spiagge nudiste
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Re: spiagge nudiste
dalle faccine o non ce ne sono........oppure a te non interessano.cmq grazie
Re: spiagge nudiste
che palle con le domande !
Re: spiagge nudiste
ohhhhhhhhhh
Re: spiagge nudiste
ah proppsito qualcuno domani va al lido di dante..........non sarebbe male in compagnia
Re: spiagge nudiste
preciso, di TRANS a Manerba ce ne sono: 3 fissi + 1 che batte nel parco sopra la spiaggiaandy76 ha scritto:dalle faccine o non ce ne sono........oppure a te non interessano.cmq grazie

STATO LADRO & RAPINATORE
La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)
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Re: spiagge nudiste
oh benissimo ........ci farò un giretto sempre se meritano.thank you.
Re: spiagge nudiste
a quanto mi dicono gli appassionati del genere meritano...andy76 ha scritto:oh benissimo ........ci farò un giretto sempre se meritano.thank you.
per la cronaca due sono brasiliani.
STATO LADRO & RAPINATORE
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Re: spiagge nudiste
ma secondo te ci stanno sempre ..........vorrei andare domani,con sto tempo. devo dire che io non sono mai stato a manerba polizia e cc che girano??? zona difficile da trovare??
Re: spiagge nudiste
Un saluto a tutti...siamo appena arrivati.
Qui tutti in vacanza?
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Re: spiagge nudiste
grazie per la bella presentazione !!!!!!!!!!errecci ha scritto:Un saluto a tutti...siamo appena arrivati.
comunque ciao .....
quasi. e voi ???errecci ha scritto:Qui tutti in vacanza?
Re: spiagge nudiste
....appena arrivati su SZ, intendevamo...
...e anche per noi le vacanze continuano

...e anche per noi le vacanze continuano


Re: spiagge nudiste
beati voi...........vorrei tanto anchio....magari in bella comapagnia.divertitevi anche per me,.
Re: spiagge nudiste
A Varigotti riparte la guerra radical chic alla baia dei nudisti
I vip raccolgono firme, il borgo ligure si divide
Strana estate, quella 2010: il sole latita, il mare è freddino, e ritorna d’attualità il comune senso del pudore. «Pazzesco! Hai visto cosa stanno combinando quei due?». Quei due si baciano, completamente nudi e depilati, stesi sulla battigia. Almeno sembra. Perché sono abbastanza lontani: più di cento metri in linea d’aria. Per vederli bisogna arrivare in cima al molo, rivolgere lo sguardo a sinistra, quindi aguzzare la vista. Ma se uno volesse condividere la stessa spiaggetta incantata, di fronte al borgo antico del paese, con intenzioni diverse? È il tema dominante nell’estate di Varigotti, storica roccaforte delle vacanze torinesi e milanesi più radical-chic: come contestare una spiaggia di nudisti, in gran parte gay e spesso disinvolti nelle loro manifestazioni d’affetto ed altro, senza passare per bigotti, omofobi o - peggio - leghisti.
«Ma guardi che siamo tutti d’accordo - si infervora Evelina Christillin, presidente del Teatro Stabile di Torino - gente di destra e di sinistra, giovani e vecchi, commercianti e turisti. Tutti d’accordo. Saremo anche un’accolita di buontemponi, va bene... Ma io non credo di essere una bacchettona, sul serio: semplicemente ritengo che non sia giusto doversi sorbire certi spettacoli da night show di Amburgo all’ora di pranzo...». Ne parlano il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli, lo storico Giovanni De Luna, Paola Mastrocola e Luca Ricolfi, Raffaella Scalisi responsabile delle relazioni internazionali del sindaco Chiamparino, l’ex deputata Ombretta Fumagalli Carulli e l’ex responsabile delle comunicazioni del Gruppo Fiat Giovanni Perosino, appena passato alla Volkswagen. Come liberare la baia? Punta Crena, si chiama così. Forse è davvero la spiaggia più bella del Ponente Ligure, perché bisogna conquistarsela.
Ci si arriva a piedi, attraverso un sentiero in salita e poi scendendo fra le rocce, fino a calarsi con una cima nell’ultimo dislivello, in mezzo a cespugli e strapiombi. Oppure con una nuotata di dieci minuti senza velleità agonistiche, a meno che non si scelga di arrivarci in pattino. Da dieci anni la spiaggetta di Punta Crena è segnalata su tutti i siti di viaggi per omosessuali, come «Travel For Gay», e su quelli di vacanze per naturisti. Ma nel 2007 una forte campagna di riprovazione, condotta sempre dal gruppo misto torinese-milanese, con l’ausilio delle motovedette della Guardia Costiera e una serie di «cartelli appositi», sembrava aver arginato la situazione. Ora però il problema è tornato d’attualità. «Peggio di prima», giurano. «Sono qui da dieci giorni - spiega Christillin - e per tre volte ho visto cose difficili da spiegare ai bambini. Lo ripeto: questa non è una crociata, non ho proprio nulla contro i gay, ma la spiaggetta storicamente era per le famiglie».
Ci tocca andare a verificare di persona. Ore 13 di giovedì 19 agosto, 26 gradi, cielo grigiastro. Il proprietario dei Bagni Nuova non affitta le canoe perché, dice, «non vuole responsabilità». Il mare è spumoso, la corrente tira forte in direzione Francia. Ci buttiamo con un paio di occhialini e un materassino rosa shocking da 5 euro. Nessun pesce sul fondale scuro, bracciate irregolari. Approdo a Punto Crena alle 13,15, fra gli sguardi incuriositi dei presenti (probabilmente insospettiti del materassino...). Ci sono in tutto 24 persone. Quattro ragazzini giocano a calcio contro la parete di roccia, due bambine bionde mangiano la focaccia accanto ai loro genitori. Nessuno è nudo. Soltanto una signora elegante azzarda il topless, stesa accanto al suo compagno.
«E’ una giornata che non fa testo - spiega Evelina Christillin - troppo brutto il tempo. Ma due giorni fa ero qui con un amico e i suoi figli e c’erano scene di sesso micidiali, alcuni protagonisti esibivano piercing notevoli...». Il maresciallo dei carabinieri della stazione di Finale si giustifica: «Non abbiamo barche». Il gruppo dei radical chic non si arrende. Raccoglie firme, telefona, tempesta di messaggi il sindaco in vacanza in Corea. Perosino: «Vengo qui da quarant’anni, questo è un posto molto carino, con un stile semplice e pulito, pieno di bambini e famiglie. Ho grande rispetto per i naturisti, ma ci sono luoghi deputati. La spiaggia di Punta Crena non lo è. Eppure è diventata uno specie di ghetto gay». Bruno Gonella, proprietario del famoso ristorante la Caravella - foto dell’anarchico Fabrizio De André appese alle pareti della sala - è più che solidale: «È una cosa bruttissima, danneggia il turismo. I nudisti hanno occupato una spiaggia che deve essere di tutti». Me se l’età scende, la percezione del problema cambia drasticamente: «Sono dei bigotti - dice la ragazza che serve i panini al Bar del Molo - la spiaggia è di tutti. Basta andarci. Gli uomini nudi sono rari. E comunque, sono innocui».
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSez ... girata.asp
http://www.quellichevarigotti.com/varig ... 29-30.html
I vip raccolgono firme, il borgo ligure si divide
Strana estate, quella 2010: il sole latita, il mare è freddino, e ritorna d’attualità il comune senso del pudore. «Pazzesco! Hai visto cosa stanno combinando quei due?». Quei due si baciano, completamente nudi e depilati, stesi sulla battigia. Almeno sembra. Perché sono abbastanza lontani: più di cento metri in linea d’aria. Per vederli bisogna arrivare in cima al molo, rivolgere lo sguardo a sinistra, quindi aguzzare la vista. Ma se uno volesse condividere la stessa spiaggetta incantata, di fronte al borgo antico del paese, con intenzioni diverse? È il tema dominante nell’estate di Varigotti, storica roccaforte delle vacanze torinesi e milanesi più radical-chic: come contestare una spiaggia di nudisti, in gran parte gay e spesso disinvolti nelle loro manifestazioni d’affetto ed altro, senza passare per bigotti, omofobi o - peggio - leghisti.
«Ma guardi che siamo tutti d’accordo - si infervora Evelina Christillin, presidente del Teatro Stabile di Torino - gente di destra e di sinistra, giovani e vecchi, commercianti e turisti. Tutti d’accordo. Saremo anche un’accolita di buontemponi, va bene... Ma io non credo di essere una bacchettona, sul serio: semplicemente ritengo che non sia giusto doversi sorbire certi spettacoli da night show di Amburgo all’ora di pranzo...». Ne parlano il direttore del Corriere della Sera Ferruccio De Bortoli, lo storico Giovanni De Luna, Paola Mastrocola e Luca Ricolfi, Raffaella Scalisi responsabile delle relazioni internazionali del sindaco Chiamparino, l’ex deputata Ombretta Fumagalli Carulli e l’ex responsabile delle comunicazioni del Gruppo Fiat Giovanni Perosino, appena passato alla Volkswagen. Come liberare la baia? Punta Crena, si chiama così. Forse è davvero la spiaggia più bella del Ponente Ligure, perché bisogna conquistarsela.
Ci si arriva a piedi, attraverso un sentiero in salita e poi scendendo fra le rocce, fino a calarsi con una cima nell’ultimo dislivello, in mezzo a cespugli e strapiombi. Oppure con una nuotata di dieci minuti senza velleità agonistiche, a meno che non si scelga di arrivarci in pattino. Da dieci anni la spiaggetta di Punta Crena è segnalata su tutti i siti di viaggi per omosessuali, come «Travel For Gay», e su quelli di vacanze per naturisti. Ma nel 2007 una forte campagna di riprovazione, condotta sempre dal gruppo misto torinese-milanese, con l’ausilio delle motovedette della Guardia Costiera e una serie di «cartelli appositi», sembrava aver arginato la situazione. Ora però il problema è tornato d’attualità. «Peggio di prima», giurano. «Sono qui da dieci giorni - spiega Christillin - e per tre volte ho visto cose difficili da spiegare ai bambini. Lo ripeto: questa non è una crociata, non ho proprio nulla contro i gay, ma la spiaggetta storicamente era per le famiglie».
Ci tocca andare a verificare di persona. Ore 13 di giovedì 19 agosto, 26 gradi, cielo grigiastro. Il proprietario dei Bagni Nuova non affitta le canoe perché, dice, «non vuole responsabilità». Il mare è spumoso, la corrente tira forte in direzione Francia. Ci buttiamo con un paio di occhialini e un materassino rosa shocking da 5 euro. Nessun pesce sul fondale scuro, bracciate irregolari. Approdo a Punto Crena alle 13,15, fra gli sguardi incuriositi dei presenti (probabilmente insospettiti del materassino...). Ci sono in tutto 24 persone. Quattro ragazzini giocano a calcio contro la parete di roccia, due bambine bionde mangiano la focaccia accanto ai loro genitori. Nessuno è nudo. Soltanto una signora elegante azzarda il topless, stesa accanto al suo compagno.
«E’ una giornata che non fa testo - spiega Evelina Christillin - troppo brutto il tempo. Ma due giorni fa ero qui con un amico e i suoi figli e c’erano scene di sesso micidiali, alcuni protagonisti esibivano piercing notevoli...». Il maresciallo dei carabinieri della stazione di Finale si giustifica: «Non abbiamo barche». Il gruppo dei radical chic non si arrende. Raccoglie firme, telefona, tempesta di messaggi il sindaco in vacanza in Corea. Perosino: «Vengo qui da quarant’anni, questo è un posto molto carino, con un stile semplice e pulito, pieno di bambini e famiglie. Ho grande rispetto per i naturisti, ma ci sono luoghi deputati. La spiaggia di Punta Crena non lo è. Eppure è diventata uno specie di ghetto gay». Bruno Gonella, proprietario del famoso ristorante la Caravella - foto dell’anarchico Fabrizio De André appese alle pareti della sala - è più che solidale: «È una cosa bruttissima, danneggia il turismo. I nudisti hanno occupato una spiaggia che deve essere di tutti». Me se l’età scende, la percezione del problema cambia drasticamente: «Sono dei bigotti - dice la ragazza che serve i panini al Bar del Molo - la spiaggia è di tutti. Basta andarci. Gli uomini nudi sono rari. E comunque, sono innocui».
http://www.lastampa.it/redazione/cmsSez ... girata.asp
http://www.quellichevarigotti.com/varig ... 29-30.html
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Re: spiagge nudiste
[quote="BanitoXXX"]A Varigotti riparte la guerra radical chic alla baia dei nudisti
I vip raccolgono firme, il borgo ligure si divide
Ottimo Reportage!
Purtroppo ancora una volta si evidenzia quello che ormai ripeto sino alla nausea: viviamo in un Paese di Gran Pagliacci, bigotti e ipocriti!!!
A noi fa schifo!
Non per nulla sono ormai anni ch enon trascorriamo più le vacanze estive in nessuna delle pur belle località italiane.
Ma ammettiamo che ci brucia da morire dover contribuire all'economia di Spagna e Grecia mentre in Italia abbiamo bellezze naturali e spiagge che (volendo) danno di gran lunga la paga a quelle estere (senza contare la Croazia dove noi non andiamo ma che pure ha rubato una gran bella fetta di turismo all'italico versante dell'Adriatico!)!!
Ma tant'è!
Parsifal
I vip raccolgono firme, il borgo ligure si divide
Ottimo Reportage!
Purtroppo ancora una volta si evidenzia quello che ormai ripeto sino alla nausea: viviamo in un Paese di Gran Pagliacci, bigotti e ipocriti!!!
A noi fa schifo!
Non per nulla sono ormai anni ch enon trascorriamo più le vacanze estive in nessuna delle pur belle località italiane.
Ma ammettiamo che ci brucia da morire dover contribuire all'economia di Spagna e Grecia mentre in Italia abbiamo bellezze naturali e spiagge che (volendo) danno di gran lunga la paga a quelle estere (senza contare la Croazia dove noi non andiamo ma che pure ha rubato una gran bella fetta di turismo all'italico versante dell'Adriatico!)!!
Ma tant'è!
Parsifal
Re: spiagge nudiste
Concordo