Ci sono delle differenze interessanti. In questa versione Mosè, dopo essere salito sul Monte Sinai ed aver ricevuto i dieci comandamenti, mette un piede in fallo e muore in un crepaccio.
Ci sono delle differenze interessanti. In questa versione Mosè, dopo essere salito sul Monte Sinai ed aver ricevuto i dieci comandamenti, mette un piede in fallo e muore in un crepaccio.
L'ennesima tragedia della montagna...
E mentre cade nel crepaccio le sue ultime parole sono:
uhm............ avevo letto un "thriller teologico" (o pseudo tale) di cossé laurence, intitolato "la sesta prova" (n.d.a: dell'esistenza di Dio) nel quale, ovviamente tale prova non è mai spiegata, ma si dice che è stata provata in modo inconfutabile l'esistenza di Dio... la cosa particolare era che il mondo, così come lo consociamo, con i suoi meccanismi di capitalismo, carrierismo, "valori" ecc.. con la dimostrazione dell'esistenza effettiva di Dio venivano a crollare... la Chiesa messa in discussione, il primato del Papa ridotto ad un insulsità... il risultato fu che il Vaticano decise di distruggere tale prova
Non si piange sulla propria storia, si cambia rotta. (Spinoza)
“Questo credo sia l’amore; l’incompletezza nell’assenza”
Evil's Baby ha scritto:uhm............ avevo letto un "thriller teologico" (o pseudo tale) di cossé laurence, intitolato "la sesta prova" (n.d.a: dell'esistenza di Dio) nel quale, ovviamente tale prova non è mai spiegata, ma si dice che è stata provata in modo inconfutabile l'esistenza di Dio... la cosa particolare era che il mondo, così come lo consociamo, con i suoi meccanismi di capitalismo, carrierismo, "valori" ecc.. con la dimostrazione dell'esistenza effettiva di Dio venivano a crollare... la Chiesa messa in discussione, il primato del Papa ridotto ad un insulsità... il risultato fu che il Vaticano decise di distruggere tale prova
In realtà dio è il mio cane. Me l'ha detto lui un giorno. E io non posso che crederci: è dio.
Significato: Se x è una entità, G(x) l'asserzione "x è Dio", φ una proprietà, φ(x) indica che l'entità x ha la proprietà φ ed infine P(φ) indica che la proprietà φ è positiva allora:
G(x) « ("φ:P(φ) ® φ(x))
ossia x è Dio G(x) se e solo se per qualsiasi proprietà φ il fatto che sia positiva P(φ) implica che x possieda la proprieta' φ(x).
Logica del Teorema:
assioma 1) se a impica b e a e' positiva anche b e' positiva
assioma 2) la funzione positivita' e' lineare rispetto al not (c'e' un omomorfismo tra l'insieme P(x) e x)
teorema 1) per ogni proprieta' positiva esistente esiste un x nell'universo tale che ha questa proprieta'
definizione 1) chiamamo dio quella cosa che ha tutte le proprieta' positive
assioma 3) essere dio e' positivo
teorema 2) dio esiste
assioma 4) se una proprieta' puo esistere allora e' necessario che esista
teorema 3) se x e' dio e' necessario che x esista
definizione 3) definizione di esistenza relativo alle precedenti tre
assioma 5) esistere e' una proprieta' positiva
Quindi e' necessario che esista un dio.
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
Mi sono letto buona parte del thread. La prima cosa veramente sensata che è stata espressa fu:
cimmeno ha scritto:
per un credente dio è un'entità che trascende dalla comprensione razionale, e quindi anche da quella percettiva.
non è dimostrabile la sua esistenza, come non è dimostrabile la sua non esistenza (prova a dimostrare la non esistenza di qualcosa che non puó essere percepito)
quindi discutere sulla sua esistenza di fatto non ha senso, così come non ha senso pretendere di "dimostrare "una o l'altra parte.
La cosa peggiore di certo è la distinzione tra "filosofia" e "morale" cattoliche..inventate per salvare quello che di evidentissimamente logico e quindi innegabile risalta dal pensiero cattolico che è UNO e non fa distinzione (farebbe venir meno l'intero sistema perché le due cose sono LA STESSA cosa).
Orbene, io credo che di tutta la discussione si sia perso un punto fondamentale: la NON obbligatorietà del risultato. Si è voluto ad ogni costo dare una risposta senza minimamente pensare che per certe cose un rusultato non c'è
YANKEE-Crew Official President: per la supremazia dell'erotismo occidentale - contro il pornopiattume delle melanzane, soviet e mangia-sushi!
Gambo192 ha scritto:
Orbene, io credo che di tutta la discussione si sia perso un punto fondamentale: la NON obbligatorietà del risultato. Si è voluto ad ogni costo dare una risposta senza minimamente pensare che per certe cose un rusultato non c'è
Mi sembra un discorso molto superficiale: non c'e' bisogno di indagare e capire, perche' un risultato non c'e'.
Il fatto che un risultato non ci sia non significa che non si possa cercarlo comunque.
Secondo, nessuno mette in dubbio il fatto che per chi crede non ci sia bisogno di una dimostrazione sull'esistenza di Dio. Ma il punto non puo' essere questo.
Soprattutto se la chiesa cerca di intromettersi invocando l'esistenza di Dio su question dove una questione come questa non dovrebbe entrarci. vedi ricerche sulle staminali, esperimenti sulla creazione dell'universo, etc. etc.
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Inoltre la ricerca empirica non è fondamento totalmente valido per definire esistenza o non esistenza. Alcuni esempi:
-L'amore materno (premessa necessaria: nostra madre ci vuole bene): ebbene noi SAPPIAMO che nostra madre ci vuole bene. Ne siamo convinti e non abbiamo dubbi. Ma se si dovesse dimostrarne a qualcuno la veridicità? Quali strumenti abbiamo? Il fatto che si sia presa cura di me? Allora anche una balia o una baby sitter provano lo stesso sentimento per noi. O il fatto che mi faccia regali? Allora anche il mio benzinaio che mi regala il lucida-cruscotto mi vuole bene.
-Le idee: ci viene in mente un'idea nuova. Non esiste metodo scientifico per provare la nascita un'idea. Eppure nella nostra mente qualcosa è nato e noi l'abbiamo sentito, e lo SAPPIAMO.
-Il pensiero: un banale EEG non dimostra che stiamo pensando. O a cosa stiamo pensando. O che sogniamo. Registra corrente elettrica che scorre negli assoni. Siamo noi a SAPERE che stiamo pensando.
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Husker_Du ha scritto:
Mi sembra un discorso molto superficiale: non c'e' bisogno di indagare e capire, perche' un risultato non c'e'.
Il fatto che un risultato non ci sia non significa che non si possa cercarlo comunque.
Non ho detto questo. Dico che un conto è porre una domanda, un conto è pretendere la risposta.
Husker_Du ha scritto:
Soprattutto se la chiesa cerca di intromettersi invocando l'esistenza di Dio su question dove una questione come questa non dovrebbe entrarci. vedi ricerche sulle staminali, esperimenti sulla creazione dell'universo, etc. etc.
Non andiamo OT con cose che poco c'entrano. Chi non comprende una ricerca di Dio a mio parere non comprende nemmeno la necessità di una Chiesa
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Gambo192 ha scritto:
Chi non comprende una ricerca di Dio a mio parere non comprende nemmeno la necessità di una Chiesa
Sicuramente. Ma questo non giustifica la Chiesa a chiedere cose che prevedano un'universalita' (regole per tutti) quando ci sono persone (poche o molte non importa) che non credono ci sia bisogno di un Dio.
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
Husker_Du ha scritto:
Sicuramente. Ma questo non giustifica la Chiesa a chiedere cose che prevedano un'universalita' (regole per tutti) quando ci sono persone (poche o molte non importa) che non credono ci sia bisogno di un Dio.
Se si crede che una cosa sia quella Giusta (con la g maiuscola) ci si batte per essa.
Chi crede che la pedofilia sia sbagliata si batte per renderla illegale. Regola per tutti, nonostante alcuni la credano sbagliata. Dov'è la differenza?
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ciao ragazzi, sono nuovo ed ho letto velocemente i vecchi post, scusate se la faccio fuori dal vaso. Per documentarsi sul tema rimando a Bertrand Russel del "perchè non sono cristiano" o più recentemente a Oddifreddi del "vangelo secondo la scienza" o più letterariamente al poetico e bellissimo anche per un credente Saramago del "vangelo secondo Gesù".
Ma mi ritrovo moltissimo in tutto quello che ha scritto Husker in questo forum.
GeishaBalls ha scritto:
Per documentarsi sul tema rimando a Bertrand Russel del "perchè non sono cristiano" o più recentemente a Oddifreddi del "vangelo secondo la scienza" o più letterariamente al poetico e bellissimo anche per un credente Saramago del "vangelo secondo Gesù".
Oddifreddi.... Buono lui...
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Sovrapporre etica e ontologia è lo sport preferito della chiesa. Sull'esistenza di dio qualsiasi ateo coerente vi dirà semplicemente che è disposto a cambiare idea nel momento in cui questo dio si palesasse. Magari sentiamo pure cosa avrebbe da dire questo dio (siamo sicuri che ci direbbe di essere tutti delle buone pecorelle e di vivere una vita a testa china in nome di una futura ricompensa? E se fosse un dio edonista? Un dio cattivo? Un distruttore? Un menefreghista?) Altra cosa è, come giustamente ripete husker da alcuni post, arrogarsi il diritto di imporre regole universali sulla base di una certezza soggettiva relativa all'esistenza di un ente (allo stato attuale dei fatti) immaginario. Battersi per qualcosa in cui si crede è legittimo, pur di accettare appunto, come da titolo del topic, l'onere della prova inversa per sostenere le proprie tesi e, se non reggono, accettare di prenderle per quello che sono (favolette ridicole che fanno acqua da tutte le parti, come nel caso del cattolicesimo, filosofie di vita, come nei casi delle ben più nobili dottrine orientali, rigide regole di vita come nel caso di islam ed ebraismo)
Altrimenti ho sentito una voce che mia ha detto di credere nel dio formaggino, pretendo che tutti si vestano da panini e il giorno che riesco a convincere la maggioranza + 1 dei pirla che stanno al mondo che questa mia rivelazione è la verità assoluta il mondo funzionerà così per tutti!.
Una precisazione sui neuroni: le idee nascono, semplicemente, da impulsi elettrici, lo scorrere del pensiero non è un prodotto del conscio ma dell'inconscio, e perciò noi non le controlliamo ma le cogliamo e le elaboriamo. E' sufficente il rasoio di Occam (Entia non sunt multiplicanda praeter necessitatem) per capire che vedere a tutti i costi l'intervento divino in questo è una forzatura (consapevole ed interessata) di chi sostiene l'autoevidenza dell'esistenza di dio (allo stesso modo di chi la sostiene osservando la natura).