gli 883 ne l'uomo ragno per dirti.XCLARAX ha scritto:beh sembrava gli anni di max pezzali un pò in keta peròStef ha scritto:![]()
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Ci mancherebbe! non mi sento accusato di niente e ti ripeto sono assai d'accordo con te!kisho ha scritto:non accusavo teStef ha scritto:Sono d accordo con te su grand parte del tuo messaggio, tranne che non tutti hanno la laurea e sono bacchettoni (io ho la 3° media a malapena per dirti e non penso di essere bacchettone)kisho ha scritto:mi sa che è tutto esattamente identico alla tua generazione.... solo che quelli che si facevano le canne sono cresciuti, si son presi la laurea e son diventati un pò bacchettoni... e se vedono il figlio tornare il sabato sera ubriaco non pensano alla leggerezza dell'adolescenza ma al disagio giovanile.Stef ha scritto:Ai i miei tempi ci si fumava qualque canna, i piu' disgraziati tiravano e qualcuno c'ha lasciato la pellaccia con l'ero (RIP Giovannino e Riccardo) qualcuno é sopravissuto e attraversato qualche comunità di disintossicazione, ma in senso generale credo che a l'epoca tutto era piu' sano(porca puttana , faccio vecchio e rincoglionito?)
Si andava ai concerti cantando e ci si riuniva per aspettare la musica in compagnia di sconosciuti con cui scambiavi cannoni , pensieri in libertà e illusioni.
E dopo tutti in stazione o sull'autostrada , credendo che la vita era tutta là , chiusa nei nostri sogni di adolescenti e che il mondo fosse lontano e ignaro e che mai e poi mai ci avrebbero (ri)presi.
se la laurea che si son presi era in giornalismo, scrivono articoli come quello di prima...
e non penso al disagio se mio figlio tornerà ubriaco a casa (per ora almeno spero visto che ha 11 anni..)e la laurea me l'ho messa per concludere in battuta... non è il titolo di studio che fa bacchettone
Il popper l'ho provato (sballo corto ma reale), il flash anche (ed è una puttanata colossale, solo puzza di brucio), come ci si sballa col ghiaccio secco?Plo Style ha scritto:
I 16 anni sono gli anni dello sballo improbabile, sperimentale.
Gli anni del popper, del flash con il filtrino, del ghiaccio secco.
Poi ci si raffina anche in quello...
Io ho provato il popper a londra nel 99 ma in compagnia di amici beoniPasko ha scritto:Il popper l'ho provato (sballo corto ma reale), il flash anche (ed è una puttanata colossale, solo puzza di brucio), come ci si sballa col ghiaccio secco?Plo Style ha scritto:
I 16 anni sono gli anni dello sballo improbabile, sperimentale.
Gli anni del popper, del flash con il filtrino, del ghiaccio secco.
Poi ci si raffina anche in quello...
Popper is for kids.NebbiosoSolare ha scritto:Io ho provato il popper a londra nel 99 ma in compagnia di amici beoniPasko ha scritto:Il popper l'ho provato (sballo corto ma reale), il flash anche (ed è una puttanata colossale, solo puzza di brucio), come ci si sballa col ghiaccio secco?Plo Style ha scritto:
I 16 anni sono gli anni dello sballo improbabile, sperimentale.
Gli anni del popper, del flash con il filtrino, del ghiaccio secco.
Poi ci si raffina anche in quello...alcool piu popper ti ribalti dalle risate..ne portai un po in italia ma..mammà...
me lo ha beccato..da poco provato per la prima volta in un threesome e...
allucinante..é una roba della quale comunque ci si stufa..dopo un po vedo una palla nera,come quando.si fissa il dsole,per intenderci...
Ah...sono sempre stato curioso di provare dei funghetti,ma in mezzo alla natura..dicono sia il top..
e anche la "damiana"...quella che vendevano negli smart shop dicono fosse molto potente.