prostituzione
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Re: prostituzione
perchè imparare a usare il congiuntivo quando sono così brava ad aprire il culo...
SPETTACOLARE!!!
potevi anche fare il post in quello dedicato a Mister B.
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La libertà è tutto, è tutto - Assalti Frontali
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Non so dei vostri buoni propositi perchè non mi riguardano esiste una sconfitta pari al venire corroso che non ho scelto io ma è dell'epoca in cui vivo - CCCP fedeli alla linea
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Pigiama????????? Quelle sono le mutande - citazione da diabolik68
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- MauroG
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Re: prostituzione
bhe si, forse li di sicuro avrei avuto maggior seguito
Siamo cresciuti con la televisione che ci ha convinto che un giorno saremmo diventati miliardari, miti del cinema, rock stars. Ma non é cosi. E lentamente lo stiamo imparando. E ne abbiamo veramente le palle piene. (Tyler Durden, Fight Club)
Re: prostituzione
Ecco IMHO è importante superare la figura tradizionale del magnaccia in favore di quella del Sex Manager che utilizza le nuove tecnologie esemina le tipologie di mercato ed amplia il business
Manette al manager del sesso
"A libro paga cento prostitute"
Ragazze e transessuali lavoravano per lui in appartamenti a Savona, Imperia, e nel resto d'Italia. Al vertice dell'organizzazione un insospettabile trentacinquenne savonese
Da corriere in un'azienda di trasporti a manager dell'industria sessuale. Con ineccepibile professionalità, dagli annunci sui giornali o attraverso i siti internet, numero telefonico attivo giorno e notte, gestiva centinaia di prostitute e transessuali che lavoravano per lui in appartamenti a Savona, Imperia, persino Bologna, Bergamo, Verona e nel sud Italia.
Dopo due mesi di indagini, la squadra mobile della Questura di Savona ha scoperto e arrestato Giombattista Impoco, insospettabile trentacinquenne savonese, che ora dovrà rispondere di sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Gli agenti della Mobile lo hanno sorpreso mentre stava accompagnando in una delle cinque case a disposizione sul territorio ligure un trans brasiliano arrivato da Bologna pronto a sostituire uno dei tanti "colleghi".
Secondo gli inquirenti, ogni alcova fruttava all'uomo almeno 4mila euro al mese al netto delle spese e delle percentuali date alle prostitute. L'attività andava così bene nel savonese che stava per aprire un nuovo "centro" ad Albissola Mare: pare che tra i clienti vi fossero personaggi noti e insospettabili della "Savona bene", tra cui ricchi imprenditori e professionisti, e che il corriere organizzasse festini a base di cocaina coi facoltosi clienti e le prostitute.
Nel corso dell'operazione coordinata dal pm Giovanni Battista Ferro sono stati sequestrati telefoni cellulari utilizzati per parlare con i transessuali, schede sim card, contratti di locazione degli appartamenti e vari appunti ritenuti "utili" dagli investigatori. Nell'ambito della medesima indagine anche due cittadini stranieri di origine brasiliana sono stati denunciati per inosservanza della normativa sull'immigrazione.
Manette al manager del sesso
"A libro paga cento prostitute"
Ragazze e transessuali lavoravano per lui in appartamenti a Savona, Imperia, e nel resto d'Italia. Al vertice dell'organizzazione un insospettabile trentacinquenne savonese
Da corriere in un'azienda di trasporti a manager dell'industria sessuale. Con ineccepibile professionalità, dagli annunci sui giornali o attraverso i siti internet, numero telefonico attivo giorno e notte, gestiva centinaia di prostitute e transessuali che lavoravano per lui in appartamenti a Savona, Imperia, persino Bologna, Bergamo, Verona e nel sud Italia.
Dopo due mesi di indagini, la squadra mobile della Questura di Savona ha scoperto e arrestato Giombattista Impoco, insospettabile trentacinquenne savonese, che ora dovrà rispondere di sfruttamento della prostituzione e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.
Gli agenti della Mobile lo hanno sorpreso mentre stava accompagnando in una delle cinque case a disposizione sul territorio ligure un trans brasiliano arrivato da Bologna pronto a sostituire uno dei tanti "colleghi".
Secondo gli inquirenti, ogni alcova fruttava all'uomo almeno 4mila euro al mese al netto delle spese e delle percentuali date alle prostitute. L'attività andava così bene nel savonese che stava per aprire un nuovo "centro" ad Albissola Mare: pare che tra i clienti vi fossero personaggi noti e insospettabili della "Savona bene", tra cui ricchi imprenditori e professionisti, e che il corriere organizzasse festini a base di cocaina coi facoltosi clienti e le prostitute.
Nel corso dell'operazione coordinata dal pm Giovanni Battista Ferro sono stati sequestrati telefoni cellulari utilizzati per parlare con i transessuali, schede sim card, contratti di locazione degli appartamenti e vari appunti ritenuti "utili" dagli investigatori. Nell'ambito della medesima indagine anche due cittadini stranieri di origine brasiliana sono stati denunciati per inosservanza della normativa sull'immigrazione.
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Re: prostituzione
E' bello pensare che Palermo sia come Amsterdam
Federico (Fds): «Palermo è come Amsterdam: una città a luci rosse»
Il consigliere del nuovo partito di Miccichè scrive al prefetto e chiede il pugno duro contro la prostituzione
Amsterdam «la strada delle luci rosse»
PALERMO - Palermo come Amsterdam: prostitute ad ogni angolo. È quanto sostiene il consigliere provinciale Giuseppe Federico (Forza del Sud), che dopo aver richiesto senza ottenere risultati l'intervento dell'amministrazione comunale, decide di lanciare un appello al Prefetto di Palermo Giuseppe Caruso nel tentativo di porre fine al fenomeno della prostituzione in strada che ogni sera trasforma molte vie della città in quartieri a luci rosse. Il consigliere del nuovo partito di Miccichè chiede al Prefetto di restituire decoro alle strade del Foro Italico, della Stazione centrale e di via Lincoln.
PALERMO COME AMSTERDAM - «Palermo come Amsterdam. Con la differenza che in alcuni quartieri della città olandese – dice Federico - tutto ciò è legale diventando attrazione turistica, mentre nel capoluogo dell’Isola è una vergogna da vedere e i turisti che sono interessati a una passeggiata serale vengono scoraggiati. Varie volte ho sollecitato il Comune a prendere un provvedimento, ma la salvaguardia della città non sembra più interessare al sindaco Cammarata
Federico (Fds): «Palermo è come Amsterdam: una città a luci rosse»
Il consigliere del nuovo partito di Miccichè scrive al prefetto e chiede il pugno duro contro la prostituzione
Amsterdam «la strada delle luci rosse»
PALERMO - Palermo come Amsterdam: prostitute ad ogni angolo. È quanto sostiene il consigliere provinciale Giuseppe Federico (Forza del Sud), che dopo aver richiesto senza ottenere risultati l'intervento dell'amministrazione comunale, decide di lanciare un appello al Prefetto di Palermo Giuseppe Caruso nel tentativo di porre fine al fenomeno della prostituzione in strada che ogni sera trasforma molte vie della città in quartieri a luci rosse. Il consigliere del nuovo partito di Miccichè chiede al Prefetto di restituire decoro alle strade del Foro Italico, della Stazione centrale e di via Lincoln.
PALERMO COME AMSTERDAM - «Palermo come Amsterdam. Con la differenza che in alcuni quartieri della città olandese – dice Federico - tutto ciò è legale diventando attrazione turistica, mentre nel capoluogo dell’Isola è una vergogna da vedere e i turisti che sono interessati a una passeggiata serale vengono scoraggiati. Varie volte ho sollecitato il Comune a prendere un provvedimento, ma la salvaguardia della città non sembra più interessare al sindaco Cammarata
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Re: prostituzione
Come cavolo fanno a contarli?
Data: 26/11/2010
14:20 PROSTITUZIONE: PRBC, IN VALLE D'AOSTA 5-7 MILA CLIENTI
(ANSA) - AOSTA, 26 NOV - Sono tra 5.000 e 7.000 i valdostani che frequentano le prostitute. Il dato e' stato comunicato da Claudio Magnabosco, referente dell'associazione 'Progetto la ragazza di Benin City' (Prbc), il quale precisa in una nota che sono tra 30 e 50 le ragazze nigeriane che si prostituiscono in Valle d'Aosta.
''L'indagine nazionale sulla realta' sommersa delle nigeriane vittime della tratta, commissionata dal Ministero Pari Opportunita' a Isoke Aikpitanyi, presenta dati - spiega Magnabosco - regione per regione. E i dati smentiscono che la Valle d'Aosta sia solo marginalmente interessata, idea basata sul fatto che la maggior parte delle ragazze che si prostituiscono in Valle d'Aosta raggiungono alcune zone storiche spostandosi dal Piemonte. E' vero, invece, che molte hanno basi sicure in Valle d'Aosta: i clienti le contattano telefonicamente e poi le prelevano soprattutto alla stazione ferroviaria di Chatillon, dove non e' infrequente vedere auto che le aspettano o minibus che ne raccolgono quattro o cinque a volta. Dalla stessa stazione o da quella di Aosta, le ragazze rientrano poi, il giorno dopo o a fine week end, alle localita' di provenienza''.
Data: 26/11/2010
14:20 PROSTITUZIONE: PRBC, IN VALLE D'AOSTA 5-7 MILA CLIENTI
(ANSA) - AOSTA, 26 NOV - Sono tra 5.000 e 7.000 i valdostani che frequentano le prostitute. Il dato e' stato comunicato da Claudio Magnabosco, referente dell'associazione 'Progetto la ragazza di Benin City' (Prbc), il quale precisa in una nota che sono tra 30 e 50 le ragazze nigeriane che si prostituiscono in Valle d'Aosta.
''L'indagine nazionale sulla realta' sommersa delle nigeriane vittime della tratta, commissionata dal Ministero Pari Opportunita' a Isoke Aikpitanyi, presenta dati - spiega Magnabosco - regione per regione. E i dati smentiscono che la Valle d'Aosta sia solo marginalmente interessata, idea basata sul fatto che la maggior parte delle ragazze che si prostituiscono in Valle d'Aosta raggiungono alcune zone storiche spostandosi dal Piemonte. E' vero, invece, che molte hanno basi sicure in Valle d'Aosta: i clienti le contattano telefonicamente e poi le prelevano soprattutto alla stazione ferroviaria di Chatillon, dove non e' infrequente vedere auto che le aspettano o minibus che ne raccolgono quattro o cinque a volta. Dalla stessa stazione o da quella di Aosta, le ragazze rientrano poi, il giorno dopo o a fine week end, alle localita' di provenienza''.
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- Antonchik
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Re: prostituzione
In val d'aosta ci sono 7000 abitanti? 

Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
Re: prostituzione
Le Ragazze prima di praticare lo sconto spettante ai militari dovranno farsi mostrare il tesserino onde evitare che ne usufruiscano
i non aventi diritto.
Catania: spacciandosi per carabiniere pretendeva prestazione da prostituta, arrestato
Catania, 1 dic. (Adnkronos) - I Carabinieri di Acireale, nel catanese, durante uno specifico servizio di contrasto della prostituzione, hanno arrestato N.R., 48enne incensurato, per tentata violenza sessuale. L'uomo e' stato bloccato mentre all'interno di un Bed & Breakfast, qualificandosi come carabiniere, stava tentando di costringere una ecuadoriana a concedersi gratuitamente. L'arrestato e' stato associato presso la Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza.
i non aventi diritto.
Catania: spacciandosi per carabiniere pretendeva prestazione da prostituta, arrestato
Catania, 1 dic. (Adnkronos) - I Carabinieri di Acireale, nel catanese, durante uno specifico servizio di contrasto della prostituzione, hanno arrestato N.R., 48enne incensurato, per tentata violenza sessuale. L'uomo e' stato bloccato mentre all'interno di un Bed & Breakfast, qualificandosi come carabiniere, stava tentando di costringere una ecuadoriana a concedersi gratuitamente. L'arrestato e' stato associato presso la Casa Circondariale di Catania Piazza Lanza.
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Re: prostituzione
Viterbo - 12 dicembre 2010 - ore 2,25
- "Tra i clienti delle prostitute c'erano carabinieri e personaggi che lavorano in Procura".
A dichiararlo sono gli avvocati Maria Rita Sermoneta e Valerio Panichelli, difensori di due degli imputati al processo per riduzione in schiavitù di due minorenni romene.
Una svolta inattesa. Che ha lasciato basita la corte ed è arrivata a pochi minuti dalla fine della seduta. Pesante come un macigno.
Nell'udienza di ieri, nell'aula della corte d'assise del tribunale viterbese, l'avvocato Sermoneta ha letto il verbale con le dichiarazioni di Ankuta, la ragazza che, nel 2005, fu portata in Italia insieme alla sua amica Livia per prostituirsi. Avevano 15 e 16 anni all'epoca.
Livia fu ascoltata in aula nel vivo del processo. Ankuta no. Della ragazza si sono perse le tracce da anni. La sua testimonianza è contenuta nei verbali di interrogatorio acquisiti dalla corte. Ed è qui che si legge che, tra i clienti di Ankuta, spiccavano alcuni carabinieri e un uomo che la ragazza incontrò in seguito al bar, fuori dal Palazzo di giustizia di Viterbo.
"Ero con un ispettore che mi ha detto che quell'uomo lavorava in Procura - è scritto nel verbale -. Inoltre, Angela (la donna che avrebbe, secondo l'accusa, fatto da "custode" alle ragazze, ndr) mi ha detto che, tra i clienti, c'erano anche dei carabinieri, che però non sapevano che ero minorenne. Avevo i loro numeri di telefono memorizzati sul cellulare, tra le ultime chiamate".
Un fatto che, secondo i legali, è la prova più lampante che Livia e Ankuta non sono state ridotte in schiavitù. Se così fosse stato, dicono gli avvocati, avrebbero potuto chiedere aiuto anche ai loro stessi clienti-carabinieri. Ma non lo fecero mai.
--------------------------------------------------------------------------------
"Le ragazze avevano scelto di prostituirsi"
Che le due baby-prostitute erano libere, a detta delle difese, emergerebbe da molti altri particolari. "Libera, innanzitutto, era stata la loro scelta di venire in Italia per prostituirsi - afferma l'avvocato Marco Russo, difensore dei due fratelli marocchini alla sbarra -. Livia cercò di far credere di essere stata costretta a lasciare la Romania, per andare a lavorare in una pizzeria a Viterbo. Ma fu lei stessa a dire al pm che le era stato offerto di fare la prostituta in Italia per 2mila euro al mese. A lei, come ad Ankuta. E loro avevano accettato".
Nessuna segregazione, dunque. Nessuna prigionia, secondo l'avvocato Russo (che ha monopolizzato l'udienza con le sue tre ore di arringa). Tant'è vero che le ragazze avevano due cellulari. Quello di Ankuta era addirittura intestato a lei.
E Livia, che aveva i genitori a Roma, a pochi chilometri di distanza, non ha mai provato a chiamarli, contrariamente a quanto faceva prima di arrivare a Viterbo. "Quando viveva in Romania con il nonno, non passava giorno che Livia non sentiva la madre e il padre - fa notare, ancora l'avvocato -. Se era così disperata, perché non ha cercato la sua famiglia?".
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"Livia e Ankuta erano libere di uscire"
Anche le intercettazioni, secondo le difese, smentiscono l'accusa. Specie quando, al telefono, Livia dice di "essere a spasso", "in giro". E succede più di una volta. "Segno evidente - afferma Russo - che Livia e Ankuta erano libere di uscire e di fare tutto quello che volevano". Compreso dormire con i loro "aguzzini", come faceva Livia con uno degli imputati, Samuel Cola. Il che, a detta del suo difensore Mario Murano, potrebbe far sorgere dei ragionevoli dubbi sulla violenza sessuale perpetrata da Cola su Livia.
Per ognuno dei propri assistiti, le difese hanno chiesto l'assoluzione, con formula piena o, quanto meno, derubricando il reato di riduzione in schiavitù in quello di sfruttamento della prostituzione.
Il processo proseguirà il 22 gennaio e il 26 febbraio, con le arringhe degli altri avvocati.
- "Tra i clienti delle prostitute c'erano carabinieri e personaggi che lavorano in Procura".
A dichiararlo sono gli avvocati Maria Rita Sermoneta e Valerio Panichelli, difensori di due degli imputati al processo per riduzione in schiavitù di due minorenni romene.
Una svolta inattesa. Che ha lasciato basita la corte ed è arrivata a pochi minuti dalla fine della seduta. Pesante come un macigno.
Nell'udienza di ieri, nell'aula della corte d'assise del tribunale viterbese, l'avvocato Sermoneta ha letto il verbale con le dichiarazioni di Ankuta, la ragazza che, nel 2005, fu portata in Italia insieme alla sua amica Livia per prostituirsi. Avevano 15 e 16 anni all'epoca.
Livia fu ascoltata in aula nel vivo del processo. Ankuta no. Della ragazza si sono perse le tracce da anni. La sua testimonianza è contenuta nei verbali di interrogatorio acquisiti dalla corte. Ed è qui che si legge che, tra i clienti di Ankuta, spiccavano alcuni carabinieri e un uomo che la ragazza incontrò in seguito al bar, fuori dal Palazzo di giustizia di Viterbo.
"Ero con un ispettore che mi ha detto che quell'uomo lavorava in Procura - è scritto nel verbale -. Inoltre, Angela (la donna che avrebbe, secondo l'accusa, fatto da "custode" alle ragazze, ndr) mi ha detto che, tra i clienti, c'erano anche dei carabinieri, che però non sapevano che ero minorenne. Avevo i loro numeri di telefono memorizzati sul cellulare, tra le ultime chiamate".
Un fatto che, secondo i legali, è la prova più lampante che Livia e Ankuta non sono state ridotte in schiavitù. Se così fosse stato, dicono gli avvocati, avrebbero potuto chiedere aiuto anche ai loro stessi clienti-carabinieri. Ma non lo fecero mai.
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"Le ragazze avevano scelto di prostituirsi"
Che le due baby-prostitute erano libere, a detta delle difese, emergerebbe da molti altri particolari. "Libera, innanzitutto, era stata la loro scelta di venire in Italia per prostituirsi - afferma l'avvocato Marco Russo, difensore dei due fratelli marocchini alla sbarra -. Livia cercò di far credere di essere stata costretta a lasciare la Romania, per andare a lavorare in una pizzeria a Viterbo. Ma fu lei stessa a dire al pm che le era stato offerto di fare la prostituta in Italia per 2mila euro al mese. A lei, come ad Ankuta. E loro avevano accettato".
Nessuna segregazione, dunque. Nessuna prigionia, secondo l'avvocato Russo (che ha monopolizzato l'udienza con le sue tre ore di arringa). Tant'è vero che le ragazze avevano due cellulari. Quello di Ankuta era addirittura intestato a lei.
E Livia, che aveva i genitori a Roma, a pochi chilometri di distanza, non ha mai provato a chiamarli, contrariamente a quanto faceva prima di arrivare a Viterbo. "Quando viveva in Romania con il nonno, non passava giorno che Livia non sentiva la madre e il padre - fa notare, ancora l'avvocato -. Se era così disperata, perché non ha cercato la sua famiglia?".
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"Livia e Ankuta erano libere di uscire"
Anche le intercettazioni, secondo le difese, smentiscono l'accusa. Specie quando, al telefono, Livia dice di "essere a spasso", "in giro". E succede più di una volta. "Segno evidente - afferma Russo - che Livia e Ankuta erano libere di uscire e di fare tutto quello che volevano". Compreso dormire con i loro "aguzzini", come faceva Livia con uno degli imputati, Samuel Cola. Il che, a detta del suo difensore Mario Murano, potrebbe far sorgere dei ragionevoli dubbi sulla violenza sessuale perpetrata da Cola su Livia.
Per ognuno dei propri assistiti, le difese hanno chiesto l'assoluzione, con formula piena o, quanto meno, derubricando il reato di riduzione in schiavitù in quello di sfruttamento della prostituzione.
Il processo proseguirà il 22 gennaio e il 26 febbraio, con le arringhe degli altri avvocati.
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Re: prostituzione
Non pagare la prostituta è uno stupro
Sentenza della Cassazione: confermata la condanna per violenza sessuale e privata ad un uomo di Sestri Levante
http://www.corriere.it/cronache/10_marz ... aabe.shtml
Che merda.
Sentenza della Cassazione: confermata la condanna per violenza sessuale e privata ad un uomo di Sestri Levante
http://www.corriere.it/cronache/10_marz ... aabe.shtml
Che merda.
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
Re: prostituzione
Papero tu le uccidi quindi sto problema non lo hai (ti puoi riprendere i soldi tanto NON ti hanno soddisfatto)!Paperinik ha scritto:Non pagare la prostituta è uno stupro
Sentenza della Cassazione: confermata la condanna per violenza sessuale e privata ad un uomo di Sestri Levante
http://www.corriere.it/cronache/10_marz ... aabe.shtml
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Re: prostituzione
SamaritAno?
Sfruttamento della prostituzione,
sacerdote arrestato in Sardegna
29 dicembre 2010
HOME > ITALIA
2
Don Giovanni Usai, sacerdote di Assolo, in provincia di Oristano, fondatore e responsabile della comunità Il Samaritano per il recupero dei detenuti in una struttura nelle campagne di Arborea, è stato arrestato ieri pomeriggio dai carabinieri con l’accusa di favoreggiamento della prostituzione e violenza sessuale.
L’arresto è scattato in esecuzione di un ordine di custodia cautelare ai domiciliari emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Oristano, Mauro Pusceddu, su richiesta del pubblico ministero Nadia Lecca.
Insieme con il sacerdote - un uomo di 67 anni, che ha dedicato la sua vita agli emarginati e ai detenuti - è stato arrestato anche un ospite della comunità, il nigeriano Eze Alphonsus (35 anni), accusato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
La notizia dell’arresto è stata subito comunicata all’arcivescovo Ignazio Sanna, che sta trascorrendo alcuni giorni di ferie in Germania e che per il momento ha preferito non commentare, aspettando di farlo al suo rientro in città, previsto per domani. La notizia si è diffusa velocemente anche in città, dove don Usai è molto conosciuto, visto che il sacerdote era anche cappellano del carcere di Oristano.
Sul fronte dell’inchiesta, i carabinieri mantengono il più stretto riserbo, anche perché le indagini sono tutt’altro che concluse: i fatti per i quali è stato disposto l’arresto di don Usai e di Alphonsus sono avvenuti all’interno della comunità Il Samaritano, e la vittima della presunta violenza sessuale sarebbe un’ospite della stessa struttura.
Dopo l’arresto, don Usai ha trascorso la sua prima notte agli arresti domiciliari a Oristano, in una struttura messa a disposizione dalla Diocesi.
Sfruttamento della prostituzione,
sacerdote arrestato in Sardegna
29 dicembre 2010
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Don Giovanni Usai, sacerdote di Assolo, in provincia di Oristano, fondatore e responsabile della comunità Il Samaritano per il recupero dei detenuti in una struttura nelle campagne di Arborea, è stato arrestato ieri pomeriggio dai carabinieri con l’accusa di favoreggiamento della prostituzione e violenza sessuale.
L’arresto è scattato in esecuzione di un ordine di custodia cautelare ai domiciliari emesso dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Oristano, Mauro Pusceddu, su richiesta del pubblico ministero Nadia Lecca.
Insieme con il sacerdote - un uomo di 67 anni, che ha dedicato la sua vita agli emarginati e ai detenuti - è stato arrestato anche un ospite della comunità, il nigeriano Eze Alphonsus (35 anni), accusato di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.
La notizia dell’arresto è stata subito comunicata all’arcivescovo Ignazio Sanna, che sta trascorrendo alcuni giorni di ferie in Germania e che per il momento ha preferito non commentare, aspettando di farlo al suo rientro in città, previsto per domani. La notizia si è diffusa velocemente anche in città, dove don Usai è molto conosciuto, visto che il sacerdote era anche cappellano del carcere di Oristano.
Sul fronte dell’inchiesta, i carabinieri mantengono il più stretto riserbo, anche perché le indagini sono tutt’altro che concluse: i fatti per i quali è stato disposto l’arresto di don Usai e di Alphonsus sono avvenuti all’interno della comunità Il Samaritano, e la vittima della presunta violenza sessuale sarebbe un’ospite della stessa struttura.
Dopo l’arresto, don Usai ha trascorso la sua prima notte agli arresti domiciliari a Oristano, in una struttura messa a disposizione dalla Diocesi.
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Re: prostituzione
Perchè non mi sorprendo?
Seguiremo gli sviluppi...se ce ne saranno e se saranno resi pubblici soprattutto...
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Gothic, autobannati, ma seriamente (Nip)
Siamo una elite, gente che, partendo dal porno come strumento di autoerotismo, lo ha sublimato a forma di conoscenza (scb)
Se non ti lecchi le dita godi solo a metà (anonimo)
Siamo una elite, gente che, partendo dal porno come strumento di autoerotismo, lo ha sublimato a forma di conoscenza (scb)
Se non ti lecchi le dita godi solo a metà (anonimo)
Re: prostituzione
Perchè perchè la domenica mi lasci sempre sola per andare a vedere
la partita?
Mercoledì di coppa, i mariti escono
Boom di clienti per le prostitute
IL CASO. L'altra sera la polizia ha portato in questura 15 squillo romene. Nelle serate di Champions più lucciole in strada. L'alibi dei maschi: «Vado al bar a vedere la partita»
Vicenza. «Cara, vado, c'è la Champions...» Un mercoledì come tanti all'insegna del calcio, una serata con gli amici al bar, davanti alla tv, per seguire la squadra del cuore. Peccato che Inter - Bayern Monaco non sia l'unica ragione a spingere tanti vicentini a voler trascorrere la serata fuori casa.
Forse è solo una coincidenza, fatto sta che, ad ogni partita importante, ad uscire dopo cena non sono solo gli appassionati di calcio, ma anche le squillo.
Dopo controlli su controlli le zone calde della prostituzione, nelle ultime settimane, sono apparse pressoché deserte. Difficile, quindi, non notare che le uniche serate "movimentate" sono state quelle delle grandi sfide della Champions League.
Si va fuori, si guarda la partita, magari concedendosi un intervallo un po' più lungo dei 15 minuti tra un tempo e l'altro. L'importante è sapere come va a finire, perché in famiglia, al rientro, si potrebbe essere accolti da un «Com'è andata?» e non è il caso di farsi cogliere impreparati. E se, come è accaduto mercoledì scorso l'Inter affonda in casa al 90', la sconfitta, per alcuni uomini, potrà dirsi meno amara.
Il ritorno di una presenza massiccia di prostitute lungo la strada regionale 11 e in viale San Lazzaro in concomitanza con le partite non è sfuggiato alla polizia. Tanto che, proprio in occasione dell'ultima sfida calcistica, non è mancato un controllo a tappeto che ha dato i suoi frutti. Se, infatti, nigeriane, albanesi ed extracomunitarie in genere sono pressoché sparite dalla circolazione (per molte di loro sembra si tratti di vacanze forzate in attesa che i pattugliamenti delle forze dell'ordine si diradino), ungheresi e romene continuano a lavorare sentendosi sicure. Proprio quest'ultime, tuttavia, sono incappate nelle volanti, mercoledì, alle 22, quando Inter - Bayern era ancora 0-0. In quindici hanno passato la notte in questura per accertamenti. Le più giovani hanno appena vent'anni, la più vecchia 34, quasi tutte, tuttavia, sono tra i 24 e i 25. Sono state rilasciate il mattino dopo ma l'operazione è comunque servita a "censirle". Benché comunitarie, infatti, possono soggiornare in Italia con visto turistico per soli tre mesi. Se entro i 90 giorni non avranno provveduto a regolarizzare la loro posizione per loro scatterà l'espulsione.
Intanto non resta che aspettare le prossime partite di Champions, in programma l'8 marzo. Quella sera, però, anche le donne usciranno di casa per andare a far festa.
la partita?
Mercoledì di coppa, i mariti escono
Boom di clienti per le prostitute
IL CASO. L'altra sera la polizia ha portato in questura 15 squillo romene. Nelle serate di Champions più lucciole in strada. L'alibi dei maschi: «Vado al bar a vedere la partita»
Vicenza. «Cara, vado, c'è la Champions...» Un mercoledì come tanti all'insegna del calcio, una serata con gli amici al bar, davanti alla tv, per seguire la squadra del cuore. Peccato che Inter - Bayern Monaco non sia l'unica ragione a spingere tanti vicentini a voler trascorrere la serata fuori casa.
Forse è solo una coincidenza, fatto sta che, ad ogni partita importante, ad uscire dopo cena non sono solo gli appassionati di calcio, ma anche le squillo.
Dopo controlli su controlli le zone calde della prostituzione, nelle ultime settimane, sono apparse pressoché deserte. Difficile, quindi, non notare che le uniche serate "movimentate" sono state quelle delle grandi sfide della Champions League.
Si va fuori, si guarda la partita, magari concedendosi un intervallo un po' più lungo dei 15 minuti tra un tempo e l'altro. L'importante è sapere come va a finire, perché in famiglia, al rientro, si potrebbe essere accolti da un «Com'è andata?» e non è il caso di farsi cogliere impreparati. E se, come è accaduto mercoledì scorso l'Inter affonda in casa al 90', la sconfitta, per alcuni uomini, potrà dirsi meno amara.
Il ritorno di una presenza massiccia di prostitute lungo la strada regionale 11 e in viale San Lazzaro in concomitanza con le partite non è sfuggiato alla polizia. Tanto che, proprio in occasione dell'ultima sfida calcistica, non è mancato un controllo a tappeto che ha dato i suoi frutti. Se, infatti, nigeriane, albanesi ed extracomunitarie in genere sono pressoché sparite dalla circolazione (per molte di loro sembra si tratti di vacanze forzate in attesa che i pattugliamenti delle forze dell'ordine si diradino), ungheresi e romene continuano a lavorare sentendosi sicure. Proprio quest'ultime, tuttavia, sono incappate nelle volanti, mercoledì, alle 22, quando Inter - Bayern era ancora 0-0. In quindici hanno passato la notte in questura per accertamenti. Le più giovani hanno appena vent'anni, la più vecchia 34, quasi tutte, tuttavia, sono tra i 24 e i 25. Sono state rilasciate il mattino dopo ma l'operazione è comunque servita a "censirle". Benché comunitarie, infatti, possono soggiornare in Italia con visto turistico per soli tre mesi. Se entro i 90 giorni non avranno provveduto a regolarizzare la loro posizione per loro scatterà l'espulsione.
Intanto non resta che aspettare le prossime partite di Champions, in programma l'8 marzo. Quella sera, però, anche le donne usciranno di casa per andare a far festa.
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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- Antonchik
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Re: prostituzione
Ma che dici?Paperinik ha scritto:Non pagare la prostituta è uno stupro
Sentenza della Cassazione: confermata la condanna per violenza sessuale e privata ad un uomo di Sestri Levante
http://www.corriere.it/cronache/10_marz ... aabe.shtml
Che merda.

Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
Re: prostituzione
Da quando ignoro Dostum questo topic è molto più snello e lineare...
Quello che il bruco chiama fine del mondo il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tse)
Ridi, e il mondo riderà con te; piangi, e piangerai da solo.
(Dae-Su, Oldboy - http://www.youtube.com/watch?v=OoFJYI9xrmc)
Evil eye - Twisted smile - Laughing as you cry
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