Chi viene con la spada perirà per la spada
La NATO sta sviluppando in modo significativo la sua presenza militare nel bacino del Mar Nero. Secondo il capo del Comando Europeo delle Forze Armate statunitensi, l'ammiraglio James Stavridis, il Corpo dei Marine allargherà le sue attività nella regione del Mar Nero.
Secondo la versione ufficiale di Stavridis che per inciso ricopre anche la carica di Comandante Supremo Alleato (OER) NATO in Europa, l'aumento del numero di Marine USA è dovuto alla necessità di formare le forze alleate in previsione di un ulteriore dispiegamento in Afghanistan.
Secondo Stavridis nel 2011 gli Stati Uniti hanno pianificato diversi tipi di collaborazione con ben 14 paesi nella regione del Mar Nero, che includono la preparazione degli eserciti degli stati partner per il dispiegamento in Afghanistan e la formazione dei sottufficiali.
Tuttavia non ha specificato a quali paesi si riferisse. Anche se dovessimo inserire la Moldavia nell’elenco dei paesi della regione del Mar Nero, non si arriverebbe a 14 stati. Gli stati che hanno pieno accesso al Mar Nero sono infatti: Russia, Ucraina, Romania, Bulgaria, Turchia e Georgia.
Ovviamente non è prevista alcuna collaborazione con la Russia. Dobbiamo ritenere che Stavridis avesse in mente i paesi della Cooperazione economica del Mar Nero, che comprendono Armenia, Azerbaigian, Grecia, Serbia e Albania? In questo caso l’America avrebbe nella regione solo 11 partner potenziali. Inoltre Armenia e Serbia sono riluttanti nell’inviare le proprie truppe alla guerra in Afghanistan.
Nell’elenco dei paesi della regione del Mar Nero Stavridis potrebbe aver inserito la Polonia. Ha confessato che, insieme a due battaglioni georgiani, i suoi collaboratori hanno preparato un paio di brigate polacche. Considerando il vecchio sogno delle élite polacche, di volersi espandere "da un mare all'altro”, non sarebbe poi così sbagliato includerla tra i paesi della regione del Mar Nero. Anche se tutto ciò non dà una risposta esauriente circa i piani di Washington nella regione.
Sorgono diverse altre domande circa la preparazione dell'operazione in Afghanistan. In primo luogo, perché per le operazioni contro i talebani i militari georgiani verranno addestrati, non tanto in Afghanistan, ma sul loro territorio, quando il terreno operativo dei due paesi è notevolmente differente?
Inoltre, secondo Stavridis, le parti hanno già avviato esercitazioni congiunte. Nel corso dell'esercitazione le forze della Marina degli Stati Uniti si sono avvalse di mezzi aerei senza equipaggio, che sorvolavano lungo i fianchi delle navi e svolgevano altre manovre. Un ruolo fondamentale è stato svolto dalle navi da guerra che chiaramente erano intente a colpire la costa. Sembra strano, perché anche volendolo, non sarebbero in grado di inviare una flotta in Afghanistan.
Allo stesso tempo, i Royal Marine della British Royal Navy stanno conducendo insoliti allenamenti con i loro omologhi ucraini, non lontano dalla base principale della flotta russa sul Mar Nero.
Gli allenamenti si stanno svolgendo nella Vecchia Crimea, presso la base del Corpo dei Marine sul Mar Nero nel centro di addestramento delle truppe della difesa costiera della Marina Ucraina. Stando alle storie che girano intorno alle manovre, si tratterebbe di un "workshop per condividere esperienze nello svolgimento di missioni di pace".
Quali sono i veri obiettivi perseguiti dai paesi NATO nella regione? Un capitano di primo rango, 1° Vice-Presidente dell'Accademia per le questioni di Geopolitica, così ha risposto alla domanda posta da Pravda.ru: "Gli americani, oltre a preparare carne da cannone tra i paesi satelliti per farli partecipare ad operazioni punitive contro l'Afghanistan, si stanno preparando ad azioni di combattimento nella regione del Mar Nero”.
Questa volta non sarà più un conflitto locale come fu la guerra del 2008, ma una guerra su larga scala. Basti ricordare la dichiarazione resa dal responsabile dell’Accademia delle Scienze Militari, Gareev il 26 marzo, dove sfiorò questo argomento.
Inoltre, si può trarre la stessa conclusione dai dati disponibili circa i gruppi di costruzioni NATO nel bacino del Mar Nero ed alle frontiere occidentali russe. Gli Stati Uniti stanno cominciando ad implementare nuove basi militari in Polonia e ad aggiornare quelle esistenti, per prepararsi ad accogliere un numero molto più elevato di truppe.
Il riarmo militare NATO ai confini russi sta ad indicare chiaramente che sono in pieno svolgimento i preparativi per l'aggressione. Dobbiamo riconoscere alle truppe statunitensi che la preparazione per un attacco contro un possibile avversario militare è, sotto ogni aspetto, condotto secondo il più alto livello di professionalità.
Anche il fatto che gli inglesi, con l'approvazione dei nostri fratelli ucraini, stiano affinando le competenze per una guerra in Crimea vicino a Sebastopoli, la dice lunga. Questi sono gli anelli di una catena che, da quando Rockefeller è salito al potere, i capitali internazionali delle oligarchie contro altri paesi hanno adottato una politica di aggressione comune.
Infatti, se noi tracciamo dei parallelismi storici, il mondo si trova nella stessa situazione del 1939 … oggi la premessa all'inizio della guerra globale, è stata l'aggressione statunitense e dei suoi paesi satelliti contro Iraq ed Afghanistan; ultimamente contro la Libia. La domanda è quando si verificherà anche sul “Mar nero” quanto è avvenuto in Libia?
Non è che gli USA ed i suoi satelliti europei siano cattivi, è solo che la prosperità delle loro economie dipende dal controllo delle risorse mondiali di materie prime. In una crisi, non hanno altra scelta. Per quanto riguarda lo scoppio del conflitto con la Russia, ci sono ragioni più che sufficienti affinché ciò accada.
Ad esempio, potrebbero nuovamente giocare il copione georgiano, oppure ritentare quello libico. L'Occidente è molto sensibile ai gruppi terroristici che operano nel Nord del Caucaso. E’ sufficiente una scorsa alla stampa occidentale per capire come tali eventi vengano occultati. Dopo un altro raid effettuato con successo contro i militanti, la NATO potrebbe dapprima levare una voce in difesa di "guerriglieri e rivoluzionari" ed in seguito, operare secondo il copione previsto.
Sergey BalmasovPravda.Ru
