Mah..., sai, credo di sapere cosa succede a molti.raskolinkov ha scritto: Scusami Antonchik, non è per polemizzare, ma io ho qui sotto mano l'Abbagnano, il Reale e il Lamanna: ti assicuro che quello che dici non è scritto da nessuna parte. E poi non ho capito a quali pensieri ti riferisci per "pensieri di quel tipo": l'esistenzialismo, detto in parole poverissime, fa piazza pulita dei sistemi totalizzanti come quello hegeliano e rimette al centro dell'analisi l'uomo in quanto soggettività dell'esistenza. Non mi pare proprio che Jaspers, Merleau-Ponty o Sartre avessero poche relazioni interpersonali...
L'unica cosa che posso dire per trovare un qualche riscontro a quello che dici è che forse ti riferisci ad una connotazione del termine "esistenzialismo" che esula dal contesto filosofico e che forse è diventato di uso comune, o utilizzato nell'ambito di sottoculture giovanili come il punk e cose del genere. Di questo allargamento di senso so poco, quindi non parlo.
Ma parliamo di porno, questo forum è fatto per questo, no?
Uno legge "La nausea" che per il 90% parla della nausea di vivere e alla fine trova un barlumetto di via d'uscita mica tanto chiara e tanto convinta. Poi legge "Bariona" e scopre che nonostante tutta la buona volontà di Sartre nell'offrire una luce di speranza, egli stesso nella sua vita privata resta sostanzialmente nella posizione di Bariona stesso(almeno per quanto riguarda la non procreazione).
Allora dell'esistenzialismo gli rimane impresso il malessere di vivere, mi sembra normale.
E' un problema di innumerevoli filosofi quello di farsi ricordare (almeno dalle masse) molto più per la parte critica della loro opera che per quella propositiva. Un esempio per tutti potrebbe essere Marx.
Pochissimi invece quelli il cui pensiero ha regolato le nostre teste per millenni o secoli (Platone e Cartesio su tutti, ma anche Hegel). Questi poi si beccano un mucchio di parolacce, spesso con argomentazioni la cui articolazione non sarebbe stata possibile senza l'impostazione offerta dal loro stesso pensiero.
