[O.T.] "Enterogelmini", gli studentacci e la SQUOL

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Gambo192
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Re: [O.T.] "Enterogelmini", gli studentacci e la SQUOL

#706 Messaggio da Gambo192 »

Andateglielo a dire a quelli della Fiat o delle industrie dei metalli che il loro lavoro è stimolante e uguale a quello degli impiegati d'ufficio...
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Blif
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Re: [O.T.] "Enterogelmini", gli studentacci e la SQUOL

#707 Messaggio da Blif »

zio ha scritto:
Blif ha scritto: - i nuovi ricercatori avranno (giustamente) uno stipendio superiore ai vecchi,
e dopo sei anni verranno o promossi professori o licenziati.
Quindi ne verranno assunti di meno e usciranno continuamente dal ruolo.
Quindi all'equilibrio saranno molto meno numerosi dei ricercatori attuali.
Quindi la famosa "piramide rovesciata" non tornerà mai dritta, ma si allargherà e avremo più professori che ricercatori
deduzioni non dimostrate (la stessa accusa che rivolgi all'estensore dell'articolo).
Apprezzo il gusto per la dimostrazione.

1) Impatto della riforma sulla produzione scientifica
Dato un budget B, con il quale si assumono n ricercatori a stipendio medio s, è ovviamente B = ns.
Se lo stipendio medio cresce da s a ks, con lo stesso budget B si assumeranno
n' = B/(ks) = n/k < n ricercatori, cioè di meno.

Corrispondentemente, cala il tempo complessivo di lavoro.
Se il tempo richiesto per le attività non di ricerca (didattica, organizzazione, burocrazia, ecc...) non cambia,
il tempo dedicato alla ricerca cala, e quindi la produzione scientifica si abbassa. A pari budget.

2) Impatto della riforma sulla distribuzione fra livelli gerarchici
Assumendo n' ricercatori all'anno e promuovendoli o licenziandoli dopo 8 anni,
a regime il paese avrà 8 n' ricercatori.

Se ogni anno k = an' ricercatori diventano professori,
se hanno mediamente 30 anni come dice la Gelmini,
e se andranno in pensione a 65 anni come dice la nuova legge,
a regime il paese avrà 35 a n' professori (associati e ordinari).

Per quali valori di a avremo un numero di ricercatori superiore a quello dei professori?
8 n' > 35 a n', cioè a < 8/35 = 23%.
Cioè meno di un quarto dei ricercatori dovrebbero venir confermati,
qualunque siano le capacità dimostrate durante i 3+8 = 11 anni di prova.

Assumendo invece una percentuale di conferma dell'80%, che non mi pare assurda,
il rapporto fra professori e ricercatori diventa 35 a n' / 8 n' = 35/8 * 80% = 3.5,
mentre il valore attuale è circa 2.

:wink:
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)

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zio
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Re: [O.T.] "Enterogelmini", gli studentacci e la SQUOL

#708 Messaggio da zio »

Blif ha scritto:
zio ha scritto:
Blif ha scritto: - i nuovi ricercatori avranno (giustamente) uno stipendio superiore ai vecchi,
e dopo sei anni verranno o promossi professori o licenziati.
Quindi ne verranno assunti di meno e usciranno continuamente dal ruolo.
Quindi all'equilibrio saranno molto meno numerosi dei ricercatori attuali.
Quindi la famosa "piramide rovesciata" non tornerà mai dritta, ma si allargherà e avremo più professori che ricercatori
deduzioni non dimostrate (la stessa accusa che rivolgi all'estensore dell'articolo).
Apprezzo il gusto per la dimostrazione.

1) Impatto della riforma sulla produzione scientifica
Dato un budget B, con il quale si assumono n ricercatori a stipendio medio s, è ovviamente B = ns.
Se lo stipendio medio cresce da s a ks, con lo stesso budget B si assumeranno
n' = B/(ks) = n/k < n ricercatori, cioè di meno.

Corrispondentemente, cala il tempo complessivo di lavoro.
Se il tempo richiesto per le attività non di ricerca (didattica, organizzazione, burocrazia, ecc...) non cambia,
il tempo dedicato alla ricerca cala, e quindi la produzione scientifica si abbassa. A pari budget.

2) Impatto della riforma sulla distribuzione fra livelli gerarchici
Assumendo n' ricercatori all'anno e promuovendoli o licenziandoli dopo 8 anni,
a regime il paese avrà 8 n' ricercatori.

Se ogni anno k = an' ricercatori diventano professori,
se hanno mediamente 30 anni come dice la Gelmini,
e se andranno in pensione a 65 anni come dice la nuova legge,
a regime il paese avrà 35 a n' professori (associati e ordinari).

Per quali valori di a avremo un numero di ricercatori superiore a quello dei professori?
8 n' > 35 a n', cioè a < 8/35 = 23%.
Cioè meno di un quarto dei ricercatori dovrebbero venir confermati,
qualunque siano le capacità dimostrate durante i 3+8 = 11 anni di prova.

Assumendo invece una percentuale di conferma dell'80%, che non mi pare assurda,
il rapporto fra professori e ricercatori diventa 35 a n' / 8 n' = 35/8 * 80% = 3.5,
mentre il valore attuale è circa 2.

:wink:

1- verissimo. infatti i nuovi ricercatori faranno solo ricerca. i docenti coordineranno la ricerca e insegneranno.
2- verissimo. occorre una seria selezione. diventare ricercatori a tempo determinato (3+3) non è più l'inizio di una carriera per "anzianità" ma devi fare ricerca ad alto livello. altrimenti la ricerca che hai svolto ti servirà per entrare nel mondo del lavoro professionale per continuare magari la ricerca in un centro ricerche privato, magari accreditato presso l'unione europea.

il problema Blif è di guardare all'università come ad una grande opportunità professionale. anni luce da oggi. almeno per le molte realtà che conosco.
cmq buona ricerca. sinceramente.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw

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nik978
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Re: [O.T.] "Enterogelmini", gli studentacci e la SQUOL

#709 Messaggio da nik978 »

counque i ricercatori per legge NON dovrebbero insegnare.
Questo magari non si sa..
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.

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Helmut
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Re: [O.T.] "Enterogelmini", gli studentacci e la SQUOL

#710 Messaggio da Helmut »

Barabino ha scritto:
Drogato_ di_porno ha scritto:
Helmut ha scritto:E credo che montare, avviare e far funzionare un circuito o una macchina complessa sia una sfida intellettuale maggiore e più stimolante che fare l'impiegato con la laurea in qualche oscuro dipartimento della burocrazia pubblica.
Una macchina, per quanto complessa, resterà sempre una spregevele, squallida macchina. E chi la fa funzionare un gretto manovale, abbruttito e istupidito dal lavoro.
Niente a che vedere con un lavoro "di concetto", perfino impiegatizio.
Considerazioni di un secolo fa; adesso fare l'impiegato è ripetitivo e alienante tanto quanto fare l'operaio.
Ben scritto, caro Barabino.

Ma devi tener presente che il Nostro Drogato è appunto rimasto a un secolo fa. :-D
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."

SimonePeach
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Re: [O.T.] "Enterogelmini", gli studentacci e la SQUOL

#711 Messaggio da SimonePeach »

Università, passa la riforma. La Gelmini: "ho rimasto molto contenta".
Con piangere e con lutto,
spirito maladetto, ti rimani;
ch'i' ti conosco, ancor sie lordo tutto

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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] "Enterogelmini", gli studentacci e la SQUOL

#712 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Helmut ha scritto:Ma devi tener presente che il Nostro Drogato è appunto rimasto a un secolo fa. :-D
Molto prima Helmut, molto prima. E' stato Marx a dire che la divisione fra lavoro intellettuale e lavoro manuale nel Paleolitico ha generato la falsa credenza che spirito e materia siano due realtà distinte. In realtà questa distinzione non esisterebbe (un materialista come te concorderà senz'altro :DDD )
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)

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Helmut
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Re: [O.T.] "Enterogelmini", gli studentacci e la SQUOL

#713 Messaggio da Helmut »

Drogato_ di_porno ha scritto: E' stato Marx a dire che la divisione fra lavoro intellettuale e lavoro manuale nel Paleolitico ha generato la falsa credenza che spirito e materia siano due realtà distinte
Marx, su alcuni dogmi fondamentali, ha toppato alla grande.

Stando a lui adesso dovremo già vivere nella Società Comunista, e invece lo ha preso nel culo.
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Drogato_ di_porno
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Re: [O.T.] "Enterogelmini", gli studentacci e la SQUOL

#714 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Resta il fatto che in Italia tutti operai o idraulici con i figli degli altri.

Tutti sognano un futuro da dirigente aziendale per il pargolo, tutti mandano i figli al Liceo per fargli fare l'università. Le ragazze dopo il pezzo di carta devono sposare uno ricco.

Chi non ce la fa ripiega sull'Istituto tecnico vivendolo come un fallimento. ne parlavo qualche giorno fa con un medico che ha 2 figli: la ragazza secchiona si è laureata (e in cerca di fidanzato di buona famiglia), il figlio che frequentava il liceo scientifico ha dovuto cambiare e finire all'ITIS. Orbene, quando parlava del figlio deglutiva, gli si inumidivano gli occhi, balbettava manco fosse un tabù (ha detto che la colpa era tutta degli insegnanti). una scena orrenda.

Di storie come questa, non sai quante ne ho sentite. Ivi compresa la maggior determinazione delle ragazze rispetto ai maschi.

peraltro non avevano minimamente tenuto conto delle loro inclinazioni: la ragazza stronzetta di Chiesa (oratorio) decisa a primeggiare fin dalle elementari; il fratellino un tipo mite, amante della pesca, con interessi pratici (a lui sì sarebbe piaciuto far funzionare una macchina utensile); invece l'hanno costretto a studiare il latino.

Il boom del Liceo risale ai miei tempi (primi anni '90, nefasta conseguenza del rampantismo anni '80), ci andavano cani e porci. soprattutto porci.

in terza media i professori "consigliavano" ai genitori degli alunni quale scuola superiore scegliere. nella mia classe a molti era stato scritto sul foglietto: "scuola professionale".
ebbene, il giorno dopo i genitori dei suddetti sciamarono a frotte insultando i professori: "non permettersi mai più di demoralizzare mio figlio dicendogli di fare l'istituto professionale". poi li hanno iscritti in massa al Liceo, e quando sono stati bocciati gliel'hanno fatto finire nelle scuole private dopo svariate bocciature.

Helmut, non disprezzare il "conservatorismo italico"; quale popolo siamo usciti dalla miseria da poco, il ricordo della povertà è forte. e chi è stato povero è mosso da "volontà di rivalsa" (TUTTI AL LICEO!)
"Non devo essere io ad insegnarvi che avete nemici ed in gran numero, che non sanno perché lo siano, ma che come cani bastardi di villaggio, si mettono ad abbaiare quando i loro simili lo fanno" (Shakespeare, Enrico VIII)

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Re: [O.T.] "Enterogelmini", gli studentacci e la SQUOL

#715 Messaggio da Helmut »

Drogato_ di_porno ha scritto: Helmut, non disprezzare il "conservatorismo italico"
La tua analisi è il perfetto specchio del Paese: elencare dettagliatamente i motivi che hanno generato i problemi attuali. In pratica, guardarsi continuamente indietro.

Se i figli della media borghesia che ha coltivato illusioni per una generazione, non ce la faranno ad essere impiegati nelle loro professioni preferite, le necessità future imporranno altre scelte.
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Re: [O.T.] "Enterogelmini", gli studentacci e la SQUOL

#716 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Helmut ha scritto:
Drogato_ di_porno ha scritto: Helmut, non disprezzare il "conservatorismo italico"
La tua analisi è il perfetto specchio del Paese: elencare dettagliatamente i motivi che hanno generato i problemi attuali. In pratica, guardarsi continuamente indietro.

Se i figli della media borghesia che ha coltivato illusioni per una generazione, non ce la faranno ad essere impiegati nelle loro professioni preferite, le necessità future imporranno altre scelte.
Te ne racconto un'altra: due ragazze che hanno frequentato rispettivamente Liceo Classico e Liceo Scientifico. Tutte e due hanno mollato l'Università.

siccome non hanno agganci e raccomandazioni, non hanno trovato lavoro. pur di non fare nulla una sta facendo un corso di massaggi (del costo di oltre 1000 euro) e l'altra fa i lavori domestici.

Morale: la prima si è sentita dare della "puttana" dal padre non appena ha sentito la parola "massaggi" (pensava a Berlusconi e Bertolaso? :DDD )

la madre della seconda ha accolto la notizia con le lacrime agli occhi "una ragazza come te...che ha fatto l'univeristà...fare le pulizie come le rumene"

tutte e due depresse, single e imbottite di psicofarmaci. piscofarmaci come m&ms

tu dici "le necessità imporranno scelte"...non è così helmut. se anche si riducono a fare le pulizie lo vivono come un marchio infamante, odiandosi a morte.

la vittoria del lavoro manuale è di là da venire, tu non la vedrai :)
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Re: [O.T.] "Enterogelmini", gli studentacci e la SQUOL

#717 Messaggio da Helmut »

Drogato_ di_porno ha scritto: la vittoria del lavoro manuale è di là da venire, tu non la vedrai
Tu hai l'abitudine di portare i tuoi esempi personali e pensare che facciano la norma.

Se ragioniamo così, in termini empirici, te ne posso portare altrettanti di ragazzi/e con lauree fallite che hanno virato verso mestieri professionali (non necessariamente manuali) ottenendo discreti successi e equilibri di vita soddisfacenti.

Quindi, entrambi non siamo in grado di portare tesi valide nè di fare profezie.

La vittoria del lavoro manuale qualificato c'è già da molti anni: è un potente scudo contro la disoccupazione, e solo per questo è una vittoria straordinaria e non d'elitè, in quanto accessibile a molti.
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Re: [O.T.] "Enterogelmini", gli studentacci e la SQUOL

#718 Messaggio da Antonchik »

Drogato_ di_porno ha scritto:Resta il fatto che in Italia tutti operai o idraulici con i figli degli altri.

Tutti sognano un futuro da dirigente aziendale per il pargolo, tutti mandano i figli al Liceo per fargli fare l'università. Le ragazze dopo il pezzo di carta devono sposare uno ricco.

Chi non ce la fa ripiega sull'Istituto tecnico vivendolo come un fallimento. ne parlavo qualche giorno fa con un medico che ha 2 figli: la ragazza secchiona si è laureata (e in cerca di fidanzato di buona famiglia), il figlio che frequentava il liceo scientifico ha dovuto cambiare e finire all'ITIS. Orbene, quando parlava del figlio deglutiva, gli si inumidivano gli occhi, balbettava manco fosse un tabù (ha detto che la colpa era tutta degli insegnanti). una scena orrenda.

Di storie come questa, non sai quante ne ho sentite. Ivi compresa la maggior determinazione delle ragazze rispetto ai maschi.

peraltro non avevano minimamente tenuto conto delle loro inclinazioni: la ragazza stronzetta di Chiesa (oratorio) decisa a primeggiare fin dalle elementari; il fratellino un tipo mite, amante della pesca, con interessi pratici (a lui sì sarebbe piaciuto far funzionare una macchina utensile); invece l'hanno costretto a studiare il latino.

Il boom del Liceo risale ai miei tempi (primi anni '90, nefasta conseguenza del rampantismo anni '80), ci andavano cani e porci. soprattutto porci.

in terza media i professori "consigliavano" ai genitori degli alunni quale scuola superiore scegliere. nella mia classe a molti era stato scritto sul foglietto: "scuola professionale".
ebbene, il giorno dopo i genitori dei suddetti sciamarono a frotte insultando i professori: "non permettersi mai più di demoralizzare mio figlio dicendogli di fare l'istituto professionale". poi li hanno iscritti in massa al Liceo, e quando sono stati bocciati gliel'hanno fatto finire nelle scuole private dopo svariate bocciature.

Helmut, non disprezzare il "conservatorismo italico"; quale popolo siamo usciti dalla miseria da poco, il ricordo della povertà è forte. e chi è stato povero è mosso da "volontà di rivalsa" (TUTTI AL LICEO!)
Ma questo è un padre di merda, piangeva per la vergogna, non per il futuro di suo figlio.
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.

Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.

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Re: [O.T.] "Enterogelmini", gli studentacci e la SQUOL

#719 Messaggio da zio »

nik978 ha scritto:counque i ricercatori per legge NON dovrebbero insegnare.
Questo magari non si sa..
infatti.
il contratto di lavoro non prevede carichi didattici. almeno questo è quanto prevedevano i vecchi contratti.
e infatti i ricercatori a tempo indeterminato che corrono il rischio di vedere fermarsi la propria carriera universitaria davanti alla riforma hanno detto: bene, noi vogliamo allora che si rispetti il contratto con cui siamo stati assunti, per cui i corsi se li facciano i professori (sapendo che così facendo le facoltà avrebbero corso il rischio di non partire con l'anno accademico). e sai che cosa han risposto i rettori, i professori associati e ordinari? siamo con voi. però se non fate i corsi noi li affidiamo a contratto esternamente anche gratuitamente. ce n'è di gente che verrebbe anche gratis in università!

questo per capire come si sono mossi in molte università prima che deflagrasse la protesta per motivi puramente di opportunità politica.
p.s. al problema dei ricercatori la Gelmini ha risposto trovando i finanziamenti per i concorsi da associato. ovviamente non una promozione opelegis come si sarebbe fatto anni fa (circa 1981) quando gli assegnisti di ricerca furono passati in blocco al ruolo di ricercatori. era in carica la DC con il pentapartito e con il PCI all'opposizione. allora di questa promozione senza meriti non ci fu una minima protesta.
molti docenti di oggi hanno usufruito di queste promozioni per anzianità.
c'era anche la storiella dei bidelli che si dicono: "hai visto rossi è diventato professore!" "per forza ...era sempre qui!"
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Re: [O.T.] "Enterogelmini", gli studentacci e la SQUOL

#720 Messaggio da Gambo192 »

Helmut ha scritto: La vittoria del lavoro manuale qualificato c'è già da molti anni: è un potente scudo contro la disoccupazione, e solo per questo è una vittoria straordinaria e non d'elitè, in quanto accessibile a molti.
S'è visto, infatti adesso le industrie vanno in Serbia perché anche le donne qualificate che fanno i collant costano troppo...
E le ASL assumono psicologi con la laurea triennale perché quelli che hanno fatto 5 anni + specializzazione costano troppo..
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