[O.T.] Expo 2015, ha vinto Milano

Scatta il fluido erotico...

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Pim
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Re: [O.T.] Expo 2015, ha vinto Milano

#226 Messaggio da Pim »

ha aperto expo shanghai


Centinaia di migliaia di cinesi e turisti stranieri hanno preso d' assalto l' enorme spazio dell' Expo Universale di Shanghai, che è stata aperta oggi al pubblico.
Spettacoli, mostre, filmati sono stati seguiti da una folla di almeno 350mila persone, secondo una prima valutazione dell'agenzia Nuova Cina. Senza nascondere l'orgoglio, l'agenzia afferma che l' apertura della super-fiera «dopo anni di duro lavoro» ha portato a Shanghai un «carnevale internazionale» al quale partecipano 246 paesi ed organizzazioni internazionali.
Inaugurando oggi il Padiglione italiano con l' Ambasciatore in Cina Riccardo Sessa ed il Commissario all' Expo Beniamino Quintieri, il ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo si è dichiarata «impressionata» aggiungendo che Shanghai offre al mondo «uno spettacolo da togliere il fiato». Prestigiacomo ha affermato che la presenza istituzionale dell' Italia a Shanghai sarà nei sei mesi dell' Expo «costante e di alto livello» e che il presidente del consiglio Silvio Berlusconi «ha espresso personalmente» il desiderio di venire, anche se ancora non è stata fissata una data. Il Padiglione italiano, realizzato con uno speciale «cemento trasparente» dalla Italicementi su richiesta del progettista Giampaolo Imbrighi, è stato visitato oggi da un gran numero di persone. Alle sei locali della sera centinaia di persone erano ancora in attesa di entrare. Incuranti delle polemiche dei giorni scorsi, nel corso delle quali la Cina è stata accusata di aver copiato un progetto giapponese, migliaia di persone si sono riversate nel gigantesco Padiglione cinese, una sorta di moderno tempio di colore rosso scuro. «Mi dispiace solo di non poter visitare più di quattro o cinque padiglioni», ha dichiarato a Nuova Cina Ge Ning un imprenditore della provincia cinese del Jangsu, che confina con la municipalità di Shanghai.
Il presidente cinese Hu Jintao, che ieri ha assistito alla cerimonia di apertura dell' Expo col presidente francese Nicolas Sarkozy e sua moglie Carla Bruni, si è trattenuto per tutto il giorno nell 'area dell' Expo ricevendo una sfilza di capi di stato e di governo (tra gli altri quelli di Olanda, Cambogia. Mongolia, Palestina, Kenya e Corea del Sud) ed il presidente della Commissione Europa Jose Manuel Barroso.

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Pim
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Re: [O.T.] Expo 2015, ha vinto Milano

#227 Messaggio da Pim »

solo una cosa: il mese scorso hanno fatto la prova generale e siccome sono cinesi hanno preso 400 mila persone ( cosi stimavano la quantità di persone giornaliere) per provare i sistemi di sicurezza all'ingresso, dopo due ore chi si metteva in coda aveva davanti SOLO 18 ore di attesa....

hanno evidentemente rivisto le cose.

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nik978
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Re: [O.T.] Expo 2015, ha vinto Milano

#228 Messaggio da nik978 »

a me personalmente frega molto poco
sara' che sono un grezzo,ma spaccarmi di km per vedere dei padiglioni dove delgi stati si imbellettano...mah..
un casino per gli hotel...occidentali in mezzo ai coglioni..prezzi alti.bah..
pero qua tutti che ci vogliono andare..

e io che me ne fotto passo per matto...
alla fine forse ad agosto mi tocchera' ad andarci (mosse politiche..)..ma lo faro;'solo sperando di beccare del lavoro e qualche proposta (anche se non e'una fiera del settore...)
faro'qualche foto

(ovio, mi rendo conto dell'importanza di un expo universale...e' solo che non e' nelle mie corde..tutto qui).
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
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Re: [O.T.] Expo 2015, ha vinto Milano

#229 Messaggio da Berlino »

Nik... vuoi dire che non mi porti all'Expo'??? :o

ps: sono al Sofitel un po' fuori mano ;)
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nik978
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Re: [O.T.] Expo 2015, ha vinto Milano

#230 Messaggio da nik978 »

no..:D
non ti porto...

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Re: [O.T.] Expo 2015, ha vinto Milano

#231 Messaggio da Berlino »

Nik my boy. You have to read the book Choke by Palahniuk. You have at least to watch the movie. It just talks about us. Cannot explain more. We're sex addict. Nik forget this place where we met. I'm choking... I am throwing up. Last week they were three. This week they were four. Even couldn't hard fuck. No way. Today in the same time one was sending an email. The other an sms. The third one was on msn chatting. You fingered your cunts in the bathroom of a club. I fuck the chicks in my place. They seek something. We know there is just nothing. I feel miserable. You feel the same. Know the algorithm and you'll be god. In here they don't know. But we know. This place is fucked up. Sex is a metaphora. And it doesn't make sense any longer. They look at it like it's fake. We know it's fucking real. And we cannot get enough. Yes I am druken. As always. You understand all this. I know. Thinking all the time my only rescue are my kids. And the lovely girl who cacthed me up. We'll meet in Shanghai. And I just want you to know. If something will ever happen to me. You just do nothing. Let me there. My heart is not that strong by now. I am drunken but I can see thru. The end is not far... and it's a pity but I don't think I can write more...
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Re: [O.T.] Expo 2015, ha vinto Milano

#232 Messaggio da Pim »

ma quando una città occupa l'Expo, si ristruttura tutta secondo un tema e siccome è una vetrina semetsrale internazionale dà o dovrebbe dare il meglio di sè

siviglia lisbona hannover saragozza tutte con un tema specifico e per non tutte è stato un successo , vedremo shanghai..
il problema è come spesso accade per questi grandi eventi , quel che rimane dopo e come si riutilizza

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Re: [O.T.] Expo 2015, ha vinto Milano

#233 Messaggio da nik978 »

berlino ti rispondo in altra sede.

pimpi e' proprio questo il problema dei grandi eventi
che siano expo..olimpiadi ecc..
per forza di cosa il "dopo" e' difficile da gestire e il post expo e' piu sfruttabile in citta' dove manca qualcosa e si sfrutta l'expo (e i suoi soldi) per migliorarlo..

a beijing tutto quello che e' ruotato attorno alle olimpiadi ha creato uan citta' straordinaria (la preferisco a shanghai..e non perche' avevo pensato di trasferirmici per motivi sentimentali..), ma comunque hanno il problema della gestione delgi spazi appositamente costruiti per l'evento ( non a caso al bird nest giocano la supercopa italiana....)

shanghai e' una citta' pazzesca di suo..l'expo ha dato un impulso ad infrastruttre..hanno rifatto il Bund ecc..ma shanghai e' shanghai e e' gia in corsa di suo. expo o non expo.
ma sinceramente non so coem gestiranno tutti questi spazi dopo..

noi a genova nel nostro piccolo grazie all'expo 92 recuperammo aree oramai non piu funzionali al porto. e arrivo l'acquario ecc
ma si partiva da un livello basso e tutto veniva "bene" (comunque la multisala aperta in quella zona, ora e' sotto sfratto...)

vedremo...
milano per me ci potrebbe guadagnare parecchio se non altro in infrastrutture e logistica..cose che potranno essere sfruttate anche in futuro.
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Re: [O.T.] Expo 2015, ha vinto Milano

#234 Messaggio da nik978 »

comunque interessante

tutti i pullman in partenza per shanghai hanno un accesso predefinito e prima di partire ai cinesi viene letta la id card (in cina DA ANNI hanno le ID card a lettura col chip..)
a te straniero fan una foto al passaporto...
sul bus devi CONFERMARE nome e cognome su un foglio che ti da la'utista
in avvicinamento a shanghai ai caselli c'e' un botto di poliza che controlla i pass (le auto hanno bisogno di un pass) e salgono sugli autobus per fare un giretto e volendo possono random controllare i documenti

in cina hanno una macchinetta portatile tipo lettore bancomat/carta dove poggiando la ID card direttamente si connettono col cervellone centrale (questa da prima dell'expo..)

se non hai il pass ti fermi ti controllano tutto lo paghi e te lo danno (trafila che dobro' fare avendo il noleggio auto esaurito le auto col pass...)
venerdi torno a sh stavolta in auto e vediamo..(comunque all'expo per ora non ci vado..)..
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Re: [O.T.] Expo 2015, ha vinto Milano

#235 Messaggio da Dario83 »

non sarebbe male se rifacessero uno stadio nuovo nuovo per l'Inter...
purtroppo rimarrà un sogno...
Questo demone mi sta pian piano uccidendo...ma per poterci convivere bisogna imparare ad "amarlo"

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nik978
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Re: [O.T.] Expo 2015, ha vinto Milano

#236 Messaggio da nik978 »

INCHIESTA ITALIANA
Expo Shanghai, affari e favori per i Signori degli appalti
Il padiglione italiano nel mirino del "Sistema Balducci". Dall'architetto all'impresa che ha costruito l'opera, i protagonisti dell'inchiesta G8 nel business da 15 milioni. Costi esorbitanti per l'allestimento, la gara per la ristorazione vinta dal cognato di Letta, oltre un milione speso per le hostess

di CARLO BONINI e GIAMPAOLO VISETTI

Expo Shanghai, affari e favori per i Signori degli appalti Un'immagine del padiglione italiano all'Expo di Shanghai

La partecipazione all'Expo universale di Shanghai 2010 è costata, in denaro pubblico, tra i 40 e i 60 milioni di euro. E di questi, tra i 12 e i 15 (manca ancora un bilancio pubblico ufficiale), sono stati spesi per la costruzione del nostro Padiglione, un prisma in "cemento trasparente" alto 18 metri a copertura di un'area di 3 mila e 600 metri quadri. "Un successo di visitatori e di critica", si sono compiaciuti i responsabili della manifestazione. Il "migliore biglietto da visita per Milano 2015". È così? Oggi, a un mese dalla chiusura dell'Expo, il nostro Padiglione è pronto per essere donato alla municipalità di Shanghai, che ha intenzione di trasformarlo in un centro commerciale. A differenza degli altri 144 padiglioni, il "prisma" non può essere infatti smantellato e diventerà una "vetrina del made in Italy". Anche perché paiono evaporati gli annunciati "ventitré privati" che avrebbero dovuto animare un'asta per il suo acquisto. C'è di più: documenti riservati e testimonianze raccolti da "Repubblica" tra l'Italia e la Cina, svelano ora che qualcosa di questa nostra avventura non è andata per il verso giusto. Cosa?

LE IMPRONTE DEL "SISTEMA"
La nostra missione in Cina ha un timoniere: Beniamino Quintieri, economista di origini calabresi, docente universitario, Cavaliere di Gran Croce della Repubblica, già presidente dell'Ice dal 2001 al 2005, con il primo governo Berlusconi. Le chiavi dell'Expo di Shanghai, organizzazione e cassa, gli vengono consegnate nell'agosto 2007 dal governo Prodi, con la nomina a Commissario straordinario. Ma è nel 2008 che il suo lavoro, con il nuovo governo Berlusconi, entra nel vivo. Ed è nel 2008 che a incrociare il sentiero dell'Expo troviamo i nomi di due professionisti che le inchieste delle Procure di Firenze e Perugia sui Grandi Appalti annotano nel cosiddetto "Sistema Balducci". Uno spazio "gelatinoso" che, a Roma, fa perno nella struttura di Palazzo Chigi che governa gli appalti dei Grandi Eventi e che tiene insieme professionisti, funzionari pubblici, gestori dei centri di spesa.

Tra 65 proposte presentate, a vincere il concorso di idee per la progettazione del Padiglione italiano a Shanghai è Giampaolo Imbrighi. L'architetto, come documentano gli atti dell'inchiesta sui Grandi Appalti, ha un solido legame con l'ex presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici Angelo Balducci (arrestato in febbraio per corruzione) ed è stato responsabile del progetto della piscina di Valco San Paolo per i Mondiali di Nuoto di Roma del 2008 (opera mai inaugurata e a tutt'oggi sotto sequestro). Di più: il suo nome è nella lista dei beneficiati dal costruttore Diego Anemone e la sua firma compare nella perizia tecnica che, a Firenze, riconosce alla Btp di Riccardo Fusi, costruttore nella tasca di Denis Verdini (e come lui indagato per corruzione), 34 milioni di euro di indennizzo per l'esclusione dall'appalto della scuola dei Marescialli. Per Shanghai viene nominata responsabile tecnico del progetto un architetto di 26 anni, Valentina Romano, figlia del capo del Cerimoniale del Quirinale. Per altro, non la sola con un cognome importante. Alla comunicazione e agli eventi nel Padiglione, lavora Maria Quintieri, figlia del Commissario straordinario. All'ufficio stampa, Francesco Paravati, genero dell'ex presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero.

Sul mar della Cina, l'architetto Imbrighi non è la sola ricorrenza del "Sistema Grandi Eventi". Come documentato dagli atti ufficiali, nella "commissione giudicatrice" che, nel dicembre 2008, sceglie l'impresa di costruzioni che realizzerà il padiglione, siede Raniero Fabrizi, ingegnere, direttore generale presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, coordinatore della Struttura di Missione per i 150 anni dell'Unità d'Italia. Una "voce" più volte intercettata dal Ros nei conversari di Fabio De Santis (ex provveditore alle opere pubbliche della Toscana, arrestato per corruzione). L'ingegner Fabrizi e la sua commissione aggiudicano, per poco meno di 8 milioni di euro, la commessa per la realizzazione del progetto di Imbrighi all'impresa cinese "Jiangsu Nantong n.3 Construction", che, tuttavia, nel giro di pochi mesi si rivela incapace di realizzare l'opera. Al punto che nella primavera del 2009 il suo contratto viene rescisso (la "Jiangsu" tratterà circa mezzo milione di euro a titolo di avanzamento lavori). In quell'aggiudicazione, qualcosa non funziona. La "Jiangsu" ha prevalso su imprese almeno sulla carta più titolate. Soprattutto, sul colosso "Guandong Group", classificato secondo.
In un carteggio via mail in possesso di "Repubblica", riferendosi alla gara per la costruzione del padiglione, Simone Riva, managing director della società milanese "Eurostands spa", per l'occasione partner "ombra" della "Guandong Group", parla di "farsa all'italiana". Di "irregolarità" che la Commissione giudicatrice ha "vergognosamente" sanato. L'interlocutore cui Riva confida "il proprio schifo", si congratula. "Minchia che culo!!!! - scrive - Ti è capitato un ricorso facile facile. Porti a casa i soldi senza realizzare l'opera. Mito!!!!!". La "Eurostands" non costruirà ma, ora, ha ottimi argomenti con cui battere cassa altrimenti.

L'INGANNO ALLE REGIONI
Alla improvvisa uscita di scena della "Jiangsu", il Commissario straordinario, nella primavera 2009, pone rimedio con un affidamento diretto. Logica e diritto imporrebbero che nella realizzazione del padiglione subentri la "Guandong", seconda in graduatoria. Ma non è così. Il cantiere è affidato alla "Greenland construction", altro colosso cinese delle costruzioni, terzo in graduatoria. "Guandong" e la sua partner italiana Eurostands dovrebbero procedere nel loro "ricorso facile facile". Ma non lo fanno. La società si assicura infatti, nell'autunno del 2009, la polpa dell'Expo: l'allestimento. Con un'offerta di 1 milione e 386 mila euro, vince la gara che le affida la realizzazione di negozio, ristorante, caffetteria, sala vip, uffici e auditorium. E che - si legge nel bando ufficiale - la "obbliga, qualora le venga richiesto, ad eseguire montaggio e smontaggio degli allestimenti degli eventi che verranno realizzati da partner istituzionali e/o privati". La clausola è cruciale nello svelare il meccanismo di "compensazione" che assicura il "risarcimento" alla Eurostands. A partire dal febbraio di quell'anno, come dimostra un documento sottoscritto dal comune di Milano, il Commissario ha infatti cominciato a sottoporre a Regioni e Comuni un "regolamento di partecipazione" all'Expo che individua nel vincitore di una gara ancora da aggiudicare (e che Eurostands vincerà) un "allestitore" non facoltativo, come pure vuole il bando, ma "unico e ufficiale". E a prezzi importanti, se si tiene conto del costo del lavoro in Cina. Dai 200 ai 300 mila euro (di cui 100 per il Commissariato), il prezzo più alto a metro quadro di tutti i padiglioni dell'Expo. Alla tariffa finiscono per sottostare 9 delle 12 Regioni e 2 dei 3 comuni espositori. Per un costo che supera i 3 milioni di euro. Denaro incassato dal Commissariato e quindi girato a Eurostands, al netto di eventuali "utili".

La mossa fa saltare l'accordo che vuole la Fiera di Milano partner strategico e imbarazza i nostri diplomatici che, riservatamente, se ne dissociano con preoccupate e-mail. Si prefigura infatti uno schema in cui il denaro dei contribuenti (quello delle Regioni) paga degli spazi già finanziati dallo Stato e gestiti da un ufficio, quello del Commissario, pagato sempre con fondi pubblici, ma che improvvisamente opera di fatto come intermediario di una società privata: Eurostands, appunto.
Ma la mossa, soprattutto, fa lievitare i costi per le Regioni che, in due casi, decidono di fare da sole. Una è la Toscana. Racconta Silvia Burzagli, vicedirettore di "Toscana Promozione": "A fine del gennaio scorso veniamo a sapere che non avevamo più l'allestitore che era Fiera Milano, ma che ci dovevamo relazionare con il Commissariato, il quale poi ci scrive che avevano un allestitore ufficiale, Eurostands. Ci arriva un preventivo. E i prezzi, sinceramente, sono troppo alti. 230mila euro per tutto l'allestimento, che però non è in linea con quello che vogliamo fare. Allora, guardo i prezzi da capitolato del nostro allestitore, che individuiamo ogni tre anni con gara europea. Il prezzo era di almeno 50 mila euro più basso".

L'UOMO DI BRUNETTA
La Fiera abbandona di fatto l'Expo (ne rimane semplice sponsor) ritirando dall'organizzazione il suo dirigente in Cina, Dario Rota, che, nel silenzio del Commissario, si dimette dall'incarico di direttore del Padiglione italiano nel febbraio 2010, a neppure due mesi dall'inaugurazione. Lo sostituisce un trentaquattrenne, di origini calabresi, Ernesto Miraglia. Ha vissuto fino a quel momento ad Hong Kong, dove è sbarcato con una gioielleria dei genitori della moglie (orafi di Torre del Greco). Di Expo universali e padiglioni, Miraglia non ha alcuna esperienza. Quintieri lo assume con un compenso di 70 mila euro, ma il contratto che lo lega al Commissariato non è né depositato in Italia, né denunciato al nostro Erario. Il Commissario lo stipula infatti con una società, la "Italian Luxury", che fa capo a Miraglia ed è registrata ad Hong Kong, piazza off-shore inserita nella black list dei paradisi fiscali.

Non è il solo strappo alla "forma". Accade che nel nostro Padiglione venga allestita la mostra temporanea "L'Italia degli Innovatori". È un progetto da 1 milione di euro che sta a cuore al ministro dell'Innovazione Renato Brunetta e di cui si occupa personalmente uno dei suoi consulenti, Antonio Cianci. Con qualche buona ragione, perché la società individuata dal Commissario come responsabile di quel progetto è la milanese "Key People", di cui Cianci è stato amministratore per sette anni. Costruzione del padiglione e allestimenti, dunque. Ma c'è una terza gara bandita dal Commissario. Quella della ristorazione. Chi la vincerà?

LA TAVOLA DEI SOLITI NOTI
Con poca sorpresa si impongono Stefano Russo, genero di Gianni Letta, e la famiglia Ottaviani cui appartiene la società di catering "Relais le Jardin". Il bando di appalto per la "ristorazione" nel Padiglione è scritto su misura per l'azienda che, da sempre, fa da asso pigliatutto nelle gare della Protezione Civile di Bertolaso. La "Relais", in Cina, non ha mai cucinato neppure un piatto di spaghetti. Ma c'è da liberarsi della concorrenza di "The Kitchen", storica catena della ristorazione italiana in Asia. E, appunto, ci pensano i requisiti fissati nel bando. Poco importa, poi, che la "Relais" per accendere i fornelli a Shanghai sia costretta ad acquistare le licenze per operare in Cina in fretta e furia dal ristorante "That's amore" dei fratelli Morano. Anche loro di origini calabresi.

Dettagli. Come la scelta a trattativa diretta dell'impresa di spedizioni che, a cose fatte, si "scopre" non avere le autorizzazioni per l'accesso diretto all'area dell'Expo. O quella dell'agenzia per il servizio di hostess. A costi da capogiro, la spunta "Nexxi", società italo-giapponese che in Cina non ha mai messo piede, ma creata ad hoc dal gruppo "Triumph" di Maria Criscuolo, madrina del figlio di Roberto Ottaviani. L'Ottaviani di "Relais le Jardin", con cui la Triumph divide normalmente la torta degli appalti per i Grandi Eventi. Per sei mesi, nel Paese dove le hostess hanno il costo orario di un caffè, la Triumph riesce a spuntare dal Commissario circa un milione e 200 mila euro.

(03 dicembre 2010) © Riproduzione riservata


http://www.repubblica.it/economia/2010/ ... r_36665143


sul grassettato
qui si sapeva che aveva vinto that's amore
premesso che io a sh vado solo in un ristorante italiano, e non voglio fare il pettogolo o peggio mettere zizzania, ma arrivato in expo al ristorante (caro, ma ci sta) avevo chiesto da dove venissero e mi avevano risposto "no no..noi non siamo in cina..finito l'expo andiamo via.."

e that's amore???
rimasi un po perplesso.e pensai che magari avevano rinunciato all'ultimo visto lo sforzo non idnifferente..
e invece....

per il resto pare (ma non trovo il link su shanghaidaily e il sito dell''expo) che non siamo nemmeno tra i 5 padiglioni preferiti, al contrario di quello che ci facevano credere in continuazione..
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