OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

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CanellaBruneri
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#556 Messaggio da CanellaBruneri »

dostum ha scritto:Democrazia dilagante

Chiedevano partecipazione, rivendicavano i diritti per cui loro stesse erano scese in piazza nei giorni della rivolta anti-Mubarak: per questo sono state arrestate e torturate. Botte, scariche elettriche, umiliazioni e “test di verginità” sotto la minaccia di essere incriminate per prostituzione: il destino di almeno diciotto donne egiziane, fermate dai soldati dopo aver preso parte ad una manifestazione in Piazza Tahrir fa pensare ad anni che sembravano essere stati spazzati via dalle rivolte e che invece si ripresentano anche oggi, una volta spenti gli entusiasmi di quella rivoluzione che ha sollevato il popolo egiziano.

Le donne sono state arrestate il 9 marzo nel corso di una protesta pacifica contro la mancata partecipazione femminile nella stesura delle modifiche alla Costituzione egiziana: una situazione, questa, che aveva spinto molte delle donne che avevano avuto ruolo attivo nelle rivolte a votare no al referendum di modifica della Costituzione, a costo di passare per nostalgiche del regime di Hosni Mubarak. L’esclusione del mondo femminile dai nuovi organi costituzionali era infatti stata letta come un’esplicita volontà di rinnegare i valori stessi per cui uomini e donne, insieme, erano scesi in piazza: libertà, democrazia e parità di diritti. Gli arresti paiono aver amaramente confermato quest’impressione. «E’ un segnale estremamente negativo – ha affermato al riguardo Riccardo Noury, portavoce italiano per Amnesty International intervistato da Diritto di Critica– perché significa che le donne che sono state protagoniste del cambiamento sono state rimesse nel posto dove la cultura dominante le vuole tenere, cioè lontane dalle piazze. Gli arresti e le torture abbassano la dignità umana e appaiono come una punizione specifica contro le donne in quanto tali, proprio perché hanno osato prendere la parola e chiedere un cambiamento».

Chi di loro è stata arrestata, ha parlato di trattamenti brutali e denigratori: hanno denunciato di essere state picchiate, spogliate e perquisite in stanze con porte e finestre aperte mentre soldati uomini le fotografavano, minacciando implicitamente di rendere pubbliche le immagini. Successivamente sono state sottoposte da un medico ad un “test della verginità”. «Questo test – ha affermato al riguardo Amnesty International - costituisce tortura quando è eseguito con la forza o sotto coercizione. Costringere le donne a sottoporvisi è profondamente inaccettabile. Il suo obiettivo è degradare le donne in quanto tali. Tutto il personale medico dovrebbe rifiutarsi di prendere parte a questi cosiddetti test».

Rasha Azeb, una giornalista arrestata insieme alle altre donne, ha riferito ad Amnesty International di essere stata ammanettata, picchiata e insultata: le prigioniere sarebbero state dapprima portate in un locale del Museo del Cairo, e poi percosse, colpite con l'elettricità al petto e alle gambe e chiamate "prostitute". «Sentivo le urla delle detenute mentre venivano torturate», ha raccontato all’organizzazione per i diritti umani. Una denuncia simile a quella di Salwa Husseini, 20 anni, condotta con le altre nel carcere militare di El Heikstep, nel Cairo: secondo la sua testimonianza le donne trovate “non vergini” sarebbero state accusate di prostituzione. Una donna che aveva dichiarato di essere vergine, e per la quale il test ha provato il contrario, è stata colpita con ulteriori scariche elettriche. Delle diciotto arrestate, Rasha Azeb è stata rilasciata a poche ore dall’arresto assieme ad altri colleghi giornalisti, mentre le altre sono comparse l’11 marzo davanti ad un tribunale militare e rilasciate due giorni dopo. Solo alcune di esse sono state condannate ad un anno di carcere, ma la pena è stata sospesa. Salwa Hosseini invece è stata giudicata colpevole di distruzione di proprietà pubblica e privata, ostacolo alla circolazione, possesso di armi e “condotta disordinata”. «Si tratta di un reato penale con una sfumatura morale – spiega Noury – e di un mezzo per gettare discredito sulle donne che hanno manifestato: un po’ come dire a tutti “guardate, quelle che sono scese in piazza non erano donne per bene ma prostitute”. Un modo, insomma, per delegittimare la loro protesta e le loro richieste».
Io credo che Dostum debba essere bannato a vita da questo forum :DDD

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dostum
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#557 Messaggio da dostum »

CanellaBruneri ha scritto:
dostum ha scritto:Democrazia dilagante

Chiedevano partecipazione, rivendicavano i diritti per cui loro stesse erano scese in piazza nei giorni della rivolta anti-Mubarak: per questo sono state arrestate e torturate. Botte, scariche elettriche, umiliazioni e “test di verginità” sotto la minaccia di essere incriminate per prostituzione: il destino di almeno diciotto donne egiziane, fermate dai soldati dopo aver preso parte ad una manifestazione in Piazza Tahrir fa pensare ad anni che sembravano essere stati spazzati via dalle rivolte e che invece si ripresentano anche oggi, una volta spenti gli entusiasmi di quella rivoluzione che ha sollevato il popolo egiziano.

Le donne sono state arrestate il 9 marzo nel corso di una protesta pacifica contro la mancata partecipazione femminile nella stesura delle modifiche alla Costituzione egiziana: una situazione, questa, che aveva spinto molte delle donne che avevano avuto ruolo attivo nelle rivolte a votare no al referendum di modifica della Costituzione, a costo di passare per nostalgiche del regime di Hosni Mubarak. L’esclusione del mondo femminile dai nuovi organi costituzionali era infatti stata letta come un’esplicita volontà di rinnegare i valori stessi per cui uomini e donne, insieme, erano scesi in piazza: libertà, democrazia e parità di diritti. Gli arresti paiono aver amaramente confermato quest’impressione. «E’ un segnale estremamente negativo – ha affermato al riguardo Riccardo Noury, portavoce italiano per Amnesty International intervistato da Diritto di Critica– perché significa che le donne che sono state protagoniste del cambiamento sono state rimesse nel posto dove la cultura dominante le vuole tenere, cioè lontane dalle piazze. Gli arresti e le torture abbassano la dignità umana e appaiono come una punizione specifica contro le donne in quanto tali, proprio perché hanno osato prendere la parola e chiedere un cambiamento».

Chi di loro è stata arrestata, ha parlato di trattamenti brutali e denigratori: hanno denunciato di essere state picchiate, spogliate e perquisite in stanze con porte e finestre aperte mentre soldati uomini le fotografavano, minacciando implicitamente di rendere pubbliche le immagini. Successivamente sono state sottoposte da un medico ad un “test della verginità”. «Questo test – ha affermato al riguardo Amnesty International - costituisce tortura quando è eseguito con la forza o sotto coercizione. Costringere le donne a sottoporvisi è profondamente inaccettabile. Il suo obiettivo è degradare le donne in quanto tali. Tutto il personale medico dovrebbe rifiutarsi di prendere parte a questi cosiddetti test».

Rasha Azeb, una giornalista arrestata insieme alle altre donne, ha riferito ad Amnesty International di essere stata ammanettata, picchiata e insultata: le prigioniere sarebbero state dapprima portate in un locale del Museo del Cairo, e poi percosse, colpite con l'elettricità al petto e alle gambe e chiamate "prostitute". «Sentivo le urla delle detenute mentre venivano torturate», ha raccontato all’organizzazione per i diritti umani. Una denuncia simile a quella di Salwa Husseini, 20 anni, condotta con le altre nel carcere militare di El Heikstep, nel Cairo: secondo la sua testimonianza le donne trovate “non vergini” sarebbero state accusate di prostituzione. Una donna che aveva dichiarato di essere vergine, e per la quale il test ha provato il contrario, è stata colpita con ulteriori scariche elettriche. Delle diciotto arrestate, Rasha Azeb è stata rilasciata a poche ore dall’arresto assieme ad altri colleghi giornalisti, mentre le altre sono comparse l’11 marzo davanti ad un tribunale militare e rilasciate due giorni dopo. Solo alcune di esse sono state condannate ad un anno di carcere, ma la pena è stata sospesa. Salwa Hosseini invece è stata giudicata colpevole di distruzione di proprietà pubblica e privata, ostacolo alla circolazione, possesso di armi e “condotta disordinata”. «Si tratta di un reato penale con una sfumatura morale – spiega Noury – e di un mezzo per gettare discredito sulle donne che hanno manifestato: un po’ come dire a tutti “guardate, quelle che sono scese in piazza non erano donne per bene ma prostitute”. Un modo, insomma, per delegittimare la loro protesta e le loro richieste».
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Grazie.ma non eccessivamente stretto l'abbraccio eh?
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dostum
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#558 Messaggio da dostum »

Democrazia dilagante esito referendum Egitto

Cari in Dio, mi sono giunte buone notizie. Ha vinto il sì! [dal pubblico: Dio è grande!] Dio è grande! Questa è stata una ġazwa [termine che indica le battaglie e le razzìe guidate dal profeta dell’islam oppure battaglie di conquista associate con l’espansione dei territori islamici].

Le prime generazioni islamiche [al-salaf] dicevano agli eretici: “A decidere tra noi è il giorno del funerale”. Cioè: quando morirò, guarda quante persone verranno al mio funerale e quante ne verranno al tuo di funerale. “A dividerci sarà il giorno del funerale”. Oggigiorno, invece, si dice: “A decidere tra noi due sono… le urne”. Abbiamo fatto decidere alle urne e le urne hanno detto “sì” alla religione!

Diciamo il takbīr [preghiera islamica] della festa insieme. Dio è riconoscente ai mie fratelli di Imbāba [quartiere del Cairo]. Sono stati quelli che hanno risposto più prontamente all’appello. Dio vi ricompensi. Vi amo in Dio. Voi siete la mia famiglia e i miei uomini. Dio vi ricompensi. Ho seguito tutte le operazioni, grazie a Dio.

Dio ci ha fatto vincere. Lode a Dio. Loro dicevano… ci volevano spaventare! Tutti i loro programmi televisivi, tutti i loro giornali… era il caos più totale! Lode a Dio. Adesso invece che dicono? Adesso la religione entrerà in tutte le cose? E noi cosa rispondiamo loro: (il pubblico urla: “Sì”). Sìììì. Non siete voi che avete detto che saranno le urne a decidere? Non è questa la vostra democrazia? Il popolo cosa vuole? Il popolo dice sì alla religione.

Basta, è un sì alla religione, noi vogliamo la religione. E a chi dice “noi non riusciamo a vivere in questo paese” [è chiaro il riferimento ai cristiani e ai laici] rispondiamo: fa’ come ti pare [fa segno con il braccio verso l’esterno, il pubblico ride]. Arrivederci, fai buon viaggio! Non avete i visti per il Canada, gli Stati Uniti…? Facciano come gli pare.

Ma il paese e il popolo… la vostra democrazia dice “che dice il popolo?”. Il popolo vuole un paese religioso! E così sia. E a occuparci di religione siamo noi [indica se stesso]. Vi amo in Dio. Veniamo al nostro argomento. Abbiamo detto che parleremo della via più facile per andare in paradiso, il metodo più facile per andare in paradiso. E abbiamo visto che la via più facile per andare in paradiso è “l’integrità del cuore” [prega]. “L’integrità del cuore”.

Per questo diciamo che non siamo arrabbiati con tutti quelli che hanno detto no. Hanno, infatti, capito il loro valore. Hanno confrontato il loro peso con quello della religione: ci hanno messi su una bilancia ed ecco qua, grazie a Dio, il nostro piatto è quello più pesante. Lode a Dio. Chiediamo a Dio di confermarvi nella fede.

In questa situazione in cui viviamo, vi invito ad agevolare la gente. Macellai, fate sconti sulla carne, in occasione di questa vittoria, di questa grande festa! Per favore abbassate il prezzo della carne. I fruttivendoli abbassino i prezzi della frutta e della verdura.

A chi si occupa di beni di prima necessità dico abbassate i prezzi del riso, zucchero, fagioli, fagiolini e lenticchie. Vogliamo davvero che la gente viva felice e tranquilla perché le circostanze in cui ha vissuto nel mese di febbraio e di marzo hanno fatto sì che le loro entrate si riducessero.

Agevolate. Tutti quelli che possono agevolare i musulmani, lo facciano anche se ci vanno a perdere. Se per esempio per un chilo di carne guadagnate due ghinee, guadagnatene una soltanto.

Tanto lo so che ne guadagnano dieci… Chi guadagna una, ne guadagni cinquanta centesimi. Così Dio benedirà il poco. Dio aumenta i guadagni dei musulmani [prega]. Sono stato sorpreso dal fatto che alcuni erano infervorati per il “no”. Perché? chiedevo loro… “Non ci accontentiamo di una costituzione rattoppata e rappezzata”.

La questione non è la costituzione! Qui la vera e sola questione è che la gente si è divisa in due tende [fisṭāṭ*]: la tenda della religione in cui ci sono tutti i religiosi [ahl al-dīn] che dicevano “vorremmo che i predicatori si unissero”, eccoli si sono tutti uniti! Tutti i religiosi dicevano “sì”! Tutti, senza eccezioni: Fratelli Musulmani, il gruppo del tablīġ, gam‘īyya šar‘iyya, anṣār al-sunna, salafiti… tutti! Tutti dicevano “sì”! Questi da una parte.

Dall’altra parte c’era altra gente. Quindi, che brutta figura hanno fatto tutti quelli che stavano dalla parte in cui non c’erano i religiosi! Giusto o no? [il pubblico: giusto!] Anche se chi ha votato “sì” crede che la costituzione può andarsene anche all’inferno! Tanto alla fine questa costituzione a che serve a noi? Ma la situazione era questa [fa segno della bilancia].

Francamente, ho temuto. Ho temuto che la gente ci avrebbe deluso. Ma lode a Dio, Dio ci ha tranquillizzati per mezzo di voi e a vostro proposito. Chiediamogli di far continuare a esistere tra di noi la grazia dell’amore in Dio.

Quando lo šayḫ ti dice di dire “sì”, devi dire “sì”. Anche se non ti piace. Non ti dico “Seguimi se sbaglio”. Ma stai sicuro che nelle cose religiose io sceglierò per te ciò che certamente piace a Dio.

Noi non siamo politici e non vogliamo niente dalla politica. State sicuri di Muḥammad Ḥusayn Ya‘qūb: non entrerò mai in un partito, né mi candiderò mai ad alcuna cosa.

Io resterò… questa cosa l’ho sempre detta. Vi ricordate nella galleria di Imbaba? “Sulla fronte del predicatore c’è scritto ‘proprietà inalienabile di Dio’”. Come sulla copia del Corano c’è scritto: “Proprietà inalienabile della moschea”.

Come non è possibile quindi far uscire la copia del Corano dalla moschea perché proprietà della moschea, così il predicatore non può smettere di predicare. Questo è il nostro metodo: come salafiti, dobbiamo predicare Dio; studiamo le cose shar‘itiche, le insegniamo e predichiamo.

Non cambieremo questo mestiere. Dio ne è testimone, non mi vedrete in altra veste. Chi non mira ad alcuna posizione sociale, sceglierà per te certamente quello che piace a Dio, anche se questa cosa dovesse far arrabbiare tutti gli uomini. Che Dio ci confermi nella verità [prega]. Pregate sul profeta. Pregate ancora di più! Non temete! Basta, questo paese ormai è nostro [ride]. Pregate sul profeta.

* chiaro riferimento al ḥadīṯ che dice che “la gente si dividerà in due tende: la tenda della fede in cui non v’è ipocrisia e la tenda dell’ipocrisia in cui non vi è fede” (šarḥ sunan Abī Dāwud - ḥadīṯ n. 4242).
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#559 Messaggio da federicoweb »

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#560 Messaggio da federicoweb »

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#561 Messaggio da federicoweb »

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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#562 Messaggio da Barabino »

dostum ha scritto:
Basta, è un sì alla religione, noi vogliamo la religione. E a chi dice “noi non riusciamo a vivere in questo paese” [è chiaro il riferimento ai cristiani e ai laici] rispondiamo: fa’ come ti pare [fa segno con il braccio verso l’esterno, il pubblico ride]. Arrivederci, fai buon viaggio! Non avete i visti per il Canada, gli Stati Uniti…? Facciano come gli pare.
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#563 Messaggio da Mr. G »

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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#564 Messaggio da zio »

Quelli che le buscano ovunque sono i soliti: i cristiani copti. Devono aspettare l'angelus domenicale xchè qualcuno si ricordi di loro. W la demo. Mpfuuuffff....
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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#565 Messaggio da Tasman »

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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#566 Messaggio da dostum »

Sarcazzi sfoga la sua insoddiSfazione sessuale sulla Libia.
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#567 Messaggio da Mr. G »

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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#568 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Sarkozy punito elettoralmente sulla Libia e sul nucleare (come la Merkel).

Sugli immigrati ci sono già gruppi di sbandati che vagano per le campagne della Sicilia.

A Lampedusa si rischia la bomba ecologica, un po' per le epidemie un po' per le tonnellate di rifiuti che stanno finendo nel mare: valanghe di sacchetti di plastica, bottiglie ecc ad inquinare l'unica risorsa dell'isola (il mare, uno dei più belli del Mediterraneo)
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)

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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#569 Messaggio da Mr. G »

Siria: il governo rassegna le dimissioni
A Damasco e in molte altre città il regime ha portato in piazza decine di migliaia di sostenitori

http://www.corriere.it/esteri/11_marzo_ ... 80c5.shtml

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Re: OT - I am an anti-Muhammad - Anarchy in Maghreb!

#570 Messaggio da Tasman »

Ma si..stemperiamo un pò tutta stà menata delle guerre ..alla maniera che ben sappiamo:
Mia.

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