13enni....

[Paperinik]

Provo un attimo a dire la mia. Lo so che frega un cazzo a nessuno ma seghe non ho voglia né potrei farmele, cos'altro fare non so e m'è venuto a mente di fare una sorta di comparazione sociale.
Quando avevo 12 anni, 1996 o giù di lì, l'ambiente sociale, la cultura e i costumi non erano certo come adesso. Così come quando andavo alle elementari. Mi rivedo nelle foto di mia nonna nel giardino dietro casa, assime a mia sorella e mia cugina, con quei vestiti da denuncia per maltrattamenti, una cosa francamente abbietta a ripensarci...allora non c'era molto. Il lavoro dei genitori, l'accudimento dei nonni, qualche svago extrascolastico che solitamente era ginnastica artistica, nuoto, pattinaggio, calcio...il mondo era quasi tutto in pochi chilometri in linea d'aria.

Prendiamo i dodicenni, e le dodicenni, di oggi. Vivono in una società con valori (?) stravolti, l'apparire e l'immagine sono quasi tutto quel che si richiede. Internet ti porta a conoscenza di ciò che offre il mondo oltre le tue 4 mura ed hai MILIONI di possibilità espressive, la tv è un condensato di troie prese oramai a modello e simbolo di emancipazione.
Lo sport, se prima era quasi un riempitivo gioioso, adesso è sport vero e proprio: già a 13 anni ci sono sportive affermate e campionesse di varie discipline (una di qui del granducato è campionessa nazionale di pattinaggio artistico, per dire); sono più sviluppate fisicamente e, abituate nello sport, più determinate a raggiungere obiettivi nella vita, e quindi più mature, intraprendenti e disinvolte.
La moda si è buttata sugli adolescenti e i bambini e gli abiti pensati per adulti li adattano anche per le ragazzine (e quasi tutte le case di moda hanno una divisione "kids"), col risultato che se giri per centri commerciali non è raro vedere ragazzine e bambine (ma quanto è labile il confine?) che sembrano a sfilate di moda (alcune possono permettersi pure taglie da adulto).
http://www.diesel.com/collection/diesel ... collection
http://www.blumarine.com/#/it/collectio ... rno-201011
Io non so un cazzo di abbigliamento femminile né di sport, ma fra un po' oramai, a patto di evidenti tratti somatici, non distinguo più una 13enne da una ventenne. Anzi, non sarei proprio capace di associare un'età ad una persona...me ne rimarrò qui, nel mio sottosuolo, a ricordarmi 12enne con i miei vestiti di stracci, con i pattini a rotelle nello stanzone di mio nonno...

[belnudo]

E lo stesso aumento tra i più adulti influenza di nuovo i più piccoli: è un circolo vizioso.

devo correggerti, semmai è un
circolo VIRTUOSO

In teoria si', in pratica il problema e' che magari le ragazzine vogliono quelli piu' grandi e snobbano i coetanei, che accumulano frustrazioni enormi. Da li' a Columbine il passo e' breve
(lo so che i ragazzini non hanno il porto d'armi, ma un papa' che va a caccia ce l'hanno in molti... )

cazzo dici?
Da che mondo è mondo le ragazzine sono più mature dei loro coetanei e li hanno sempre snobbati, è così la vita.

[belnudo]

Provo un attimo a dire la mia. Lo so che frega un cazzo a nessuno ma seghe non ho voglia né potrei farmele, cos'altro fare non so e m'è venuto a mente di fare una sorta di comparazione sociale.
Quando avevo 12 anni, 1996 o giù di lì, l'ambiente sociale, la cultura e i costumi non erano certo come adesso. Così come quando andavo alle elementari. Mi rivedo nelle foto di mia nonna nel giardino dietro casa, assime a mia sorella e mia cugina, con quei vestiti da denuncia per maltrattamenti, una cosa francamente abbietta a ripensarci...allora non c'era molto. Il lavoro dei genitori, l'accudimento dei nonni, qualche svago extrascolastico che solitamente era ginnastica artistica, nuoto, pattinaggio, calcio...il mondo era quasi tutto in pochi chilometri in linea d'aria.

Prendiamo i dodicenni, e le dodicenni, di oggi. Vivono in una società con valori (?) stravolti, l'apparire e l'immagine sono quasi tutto quel che si richiede. Internet ti porta a conoscenza di ciò che offre il mondo oltre le tue 4 mura ed hai MILIONI di possibilità espressive, la tv è un condensato di troie prese oramai a modello e simbolo di emancipazione.
Lo sport, se prima era quasi un riempitivo gioioso, adesso è sport vero e proprio: già a 13 anni ci sono sportive affermate e campionesse di varie discipline (una di qui del granducato è campionessa nazionale di pattinaggio artistico, per dire); sono più sviluppate fisicamente e, abituate nello sport, più determinate a raggiungere obiettivi nella vita, e quindi più mature, intraprendenti e disinvolte.
La moda si è buttata sugli adolescenti e i bambini e gli abiti pensati per adulti li adattano anche per le ragazzine (e quasi tutte le case di moda hanno una divisione "kids"), col risultato che se giri per centri commerciali non è raro vedere ragazzine e bambine (ma quanto è labile il confine?) che sembrano a sfilate di moda (alcune possono permettersi pure taglie da adulto).
http://www.diesel.com/collection/diesel ... collection
http://www.blumarine.com/#/it/collectio ... rno-201011
Io non so un cazzo di abbigliamento femminile né di sport, ma fra un po' oramai, a patto di evidenti tratti somatici, non distinguo più una 13enne da una ventenne. Anzi, non sarei proprio capace di associare un'età ad una persona...me ne rimarrò qui, nel mio sottosuolo, a ricordarmi 12enne con i miei vestiti di stracci, con i pattini a rotelle nello stanzone di mio nonno...

questa mi attizza particolarmente, qualcuno ha il suo cellulare?

[Oxelo]

Fai schifo..

[belnudo]

Fai schifo..

Ti spiego perché Tu sei un pedofilo senza sapere di esserlo; in psicanalisi il tuo atteggiamento può essere riassunto così:
"Anche dentro di noi c’è forse un fanciullino, ed è lui che s’impaurisce di queste cose; prova un po’ tu [o Socrate] a convincerlo di non avere paura della morte, quasi non fosse che un bau bau". (Fedone, XXIV)

In tema di pedofilie esiste una polarità, dalla quale è difficile fuoriuscire, tra accettazione e colpevolizzazione.
Si tratta di un inganno autoassolutorio con alla base una rappresentazione ingenua del male, la quale svolge la funzione utilitaristica di sollevare la collettività da ogni responsabilità: l’eliminazione del male attraverso l’eliminazione fisica del perverso o l’eliminazione del fantasma della perversità.
La tua è una vera e propria censura di ordine moralistico.
In queste reazioni del senso morale diffuso si legge «il rinvio a conflitti inespressi che ogni atteggiamento moralistico e spietatamente intransigente svela. L’indignazione esprime in generale lo sforzo di controllare un’indole incline a lasciarsi andare a quelle riprovevoli gesta».
La tua è la reazione istintiva dell’uomo della strada che coglie nella cronaca di fatti di pedofilia l’occasione ideale per sentirsi rassicurato circa la propria integrità.

Tu saresti stato capace di incarcerare e condannare a morte V. Nabokov per "lolita".
Per tua autoanalisi, leggi con piacere Cappuccetto Rosso e Biancaneve? se sì, incomincia a preoccuparti.

PS naturalmente so che non hai capito l'ironia del testo e dell'immagine del post precedente.
Per le citazioni fai uno sforzo e cercale su google

[Mavco Pizellonio]

Dio mio che idiota.

[Drugo]

Fai schifo..

Ti spiego perché Tu sei un pedofilo senza sapere di esserlo; in psicanalisi il tuo atteggiamento può essere riassunto così:
"Anche dentro di noi c’è forse un fanciullino, ed è lui che s’impaurisce di queste cose; prova un po’ tu [o Socrate] a convincerlo di non avere paura della morte, quasi non fosse che un bau bau". (Fedone, XXIV)

In tema di pedofilie esiste una polarità, dalla quale è difficile fuoriuscire, tra accettazione e colpevolizzazione.
Si tratta di un inganno autoassolutorio con alla base una rappresentazione ingenua del male, la quale svolge la funzione utilitaristica di sollevare la collettività da ogni responsabilità: l’eliminazione del male attraverso l’eliminazione fisica del perverso o l’eliminazione del fantasma della perversità.
La tua è una vera e propria censura di ordine moralistico.
In queste reazioni del senso morale diffuso si legge «il rinvio a conflitti inespressi che ogni atteggiamento moralistico e spietatamente intransigente svela. L’indignazione esprime in generale lo sforzo di controllare un’indole incline a lasciarsi andare a quelle riprovevoli gesta».
La tua è la reazione istintiva dell’uomo della strada che coglie nella cronaca di fatti di pedofilia l’occasione ideale per sentirsi rassicurato circa la propria integrità.

Tu saresti stato capace di incarcerare e condannare a morte V. Nabokov per "lolita".
Per tua autoanalisi, leggi con piacere Cappuccetto Rosso e Biancaneve? se sì, incomincia a preoccuparti.

PS naturalmente so che non hai capito l'ironia del testo e dell'immagine del post precedente.
Per le citazioni fai uno sforzo e cercale su google

ti stimo

[Lord Zork]

Lo sport, se prima era quasi un riempitivo gioioso, adesso è sport vero e proprio: già a 13 anni ci sono sportive affermate e campionesse di varie discipline (una di qui del granducato è campionessa nazionale di pattinaggio artistico, per dire); sono più sviluppate fisicamente e, abituate nello sport, più determinate a raggiungere obiettivi nella vita, e quindi più mature, intraprendenti e disinvolte.

Nadia Comăneci?
Novella Calligaris?
...

[cytherea]

http://www.blumarine.com/#/it/collectio ... rno-201011

Papero, dei due link che hai messo ne ho cliccato uno a caso e quello che ho visto sono solo delle bambine, niente di particolare.

Il discorso che fai tu, non è roba di oggi, è vecchio come il mondo.

[Drugo]

Mi sa che sta ancora meglio qua che su "YOUNG POWER"..

[XCLARAX]

la più sexy resta sempre eva ionesco e non c'è storia...

[Stickman]

prrrrrrrrrrrrrrrrrr

[XCLARAX]

prrrrrrrrrrrrrrrrrr

stai parlando con me?
stai parlando con me?

[Stickman]

prrrrrrrrrrrrrrrrrr

prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr?
prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr?

prrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrrr

[XCLARAX]

sei un 13enne