[O.T.] I cazzi dei forumisti

[Antonchik]

solitudine time

[bocha]

seeeeeeee...io sono qui fino al 17......e sabato ho pure un matrimonio....

[El Diablo]

Si sposa bimba? Con Sando? Farai il paggetto?

[bocha]

non si sposano così presto...lui è in spagna....

[Antonchik]

seeeeeeee...io sono qui fino al 17......e sabato ho pure un matrimonio....

sticazzi, io non parto proprio!!!

[criptico]

sticazzi, io non parto proprio!!!

Ma non volevi andare a Londra?

[El Diablo]

Partire è un po' morire, Anton, sei giovane!!!

[Antonchik]

sì che volevo partire, vorrei ancora, ma ho un temperamento talmente burrascoso ed emotivo che sono costantemente su di una barca in tempesta...

Ho un temperamento secondo il quale potrei dire: auguro a tutti e a nessuno di essere come me. Sono uno strano ibrido tra un vincente ed un perdente, e non riesco a fare uscire fuori il vincente.

Poi capitano questi momenti dove cerco di capire dove sbaglio, cosa devo mettere in discussione di me, dove mi sento persino in poco diritto di sentirmi triste, non so dov'è il limite tra l'autocommiserazione e la critica. Fatto sta che nonostante abbia un sacco di amici, e ultimamente anche molte amiche donne, spesso mi sento di camminare da solo tra la folla come un personaggio di Dostoevskij. Una compagna la sto cercando da tempo ma evidentemente c'è qualcosa di sbagliato nel mio atteggiamento, e proprio non so cosa. Chiederò a qualche mia amica, non mi sono mai confidato con una donna.

[Milk]

Esco ci si legge dopo.

Fate i bravi.

[criptico]

sì che volevo partire, vorrei ancora, ma ho un temperamento talmente burrascoso ed emotivo che sono costantemente su di una barca in tempesta...

Approfitta di un momento in cui sei in e fai un bel biglietto a/r con una compagnia low cost, così quando sei out, non puoi più cambiare idea. Se invece sei sul negativo spinto, puoi sempre non partire e al massimo ci rimetti un centinaio di euro di biglietto aereo.

[criptico]

Fate i bravi.

Tranquillo... buona serata!

[Antonchik]

sì che volevo partire, vorrei ancora, ma ho un temperamento talmente burrascoso ed emotivo che sono costantemente su di una barca in tempesta...

Approfitta di un momento in cui sei in e fai un bel biglietto a/r con una compagnia low cost, così quando sei out, non puoi più cambiare idea. Se invece sei sul negativo spinto, puoi sempre non partire e al massimo ci rimetti un centinaio di euro di biglietto aereo.

Diciamo che ultimamente i momenti in sono pochi, ce li ho quando scrivo nel topic del papero, così non gli aumento la depressione

Ci sarebbe da scrivere un papiello incredibile, ma riassumendo possiamo dire che ho essenzialmente paura di alcune cose e sono bloccato in uno stato strano da oramai 4 anni.

Ovvio che in un blocco del genere non puoi aspirare a niente, nè ad un percorso di studi, nè ad un percorso lavorativo, nè puoi desiderare realisticamente una compagna... I ragionamenti che faccio nei momenti in sono delle specie di "lucidità sognanti" che muoiono alla prima paura e alla prima ansia. E' difficilissimo ragionare su me stesso, il 90% dei pensieri è da buttare.

Mi hanno detto tutti che io ho una grande consapevolezza, so dove pecco e dove e come potermi migliorare. E allora perchè non lo faccio? Perchè sono inchiodato in una specie di paralisi vitale, che mi succhia via le energie e mi getta in un vortice di immobilismo di fronte alle paure. Che paure? paura delle donne, paura di partire, paura di cercarmi un lavoro, paura di pensare a cosa voglio fare di questa vita che oramai non mi godo davvero più. Si parla spesso di momenti felici e il resto come una faticata incredibile, sono d'accordo e nel mio caso i momenti felici sono davvero istanti, attimi fuggenti e nulla più. Il resto della giornata, della vita, lo vedo più come un fastidio che come una scalata, mi appare tutto grigio. Le uniche esplosioni di colore sono le risate dei miei amici, lo stare insieme, ma oramai il grigio sta inglobando anche quello... Mi sforzo di sembrare felice, di essere sereno e saper gestire i problemi, ma mi sa che vedo proprio la vita come un problema e non so ancora come cambiare questa cosa.

Non cerco consigli, mi volevo soltanto sfogare un pò. E' pur sempre letteratura, di scarsa qualità ma è letteratura.

[El Diablo]

Addirittura paura di cercarti un lavoro? E perchè?

[Antonchik]

Addirittura paura di cercarti un lavoro? E perchè?

Essenzialmente ho paura di quel tipo di rifiuti che si verificano quando una persona totalmente fuori contesto cerca di ottenere qualcosa al di fuori della propria portata, i rifiuti che ti fanno sentire schernito, ingenuo, quelli che ti danno imbarazzo e ti fanno sentire un coglione. Questa cosa me la sento costantemente addosso provenire da ogni parte ed in ogni campo della vita. La sento a casa, la sento fuori tra gli amici, la sento quando parlo con una donna. So che è irreale, so che a volte è reale, ma ai miei occhi diventa tutto reale, quindi mi comporto di conseguenza e lo specchio delle mie azioni diventano le persone che ho davanti. Non saprei descrivervi la bellezza di riuscire a interagire nei miei momenti di lucidità, riesco ad essere me stesso e tutti mi apprezzano tantissimo (come sempre ma mi apprezzano tantissimo in quei momenti e si sentono a loro agio), quando parlo con una donna la vedo interessata e riesco ad essere sciolto, ma poi perdo di lucidità e tutto mi sfuma tra le mani. Un pò come un uccello con un'ala spezzata che ogni tanto cerca di tornare a volare.

E dire che ho anche lavorato per un mese e mezzo, lavoro trovatomi da mio padre che giustamente si è rotto i coglioni di avermi in casa, altre volte ho fatto volantinaggio... Tutte cose al di sotto di quello che potrei fare, ero un ragazzo prodigio e ora sto qui a raccontare storie che se ci aggiungessi un "per strada", "notte", "freddo", "eroina", potrebbero essere tranquillamente i capitoli iniziali di un libro che parla di droga.

[Antonchik]

E mò esco che sennò veramente mi taglio le vene.

fate i bravi, a domani