Silente ha scritto:P.S. Hai ricevuto il mio pm nel quale ti parlavo strabene di Bonaventura? Se si, come mai egli non ne ha ancora sentito parlare?
Possibile che voialtri tagliagole abbiate perso il vezzo della chiacchiera e della diceria fine a sé stessa?
Giuro che non l'ho capita.
Scusa
Ho il vizio di dare per scontato che tutti leggano tutto, quando la prima a non farlo sono io.
Se vuoi, clicca qui: viewtopic.php?f=2&t=30553&start=15
A partire dall'intervento di Bonaventura, il settimo dall'alto.
Scrivo per vivere,
scrivo per sognare,
scrivo per vivere quello che ora posso solo sognare,
ed anche ciò che un giorno tornerò a vivere.
Pensa che credevo che "tagliagole" fosse un insulto dovuto al mio essere carnivoro, a differenza tua, di Franco Libero Manco e di San Girolamo.
(scherzi a parte, credevo fosse davvero dovuto a quello)
Ti sorprenderà, e qui termino con l'off topic, ma partecipando a una cena in cui si mangia carne e c'é un vegetariano, vegano o no, le battute si sprecano, a prescindere dal comportamento del vegetariano in questione.
Siccome è un'esperienza comune, vissuta da diversi di noi, ci dovrà essere una spiegazione. Forse sono semplicistica, nel pensare che sia una forma di aggressività verso il diverso? Oppure è un senso di colpa mascherato?
Però prova a immedesimarti, o a fingerti vegetariano una volta, casomai ti pungesse vaghezza di sperimentare, e vedrai che sorprese.
Scrivo per vivere,
scrivo per sognare,
scrivo per vivere quello che ora posso solo sognare,
ed anche ciò che un giorno tornerò a vivere.
ORA CAPISCO TUTTO! Sei vegetariana! Come ho fatto a non capirlo prima! Era ovvio, chiaro, lapalissiano, l'uovo (di tofu o seitan, sia ben chiaro) di Colombo!
Che ingenuo sono stato, io che in epoche remote mi nutrivo degli scritti di Capitini un giorno si ed uno no... eppure dal tenore del tuo intervento nel topic del truce baldazzi (che, come ben saprai, è vegano di VII livello quindi non mangia qualsiasi cosa proietti un'ombra) era chiarissimo!
SIL ora l'interazione tra noi due sarà molto più chiara, e tu dovresti aver capito sia il perché che il perchè...
Vai di mp di lodi, io mi sono già portato avanti col lavoro
Silente ha scritto:“L’Anticristo sarà un convinto spiritualista (per cui per essere buoni cristiani è proibito essere spiritualisti),un ammirevole filantropo (per cui essere filantropi è un’attitudine da reprimere se si vuole essere cristiani), un pacifista impegnato e solerte (per cui essere pacifisti, non lo era forse Gesù? è condizione condannata dalla Chiesa), un vegetariano osservante (per cui nutrire compassione per i più deboli, gli animali, è considerata una attitudine anticristiana), un animalista determinato e attivo, (per cui interessarsi della sofferenza delle creature di Dio e cercare di impedire la loro stessa estinzione è un atteggiamento contrario ai principi della Chiesa). Per la Chiesa l’Anticristo non è colui che per definizione è agli antipodi di Cristo ma tutto ciò che è diverso dalla Chiesa. Con questo principio nel corso di 1800 la Chiesa ha sterminato con il rogo e la mannaia molte comunità di perfetti imitatori di Cristo come i Valdesi, i Catari, i Monfortini, gli Stendigi, gli Apostolici, i Lollardi ecc. colpevoli non di non essere come Cristo ma di non essere come la Chiesa. Infatti questi vivevano in povertà, castità, umiltà, mitezza e proclamavano l’ugualianza."
L'esempio di come chi intende una cosa poi venga citato per fargliene dire un'altra.....
YANKEE-Crew Official President: per la supremazia dell'erotismo occidentale - contro il pornopiattume delle melanzane, soviet e mangia-sushi!
Silente ha scritto:
Ti sorprenderà, e qui termino con l'off topic, ma partecipando a una cena in cui si mangia carne e c'é un vegetariano, vegano o no, le battute si sprecano, a prescindere dal comportamento del vegetariano in questione.
Siccome è un'esperienza comune, vissuta da diversi di noi, ci dovrà essere una spiegazione. Forse sono semplicistica, nel pensare che sia una forma di aggressività verso il diverso? Oppure è un senso di colpa mascherato?
Però prova a immedesimarti, o a fingerti vegetariano una volta, casomai ti pungesse vaghezza di sperimentare, e vedrai che sorprese.
Ti posso citare la mia esperienza da consumatore saltuario di carne, che diventerebbe forse vegetariano domani,
non fosse per l'amore che porta a sua maestà il porco ('l 'nimal).
Il vegetariano è quella persona che prende parte a una grigliata da venticinque e ottiene
che una delle due griglie sia "votata" alle verdure, mentre le altre ventiquattro persone si accalcano sulla griglia rimanente.
Che è solo un aneddoto, non una risposta universale a una domanda universale:
il "diverso", quand'è rigido, rompe l'anima agli "uguali"... una frecciata ogni tanto se la merita pure.
Ma siamo off topic.
Ultima modifica di Blif il 30/01/2011, 2:25, modificato 3 volte in totale.
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)
Tornando in topic, il cristianesimo non prevede clero. Clero cristiano è un ossimoro.
Matteo, 23 (8-10) ha scritto:
Ma voi non fatevi chiamare "rabbì'', perché uno solo è il vostro maestro e voi siete tutti fratelli.
E non chiamate nessuno "padre" sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello del cielo.
E non fatevi chiamare "maestri", perché uno solo è il vostro Maestro, il Cristo.
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)
Silente ha scritto:No, era un tentativo di pace con l'unico forumista che mi dispiace non amare.
P.S. Hai ricevuto il mio pm nel quale ti parlavo strabene di Bonaventura? Se si, come mai egli non ne ha ancora sentito parlare?
Possibile che voialtri tagliagole abbiate perso il vezzo della chiacchiera e della diceria fine a sé stessa?
ma........allora........MI AMI !!!!!!!!!
STATO LADRO & RAPINATORE
La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)
[quote="Silente"]Canella, è per te.
Prendilo come un dono, nonché una risposta a quella tua definizione gettata lì, di "Odio irrazionale".
Anzi, non prenderlo "Come" un dono: lo è proprio.
Sil.
"Sicuramente la categoria più preoccupata, a mio avviso, sembra essere quella clericale anche se fa di tutto per ignorare l’esistenza stessa del problema. Niente (a mio avviso) come l’etica del vegetarismo può mettere in crisi la morale cattolica. La nostra etica e la nostra compassione è più vasta e più profonda, il nostro amore più autentico e più disinteressato. Gli ultimi a riconoscere la fratellanza universale saranno sicuramente i preti i quali (a mio avviso) scelgono la carriera ecclesiastica anche o soprattutto perché la loro religione li autorizza a disporre della vita di ogni essere non umano e questo li fa sentire importanti: il loro Dio li benedice quando squartano un agnello e lo divorano. Gli ultimi a restare con la carne tra i denti: loro che, ufficialmente, hanno rinunciato ai piaceri del sesso come potrebbero rinunciare anche alla carne? Come si giustifica il prete davanti ad un laico che senza avere la presunzione di essere ad immagine di Dio e senza voler essere un rappresentare in terra della misericordia, della bontà e dell’amore divino, chiede rispetto e compassione non solo per gli esseri umani ma anche per gli animali, mentre essi spingono a reprimere il naturale sentimento di compassione verso la sofferenza di questi nostri sventurati fratelli e di affondare con disinvoltura il coltello nel cuore e nelle loro viscere?.
L’antropocentrismo, cioè la visione sventuratamente più o meno diffusa in tutte le popolazioni umane per cui si ritiene che l’uomo abbia per legge naturale il diritto di disporre della vita degli animali (il cardine teologico delle tre religioni monoteiste) è a mio avviso la causa della maggior parte delle sventure umane specialmente quelle di più recente manifestazione, come la distruzione dell’ambiente, l’esplosione delle malattie degenerative dovute ai grassi animali, la disumanizzazione della coscienza umana e gli orrori dei campi di concentramento-mattatoi per gli animali. Tale visione, ereditata dall’infausto comando biblico “Soggiogate la terra” e “Crescete e moltiplicatevi”, sta portando il pianeta e i suoi abitanti sull’orlo di un’ecatombe universale.
Nel 2005 nella basilica del Laterano in un simposio tenuto apposta per ribadire la centralità dell’uomo nel creato Mons. Angelo Scola ha affermando: “Il cristianesimo e l’antropocentrismo stanno insieme o cadono insieme”. E siccome i vegetariani/animalisti considerano l’antropocentrismo l’ideologia più perniciosa e devastante, ciò che preclude lo sviluppo della sensibilità dell’animo umano, della compassione universale e della valorizzazione del diverso, è facile comprendere che la Chiesa vede in noi vegetariani il Diavolo, l’Anticristo, come si trovò ad affermare il cardinale Biffi durante un miting a Bologna nell’anno 2000. Biffi, ispirandosi alle parole del filosofo russo Solovev “L’Anticristo sarà un convinto spiritualista (per cui per essere buoni cristiani è proibito essere spiritualisti),un ammirevole filantropo (per cui essere filantropi è un’attitudine da reprimere se si vuole essere cristiani), un pacifista impegnato e solerte (per cui essere pacifisti, non lo era forse Gesù? è condizione condannata dalla Chiesa), un vegetariano osservante (per cui nutrire compassione per i più deboli, gli animali, è considerata una attitudine anticristiana), un animalista determinato e attivo, (per cui interessarsi della sofferenza delle creature di Dio e cercare di impedire la loro stessa estinzione è un atteggiamento contrario ai principi della Chiesa). Per la Chiesa l’Anticristo non è colui che per definizione è agli antipodi di Cristo ma tutto ciò che è diverso dalla Chiesa. Con questo principio nel corso di 1800 la Chiesa ha sterminato con il rogo e la mannaia molte comunità di perfetti imitatori di Cristo come i Valdesi, i Catari, i Monfortini, gli Stendigi, gli Apostolici, i Lollardi ecc. colpevoli non di non essere come Cristo ma di non essere come la Chiesa. Infatti questi vivevano in povertà, castità, umiltà, mitezza e proclamavano l’ugualianza."
Scritto da Franco Libero Manco.
Pardon ho sbagliato il quote
Ti ringrazio per il dono , ma in realtà puntavo ad un sommesso minimalismo,in cui, anche un'ateo di mezz'età, con l'aggravante di aver lasciato una notula dall'avvocato per avere funerali civili e bandiera rossa, ormai sulle soglie della senescenza, comprende che il fenomeno Chiesa (o,meglio, Chiese), sia difficilmente riducibile al solo Clero, ai soli estremismi etc etc.....
naturalmente mi sono dovuto confrontare al tramonto della mia esistenza, con queste complessità, proprio perchè anche io, pur in assenza di un dio, ho coltivato e condiviso una forma di religione (nello specifico mi riferisco al Socialismo)
Ultima modifica di CanellaBruneri il 30/01/2011, 13:15, modificato 1 volta in totale.
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie
Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)
Rispondo senza citare nessuno, perché non ho voglia di fare un multi quote, non vogliatemene ma sono sveglia da poco, ancora devo mangiare e in verità avevo acceso il pc giusto per guardare la posta, poi mi sono ricordata che dovevo sgridare Gambo e siccome sono ligia al dovere ho preferito rimandare la colazione.
Gambo, pardon, ma l'odio di cui parlavo era il MIO.
Fine della sgridata.
Blif. Cos'hai scritto?
Roba da prenderti a pugnalate con una zucchina! Noi a quel tipo di grigliate ci asteniamo dal partecipare, di norma, e non è tanto difficile capire il perché. Ci sono invece eventi, tipo matrimoni, il natale e altre cose, dove non ci si può esimere, ed è lì partono "Simpaticissimi" frizzi e lazzi.
Belnudo: ho scritto "Che mi dispiace non amare". Va da sé che ce ne sono altri che odio con assoluta tranquillità, persino con una certa generosità (immaginami con una margherita in bocca), altri che mi sono indifferenti e così via.
Nelle infinite sfumature dei sentimenti, a te non riserbo odio né malanimo: anzi, m'inchino al tuo genio! Quale mente grandiosa devi avere, per essere stato capace di partorire quel "Catto-islamico-comunista" che è diventato il mio insulto preferito!
Scrivo per vivere,
scrivo per sognare,
scrivo per vivere quello che ora posso solo sognare,
ed anche ciò che un giorno tornerò a vivere.
Suvvia a quelli che criticano in toto la Chiesa ricordo che la la liturgia cattolica è davvero bella da vedere e lo dico io ateo costretto qualche volta ad entrare in chiesa per qualche battesimo, matrimonio o funerale. Vuoi mettere la tristezza di un matrimonio in Comune, magari davanti al segretario comunale, rispetto ad uno in chiesa?
Poi tutti i preti che ho conosciuto sono dotati di bella eloquenza e sanno come parlare alla gente. Affrontarla a muso duro e in maniera diretta serve a poco, ci saranno sempre dei compromessi da fare col Vaticano per qualunque forza politica italiana che aspiri a governare questo paese.
Tiffany ateismo e anticlericalismo sono due concetti disgiunti, il tuo post ne è la dimostrazione.
Posizione legittima la tua, ma discutibile ciascuna affermazione che hai fatto: matrimonio in comune più triste di quello in chiesa? Certo, se il parametro che prendi è una carnevalata siamo d'accordo, ma tra un prete vestito da buffone che spara cazzate ed unisce in matrimonio gente che mette il piede in chiesa solo nel giorno in cui si sposa ed un funzionario che mi fa firmare un foglio su cui sono presenti dirtti e doveri a cui devo adempiere se voglio impegnare con un'altra persona non ho dubbi personalmente su quale sia la cosa più triste.
I preti hanno eloquenza se gli si concede di fondare le loro filippiche su dogmi accettati anche dall'interlocutore, altrimenti l' eloquenza va a farsi beatamente fottere: tutti siamo eloquenti se non contraddetti nel merito di ciò che affermiamo e non dimenticare che i corvi passano la loro "vita" a non fare un cazzo d'altro se non imparare a memoria quello che devono dire e ad affinare quella che tu chiami "eloquenza" ma che altro non è se non sofistica di bassissimo livello fondata su dogmi.
Vero è che qualsiasi governante dovrà scendere a patti col vaticano per governare in itaglia (fino a quando esisterà il vaticano), e qui sta la risposta ad ogni forma di arretratezza che pervade da sempre il nostro paese, soprattutto su temi sui quali c'è di mezzo una parvenza di etica a qualsasi livello. Affrontarli a muso duro serve a tenerli il più possibile al loro posto, e questo per quanto mi riguarda è giusto finchè i corvi non impareranno a rivolgersi ai loro seguaci per i temi etici senza pretendere di regolamentare o interferire nella vita civile anche di chi non crede alle loro retrograde puttanate.
Bonaventura ha scritto:Tiffany ateismo e anticlericalismo sono due concetti disgiunti, il tuo post ne è la dimostrazione.
Posizione legittima la tua, ma discutibile ciascuna affermazione che hai fatto: matrimonio in comune più triste di quello in chiesa? Certo, se il parametro che prendi è una carnevalata siamo d'accordo, ma tra un prete vestito da buffone che spara cazzate ed unisce in matrimonio gente che mette il piede in chiesa solo nel giorno in cui si sposa ed un funzionario che mi fa firmare un foglio su cui sono presenti dirtti e doveri a cui devo adempiere se voglio impegnare con un'altra persona non ho dubbi personalmente su quale sia la cosa più triste.
I preti hanno eloquenza se gli si concede di fondare le loro filippiche su dogmi accettati anche dall'interlocutore, altrimenti l' eloquenza va a farsi beatamente fottere: tutti siamo eloquenti se non contraddetti nel merito di ciò che affermiamo e non dimenticare che i corvi passano la loro "vita" a non fare un cazzo d'altro se non imparare a memoria quello che devono dire e ad affinare quella che tu chiami "eloquenza" ma che altro non è se non sofistica di bassissimo livello fondata su dogmi.
Vero è che qualsiasi governante dovrà scendere a patti col vaticano per governare in itaglia (fino a quando esisterà il vaticano), e qui sta la risposta ad ogni forma di arretratezza che pervade da sempre il nostro paese, soprattutto su temi sui quali c'è di mezzo una parvenza di etica a qualsasi livello. Affrontarli a muso duro serve a tenerli il più possibile al loro posto, e questo per quanto mi riguarda è giusto finchè i corvi non impareranno a rivolgersi ai loro seguaci per i temi etici senza pretendere di regolamentare o interferire nella vita civile anche di chi non crede alle loro retrograde puttanate.
Ciao
da ateo incallito ti consiglio questa splendida lettura che "mette a confronto senza compromessi né accomodamenti, il cattolicesimo, l'ortodossia, il protestantesimo e l'anglicanismo con il messaggio originario, prestando loro in questo modo un servizio ecumenico": Hans Kung - Cristianesimo
I was having fish n chips with my dad this week. He had cod, I had plaice. He said: good cod! I said, space is the plaice! - Sun Ra
Plo, grazie, l'ho già letto.
Conosco bene le posizioni riformiste di Kung, di cui, oltre a "Cristianesimo" ho letto anche "Ebraismo" ed "Islam". E' un teorico con le contropalle (perdonami l'eufemismo) e sicuramente un fine pensatore anti grearchie vaticane da sempre. La sua teoria unificata del tutto sposta su un piano epistemologico-filosofico il discorso religioso, come è giusto che sia, e lungi da me paragonare od includere anche lontanamente interlocutori del genere, con cui è sempre un piacere confrontarsi ed, anzi, in questo caso specifico, dai quali c'è solo da imparare, tra la marmaglia chiesarola.
Contraccambio il consiglio, e da ateo ed anticlericale incallito mi permetto di consigliarti a mia volta un'altra splendida lettura, che riporta il discorso a qualcosa di più vicino a ciò di cui stavo discutendo sopra:
Hitchens Christopher - Dio non è grande. Come la religione avvelena ogni cosa
"La fede religiosa è inestirpabile, appunto perché siamo creature ancora in evoluzione. Non si estinguerà mai, o almeno non si estinguerà finché non vinceremo la paura della morte, del buio, dell'ignoranza e degli altri". Questa la tesi da cui parte "Dio non è grande". Muovendosi tra l'analisi dei testi di fondazione delle grandi religioni (Bibbia e Corano sopra tutti) e la riflessione sull'attualità politica e sullo scontro di civiltà in atto, Hitchens costruisce un implacabile atto di accusa contro le follie cui l'uomo si abbandona nel nome di una fede: oscurantismo, superstizione, intolleranza, senso di colpa, terrore verso la sessualità, anti-secolarismo. Contro questi non-valori, e memore della grande tradizione laica anglosassone, Hitchens reclama un ritorno alle idee dell'illuminismo, intessendo un elogio arguto e a tratti commovente della ragione umana. Un saggio che senza mai rinunciare alle armi dell'ironia e del paradosso, costringe faziosamente il lettore a schierarsi.