( O.T. politica usa ) tea party
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Re: ( O.T. politica usa ) tea party
Che mi dite di domani? Ce la farà il presidente a vincere le midterm?
"Una società di persone che non sognano non potrebbe esistere. Sarebbero morti in due settimane."
William S. Burroughs
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Re: ( O.T. politica usa ) tea party
discorrevo in merito a questo con un "geopolitico" che mi ha illuminato sul destino degli usa.
Tea party o meno.. volendola vedere scura c'è da prepararsi a una bella guerra.. di quelle vere e bella grossa!! Pure io ho sempre ammirato friedman però.. il suo monetarismo a oggi fa molta acqua! Questo ostinarsi a mantenere bassa la quotazione del dollaro sta dando ossigeno all'economia americana solo nel breve periodo mentre nel lungo potrebbe avere effetti catastrofici! Tanto più se i cinesi continuano a rimbalzare miliardi di dollari acquistando titoli di debito pubblico usa.
In quest'ottica l'orientamento di questo tea party è decisamente stupido! Più in generale.. l'impostazione della stessa democrazia americana (come quella di quasi tutte le altre democrazie tra l'altro..) è stata completamente travisata. Conta solo vincere adesso! Senza lo straccio di un benchè minimo progetto di sostenibilità a medio o lungo termine..

In quest'ottica l'orientamento di questo tea party è decisamente stupido! Più in generale.. l'impostazione della stessa democrazia americana (come quella di quasi tutte le altre democrazie tra l'altro..) è stata completamente travisata. Conta solo vincere adesso! Senza lo straccio di un benchè minimo progetto di sostenibilità a medio o lungo termine..
Rico
Stoya Doll champion of FWP 3.0!!!!!!!!!
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Re: ( O.T. politica usa ) tea party
Sono degli asini, piuttosto. Come si fa a scrivere questa roba che era aria fritta già cinquant'anni fa.balkan wolf ha scritto:sono bravi invece quelli di LC
Una pippa interminabile che suona come la gente non vogliono più sporcarsi le mani, vogliono fare tutti gli avvocati e i dottori.Helmut ha scritto: L'industria è la fonte della ricchezza: affinché ci siano i servizi è necessario il prodotto. Senza l'automobile non esisterebbero il credito al consumo dell'auto, le assicurazioni sulle automobili, la pubblicità sulle automobili, le autostrade, i distributori di benzina, i concessionari, le corse di Formula Uno e la loro trasmissione televisiva. È una verità indiscutibile: senza la produzione industriale non esisterebbero i servizi. Per fare consulenza sull'organizzazione del lavoro in fabbrica, ci vuole la fabbrica.
Storicamente la produzione manifatturiera cede passo rispetto ai servizi con lo sviluppo economico. Il settore manifatturiero negli Usa valeva un terzo dell'economia nel dopoguerra, ora il 20%. Discorso analogo per tutte le economia avanzate, eppure la ricchezza degli occidentali è aumentata costantemente, come la mettiamo?
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)
[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]
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Re: ( O.T. politica usa ) tea party
La mettiamo col fatto che Helmut è un "manifatturiero" (nel senso che lavora con le mani) e quindi non vuol sentirsi svilito. Molti suoi post sono tesi a riabilitare il lavoro manuale.
E' comprensibile.
E' comprensibile.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
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Re: ( O.T. politica usa ) tea party
A me la filosofia di vita di Helmut piace, alla fine dei conti lui si gode la vita mentre noi ci vestiamo di questa pseudo-superiorità intellettuale, di rifiuto verso la vita che non ci porta da nessuna parte. Cerco di apprendere ma manco sempre il primo step, iniziare un lavoro manuale. 

Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
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Re: ( O.T. politica usa ) tea party
Perchè tu non hai Fede.
Fin da bambino era fra i puritani dell'esercito di Cromwell che Helmut sognava di testimoniare <<con la Bibbia nello zaino e il fucile a tracolla>> la sua esigenza di rigore morale.
E da grande ci è riuscito estraendo petrolio in zone che manco un cane vorrebbe visitare, fra i pinguini dell'Antartide o nel deserto di Gibson in Australia (70° C).
"Otia dant vitia", questa è la differenza tra un riformato ricco d'iniziativa e un papista mollacchione. Che Helmut farebbe qualsiasi tipo di lavoro per non restare con le mani in mano, per mantenere la sua disciplina, finchè non capita la prossima occasione importante. Non esiste che Helmut stia con le palle in mano a sborrar fuori tutti i soldi dell'Antartide.
Un cattolico è segnato in partenza.
Fin da bambino era fra i puritani dell'esercito di Cromwell che Helmut sognava di testimoniare <<con la Bibbia nello zaino e il fucile a tracolla>> la sua esigenza di rigore morale.
E da grande ci è riuscito estraendo petrolio in zone che manco un cane vorrebbe visitare, fra i pinguini dell'Antartide o nel deserto di Gibson in Australia (70° C).
"Otia dant vitia", questa è la differenza tra un riformato ricco d'iniziativa e un papista mollacchione. Che Helmut farebbe qualsiasi tipo di lavoro per non restare con le mani in mano, per mantenere la sua disciplina, finchè non capita la prossima occasione importante. Non esiste che Helmut stia con le palle in mano a sborrar fuori tutti i soldi dell'Antartide.
Un cattolico è segnato in partenza.
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Re: ( O.T. politica usa ) tea party
Quest'anno il premio Sandra e Raimondo va a DDP e Helmut, non c'è partita. 

...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)
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Re: ( O.T. politica usa ) tea party
giulio sono marxisti che cazzo dovrebbero scrivere?
poi è ovvio che il marxismo è "sbagliato" però non è quello il punto
poi è ovvio che il marxismo è "sbagliato" però non è quello il punto
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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Re: ( O.T. politica usa ) tea party
Giulio, questa da te proprio non me l'aspettavo.Giulio Tremonti ha scritto:Una pippa interminabile che suona come la gente non vogliono più sporcarsi le mani, vogliono fare tutti gli avvocati e i dottori.
Storicamente la produzione manifatturiera cede passo rispetto ai servizi con lo sviluppo economico. Il settore manifatturiero negli Usa valeva un terzo dell'economia nel dopoguerra, ora il 20%. Discorso analogo per tutte le economia avanzate, eppure la ricchezza degli occidentali è aumentata costantemente, come la mettiamo?
Come fai ad affermare una corbelleria del genere: la produzione manifatturiera cede passo rispetto ai servizi...???
Senza citare dati e numeri che a noi due tanto piacciono, ti rimembro la Cina, l'India, il Brasile, la Russia.
Ti rimembro inoltre l'affare Fiat-Chrysler, che porterà ad un aumento della produzione automobilistica negli Usa.
Per non parlare della ripresa tedesca al 3%, basata quasi completamente sull'industria manifatturiera.
Nessuna ideologia piccolo-borghese sul lavoro da sporcarsi le mani.
Senza scomodare Marx, lo affermava prima di lui Adam Smith.
Ne abbiamo anche già parlato qui:
viewtopic.php?f=2&t=27590&p=1130793&hilit=adam#p1130793
"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."
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Re: ( O.T. politica usa ) tea party
“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”
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Re: ( O.T. politica usa ) tea party
E intanto i Tea party avanzano, sebbene non riescano a non tirarsi dietro le solite stronzate. Per esempio, in Delaware la candidata Christine O'Donnell si e' detta contraria alla masturbazione. Ancora sta roba nel 2010, non mi capacito. E infatti hai perso, fessa.

Tra le novità delle elezioni di midterm c'è l'ingresso al Senato e alla Camera dei Tea Party antitasse, che conquistano anche la South Carolina, dove è stata eletta Governatore Nikki Haley, appoggiata dall'ex candidata vicepresidente Sarah Palin. I seggi conquistati dai repubblicani alla Camera sarebbero oltre una cinquantina (ne erano necessari 39 per ottenere la maggioranza), e secondo AbcNews potrebbero essere addirittura tra i sessanta e i settanta.
Da tenere d'occhio Rubio,l'Obama bianco, figlio di esuli cubani:

che pero' non ha aderito ufficilamente al movimento, anche se la Palin glielo succhierebbe da subito.
Il trionfo di Rubio
la stella del Tea Party
Vince il seggio del Senato in Florida con risultati oltre le previsioni. Giovane e bello, buon oratore e sognatore, figlio di esuli cubani ma accanito nemico delle aperture agli immigrati. In molti vedono in lui "l'Obama della destra", e Sarah Palin già sogna un ticket per la nuova corsa alla presidenza...
Il trionfo di Rubio la stella del Tea Party Marco Rubio con la moglie Jeanette, la madre Oria e la figlia Amanda
NEW YORK - Alle otto di sera nel quartier generale repubblicano di Coral Gables, Florida, scatta un lunghissimo applauso. I network televisivi hanno appena diffuso le proiezioni e per Marco Rubio la vittoria annunciata si è trasformata in un vero e proprio trionfo.
E' lui l'uomo nuovo del Midterm 2010, colui che molti nelle file dei conservatori vedono come l'Obama bianco, la grande speranza per strappare (nel 2012) con quattro anni di anticipo sulle previsioni la Casa Bianca agli odiati avversari liberal. Sulla carta Rubio ha tutto per essere l'Obama repubblicano: il "phisique du role", le origini, la famiglia.
Nato a Miami, figlio di esuli cubani fuggiti dal regime di Castro, è cresciuto a Las Vegas dove il padre lavorava come barista e la madre come donna delle pulizie in uno dei tanti hotel della città-peccato. Ha iniziato il college grazie alla sua bravura nel giocare a football (americano) e con una borsa di studio per atleti. Si è laureato a pieni voti in legge, ha quattro figli, una moglie di origine colombiana, è cattolico e ovviamente parla perfettamente lo spagnolo.
Non è un candidato del Tea Party (non ha aderito al movimento forse per lungimiranza politica), ma dai "teisti" è amato come fosse uno di loro. Sarah Palin, la zarina dei conservatori lo adora ("sono molto fiera di lui") e lo ha sostenuto fin dagli inizi della sua incredibile sfida, quando decise di presentarsi alle primarie contro Charlie Crist, un tempo popolare governatore della Florida.
Marco Rubio è giovane (39 anni), viso da attore hollywoodiano (dicono le sue fan), brillante, intelligente. Per Mike Huckabee, che di primarie del Grand Old Party se ne intende (fu la grande sorpresa del 2008) "è il nostro Barack Obama ma ha più sostanza". Contro Crist ha saputo sfruttare al massimo il peccato mortale (per i fan del Tea Party) commesso dal governatore uscente: quello di aver appoggiato l'odiato piano di salvataggio delle banche voluto da Obama. Lo ha battuto con i sondaggi che lo davano molti punti indietro e avendo contro (almeno inizialmente) tutto l'establishment del Gop.
Sconfitto alle primarie, Crist ha provato a giocarsi la carta della propria popolarità, si è presentato come indipendente riuscendo ad ottenere anche l'appoggio di un peso massimo democratico come Bill Clinton e del New York Times, convinto che in una corsa a tre l'elettorato moderato di entrambi i partiti lo avrebbe premiato.
Non aveva fatto i conti con la rabbia della Florida, uno degli Stati più toccati dalla crisi, ma soprattutto non aveva fatto i conti con lo charme di Marco Rubio. Il cubano-americano, proprio come l'attuale presidente nel 2008, sa come toccare il cuore degli americani, parla bene, è convincente, promette molto, anche se forse non potrà mantenere. Il suo padrino politico è Jeb Bush, figlio di George sr e fratello di George jr, una casata che per i repubblicani è sinonimo di vittoria. Proprio Jeb gli era a fianco ieri sera nella festa della vittoria. "Sono orgoglioso di lui, sono certo che farà parte della prossima generazione di leader che rifarà grande l'America. Marco Rubio è l'uomo giusto al momento giusto".
Sarà il candidato del Grand Old Party nel 2012? Troppo presto per dirlo, molto dipenderà anche da Sarah Palin. E qualcuno sogna già il ticket: con lei prima donna presidente e lui vice per poi sostituirla al momento opportuno. A due anni dalle presidenziali sognare è legittimo, ma Marco Rubio dovrà poi fare i conti con Obama, quello vero?

Tra le novità delle elezioni di midterm c'è l'ingresso al Senato e alla Camera dei Tea Party antitasse, che conquistano anche la South Carolina, dove è stata eletta Governatore Nikki Haley, appoggiata dall'ex candidata vicepresidente Sarah Palin. I seggi conquistati dai repubblicani alla Camera sarebbero oltre una cinquantina (ne erano necessari 39 per ottenere la maggioranza), e secondo AbcNews potrebbero essere addirittura tra i sessanta e i settanta.
Da tenere d'occhio Rubio,l'Obama bianco, figlio di esuli cubani:

che pero' non ha aderito ufficilamente al movimento, anche se la Palin glielo succhierebbe da subito.
Il trionfo di Rubio
la stella del Tea Party
Vince il seggio del Senato in Florida con risultati oltre le previsioni. Giovane e bello, buon oratore e sognatore, figlio di esuli cubani ma accanito nemico delle aperture agli immigrati. In molti vedono in lui "l'Obama della destra", e Sarah Palin già sogna un ticket per la nuova corsa alla presidenza...
Il trionfo di Rubio la stella del Tea Party Marco Rubio con la moglie Jeanette, la madre Oria e la figlia Amanda
NEW YORK - Alle otto di sera nel quartier generale repubblicano di Coral Gables, Florida, scatta un lunghissimo applauso. I network televisivi hanno appena diffuso le proiezioni e per Marco Rubio la vittoria annunciata si è trasformata in un vero e proprio trionfo.
E' lui l'uomo nuovo del Midterm 2010, colui che molti nelle file dei conservatori vedono come l'Obama bianco, la grande speranza per strappare (nel 2012) con quattro anni di anticipo sulle previsioni la Casa Bianca agli odiati avversari liberal. Sulla carta Rubio ha tutto per essere l'Obama repubblicano: il "phisique du role", le origini, la famiglia.
Nato a Miami, figlio di esuli cubani fuggiti dal regime di Castro, è cresciuto a Las Vegas dove il padre lavorava come barista e la madre come donna delle pulizie in uno dei tanti hotel della città-peccato. Ha iniziato il college grazie alla sua bravura nel giocare a football (americano) e con una borsa di studio per atleti. Si è laureato a pieni voti in legge, ha quattro figli, una moglie di origine colombiana, è cattolico e ovviamente parla perfettamente lo spagnolo.
Non è un candidato del Tea Party (non ha aderito al movimento forse per lungimiranza politica), ma dai "teisti" è amato come fosse uno di loro. Sarah Palin, la zarina dei conservatori lo adora ("sono molto fiera di lui") e lo ha sostenuto fin dagli inizi della sua incredibile sfida, quando decise di presentarsi alle primarie contro Charlie Crist, un tempo popolare governatore della Florida.
Marco Rubio è giovane (39 anni), viso da attore hollywoodiano (dicono le sue fan), brillante, intelligente. Per Mike Huckabee, che di primarie del Grand Old Party se ne intende (fu la grande sorpresa del 2008) "è il nostro Barack Obama ma ha più sostanza". Contro Crist ha saputo sfruttare al massimo il peccato mortale (per i fan del Tea Party) commesso dal governatore uscente: quello di aver appoggiato l'odiato piano di salvataggio delle banche voluto da Obama. Lo ha battuto con i sondaggi che lo davano molti punti indietro e avendo contro (almeno inizialmente) tutto l'establishment del Gop.
Sconfitto alle primarie, Crist ha provato a giocarsi la carta della propria popolarità, si è presentato come indipendente riuscendo ad ottenere anche l'appoggio di un peso massimo democratico come Bill Clinton e del New York Times, convinto che in una corsa a tre l'elettorato moderato di entrambi i partiti lo avrebbe premiato.
Non aveva fatto i conti con la rabbia della Florida, uno degli Stati più toccati dalla crisi, ma soprattutto non aveva fatto i conti con lo charme di Marco Rubio. Il cubano-americano, proprio come l'attuale presidente nel 2008, sa come toccare il cuore degli americani, parla bene, è convincente, promette molto, anche se forse non potrà mantenere. Il suo padrino politico è Jeb Bush, figlio di George sr e fratello di George jr, una casata che per i repubblicani è sinonimo di vittoria. Proprio Jeb gli era a fianco ieri sera nella festa della vittoria. "Sono orgoglioso di lui, sono certo che farà parte della prossima generazione di leader che rifarà grande l'America. Marco Rubio è l'uomo giusto al momento giusto".
Sarà il candidato del Grand Old Party nel 2012? Troppo presto per dirlo, molto dipenderà anche da Sarah Palin. E qualcuno sogna già il ticket: con lei prima donna presidente e lui vice per poi sostituirla al momento opportuno. A due anni dalle presidenziali sognare è legittimo, ma Marco Rubio dovrà poi fare i conti con Obama, quello vero?
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Re: ( O.T. politica usa ) tea party
Certo che parlare di Rubio come un outsider che sconfigge l'establishment dei repubblicani e poi affibbiargli come padrino politico Jeb Bush è una bella contraddizione. Nel bene e nel male la famiglia Bush da molto tempo "è" il partito repubblicano.
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Re: ( O.T. politica usa ) tea party
Helmut ha scritto: Giulio, questa da te proprio non me l'aspettavo.
Come fai ad affermare una corbelleria del genere: la produzione manifatturiera cede passo rispetto ai servizi...???
Senza citare dati e numeri che a noi due tanto piacciono, ti rimembro la Cina, l'India, il Brasile, la Russia.
No, caro Helmut, la cappellata l'hai fatta tu. Citando i Paesi BRIC ti sei dato la zappa sui piedi in quanto sono esempi non pertinenti. La composizione del Pil del Brasile è dovuta per il 68% dai servizi e solo per il 28% dall'industria, idem per la Russia (60/37), per l'India (55/29). L'unica eccezione, ancora per poco, è la Cina (42/48).
(Per completezza bisognerebbe dire che India e Cina non sono ancora Paesi postindustriali dato che hanno un settore industriale ancora in espansione, non come quello dei servizi, comunque. Più avanti magari posto qualche grafico.)
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)
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Re: ( O.T. politica usa ) tea party
ti sta bene helmut, chi di numeri ferisce di numeri perisce.
e non fare l'ipocrita, c'è molto di personale in questa tua ossessione per il lavoro manuale.
se fossi un impiegato del terziario invece di un operaio del secondario saresti così animoso?
e gli agricoltori? perchè non difendi mai gli agricoltori?
e non fare l'ipocrita, c'è molto di personale in questa tua ossessione per il lavoro manuale.
se fossi un impiegato del terziario invece di un operaio del secondario saresti così animoso?
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Re: ( O.T. politica usa ) tea party
ASSBANGER ha scritto:Che mi dite di domani? Ce la farà il presidente a vincere le midterm?
MEGLIO LICANTROPI CHE FILANTROPI
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GEGGIA
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