[O.T.] La bamba ma non il famoso singolo musicale.
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Re: [O.T.] La bamba ma non il famoso singolo musicale.
sequestrati 1.150 chili di droga fra cocaina e marijuana
http://bari.repubblica.it/cronaca/2011/ ... ef=HREC2-6
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“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: [O.T.] La bamba ma non il famoso singolo musicale.
Da vedere..

Diretto da Andrea Porporati e scritto da Ivan Cotroneo, “Storia di Laura” è una produzione Rai Fiction realizzata da 11 Marzo Film. Laura è interpretata da Isabella Ferrari, attrice che esordì al cinema nel 1982 nel film “Sapore di mare” e nota al pubblico televisivo come commissario Giovanna Scalise nelle prime stagioni di “Distretto di Polizia”. In un intervista l’attrice confessa: "Ho temuto che il film alla fine non andasse in onda per mancanza di coraggio rispetto a un tema scottante come la droga. Ma devo dare atto alla Rai di essere stata lungimirante scommettendo su una storia che punta il dito contro il consumo di cocaina fenomeno oggi diffusissimo, un problema che riguarda tutti. Troviamo persone vittime della dipendenza in tutti gli ambienti, professionisti, casalinghe, impiegati, studenti. Laura è una storia possibile, una realtà attestata dai dati statistici".
Per entrare nel personaggio di Laura, Isabella Ferrari ha frequentato un Sert, il servizio per le tossicodipendenze dove ha avuto modo di conoscere persone normalissime che hanno ceduto alla cocaina.
Quella di Laura è una storia che vuole far capire che la tossicodipendenza tocca tutte le classi sociali. Persone in apparenza normali vittime della fragilità e del senso di inadeguatezza che diventa un disagio dal quale non si riesce a sfuggire con i propri mezzi.
Il cast di “Storia di Laura” vede anche Vincenzo Amato (Luigi, marito di Laura), Ivana Monti (Luisa, madre di Laura), Monica Dugo (Serena, sorella di Laura), Andrea Gherpelli (Edo), Natascia Macchiniz (Maria), Angela Baraldi (dottoressa del Sert).

Diretto da Andrea Porporati e scritto da Ivan Cotroneo, “Storia di Laura” è una produzione Rai Fiction realizzata da 11 Marzo Film. Laura è interpretata da Isabella Ferrari, attrice che esordì al cinema nel 1982 nel film “Sapore di mare” e nota al pubblico televisivo come commissario Giovanna Scalise nelle prime stagioni di “Distretto di Polizia”. In un intervista l’attrice confessa: "Ho temuto che il film alla fine non andasse in onda per mancanza di coraggio rispetto a un tema scottante come la droga. Ma devo dare atto alla Rai di essere stata lungimirante scommettendo su una storia che punta il dito contro il consumo di cocaina fenomeno oggi diffusissimo, un problema che riguarda tutti. Troviamo persone vittime della dipendenza in tutti gli ambienti, professionisti, casalinghe, impiegati, studenti. Laura è una storia possibile, una realtà attestata dai dati statistici".
Per entrare nel personaggio di Laura, Isabella Ferrari ha frequentato un Sert, il servizio per le tossicodipendenze dove ha avuto modo di conoscere persone normalissime che hanno ceduto alla cocaina.
Quella di Laura è una storia che vuole far capire che la tossicodipendenza tocca tutte le classi sociali. Persone in apparenza normali vittime della fragilità e del senso di inadeguatezza che diventa un disagio dal quale non si riesce a sfuggire con i propri mezzi.
Il cast di “Storia di Laura” vede anche Vincenzo Amato (Luigi, marito di Laura), Ivana Monti (Luisa, madre di Laura), Monica Dugo (Serena, sorella di Laura), Andrea Gherpelli (Edo), Natascia Macchiniz (Maria), Angela Baraldi (dottoressa del Sert).
♫E penso..quanti affanni abbiamo tutti i giorni,e che fatica la serenità. ♪
Fabio Concato.
Fabio Concato.
Re: [O.T.] La bamba ma non il famoso singolo musicale.
Ma perchè c'era bisogno di andare al sert per entrare nel personaggio? Non le bastava guardarsi allo specchio?Tasman ha scritto:Da vedere..
Diretto da Andrea Porporati e scritto da Ivan Cotroneo, “Storia di Laura” è una produzione Rai Fiction realizzata da 11 Marzo Film. Laura è interpretata da Isabella Ferrari, attrice che esordì al cinema nel 1982 nel film “Sapore di mare” e nota al pubblico televisivo come commissario Giovanna Scalise nelle prime stagioni di “Distretto di Polizia”. In un intervista l’attrice confessa: "Ho temuto che il film alla fine non andasse in onda per mancanza di coraggio rispetto a un tema scottante come la droga. Ma devo dare atto alla Rai di essere stata lungimirante scommettendo su una storia che punta il dito contro il consumo di cocaina fenomeno oggi diffusissimo, un problema che riguarda tutti. Troviamo persone vittime della dipendenza in tutti gli ambienti, professionisti, casalinghe, impiegati, studenti. Laura è una storia possibile, una realtà attestata dai dati statistici".
Per entrare nel personaggio di Laura, Isabella Ferrari ha frequentato un Sert, il servizio per le tossicodipendenze dove ha avuto modo di conoscere persone normalissime che hanno ceduto alla cocaina.
Quella di Laura è una storia che vuole far capire che la tossicodipendenza tocca tutte le classi sociali. Persone in apparenza normali vittime della fragilità e del senso di inadeguatezza che diventa un disagio dal quale non si riesce a sfuggire con i propri mezzi.
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Quello che il bruco chiama fine del mondo il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tse)
Ridi, e il mondo riderà con te; piangi, e piangerai da solo.
(Dae-Su, Oldboy - http://www.youtube.com/watch?v=OoFJYI9xrmc)
Evil eye - Twisted smile - Laughing as you cry
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Re: [O.T.] La bamba ma non il famoso singolo musicale.
Sei ingiustamente cattivo. La Ferrari è una delle poche attrici italiane capaci di recitare parti ( più o meno leggere ) con serietà. Guardando il triste panorama italiano la Ferrari non è niente male, ce ne fossero di attrici italiane capaci di andare al Sert per capire bene quello che dovranno fare sullo schermo...Pasko ha scritto: Ma perchè c'era bisogno di andare al sert per entrare nel personaggio? Non le bastava guardarsi allo specchio?
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
Re: [O.T.] La bamba ma non il famoso singolo musicale.
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Re: [O.T.] La bamba ma non il famoso singolo musicale.
impressionante report
su RaiNews24
ieri pomeriggio
sullo smercio della droga
dall'Afghanistan verso ogni direzioni
http://www.transcrime.unitn.it/tc/1.php

su RaiNews24
ieri pomeriggio
sullo smercio della droga
dall'Afghanistan verso ogni direzioni
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Re: [O.T.] La bamba ma non il famoso singolo musicale.
Da corriere.it
COCAINA, DANNI AL CUORE IN OLTRE 8 CASI SU 10
Dimostrati per la prima volta problemi cardiaci consistenti anche in persone senza sintomi
La cocaina è lo stupefacente più diffuso, “sdoganato” ormai fra i professionisti come fra i ragazzini. E stando ai dati dell'osservatorio di Bruxelles l'Italia è fra i Paesi europei dove il consumo di cocaina è più elevato, mentre secondo uno studio di cinque anni fa dell'Istituto Mario Negri sulle acque reflue della città solo a Milano ogni giorno se ne consumano almeno 9 dosi ogni mille abitanti. I rischi del consumo di cocaina però sono tanti, anche più di quanto si pensasse finora: una ricerca condotta da Giovanni Donato Aquaro e Michele Emdin delle Unità di Risonanza Magnetica e di Medicina Cardiovascolare della Fondazione Monasterio-CNR di Pisa, pubblicata dalla rivista Heart, ha dimostrato per la prima volta che il cuore di chi “tira” cocaina è assai malmesso, anche in assenza di sintomi.
STUDIO – La ricerca, condotta in collaborazione coi SERT della Toscana coordinati da Milo Meini della ASL5, ha coinvolto 40 persone che facevano uso cronico di cocaina (la maggior parte consumandola per inalazione), analizzati attraverso biomarcatori nel sangue specifici di danno miocardico (troponina, NT-proBNP), l'elettrocardiogramma nelle 24 ore, l'ecocardiogramma, il test da sforzo e la risonanza magnetica. Nessuno di loro aveva alcun sintomo di problemi cardiaci, ma la risonanza magnetica ha evidenziato danni al cuore nell'83 per cento dei casi: quasi la metà presentava tracce di edema cardiaco, il 73 per cento aveva segni di fibrosi cardiaca. In altri termini, danni acuti o cronici che pur non dando per il momento alcun sintomo possono rappresentare l'esito di un vero e proprio infarto: si tratta di un evento niente affatto insolito nei cocainomani, infatti si stima che un infarto su quattro in persone con meno di 45 anni sia di fatto da attribuire alla cocaina, mentre circa il 3 per cento delle morti cardiache improvvise sarebbe da imputare a questa droga. «Il 23 per cento dei soggetti che abbiamo analizzato aveva un danno di tipo ischemico, del tutto simile a quello che si vede nel cuore dopo un infarto – racconta Michele Emdin, coordinatore dello studio –. Danni particolarmente consistenti li abbiamo trovati in chi assieme alla cocaina era solito consumare alcol: in questi casi le lesioni cardiache sono frequentissime».
RISCHI – Spesso, purtroppo, chi consuma cocaina non ha idea di quanto possa far male al cuore: «Il consumo di cocaina è in crescita costante nel mondo occidentale – osserva Emdin –. La cocaina oggi è la droga più comunemente usata perché è facile da assumere e da trovare, a costi relativamente bassi, e viene percepita come “sicura” per l'uso “ricreativo” che molti ne fanno. Non è affatto così e oltre ai suoi tanti effetti nocivi sull'organismo (primi fra tutti i danni al cervello) la cocaina comporta numerosi rischi per il cuore. Il primo infarto “da cocaina” è stato segnalato trent'anni fa, nel 1982, e da allora è stato un crescendo di studi che hanno dimostrato la sua pericolosità per il cuore: modifica la struttura cardiaca, provoca lesioni acute e croniche e aumenta considerevolmente il pericolo di infarti, aritmie e morte improvvisa. I nostri dati per la prima volta dimostrano che i danni ci sono anche in chi non ha alcun sintomo: un esame raffinato come la risonanza ha infatti evidenziato alterazioni che con altri metodi di indagine sono più difficili da riscontrare. Ma ci sono, perciò è importante sottolineare ancora e con più forza quanto la cocaina faccia male al cuore: la probabilità di andare incontro a una patologia “silente” che può poi “risvegliarsi” e provocare un evento cardiovascolare è elevatissima, i consumatori abituali di cocaina devono saperlo», conclude il cardiologo.
Elena Meli
PS: ma se è vera questa cosa, considerata la mole di gente che "pippa" in Italia, quanti infartuati al giorno ci sono nel nostro Paese?
COCAINA, DANNI AL CUORE IN OLTRE 8 CASI SU 10
Dimostrati per la prima volta problemi cardiaci consistenti anche in persone senza sintomi
La cocaina è lo stupefacente più diffuso, “sdoganato” ormai fra i professionisti come fra i ragazzini. E stando ai dati dell'osservatorio di Bruxelles l'Italia è fra i Paesi europei dove il consumo di cocaina è più elevato, mentre secondo uno studio di cinque anni fa dell'Istituto Mario Negri sulle acque reflue della città solo a Milano ogni giorno se ne consumano almeno 9 dosi ogni mille abitanti. I rischi del consumo di cocaina però sono tanti, anche più di quanto si pensasse finora: una ricerca condotta da Giovanni Donato Aquaro e Michele Emdin delle Unità di Risonanza Magnetica e di Medicina Cardiovascolare della Fondazione Monasterio-CNR di Pisa, pubblicata dalla rivista Heart, ha dimostrato per la prima volta che il cuore di chi “tira” cocaina è assai malmesso, anche in assenza di sintomi.
STUDIO – La ricerca, condotta in collaborazione coi SERT della Toscana coordinati da Milo Meini della ASL5, ha coinvolto 40 persone che facevano uso cronico di cocaina (la maggior parte consumandola per inalazione), analizzati attraverso biomarcatori nel sangue specifici di danno miocardico (troponina, NT-proBNP), l'elettrocardiogramma nelle 24 ore, l'ecocardiogramma, il test da sforzo e la risonanza magnetica. Nessuno di loro aveva alcun sintomo di problemi cardiaci, ma la risonanza magnetica ha evidenziato danni al cuore nell'83 per cento dei casi: quasi la metà presentava tracce di edema cardiaco, il 73 per cento aveva segni di fibrosi cardiaca. In altri termini, danni acuti o cronici che pur non dando per il momento alcun sintomo possono rappresentare l'esito di un vero e proprio infarto: si tratta di un evento niente affatto insolito nei cocainomani, infatti si stima che un infarto su quattro in persone con meno di 45 anni sia di fatto da attribuire alla cocaina, mentre circa il 3 per cento delle morti cardiache improvvise sarebbe da imputare a questa droga. «Il 23 per cento dei soggetti che abbiamo analizzato aveva un danno di tipo ischemico, del tutto simile a quello che si vede nel cuore dopo un infarto – racconta Michele Emdin, coordinatore dello studio –. Danni particolarmente consistenti li abbiamo trovati in chi assieme alla cocaina era solito consumare alcol: in questi casi le lesioni cardiache sono frequentissime».
RISCHI – Spesso, purtroppo, chi consuma cocaina non ha idea di quanto possa far male al cuore: «Il consumo di cocaina è in crescita costante nel mondo occidentale – osserva Emdin –. La cocaina oggi è la droga più comunemente usata perché è facile da assumere e da trovare, a costi relativamente bassi, e viene percepita come “sicura” per l'uso “ricreativo” che molti ne fanno. Non è affatto così e oltre ai suoi tanti effetti nocivi sull'organismo (primi fra tutti i danni al cervello) la cocaina comporta numerosi rischi per il cuore. Il primo infarto “da cocaina” è stato segnalato trent'anni fa, nel 1982, e da allora è stato un crescendo di studi che hanno dimostrato la sua pericolosità per il cuore: modifica la struttura cardiaca, provoca lesioni acute e croniche e aumenta considerevolmente il pericolo di infarti, aritmie e morte improvvisa. I nostri dati per la prima volta dimostrano che i danni ci sono anche in chi non ha alcun sintomo: un esame raffinato come la risonanza ha infatti evidenziato alterazioni che con altri metodi di indagine sono più difficili da riscontrare. Ma ci sono, perciò è importante sottolineare ancora e con più forza quanto la cocaina faccia male al cuore: la probabilità di andare incontro a una patologia “silente” che può poi “risvegliarsi” e provocare un evento cardiovascolare è elevatissima, i consumatori abituali di cocaina devono saperlo», conclude il cardiologo.
Elena Meli
PS: ma se è vera questa cosa, considerata la mole di gente che "pippa" in Italia, quanti infartuati al giorno ci sono nel nostro Paese?
- Drugo
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Re: [O.T.] La bamba ma non il famoso singolo musicale.
In ritardo ma ora che rivedo il topic posto..
http://www.libero-news.it/news/830775/D ... caina.html
..capito, capitan findus?!?
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..capito, capitan findus?!?

"Bè,forse sei arrivato al punto. Forse hai appena trovato la definizione di vero amore. Amore è quando uno vuole il suo buco tutte le sere,ma dalla stessa ragazza..” Welsh
""Viviamo tutti sotto lo stesso cielo, ma non tutti abbiamo il medesimo orizzonte." Konrad Adenauer
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Re: [O.T.] La bamba ma non il famoso singolo musicale.
Drugo ha scritto:In ritardo ma ora che rivedo il topic posto..
http://www.libero-news.it/news/830775/D ... caina.html
..capito, capitan findus?!?
si trova più bamba in giro che caramelle
Re: [O.T.] La bamba ma non il famoso singolo musicale.
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Re: [O.T.] La bamba ma non il famoso singolo musicale.
e quindi secondo la legge del marcato? il prezzo dovrebbe scendere, giusto?fredelux ha scritto:Drugo ha scritto:In ritardo ma ora che rivedo il topic posto..
http://www.libero-news.it/news/830775/D ... caina.html
..capito, capitan findus?!?
si trova più bamba in giro che caramelle

c'è poco da fare, la bamba rimarrà sempre in circolazione, ormai non oso dire che sia socialmente accettata, ma in tante occasioni ne ho visto fare uso senza che la gente attorno si facesse il minimo problema, senza contare che tra tutte le droghe è quella che muove (credo) più soldi, e quella più usate dalle "alte sfere" della società
Mi sento così rilassato, oggi. Così in pace con me stesso. Soddisfatto e senza pensieri. Cos'ho che non va?
Re: [O.T.] La bamba ma non il famoso singolo musicale.
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Re: [O.T.] La bamba ma non il famoso singolo musicale.
Di questa cosa qui non gliene è potuto fregare di meno a nessuno!!!!diepa ha scritto:Da corriere.it
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La cocaina è lo stupefacente più diffuso, “sdoganato” ormai fra i professionisti come fra i ragazzini. E stando ai dati dell'osservatorio di Bruxelles l'Italia è fra i Paesi europei dove il consumo di cocaina è più elevato, mentre secondo uno studio di cinque anni fa dell'Istituto Mario Negri sulle acque reflue della città solo a Milano ogni giorno se ne consumano almeno 9 dosi ogni mille abitanti. I rischi del consumo di cocaina però sono tanti, anche più di quanto si pensasse finora: una ricerca condotta da Giovanni Donato Aquaro e Michele Emdin delle Unità di Risonanza Magnetica e di Medicina Cardiovascolare della Fondazione Monasterio-CNR di Pisa, pubblicata dalla rivista Heart, ha dimostrato per la prima volta che il cuore di chi “tira” cocaina è assai malmesso, anche in assenza di sintomi.
STUDIO – La ricerca, condotta in collaborazione coi SERT della Toscana coordinati da Milo Meini della ASL5, ha coinvolto 40 persone che facevano uso cronico di cocaina (la maggior parte consumandola per inalazione), analizzati attraverso biomarcatori nel sangue specifici di danno miocardico (troponina, NT-proBNP), l'elettrocardiogramma nelle 24 ore, l'ecocardiogramma, il test da sforzo e la risonanza magnetica. Nessuno di loro aveva alcun sintomo di problemi cardiaci, ma la risonanza magnetica ha evidenziato danni al cuore nell'83 per cento dei casi: quasi la metà presentava tracce di edema cardiaco, il 73 per cento aveva segni di fibrosi cardiaca. In altri termini, danni acuti o cronici che pur non dando per il momento alcun sintomo possono rappresentare l'esito di un vero e proprio infarto: si tratta di un evento niente affatto insolito nei cocainomani, infatti si stima che un infarto su quattro in persone con meno di 45 anni sia di fatto da attribuire alla cocaina, mentre circa il 3 per cento delle morti cardiache improvvise sarebbe da imputare a questa droga. «Il 23 per cento dei soggetti che abbiamo analizzato aveva un danno di tipo ischemico, del tutto simile a quello che si vede nel cuore dopo un infarto – racconta Michele Emdin, coordinatore dello studio –. Danni particolarmente consistenti li abbiamo trovati in chi assieme alla cocaina era solito consumare alcol: in questi casi le lesioni cardiache sono frequentissime».
RISCHI – Spesso, purtroppo, chi consuma cocaina non ha idea di quanto possa far male al cuore: «Il consumo di cocaina è in crescita costante nel mondo occidentale – osserva Emdin –. La cocaina oggi è la droga più comunemente usata perché è facile da assumere e da trovare, a costi relativamente bassi, e viene percepita come “sicura” per l'uso “ricreativo” che molti ne fanno. Non è affatto così e oltre ai suoi tanti effetti nocivi sull'organismo (primi fra tutti i danni al cervello) la cocaina comporta numerosi rischi per il cuore. Il primo infarto “da cocaina” è stato segnalato trent'anni fa, nel 1982, e da allora è stato un crescendo di studi che hanno dimostrato la sua pericolosità per il cuore: modifica la struttura cardiaca, provoca lesioni acute e croniche e aumenta considerevolmente il pericolo di infarti, aritmie e morte improvvisa. I nostri dati per la prima volta dimostrano che i danni ci sono anche in chi non ha alcun sintomo: un esame raffinato come la risonanza ha infatti evidenziato alterazioni che con altri metodi di indagine sono più difficili da riscontrare. Ma ci sono, perciò è importante sottolineare ancora e con più forza quanto la cocaina faccia male al cuore: la probabilità di andare incontro a una patologia “silente” che può poi “risvegliarsi” e provocare un evento cardiovascolare è elevatissima, i consumatori abituali di cocaina devono saperlo», conclude il cardiologo.
Elena Meli
PS: ma se è vera questa cosa, considerata la mole di gente che "pippa" in Italia, quanti infartuati al giorno ci sono nel nostro Paese?
Eppure per me che, alla tenera età di 41 anni, volevo cominciare a farmi di bamba, è stata una notizia "bloccante"....
PS: si scherza è!!!!!!!
Re: [O.T.] La bamba ma non il famoso singolo musicale.
sto, per una fortunata serie di fattori, assistendo a come l benzoilmetilecgonina penetri nella societa'. io sono solo un osservatore "informato", me ne puo passare davanti una marea (gratis) ma non ho nessun interesse o stimolo quindi ho un postazione privilegiata.
Nel 2005 era introvabile (si doveva ordinare, aspettare e tutto passava tramite UNA persona)...nel 2008 le persone erano 2 e comunque arrivava sempre da shanghai..
adesso nel giro di un annetto sono arivati degli "spaccini" di colore e e' quasi facile come in italia. arriva sempre dagli stessi canali, ma possono fare magazzino e gestione...
L'aspetto e' che non e' una droga per locali, ma solo per stranieri. I cinesi difatti prendono special K o fumano shaboo..
Il che comporta tutta una serie di dinamiche "sociali" che, in un paese dove tutti gli stranieri sono lontanti e si tende a fare "comunella" anche per 2 chiacchere e una bevuta, e' una bomba per la sua diffusione per uso "ricreativo".
Il risultato e' che bene o male ci son finiti "sotto" in un sacco. Un sacco ovviamente riferito al numero comunque basso di stranieri.
Gli italiani che becco in giro (una 10/15) diciamo che sono oltre l'80% cosnumatori abituali..
Io non ho confidenza grande con tutti, ma sto iniziando una blanda campagna di sensibilizzazione: finirci sotto (in cina tra l'altro) non e' bello.
A parte il salasso economico (costa piu che in italia a parita' di qualita', che e' comunque bassina essendo spesso e volentieri molto "chimica"), c'e' un problema di gestione dei flussi: poche persone sono assolutamente identificabili e controllabili dalla polizia che qui di norma sa tutto..
Ma so che forse posso avere un buon feedback con uno e due persone, ma gli altri purtroppo sono sotto..e di parecchio...
Antropologicamente e' spettacolare....umanamente mi dispiace perche; comunque questi ritmi il conto arriva trai 40 e i 50 anni..e con gli interessi..
Nel 2005 era introvabile (si doveva ordinare, aspettare e tutto passava tramite UNA persona)...nel 2008 le persone erano 2 e comunque arrivava sempre da shanghai..
adesso nel giro di un annetto sono arivati degli "spaccini" di colore e e' quasi facile come in italia. arriva sempre dagli stessi canali, ma possono fare magazzino e gestione...
L'aspetto e' che non e' una droga per locali, ma solo per stranieri. I cinesi difatti prendono special K o fumano shaboo..
Il che comporta tutta una serie di dinamiche "sociali" che, in un paese dove tutti gli stranieri sono lontanti e si tende a fare "comunella" anche per 2 chiacchere e una bevuta, e' una bomba per la sua diffusione per uso "ricreativo".
Il risultato e' che bene o male ci son finiti "sotto" in un sacco. Un sacco ovviamente riferito al numero comunque basso di stranieri.
Gli italiani che becco in giro (una 10/15) diciamo che sono oltre l'80% cosnumatori abituali..
Io non ho confidenza grande con tutti, ma sto iniziando una blanda campagna di sensibilizzazione: finirci sotto (in cina tra l'altro) non e' bello.
A parte il salasso economico (costa piu che in italia a parita' di qualita', che e' comunque bassina essendo spesso e volentieri molto "chimica"), c'e' un problema di gestione dei flussi: poche persone sono assolutamente identificabili e controllabili dalla polizia che qui di norma sa tutto..
Ma so che forse posso avere un buon feedback con uno e due persone, ma gli altri purtroppo sono sotto..e di parecchio...
Antropologicamente e' spettacolare....umanamente mi dispiace perche; comunque questi ritmi il conto arriva trai 40 e i 50 anni..e con gli interessi..
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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- Località: Un non-luogo vicino a Grosseto...
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Re: [O.T.] La bamba ma non il famoso singolo musicale.
Anche l'impresario edile che mi ha rifatto il bagno, sicuramente ha meno di 40 anni, e si e' appena preso un infarto!
e dato che non e' particolarmente grasso... hmmm...

e dato che non e' particolarmente grasso... hmmm...