[O.T.] Crisi economica

[Capitanvideo]

un mio conoscente viene dall'altro settore orafo italiano (il casentino) ed ha venduto tutti i macchinari in cina ed aperto un ristorante qua......

Ha fatto bene.

Piuttosto mi sono dimenticato di segnalare l'unico business che funziona alla grande: i famigerati "compro oro"

A valenza sono andato per prima cosa al banco metalli per fondere un paio di Kg di oro vecchio, e ho trovato un mucchio di gente.

Alla mia domanda su "come va il lavoro" mi hanno detto "a gonfie vele", visto che questi "compro oro", spesso gente senza scrupoli, portano decine di Kg al giorno a fondere.

E li ci si guadagna a bestia, sulle disgrazie altrui.

Appena successo mezz'ora fa, una cliente in difficoltà mi ha portato una collanina marcia e gliel'ho scontata una follia, cazzo, piangeva, per una volta il commerciante che e' in me l'ho messo da parte.

Che situazioni di merda......

[Stickman]

un paio di giorni fa ho letto del colpo da 150 kg alla salp

[Capitanvideo]

un paio di giorni fa ho letto del colpo da 150 kg alla salp

Si, allucinante.

Cmq l'oro e' diventato il bene rifugio per eccellenza, con le crisi monetarie e' l'unico "investimento" praticamente sicuro.

[Tasman]

http://www.video.mediaset.it/video/iene ... rioso.html

no comment.

[dostum]

sisi...inoltre la popolazione jap ha un tasso di crescita bassissimo e sono vecchi.
in cina hanno un problema simile legato alla politica del figlio unico, ma sono comunque di piu.
I rapporti non saranno mai idilliaci, pero la cina ha inviato degli esperti in loco. (i cinesi sono molto esperti di disastri purtroppo..)

Ecco:

pomeriggio del 18 marzo, il presidente cinese Hu Jintao si è recato all'Ambasciata del Giappone in Cina per esprimere cordoglio per le vittime del terremoto dell'11 marzo, e ha avuto un breve incontro con l'ambasciatore Uchiro Niwa.

A nome del governo e del popolo della Cina, Hu Jintao ha espresso i sensi del più sincero conforto all'ambasciatore e al popolo giapponese e il più profondo cordoglio per le vittime. Egli ha detto che il governo e il popolo cinesi stanno attivamente assistendo i lavori di soccorso del Giappone e continueranno a fornire tutto l'aiuto necessario. Il governo cinese segue da vicino la sicurezza dei cittadini cinesi in Giappone. Dopo il terremoto dell'11 marzo, il governo giapponese ha aiutato attivamente i cittadini cinesi sul posto; la parte cinese esprime un sincero ringraziamento in merito.

[Parakarro]

cominciata la guerra in Libia... bene! finalemente abbiamo qualcuno che pagherà i nostri debiti..

[Mr. G]

Questo articolo sarebbe da riportare in almeno altri due topic... scelgo questo, mi pare più appropriato:

Articolo completo http://attiliofolliero.blogspot.com/201 ... ta-ci.html

Premessa

Quel che un mese fa era un putsch militare interno per assicurarsi il controllo dei giacimenti della Libia, divenuto poi un golpe fallito, ha preso finalmente le sembianze di una manovra separatista infruttuosa. Per andare a buon fine, gli sponsor “occulti” di Francia, Inghilterra e Stati Uniti devono sporcarsi le mani- con un intervento diretto. Opportuno riflettere sul perchè la Germania si defila e dice nein. Siamo tornati ai tempi dell’invasione anglo-francese dell’Egitto, dopo la nazionalizzazione del canale di Suez.
. . .
Si sa che gli inglesi sono nemici dell’unificazione europea, eterni cavalli di Troia di Washington, ma oggi le elites dirigenti italiane subiscono impotenti le iniziative sanzionatorie di un Paese in serio affanno, con i conti in forte disordine, disperato al punto che scalpita scompostamente per risarcirsi con la ricchezza concreta dell’oro nero (mica le bubbole cartacee della City e di Wall street). Con il disastro della Louisiana, la British Petroleum è parecchio malconcia, e dopo il “disastro perfetto” del Giappone anche i Lloyds annaspano e cercano liquidità.
. . .
A questo punto dobbiamo evidenziare qualcosa di inquietante, molto inquietante, avvenuto prima del terremoto del Giappone, a detta di alcuni arrivato come una provvidenziale manna dal cielo, a salvare le compagnie di assicurazioni e riassicurazioni.
La Lloyd’s è tra le più importanti compagnie del mondo ed ha come principale base operativa un paese in profonda crisi economica, qual’è il Regno Unito. Le sue azioni, quotate alla borsa di Londra, dopo aver raggiunto un valore massimo a 824,82 sterline nel corso della seduta borsistica del 3 di maggio del 2002, sono progressivamente scese, fino a toccare il minimo a 33,0 sterline il 21 gennaio del 2009.

Successivamente si rivitalizzarono parzialmente, risalendo fino a 125 sterline nel corso di quello stesso anno 2009. Nell’autunno del 2009 conservavano ancora un valore di circa 100 sterline, dopo di che una nuova caduta, che ha coinvolto tutto il settore. I Lloyd’s hanno raggiunto una quotazione di 100 sterline l’ultima volta il 23 di ottobre del 2009. Da allora non solo non sono mai più riuscite a oltrepassare quota cento, ma nel corso di tutto il 2010 non sono mai andate oltre un valore medio di 50/60 sterline; solamente nel mese di settembre del 2010 hanno avuto valori superari a 70, arrivando a 79,15 il 21 settembre.

Nel semestre precedente al terremoto del Giappone le Lloyd venivano scambiate mediamente a 60 sterline. Il volume, ossia la quantità di azioni vendute e comprate giornalmente nell’ultimo anno è stato di circa 150/200 milioni. Ogni giorno, dunque venivano scambiate non più di 200 milioni di azioni Lloyd’s; molto raramente si sono raggiunte punte superiori e solo in isolati casi hanno superato i 600 e perfino 700 milioni di azioni scambiate nel corso di una giornata.

Improvvisamente, pochi giorni prima del terremoto ed esattamente il 25 febbraio, il volume di azioni della Lloyd’s scambiate supera i 4,2 miliardi di pezzi, ed il prezzo aumenta nel corso di quella giornata dalle 62,50 sterline iniziali fino a 91,95 sterline. Un repentino apprezzamento di quasi il 50%; nel corso di quella stessa seduta il prezzo ritorna alla media degli ultimi mesi, praticamente attorno alle 60 sterline. In sostanza, quel giorno si sono scambiate le azioni che generalmente si cambiano in un mese ed oltre.

La domanda ovviamente è molto inquietante:
perchè una attenzione così grande verso questa impresa di assicurazioni?
Perchè pochi giorni prima di uno dei più devastanti terremoti della storia, c’è stato uno megascambio di azioni della Lloyd’s così inusuale?
Imponderabili variabili di un mercato volubile e capriccioso?
Veggenza o sesto e settimo senso degli affari?

[dboon]

Cliente rapina la propria banca

http://www.altarimini.it/News34802-rapi ... marino.php

le parti si sono invertite per una volta !

condannato in pochi giorni a 1 anno e 4 mesi
con patteggiamento

[Parakarro]

nuova accisa sul carburante per finanziare la cultura... praticamente con la benzina pagheremo il porssimo cinepanettone.

il ministro dell'agricultura passa alla cultura (ahuahuaha) il ministro dell'agricultura cambia di nuovo... incredibile come poco venga considerato un settore chiave della nostra economia fondata più sull'eccellenze che sulla quantità... al turismo una velina, all'agricultura un ex udc messo lì come scambio per la stabilità.... bhà....

[Giulio Tremonti]

Nuove imposte e protezionismo, alla faccia del governo liberista!

[Parakarro]

Nuove imposte e protezionismo, alla faccia del governo liberista!

posso chiederti cosa ne pensi delle "quote latte"!? (io ne sono sempre stato contrario...ma sono contrario purealle manifestazioni dei produttori furbetti)

chiedo perchè tra qualche anno verranno eliminate le cosiddette "quote uva" o "quote vino" ed il mercato dei produttori diventerà più "libero"...basterà comprare un terreno ed impiantarci la vite... cosa del quale sono assolutamente favorevole...

curioso poi come l'Europa sia per le quote latte e contro le quote vino... chissà chissà...

[red8man]

Veramente anche le quote latte spariranno oltre al contributo PAC.

Poi, tutti a consumare latte baltico e dell'Europa centro-orientale che le aziende comprano a 19 eurocent al litro trasporto compreso quando, da noi ma anche in Francia e Germania, costa il doppio e non aiuta gli allevatori a coprire i costi di produzione.

p.s.: per quelli che vogliono fare gli spiritosi sappiano che ogni giorno arriva una nave in Olanda carica di latte appena munto in Nuova Zelanda.

[Giulio Tremonti]

Se ti riferisci alle multe non pagate da quel migliaio di furbetti protetti dalla Lega che vorrebbe farle pagare alla collettività (con scorno della stragrande maggioranza degli allevatori onesti che le quote se l'è pagate, magari ipotecando la casa), è una vergogna che poteva accadere solo in Italia.

Le quote latte in sè sono uno strumento per contingentare la produzione, tenere artificialmente i prezzi alti e tutelare migliaia di piccole aziende inefficienti con i soldi dei contribuenti, quindi ne penso tutto il male possibile. In generale tutta la PAC è anacronistica e sembra che anche i parrucconi della burocrazia europea se ne stiano accorgendo ma la strada è lunga. Una sana concorrenza farebbe uscire dal mercato quelle aziende che campano parassitariamente e premierebbe quelle che fanno bene il proprio lavoro (e già oggi competono sui mercati mondiali dove ci stanno tranquillamente il Tavernello ma anche il Barolo e il Brunello).

Non ho nessun problema a bere latte olandese o mitteleuropeo. Se qualcuno, per motivi strani, ritiene che il latte sussidiato italiano sia più buono sarà anche disposto a pagarlo di più. E se sono tanti ad esserne convinti, gli allevatori riusciranno a coprire i costi di produzione, altrimenti fòra dai ball.

[Helmut]

Le quote latte in sè sono uno strumento per contingentare la produzione, tenere artificialmente i prezzi alti e tutelare migliaia di piccole aziende inefficienti con i soldi dei contribuenti, quindi ne penso tutto il male possibile.

Pure io.

Ma c'è un motivo di fondo. Tutta, dico tutta la produzione agricola nell'UE è sovvenzionata dalla spesa pubblica, per un motivo molto semplice.

Realizza meno profitto dell'industria e dei servizi, e tenderebbe ad essere abbandonata.

Il cotone del Mali, dazi compresi, costa meno di quello francese. Ma quello francese viene sovvenzionato dall'UE.

E' un circolo vizioso che va spezzato.

[Drogato_ di_porno]

È un circolo vizioso che non spezzeranno mai Helmut, e aggiungo per fortuna. Passi il cotone del Mali, ma per gli alimenti non si può basare tutto sul trasporto a grandi distanze. Siccome conviene produrre le arance in Cina, tutto il pianeta le importa dalla Cina anche a decine di migliaia di km di distanza. Più aumenta la distanza tra produttore e consumatore più aumentano i rischi dal punto di vista della salute (se il cotone del Mali fa cagare, non nuoce alla salute). Per certi settori il localismo deve restare, pur se meno conveniente, sto cristo di liberismo va contemperato