Parakarro ha scritto:sono sicuro che ti hanno consigliato uno psichiatra, terapia con gli animali, ecc...ecc...


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Parakarro ha scritto:sono sicuro che ti hanno consigliato uno psichiatra, terapia con gli animali, ecc...ecc...
Uhmmm, fottuto anche dall'analista, l'ex bambino...Paperinik ha scritto: Sono già stato in analisi e ne sono rimasto un po' deluso..
balkan wolf ha scritto:esatto pan hai centrato il punto
molti ingenui pensano di essere onnipotenti e liberi ... ho un sacco di amici che si sciroppano film di merda dicendo "si ma io scelgo di vederli so che fanno cagare"
poi ti dicono che la trilogia del dollaro è lenta ... il loro cervello è assuefatto all'estetica di hollywood anni 90-00 e la loro percezione irrimediabilmente distorta
un altro pericolo più sottile è l'attualismo relativista ovvero credere che la propria inutile epoca abbia valore e pensare che i "gerarchici" siano solo degli snob atteggiati
in questo inferno i nirvana valgono quanto i grateful dead e eddy norton quanto marlon brando anche se è platealmente falso
anche qui l'educazione forzata dei media impedisce la libera e strutturata critica
io arrogantemente credo di mantenere il mio giudizio puro e se domani un gruppetto di 15enni americani risultasse migliore dei beatles non avrei problemi ad ammetterlo ... almeno credo
cmq. questo lato del discorso scivola nell'OT
l'IT è più brutale e diretto ... da quando sei ragazzino ti dicono che le donne son tutte veline e pornostar poi inizi a vivere e le donne sono culone rompicazzo e fichesecche e tu sbrocchi
la grande truffa del pornomondo
Antonchik ha scritto:prima pagina!
Il tuo problema sono le ragazze giovani, ti consiglio di buttarti sulle vecchie come ho fatto io. io accompagno le vecchie alla discoteca Albert, la discoteche delle vecchie che vogliono farsi i ragazzi giovani. non mi faccio problemi, le porto dappertutto, anche alle feste del comune perchè sono tutto pagato e spesato e ci scappa la scopatina. in più se ti fai vedere volenteroso e molto attivo ti becchi anche una bella cento euro. oramai io sono in un giro di vecchie che mi chiamano e vanno sul sicuro con me.Paperinik ha scritto:In seguito a questo post e ai pensieri che mi sono venuti, ho deciso di buttar giù 2 righe sull'analisi delle mie esperienze e su ciò che ne è conseguito. In sintesi il tema del post è: come cerco, come vado a prostitute, come ne resto insoddisfatto e il perché di tutto ciò. Il "come" è pressappoco conosciuto a tutti e a me, resta il "perché".
Anzitutto parto da lontano, ovvero dal lontano 2002, periodo in cui ho iniziato a frequentare le prostitute. allora lavoravo in un'azienda, facevo il turnista con turni anche notturni, e talvolta capitava che uscito dal lavoro alle 3 di notte mi recassi a calenzano dalle prostitute nigeriane. la mia prima esperienza fù, a ripensarci attualmente, squallida, senza tanti giri di parole. Mi avvicinai a questa tizia, chiesi quanto volesse (mi pare che mi accordai per 30€), non senza imbarazzo per le macchine che anche a quell'ora passavano e i vari camion parcheggiati in attesa di partire, e ci nascondemmo dietro uno di essi. La cosa fù assai sbrigativa, incappucciamento, penetrazione senza neanche che il pistolino fosse eretto e rinuncia da parte di lei dopo 2 minuti che si allontanò senza darmi il resto delle mie 50€ che nella mia ingenuità le diedi, e a condire il tutto un camionista che si mise a fare il guardone. Rimasi quindi da solo a pantaloni calati ad osservare la mignotta che si allontanava senza che potessi fare alcunché.
Feci poche altre esperienze "stradali" ,poi scoprii i siti internet, l'allora Oasi2000 (ora Oasiceleste.ch), e cominciai a frequentare anche settimanalmente prostitute, specie le classiche veline ungheresi.
Gli anni passano, le esperienze cominciano a calare, complice la frustrazione ed emozioni negative alle quali non so dare un nome; mi "specializzo", abbandono le veline e passo alle brasiliane; faccio una scrematura sui numerosi siti scegliendone una su 20 con chissà quale criterio, salvo poi esserne deluso...forse per idealizzazione: la ex pornostar con i numeri da circo, le brasiliane con il calore, ma in realtà si può francamente ammettere che sono semplicemente corpi vuoti.
Tutto questo fino ad oggi dove tenterò di capire cosa ci possa essere dietro a tutto questo scempio personale. Avevo un topic sulla prostituzione ma visti i risvolti posto qui.
veniamo ai punti:
La mancanza dell'eccitazione - Sorprenderò qualcuno a dire che mai una volta nelle mie frequentazioni sono stato realmente eccitato, o perlomeno abbia riconosciuto l'eccitazione come stato emotivo, vista anche la mancanza di erezione. Solitamente, quando decido di andare a prostitute, non c'è il gioco dell'eccitazione, che è promossa dal desiderio; infatti non c'è desiderio, e quindi eccitazione, quando c'è un semplice corpo messo in mostra e offerto, così come si offre un sacchetto di patatine sugli scaffali di un ipermercato. Non c'è eccitazione quando il meccanismo è semplice e collaudato: entrata in appartamento, breve presentazione, contrattazione della prestazione, pagamento, prestazione e tanti saluti.
Non spingendomi da loro l'eccitazione (che comunque penso di non provare realmente da anni, oberato dai porno), credo che ci sia altro che ancora non mi è del tutto chiaro. Di certo avverto delle emozioni quando mi avvicino all'appartamento: battito cardiaco accellerato, tremori, balbettamenti, sintomi che sembrerebbero dell'ansia...
Manco ricordo l'ultima volta che mi sono eccitato: per i porno mi prendo il pipino in mano altrimenti non mi si rizza con la passività dello sguardo; probabilmente non mi ecciterei nemmeno se mentre sono a mangiarmi un trancio di pizza da Spizzico vedessi passare Jennona nuda con un dildo su per la fica e che orgasma ogni 3 metri.
Talvolta ho l'impressione che il mio "desiderio" di andare a mignotte sia una sorta di desiderio indotto dai porno: viste le aspettative che mi faccio, le promesse di essere migliore rispetto alla volta precedente, sempre e comunque disattese, allora posso dire chee io Matteo so bene che le prostitute non fanno per me e la loro frequentazione è un indotto conseguente alla visione di gente che scopa come ricci. Del tipo, scopano tutti scopo anch'io.
Il distacco dalla realtà - Da anni, da aloscente circa, nella vita non mi sento più mentalmente nel presente. Non so ben spiegare, il mio cervello è saturo di non so cosa, non mi sento mai nel momento attuale, i miei sensi non recepiscono i fatti nel presente, come se la mente fosse altrove, come se tutto ciò che ho attorno sia evanescente, intangibile, piatto, primo di risvolti che possano toccare l'emotività...ovviamente ne risentono i rapporti con le prostitute. Toccando un seno, un corpo nudo, essere stimolato sessualmente, se a qualcuno può eccitare a me non fa nessun effetto. In quei momenti un'emozione si impadronisce di me e non ragiono più, non so cosa voglio, non so cosa fare...
A volte non riconosco neanche la bellezza, non guardo bene un volto e solo focalizzandomi riesco a scorgere tratti belli o brutti, ma solitamente è come se avessi una patina sugli occhi. Quindi essendo i sensi uno dei fondamenti nel sesso, tutto per me è statico, piatto, uguale, sia con una velina che con un cesso brasiliano che talvolta è capitato di farmi.
C'è anche da dire che la visione dei porno mi ha distorto la visione della prostituta, e un po' anche della donna...
La paura delle donne - Qui dovrei scrivere e scrivere, ma rimando tutto al post originario di questo topic...è stato quotato prima che cancellassi tutto, basta cercarlo. Comunque qua sopra ovviamente metto in mostra una specie di personaggio, c'è da credere poco quando dico, guardando una bella gnocca "Mmmh, come me la monterei...". In realtà da anni non ho sessualmente voglia di fare alcunché. Avrò raccontato qualche cazzata, tipo quella che ha in firma l'utente SCB, ma era per folklore. Quando sono a giro ad esempio nei centri commerciali o in qualsivoglia posto frequentato dall'umanità e incrocio una fighetta, mentre per i maschi ho totale indifferenza, talvolta avverto una sorta di paura mista a frustrazione. Mi sento lontano mille miglia da ciò che vedo, inutile, in imbarazzo mentre vedo la tranquillità con la quale i maschi parlano e dialogano con loro, con conseguente mio senso di diversità e vergogna di me stesso. Spesso quando passeggio da solo e mi vedo un gruppetto di ragazzine venirmi incontro, abbasso lo sguardo e tento di spostarmi leggermente.
Al tempo di internet poi vengo a conoscenza di milioni di fighette con le quali non avrò mai niente a che farci, con le quali non avrò mai nessun felling...ogni tizia nella media che incrocio per strada è un pugno nello stomaco.
La frustrazione sessuale - Nelle mie esperienze tutte finite con una cilecca sopraggiunge anche la frustrazione. Sia la mia incapacità di essere sessualmente attraente, fisicamente prestante o appagante e di esserne conscio, sia la frustrazione di non poter DARE oltre che AVERE. Tutto ciò può sembrare assurdo per i puttanieri che vanno a farsi la loro bella trombata e tanti sauti, ma pare che nel mio caso nel sesso sia impossibile scindere l'emotività.
Nel caso della tizia del link e in quello di altre ex pornostar come lei, mi sono guardato un po' di suoi video: cazzi in gola, anal, DP, orge e chi più ne ha più ne metta, a scoprare con i soliti tori palestrati. Cosa potrei farle io? Per lei sarei uno dei tanti, perdipiù uno che non la soddisfa. I suoi standard sono altri. La cosa curiosa è che comunque c'è la curiosità di incontrarla, nonostante tale "frustrazione preventiva" e il dubbio che andare da lei non sia una mia reale voglia, ma un bisogno indotto, come spiegato poco sopra.
Ne è esempio che mi porto ancora il ricordo dell'Angelica Bright, nonostante la cilecca raccontata, e paradossalmente se la trovassi ci tornerei al volo per poter tentare di godermi i suoi seni budinosi e il resto.
Il vuoto - Come scritto altre volte, talvolta capita anche di venire, non tanto grazie alla tizia, ma solitamente tramite mia masturbazione vista l'inutilità della sollecitazione altrui, eccitandomi con il pensiero visto che il corpo di lei non mi fa effetto. In tali occasioni mi sento invadere da una sorta di vergogna, mi sento ribaltare come un calzino e sopraggiunge il rimorso per i soldi spesi, come se con lo sperma se ne fosse andato il mio investimento, come se con i soldi avessi comprato qualcosa che potevo avere aggratis, non so ben spiegare...
Che fare, dunque? Niente. La giostra è questa, è un gran porcaio ma mi sa che non ne uscirò. Non prometto neanche a me stesso di non andare a mignotte, in quanto a promesse sono inaffidabile, tanto ci ritornerò quando troverò un lavoro...
Credo di rientrare in quella tipologia di cui parlano i giornali, di quelli che prendono il Viagra a 20 anni perché paurosi di non essere all'altezza o incapaci di avere un'erezione...ma qui è tutto un porcaio...