[O.T.] Libri consigliati?

[dostum]

[Steiner74]

Qualcuno saprebbe consigliarmi una raccolta di Algernon Blackwood, che contenga il racconto "I salici"?

[Stickman]

Steiner, intanto che cerchi: http://www.yankeeclassic.com/miskatonic ... illows.htm

[dostum]

Non recente ma di stretta attualità (Leeden è pessimo individuo ma qualcosa la azzecca)

[Steiner74]

Steiner, intanto che cerchi: http://www.yankeeclassic.com/miskatonic ... illows.htm

Grazie stickman, nauw I hev to renfresc un poc mai inglish.

[Barabino]

A proposito di Mauro Corona (quello dei boschi del Friuli)

tra poco appare a Le invasioni barbariche su La7

[dostum]

Lo sappiamo: la donna, nella sua nudità, è la Cosa in sé. Das Ding an sich. Il Sesso della donna. Ma è davvero possibile attingerne la visione? «Mai uomo che possa parlare vedrà una simile meraviglia», sentenzia Jean Renart nel Roman de la Rose. Vedere, non si può. Soprattutto: non si deve. «Che insane parole sono queste, con cui mi inviti a contemplare la mia signora nuda! Spogliandosi degli abiti la donna si spoglia anche del pudore», protesta il buon Gige. In effetti non si tratta di un invito, ma di un'ingiunzione. A nulla vale schermirsi, ripetendo col servo: «Io sono persuaso che lei sia la più bella fra le donne». La consegna di Candaule definisce, a un tempo, il debito ontologico dell'episteme signorile e la revoca di qualunque dogmatismo confidenziale, articolando la produzione del sapere sulla Cosa nella complicità di due sguardi che si garantiscano reciprocamente.

Impresa impossibile, tuttavia. Il servo, sorpreso a spiare ciò su cui grava un interdetto inesorabile, non avrà più che un'alternativa, di cui la ferma parola della regina stabilisce una volta per tutte la «vera necessità»: uccidere il suo re e prenderne il posto accanto alla moglie, o morire egli stesso. In ogni caso, lo stratagemma non consente di esportare alcun sapere dalla camera da letto in cui la Verità si mostra senza veli.
D'accordo, la situazione non è delle più allegre. Ma quello che potremmo a questo punto definire "il problema di Gige" non è forse il nodo gordiano che il filosofo metafisico è da sempre chiamato a districare? E la deplorevole conclusione dell'apologo non è un ammonimento sui pericoli a cui si va incontro, anche qualora si ponesse mano a spade e pugnali? Uccidere o essere uccisi non fa qui una gran differenza: è una questione di lignaggio. In questo caso, di lascito filosofico. Kant lo sa bene

[dboon]

due libri che mi interessano

MUTANDE DI GHISA

http://rizzoli.rcslibri.corriere.it/lib ... rconi.html

POVERI NOI !

http://www.einaudi.it/speciali/Marco-Revelli-Poveri-noi

[MauroG]

Ho appena finito di leggere la caduta dei giganti, il libro come impostazione assomiglia ai pilastri della terra, Follet ha inserito in un contesto storico ben preciso (I guerra mondiale) le sorti e la vita di alcune famiglie sparse per il mondo. Si susseguono molti intrecci ed intrighi di corte, strane coincidenze che si affiancano al reale svolgimento della guerra. I personaggi di fantasia si rapportano realisticamente ad i personaggi realmente esistiti e più volte vengono narrati e riportati, anche se in forma diversa, alcuni discorsi realmente avvenuti.

Il libro è il primo di tre, il prossimo verrà pubblicato l'anno prossimo. Lo consiglio vivamente a chi non ha paura di affrontare una lettura di un bel mattoncino di mille pagine

http://www.qlibri.it/narrativa-stranier ... i-giganti/

[Mavco Pizellonio]

So che qualcuno qui dentro ha o ha avuto a che fare con l'università di Bologna, o anche solo con Bologna.

Non è un libro da consigliare ma merita di stare qui dentro.

http://bologna.repubblica.it/cronaca/20 ... -14824915/

[Stef]

Ma li leggi per davvero sti polpettoni?

[Satana in autobus]

Qualcuno saprebbe consigliarmi una raccolta di Algernon Blackwood, che contenga il racconto "I salici"?

Lo trovi nel: il wendigo e altri racconti

forse ancora nelle librerie, ma è vecchio...anni 90. Non ricordo la casa editrice (theoria forse). Ce l'ho a casa dei miei da qualche parte.

Sennò, se è fuori catalogo, prova in qualche biblioteca

[MauroG]

ok, probabilmente potrà sembrare una domanda strana ai più la mia ma, vorrei avvicinarmi alla letteratura russa ed ai classici di inizio XX secolo (Dostoevskij e Tolstoj) ma non so da dove iniziare, non vorrei sbagliare scelta e scoraggiarmi tanto da non continuare più su questo percorso.

C'è qualche anima pia che potrebbe aiutarmi considerando che ho già letto svariati classici e non mi faccio spaventare dai volumi del libro?

Astenersi saccenti e perditempo

[Bardamu]

Di Tolstoj non ho letto niente, ma di Dostoevskij ho letto parecchio.
"Delitto e castigo", "L'idiota", "L'adolescente", "Memorie dal sottosuolo", "Il giocatore".

Io ti consiglio di iniziare con "Memorie dal sottosuolo".
Comunque quelli che ho letto mi sono piaciuti tutti, tranne forse "L'adolescente".
"L'diota" è stato quello più ostico da leggere, ci sono dialoghi lunghissimi, ma mi è piaciuto tantissimo.
"Delitto e castigo" mi piace soprattutto nella prima parte.
"Il giocatore" è stato quello più lieve, secondo me. Piacevole, ma non mi ha lasciato molto.
Vorrei leggere "Il sosia" prima o poi.
La difficoltà maggiore che trovo con Dostoevskij riguarda i nomi in russo. Nome e patronimico. Avdotja Romanovna Raskolnikova... Un macello.
A volte devo fare mente locale per capire chi cazzo è...

[JoaoTinto]

La difficoltà maggiore che trovo con Dostoevskij riguarda i nomi in russo. Nome e patronimico. Avdotja Romanovna Raskolnikova... Un macello.
A volte devo fare mente locale per capire chi cazzo è...

Ma tutti in Russia hanno il nome , il patronimico e il cognome. Mica solo i personaggi di Dostoevskij.