Io a Leonardo auguro un gran bene, è una brava persona e so che saprà farsi voler bene dai cugini. Sono scelte che comprendo, sfide che appassionano, e soprattutto, per lui dev'essere parsa una liberazione affrancarsi dallo zombie di Berlusconi. Ammettiamolo, la nostra società lo ha trattato a merda: lui ha davvero tirato fuori il sangue dalle rape, l'anno scorso, e il presidente ha ben presto preso a smerdarlo in pubblico.
Mi fanni però ridere i cugini, che l'anno scorso ne dicevano peste e corna, a partire dal fatto che fosse un incapace, ed ora ne tessono le lodi...un pò come il trofeo dell'amicizia di manciniana memoria
[O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
scb ha scritto:Tra l'altro, il Boavista è una squadra di serie B, di Rio de Janeiro...
Devo dire altro? Si divertirà come un matto, questo è assicurato.
Alla fine bobo mi è sempre stato simpatico, quindi sono contento per lui, che è un pistonatore non da poco. Farà contenti i tifosi, qualche golletto, nel campionato di serie B brasiliano se la caverà benone, prenderà bei soldi, e per il resto.... saprà come spenderli
mah...secondo me farà parecchio male, rendendo pochissimo.
se la B è il campionato degli emergenti, sarà piena di giovani che vogliono farsi vedere, vecchi che non sono mai esplosi e che picchiano come fabbri.
una scelta ritengo piuttosto infelice x vieri. neanche una squadretta a dubai lo vuole?
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
scb ha scritto:Io a Leonardo auguro un gran bene, è una brava persona e so che saprà farsi voler bene dai cugini. Sono scelte che comprendo, sfide che appassionano, e soprattutto, per lui dev'essere parsa una liberazione affrancarsi dallo zombie di Berlusconi. Ammettiamolo, la nostra società lo ha trattato a merda: lui ha davvero tirato fuori il sangue dalle rape, l'anno scorso, e il presidente ha ben presto preso a smerdarlo in pubblico.
Mi fanni però ridere i cugini, che l'anno scorso ne dicevano peste e corna, a partire dal fatto che fosse un incapace, ed ora ne tessono le lodi...un pò come il trofeo dell'amicizia di manciniana memoria
mah....secondo me Leonardo ha commesso un grave errore. più o meno come quello di Ferrara alla juve lo scorso anno.
non che auguro all'inter la medesima sortita. lo dico sinceramente.
piuttosto non capisco la scelta. è evidente che la squadra è in parte ormai satura delle vittorie e inoltre è refrattaria alle novità che impegnino il fiato oltremodo con schemi da rinnovare.
e poi è chiaro che il mandato è a termine.
capisco che allenare la squadra campione del mondo dia un rilievo notevole a livello mondiale, però leonardo non credo avesse bisogno di questo spalto per farsi notare.
circa le polemiche al milan lo scorso anno, in verità dobbiamo evidenziare una cosa: berlusconi mi risulta che da imprenditore non abbia mai licenziato nessuno. semplicmente quando un dirigente dimostrava evidenti limiti o era logoro dell'attività in un settore, lo spostava in un altro e riusciva ad ottenere il massimo da lui. credo che il Berlusocni presidente del milan volesse da leonardo il medesimo impegno, utilizzando il parco giocatori che aveva al massimo facendolo rendere al 110%.
è evidente che certe categorie di produzione e di gestione del personale non si possano applicare nello sport.
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
"I tifosi stanno vivendo un momento difficile perchè lo sanno con chi hanno a che fare: l0tit0 e sopratutto Tare non meritano di guidare una società prestigiosa come la Lazio".
Goran Pandev - 23/12/2009
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Fonte : Il Fatto Quotidiano
Articolo di Stefano Caselli del 29.12.10
Ripudiare Boniek, anatema juventino La curva ordina e la società ubbidisce. La colpa dell'antica gloria? Avere avuto opinioni non conformi su Calciopoli
E’ fatto così e niente e nessuno potrà mai cambiarlo. Il tifoso della Juventus non si rassegnerà mai alla democrazia sportiva. Rinunciare a guardare tutti – nel senso più letterale del termine – dall’alto in basso, è un affronto difficile da digerire. La sua delizia, si sa, è essere abituato a vincere, ma la sua croce è essere condannato a farlo in continuazione. Altrimenti, della Juve non sa bene cosa farsene. Una bulimia da successo che finisce per offuscare la memoria, che della passione calcistica è spesso l’ingrediente più gustoso.
L’ultima vittima è Zibì Boniek, indimenticabile “bello di notte” (Avvocato Agnelli dixit) protagonista con 31 reti in 133 partite di una delle squadre più forti degli ultimi decenni, la Juve di Platini e (appunto) Boniek che dal 1982 al 1985 vinse uno scudetto, la tragica e sciagurata Coppa dei Campioni dell’Heysel, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa europea e una Coppa Italia. Successi in cui la firma del biondo polacco (considerato dalla Fifa tra i cento migliori calciatori viventi) non è mai mancata.
Nonostante il curriculum, però, il suo nome non figurerà tra le immagini delle “50 stelle bianconere” artefici della leggenda del giocattolo di casa Agnelli che, tra qualche mese, orneranno la pavimentazione esterna del nuovissimo stadio che sta sorgendo sulle ceneri del vecchio (e mai amato) Stadio Delle Alpi: un gioiello da 41 mila posti in perfetto english style la cui superficie (355 mila mq) è stata gentilmente venduta dal Comune di Torino al prezzo non certo esoso di 4,85 euro al metro quadro.
Zibì, in un primo momento, era stato inserito nella lista dei magnifici cinquanta dagli utenti registrati del sito juventus.com, ma ora il suo nome è stato depennato causa rivolta della tifoseria: “A seguito di un appello costante da parte di associazioni e tifoserie organizzate – ha comunicato il club alla vigilia di Natale – che asseriscono di rappresentare la maggioranza dell’opinione pubblica bianconera, Juventus Footbal Club, che intende mantenere con i propri sostenitori un dialogo costruttivo, comunica di aver deciso di sospendere l’assegnazione della stella a Zbigniew Boniek”.
Gli agnostici del calcio, a questo punto, si sentiranno autorizzati a catalogare la notizia come era in uso nell’epica rubrica del Cuore anni 90 diretto da Michele Serra: “E chi se ne frega”. Eppure, non ce ne vogliano, la faccenda è più complessa: certo, il tifo obnubila la ragione, ma l’affaire Boniek ci dice anche qualcosa dell’Italia, di cui i tifosi della Juventus, piaccia o no, sono la maggioranza.
Perché Zibì sta tanto sulle scatole al popolo bianconero? Non certo per il “tradimento” del 1986, quando passò all’odiatissima Roma. Quella è preistoria. Il problema è il Boniek (ottimo, mai banale) opinionista televisivo e le sue prese di posizione su Calciopoli. La principale pietra dello scandalo, sui forum bianconeri e su Facebook, è un’esilarante video del 2007, estratto della trasmissione “La Juve è sempre la Juve”: di fronte all’imbarazzo del conduttore, che gli chiede conto della sua “antijuventinità” nonostante i trascorsi bianconeri, Boniek rivendica candidamente la sua indipendenza di giudizio, riconoscendo che sì, la Juve di Moggi era la squadra più forte d’Italia, ma questo non giustificava l’indebita ingerenza della dirigenza sul mondo arbitrale e sul calciomercato. Non contento, il perfido polacco infiersce, ricordando alla platea che se tutti avessero pagato (disco rotto del vittimismo bianconero) significa semplicemente che tutti sono colpevoli, non tutti innocenti e alla Juve sarebbe andata molto peggio; altro che un anno di vacanza in serie B con Buffon, Nedved, Del Piero, Trezeguet, Chiellini e Camoranesi eccetera. Infine, al limite del sadismo, Boniek osa ricordare agli inorriditi interlocutori che la prescrizione in cui è naufragato il processo per doping alla premiata farmacia Juventus targata Capello-Agricola (cardiotonici per operazioni a cuore aperto somministrati ai giocatori, tanto per dirne una) non equivale a un’assoluzione.
È’ troppo. Ci perdonino i sostenitori bianconeri di sicura fede democratica, ma convincere uno juventino che ai suoi danni non è stata perpetrata alcuna ingiustizia è come persuadere un pasdaran berlusconiano che la magistratura in Italia fa soltanto il suo dovere. A Torino farete fatica a trovarne uno che provi anche solo un accenno di imbarazzo per calciopoli. Di più, tutti (o quasi) riporterebbero Moggi in sella seduta stante. E non è un caso che la bolla di censura su Boniek provenga da Andrea Agnelli, amatissimo neo presidente che del revanchismo bianconero si è fatto autentico alfiere.
Pazienza se Zibì (a fianco di Platini) abbia scritto pagine tra le più belle e romantiche della gloriosa storia del club di corso Galileo Ferraris. La bulimia da vittoria relega alla preistoria anche il passato prossimo. In fondo, non fu lo stesso popolo bianconero a rivoltarsi contro Fabio Capello (salvo poi, ovviamente, osannarlo) in quanto ex romanista, dimenticandosi della colonna del centrocampo bianconero anni 70 (165 presenze, 27 reti e 4 scudetti)? Per non parlare di Roberto Bettega, l’unico non rimpianto della Triade, nonostante sia da sempre la personificazione del dna juventino. Moggi, tra gli anni 80 e 90, regalò qualche bella soddisfazione al Torino (con la non trascurabile differenza che tra la sponda povera del Po non lo rimpiange nessuno), mentre Giraudo – allora dirigente granata – fu protagonista di un epico gesto dell’ombrello all’indirizzo di Giampiero Boniperti al termine di un derby vinto nel 1984.
Troppo in là nel tempo per ricordare. Ma per Boniek la partita non è chiusa. I tifosi possono reintegrarlo nella hall of fame. Lo facciano; sarà un bel modo per onorare il passato e, soprattutto, guardare avanti.
Articolo di Stefano Caselli del 29.12.10
Ripudiare Boniek, anatema juventino La curva ordina e la società ubbidisce. La colpa dell'antica gloria? Avere avuto opinioni non conformi su Calciopoli
E’ fatto così e niente e nessuno potrà mai cambiarlo. Il tifoso della Juventus non si rassegnerà mai alla democrazia sportiva. Rinunciare a guardare tutti – nel senso più letterale del termine – dall’alto in basso, è un affronto difficile da digerire. La sua delizia, si sa, è essere abituato a vincere, ma la sua croce è essere condannato a farlo in continuazione. Altrimenti, della Juve non sa bene cosa farsene. Una bulimia da successo che finisce per offuscare la memoria, che della passione calcistica è spesso l’ingrediente più gustoso.
L’ultima vittima è Zibì Boniek, indimenticabile “bello di notte” (Avvocato Agnelli dixit) protagonista con 31 reti in 133 partite di una delle squadre più forti degli ultimi decenni, la Juve di Platini e (appunto) Boniek che dal 1982 al 1985 vinse uno scudetto, la tragica e sciagurata Coppa dei Campioni dell’Heysel, una Coppa delle Coppe, una Supercoppa europea e una Coppa Italia. Successi in cui la firma del biondo polacco (considerato dalla Fifa tra i cento migliori calciatori viventi) non è mai mancata.
Nonostante il curriculum, però, il suo nome non figurerà tra le immagini delle “50 stelle bianconere” artefici della leggenda del giocattolo di casa Agnelli che, tra qualche mese, orneranno la pavimentazione esterna del nuovissimo stadio che sta sorgendo sulle ceneri del vecchio (e mai amato) Stadio Delle Alpi: un gioiello da 41 mila posti in perfetto english style la cui superficie (355 mila mq) è stata gentilmente venduta dal Comune di Torino al prezzo non certo esoso di 4,85 euro al metro quadro.
Zibì, in un primo momento, era stato inserito nella lista dei magnifici cinquanta dagli utenti registrati del sito juventus.com, ma ora il suo nome è stato depennato causa rivolta della tifoseria: “A seguito di un appello costante da parte di associazioni e tifoserie organizzate – ha comunicato il club alla vigilia di Natale – che asseriscono di rappresentare la maggioranza dell’opinione pubblica bianconera, Juventus Footbal Club, che intende mantenere con i propri sostenitori un dialogo costruttivo, comunica di aver deciso di sospendere l’assegnazione della stella a Zbigniew Boniek”.
Gli agnostici del calcio, a questo punto, si sentiranno autorizzati a catalogare la notizia come era in uso nell’epica rubrica del Cuore anni 90 diretto da Michele Serra: “E chi se ne frega”. Eppure, non ce ne vogliano, la faccenda è più complessa: certo, il tifo obnubila la ragione, ma l’affaire Boniek ci dice anche qualcosa dell’Italia, di cui i tifosi della Juventus, piaccia o no, sono la maggioranza.
Perché Zibì sta tanto sulle scatole al popolo bianconero? Non certo per il “tradimento” del 1986, quando passò all’odiatissima Roma. Quella è preistoria. Il problema è il Boniek (ottimo, mai banale) opinionista televisivo e le sue prese di posizione su Calciopoli. La principale pietra dello scandalo, sui forum bianconeri e su Facebook, è un’esilarante video del 2007, estratto della trasmissione “La Juve è sempre la Juve”: di fronte all’imbarazzo del conduttore, che gli chiede conto della sua “antijuventinità” nonostante i trascorsi bianconeri, Boniek rivendica candidamente la sua indipendenza di giudizio, riconoscendo che sì, la Juve di Moggi era la squadra più forte d’Italia, ma questo non giustificava l’indebita ingerenza della dirigenza sul mondo arbitrale e sul calciomercato. Non contento, il perfido polacco infiersce, ricordando alla platea che se tutti avessero pagato (disco rotto del vittimismo bianconero) significa semplicemente che tutti sono colpevoli, non tutti innocenti e alla Juve sarebbe andata molto peggio; altro che un anno di vacanza in serie B con Buffon, Nedved, Del Piero, Trezeguet, Chiellini e Camoranesi eccetera. Infine, al limite del sadismo, Boniek osa ricordare agli inorriditi interlocutori che la prescrizione in cui è naufragato il processo per doping alla premiata farmacia Juventus targata Capello-Agricola (cardiotonici per operazioni a cuore aperto somministrati ai giocatori, tanto per dirne una) non equivale a un’assoluzione.
È’ troppo. Ci perdonino i sostenitori bianconeri di sicura fede democratica, ma convincere uno juventino che ai suoi danni non è stata perpetrata alcuna ingiustizia è come persuadere un pasdaran berlusconiano che la magistratura in Italia fa soltanto il suo dovere. A Torino farete fatica a trovarne uno che provi anche solo un accenno di imbarazzo per calciopoli. Di più, tutti (o quasi) riporterebbero Moggi in sella seduta stante. E non è un caso che la bolla di censura su Boniek provenga da Andrea Agnelli, amatissimo neo presidente che del revanchismo bianconero si è fatto autentico alfiere.
Pazienza se Zibì (a fianco di Platini) abbia scritto pagine tra le più belle e romantiche della gloriosa storia del club di corso Galileo Ferraris. La bulimia da vittoria relega alla preistoria anche il passato prossimo. In fondo, non fu lo stesso popolo bianconero a rivoltarsi contro Fabio Capello (salvo poi, ovviamente, osannarlo) in quanto ex romanista, dimenticandosi della colonna del centrocampo bianconero anni 70 (165 presenze, 27 reti e 4 scudetti)? Per non parlare di Roberto Bettega, l’unico non rimpianto della Triade, nonostante sia da sempre la personificazione del dna juventino. Moggi, tra gli anni 80 e 90, regalò qualche bella soddisfazione al Torino (con la non trascurabile differenza che tra la sponda povera del Po non lo rimpiange nessuno), mentre Giraudo – allora dirigente granata – fu protagonista di un epico gesto dell’ombrello all’indirizzo di Giampiero Boniperti al termine di un derby vinto nel 1984.
Troppo in là nel tempo per ricordare. Ma per Boniek la partita non è chiusa. I tifosi possono reintegrarlo nella hall of fame. Lo facciano; sarà un bel modo per onorare il passato e, soprattutto, guardare avanti.
Maturità e depravazione battono sempre gioventù e bellezza
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Bella ragnatela han fatto i "giornalisti" del Fatto. Perfino il paragone con Berlusconi e i magistrati, così che un antiberlusconiano non puó stare con la storia juventina.
Peccato peró che boniek sia stato tolto dai cuori juventini già al tempo in cui passó alla Roma, allora principale avversario, per le dichiarazioni che rese e per l'amore dichiarato per la capitale. Forse al fatto piace tessere ragnatele e non informarsi o leggere i giornali del tempo. Bah.....
Sabato giochi? O giochi lunedì?
Peccato peró che boniek sia stato tolto dai cuori juventini già al tempo in cui passó alla Roma, allora principale avversario, per le dichiarazioni che rese e per l'amore dichiarato per la capitale. Forse al fatto piace tessere ragnatele e non informarsi o leggere i giornali del tempo. Bah.....
Sabato giochi? O giochi lunedì?
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Zio moscazio ha scritto:Bella ragnatela han fatto i "giornalisti" del Fatto.
Maturità e depravazione battono sempre gioventù e bellezza
Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Donegal mosca-TO.donegal ha scritto:Zio moscazio ha scritto:Bella ragnatela han fatto i "giornalisti" del Fatto.
buoni brindisi.
http://it.wikipedia.org/wiki/Moscato
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Prendendo spunto dalla lista dei più promettenti giovani del calcio mondiale pubblicata qualche settimana fa dal magazine spagnolo Don Balon, oggi FutebolFinace, quotidiano online che si occupa principalmente delle tematiche economiche relative al calcio ha stilato una graduatoria parallela dei migliori Under21 del mondo basata sulla più realistica valutazione economica attuabile.
Il podio spetta in primis ad Alexandre Pato del Milan con una valutazione economica che oscilla fra i 25 e i 40 milioni di euro, seguito a ruota da Mario Balotelli del Manchester City (dai 22 ai 33 milioni di euro) e Tomas Mueller del Bayern Monaco (valutazione fra i 18.5 e 28.5 mln). Cucchiaio di legno per il talento di casa Fiorentina, Stevan Jovetic, che viene valutato fra i 14 e i 21 milioni di euro.
Ecco la lista dei 30 giovani Under21 più importanti del mondo:
Nome Luogo di nascita Età Club R Valore minimo Max Valore
1 Alexandre Pato Brasile 21 Ac Milan A 25.000.000 € 40.000.000 €
2 Mario Balotelli Italia 20 Manchester City A 22.000.000 € 33.000.000 €
3 Tomas Muller Germania 21 Bayern Monaco A 18.500.000 € 28.500.000 €
4 Stevan Jovetic Montenegro 20 Fiorentina A 14.000.000 € 21.000.000 €
5 Eden Hazard Belgio 19 Lille C 13.000.000 € 19.000.000 €
6 Bojan Krkic Spagna 20 Barcellona A 12.000.000 € 18.000.000 €
7 Marko Marin Germania 21 Werder Brema C 11.000.000 € 17.000.000 €
8 Neymar Brasile 18 Santos A 11.000.000 € 17.000.000 €
9 Gareth Bale Galles 21 Tottenham D 10.500.000 € 16.500.000 €
10 Javier Pastore Argentina 21 Palermo C 10.000.000 € 15.000.000 €
11 Miralem Pjanic Bosnia 20 Lione C 10.000.000 € 15.000.000 €
12 Moussa Sissoko Francia 21 Tolosa C 10.000.000 € 15.000.000 €
13 Toni Kroos Germania 20 Bayern Monaco C 9.500.000 € 14.500.000 €
14 Simon Kjaer Danimarca 21 Wolfsburg D 9.500.000 € 14.500.000 €
15 Theo Walcott Inghilterra 21 Arsenale A 9.500.000 € 14.500.000 €
16 Jack Rodwell Inghilterra 19 Everton C 9.500.000 € 14.500.000 €
17 David De Gea Spagna 19 At.Madrid P 9.500.000 € 14.500.000 €
18 Alan Dzagoev Russia 20 CSKA Mosca C 9.500.000 € 14.500.000 €
19 Holger Badstuber Germania 21 Bayern Monaco D 8.000.000 € 12.000.000 €
20 Alvaro Dominguez Spagna 21 At.Madrid D 8.000.000 € 12.000.000 €
21 Ander Herrera Spagna 21 Saragozza C 8.000.000 € 12.000.000 €
22 Romelu Lukaku Belgio 17 Anderlecht A 8.000.000 € 12.000.000 €
23 Davide Santon Italia 19 Internazionale D 8.000.000 € 12.000.000 €
24 Mamadou Sakho Francia 20 Paris SG D 7.500.000 € 11.500.000 €
25 Breno Brasile 21 Bayern Monaco D 6.500.000 € 9.500.000 €
26 Sergio Canales Spagna 19 Real Madrid C 6.500.000 € 9.500.000 €
27 Paul Goose Brasile 21 Santos C 6.500.000 € 9.500.000 €
28 Giuliano Brasile 20 International C 6.500.000 € 9.500.000 €
29 Yann MVIL Francia 20 Rennes C 6.500.000 € 9.500.000 €
30 Sotiria Ninis Grecia 20 Panathinaikos C 6.000.000 € 9.000.000 €
VAI PANZAAAAAAAAAAAAA Una plusvalenza del genere non puoi fartela scappare!!
Il podio spetta in primis ad Alexandre Pato del Milan con una valutazione economica che oscilla fra i 25 e i 40 milioni di euro, seguito a ruota da Mario Balotelli del Manchester City (dai 22 ai 33 milioni di euro) e Tomas Mueller del Bayern Monaco (valutazione fra i 18.5 e 28.5 mln). Cucchiaio di legno per il talento di casa Fiorentina, Stevan Jovetic, che viene valutato fra i 14 e i 21 milioni di euro.
Ecco la lista dei 30 giovani Under21 più importanti del mondo:
Nome Luogo di nascita Età Club R Valore minimo Max Valore
1 Alexandre Pato Brasile 21 Ac Milan A 25.000.000 € 40.000.000 €
2 Mario Balotelli Italia 20 Manchester City A 22.000.000 € 33.000.000 €
3 Tomas Muller Germania 21 Bayern Monaco A 18.500.000 € 28.500.000 €
4 Stevan Jovetic Montenegro 20 Fiorentina A 14.000.000 € 21.000.000 €
5 Eden Hazard Belgio 19 Lille C 13.000.000 € 19.000.000 €
6 Bojan Krkic Spagna 20 Barcellona A 12.000.000 € 18.000.000 €
7 Marko Marin Germania 21 Werder Brema C 11.000.000 € 17.000.000 €
8 Neymar Brasile 18 Santos A 11.000.000 € 17.000.000 €
9 Gareth Bale Galles 21 Tottenham D 10.500.000 € 16.500.000 €
10 Javier Pastore Argentina 21 Palermo C 10.000.000 € 15.000.000 €
11 Miralem Pjanic Bosnia 20 Lione C 10.000.000 € 15.000.000 €
12 Moussa Sissoko Francia 21 Tolosa C 10.000.000 € 15.000.000 €
13 Toni Kroos Germania 20 Bayern Monaco C 9.500.000 € 14.500.000 €
14 Simon Kjaer Danimarca 21 Wolfsburg D 9.500.000 € 14.500.000 €
15 Theo Walcott Inghilterra 21 Arsenale A 9.500.000 € 14.500.000 €
16 Jack Rodwell Inghilterra 19 Everton C 9.500.000 € 14.500.000 €
17 David De Gea Spagna 19 At.Madrid P 9.500.000 € 14.500.000 €
18 Alan Dzagoev Russia 20 CSKA Mosca C 9.500.000 € 14.500.000 €
19 Holger Badstuber Germania 21 Bayern Monaco D 8.000.000 € 12.000.000 €
20 Alvaro Dominguez Spagna 21 At.Madrid D 8.000.000 € 12.000.000 €
21 Ander Herrera Spagna 21 Saragozza C 8.000.000 € 12.000.000 €
22 Romelu Lukaku Belgio 17 Anderlecht A 8.000.000 € 12.000.000 €
23 Davide Santon Italia 19 Internazionale D 8.000.000 € 12.000.000 €
24 Mamadou Sakho Francia 20 Paris SG D 7.500.000 € 11.500.000 €
25 Breno Brasile 21 Bayern Monaco D 6.500.000 € 9.500.000 €
26 Sergio Canales Spagna 19 Real Madrid C 6.500.000 € 9.500.000 €
27 Paul Goose Brasile 21 Santos C 6.500.000 € 9.500.000 €
28 Giuliano Brasile 20 International C 6.500.000 € 9.500.000 €
29 Yann MVIL Francia 20 Rennes C 6.500.000 € 9.500.000 €
30 Sotiria Ninis Grecia 20 Panathinaikos C 6.000.000 € 9.000.000 €
VAI PANZAAAAAAAAAAAAA Una plusvalenza del genere non puoi fartela scappare!!
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
☪️ancer of humanity
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Paperinik ha scritto:Prendendo spunto dalla lista dei più promettenti giovani del calcio mondiale pubblicata qualche settimana fa dal magazine spagnolo Don Balon, oggi FutebolFinace, quotidiano online che si occupa principalmente delle tematiche economiche relative al calcio ha stilato una graduatoria parallela dei migliori Under21 del mondo basata sulla più realistica valutazione economica attuabile.
Il podio spetta in primis ad Alexandre Pato del Milan con una valutazione economica che oscilla fra i 25 e i 40 milioni di euro, seguito a ruota da Mario Balotelli del Manchester City (dai 22 ai 33 milioni di euro) e Tomas Mueller del Bayern Monaco (valutazione fra i 18.5 e 28.5 mln). Cucchiaio di legno per il talento di casa Fiorentina, Stevan Jovetic, che viene valutato fra i 14 e i 21 milioni di euro.
Ecco la lista dei 30 giovani Under21 più importanti del mondo:
Nome Luogo di nascita Età Club R Valore minimo Max Valore
1 Alexandre Pato Brasile 21 Ac Milan A 25.000.000 € 40.000.000 €
2 Mario Balotelli Italia 20 Manchester City A 22.000.000 € 33.000.000 €
3 Tomas Muller Germania 21 Bayern Monaco A 18.500.000 € 28.500.000 €
4 Stevan Jovetic Montenegro 20 Fiorentina A 14.000.000 € 21.000.000 €
5 Eden Hazard Belgio 19 Lille C 13.000.000 € 19.000.000 €
6 Bojan Krkic Spagna 20 Barcellona A 12.000.000 € 18.000.000 €
7 Marko Marin Germania 21 Werder Brema C 11.000.000 € 17.000.000 €
8 Neymar Brasile 18 Santos A 11.000.000 € 17.000.000 €
9 Gareth Bale Galles 21 Tottenham D 10.500.000 € 16.500.000 €
10 Javier Pastore Argentina 21 Palermo C 10.000.000 € 15.000.000 €
11 Miralem Pjanic Bosnia 20 Lione C 10.000.000 € 15.000.000 €
12 Moussa Sissoko Francia 21 Tolosa C 10.000.000 € 15.000.000 €
13 Toni Kroos Germania 20 Bayern Monaco C 9.500.000 € 14.500.000 €
14 Simon Kjaer Danimarca 21 Wolfsburg D 9.500.000 € 14.500.000 €
15 Theo Walcott Inghilterra 21 Arsenale A 9.500.000 € 14.500.000 €
16 Jack Rodwell Inghilterra 19 Everton C 9.500.000 € 14.500.000 €
17 David De Gea Spagna 19 At.Madrid P 9.500.000 € 14.500.000 €
18 Alan Dzagoev Russia 20 CSKA Mosca C 9.500.000 € 14.500.000 €
19 Holger Badstuber Germania 21 Bayern Monaco D 8.000.000 € 12.000.000 €
20 Alvaro Dominguez Spagna 21 At.Madrid D 8.000.000 € 12.000.000 €
21 Ander Herrera Spagna 21 Saragozza C 8.000.000 € 12.000.000 €
22 Romelu Lukaku Belgio 17 Anderlecht A 8.000.000 € 12.000.000 €
23 Davide Santon Italia 19 Internazionale D 8.000.000 € 12.000.000 €
24 Mamadou Sakho Francia 20 Paris SG D 7.500.000 € 11.500.000 €
25 Breno Brasile 21 Bayern Monaco D 6.500.000 € 9.500.000 €
26 Sergio Canales Spagna 19 Real Madrid C 6.500.000 € 9.500.000 €
27 Paul Goose Brasile 21 Santos C 6.500.000 € 9.500.000 €
28 Giuliano Brasile 20 International C 6.500.000 € 9.500.000 €
29 Yann MVIL Francia 20 Rennes C 6.500.000 € 9.500.000 €
30 Sotiria Ninis Grecia 20 Panathinaikos C 6.000.000 € 9.000.000 €
VAI PANZAAAAAAAAAAAAA Una plusvalenza del genere non puoi fartela scappare!!
si bona papero..se aspetti il panzone stai fresco..leggi qui....mamma mia che squallore
Motorvillage Firenze
Rassegna stampa mercato: Neto, Viatri, Macheda, Asante...
30/12/2010
Ancora in attesa di capire l'evolversi della situazione relativa ad Artur Boruc (la spalla sta meglio ma ancora non da troppo certezze), la Fiorentina ha deciso di puntare sul Brasile per cercare una valida alternativa: si tratta di Norberto Neto,(?) 21enne portiere dell'Atletico Paranaense. In seconda fila, secondo il Corriere dello Sport-Stadio, il cagliaritano Federico Marchetti. Sempre sul fronte portieri rimane da chiarire la posizione di Vlada Avramov: per lui si parla di Padova (fonte Corriere Fiorentino).
Dalla porta al centrocampo oggi dovrebbe essere il giorno della chiusura della trattativa per il passaggio di N'Diaye Papa Waigo al Grosseto. Il club maremmano ha già l'accordo con la Fiorentina, manca solo l'ok del giocatore. Con questa operazione la società viola pare essersi anche aggiudicata un'opzione sul centrocampista ghanese classe 1991 Asante(??). In uscita anche Mario Ariel Bolatti: il duello tutto argentino per accaparrarselo è fra River e Boca con gli xeneizes in vantaggio e pronti a trattare con la Fiorentina l'approdo a Firenze di Lucas Viatri(???) (fonte La Nazione).
Per l'attacco, infine, da monitorare la pista che vuole la Reggina molto interessata ad Haris Seferovic (Corriere dello Sport-Stadio) e quella che vede la società viola seguire Federico Macheda(????????). Secondo La Gazzetta dello Sport il Manchester United starebbe infatti pensando di sfruttare un possibile approdo del giovane italiano a Firenze per provare l'assalto nel giugno prossimo ad Alberto Gilardino.
ma chi cazzo sono questi???ma non avevano promesso di rinforazre la rosa???buffoni!!!
il passato non può essere cambiato,il presente offre solo rimpianti e perdite,solo nei giorni a venire un'uomo può trovare conforto quando i ricordi svaniscono.CRASSO!
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Paperinik
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Infatti la rosa la rinforzano. La rosa dei santi da bestemmiare.
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
☪️ancer of humanity
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
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Antonchik
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Mexes, Maccarone, Balotelli... attendiamo.
Intanto Pato fuori, Cassano ancora indietro con la preparazione, Ibra squalificato, Pirlo infortunato e Boateng accusa pubalgia. Sarà un gennaio tosto. FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO.
Intanto Pato fuori, Cassano ancora indietro con la preparazione, Ibra squalificato, Pirlo infortunato e Boateng accusa pubalgia. Sarà un gennaio tosto. FORZA VECCHIO CUORE ROSSONERO.
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
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tiffany rayne
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Piccoli tifosi crescono.
Sincero il ragazzino.
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Antonchik
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Tiffany ma se non si tifa così, a che cazzo serve il calcio? Guardato in tv è oggettivamente molto meno spettacolare e complicato atleticamente di sport come il Basket (summa di tecnica, potenza fisica e difficoltà del regolamento).
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
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Frank_Buzzurro
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Re: [O.T.] Serie A e Champions League:fatti e misfatti
Beh anche Ronaldo al Milan non aveva fatto poi malissimo. Quando era sano segnava abbastanza. Poi vabbè si infortunava anche a soffiarsi il naso ad un certo punto...Trez ha scritto:
...la risposta di Merdatti ai Bilanisti: sukate!!! avete preso Ibra?Ronaldo?Seedorf?Pirlo..prenderete Balotelli??Tiè!!! noi uno che ha fatto 13 anni di Milan..mica un vil mercenario come quelli..anche se tolto ronny , hanno reso bene...
Aspettiamo Kakà e la smerdata sarà completa.
Questo logicamente visto in modo scherzoso dal sottoscritto: la realtà è vedere come funzionerà questo matrimonio con Leo
Io comunque credo che Leonardo all'Inter farà bene. Mi spiace vederlo sull'altra sponda perchè era uno dei personaggi al Milan che stimavo di più, però vabbè...è il calcio...e poi anche io sarei scappato a gambe levate dall'ombra Berlusconi
"Siamo tutti d'accordo che abbiamo a che fare con dei vampiri del cazzo?"