Cape d'Agde, 3 agosto.
La spiaggia.
La spiaggia naturista è una lunga ed ampia distesa di sabbia d'argento. All'estremità est, poco più avanti del "Bar de la Plage" si concentra la popolazione trasgressiva: coppie, singoli, trii tutti concentrati dalle dune alla battigia, in un fazzoletto di spiaggia non più largo di 300/400 metri. Più avanti invece, più distesa e meno densamente popolata, inizia la zona gay.
Nella spiaggia trasgressiva i centimetri sono preziosi. Qui è normale posizionare il proprio telo attaccato a quello del vicino.
Al primo impatto la spiaggia può sembrare tranquilla, ma è un'impressione sbagliata. Tutti guardano tutto, gli sguardi si incontrano cercando complicità e i ferormoni presenti nell'aria, si possono taglare a fette come la nebbia in Valpadana.
Tutti cercano la posizione migliore e i singoli si spostano in continuazione. La spiaggia è in continuo costante movimento. Nessuno prende semplicemente il sole: se chiudi gli occhi e dopo un pò li riapri, scopri che sono cambiati i vicini e che qualcosa da qualche altra parte sta succedendo.
Numerose e varie le tipologie da spiaggia.
Ben rappresentato quest'anno il "singolo minimalista".
Il "singolo minimalista" lo puoi riconoscere per l'immancabile cappellino, la maglietta scolorata sempre addosso e l'uccello, ustionato dal sole, sempre in vista. Solitamente è accessoriato con telo di piccole dimensioni piuttosto sgualcito. Spesso non ha zaino, ma un pratico e leggero sacchettino. Il "singolo minimalista" non prende il sole: lavora. Si sposta in continuazione alla ricerca della preda. Non si ferma mai. A volte depone lo straccio, pardon!, il telo, si gira di qua, si gira di là e poi si rialza. Non ha pace....
In aumento invece, la presenza del "singolo lokomotiva".
Il "singolo lokomotiva" è meglio accessoriato rispetto al "minimalista". Normalmente depone il telo, ha portato con sè da bere, ha uno zaino e gli occhiali da sole. Anche il "singolo lokomotiva" non sta fermo. Solitamente sta in piedi e si tocca l'uccello per mantenerlo il più possibile di dimensioni dignitose. Lo si riconosce perchè quando cammina, prima con una mano e poi con l'altra, si stantuffa il membro con finta noncuranza e tutto sommato, con una certa grazia. Spesso in vista di una preda, aumentando il passo, aumenta il ritmo dello stantuffamento.
In declino, al contrario, il "singolo tattico".
Il "singolo tattico" lo riconosci per l'immancabile ombrellino, l'occhiale da sole ed il libro o il giornale. Il "singolo tattico" sceglie bene la sua preda. Si posiziona. Sistema bene le sue cose. Lui ci tiene all'immagine e a salvare le apparenze. Fondamentalmente è uno stanziale e preferisce limitare all'indispensabile i cambi di posizione in spiaggia. Normalmente si sega in modo riservato e quasi distinto, mostrandosi solo alla prescelta. Con una mano impugna il membro, con l'altra tiene il giornale, a volte vecchio anche di una settimana, che finge di leggere con interesse. Se si osserva "il singolo tattico" con attenzione, ci si accorge che si sposta. Sono piccoli movimenti impercettibili, che lo avvicinano alla preda. L'orientamento del suo telo sulla spiaggia non è dato dal sole, ma dalla necessità di rimanere sempre "in favore" di "patata".... (in linguaggio puerile dicesi patata l'organo genitale femminile , ndr).
"Il singolo tattico" è un esemplare piuttosto comune di singolo, ed è presente anche nelle spiagge italiane.
C'è poi infine il "singolo corridore". Quest'esemplare è un'esclusiva di Cape. La sua caratteristica principale è di correre da un cerchio all'altro. Solitamente è abbastanza atletico ed è allenato. Lo scatto è essenziale per battere la concorrenza e posizionarsi in prima fila nel cerchio o per raggiungere qualche coppia dietro le dune. Normalmente non combina nulla. Ma lui lo sa. E trova godimento nello scoprire situazioni sempre nuove, tanto che se mentre assiste ad una esibizione ne vede un'altra, riprende la corsa perchè nè è fatalmente ed irrimediabilmente attratto. Anche lui non ha pace.
Poi ci sono le coppie. A Cape, anche questa categoria vanta tipologie degne di nota.
C'è la "coppia LUI". La si riconosce perchè la lei , mentre prende il sole distesa, legge o dorme. Lui invece di solito è seduto ed è in uno stato di allerta. Si guarda a destra e a sinistra, è teso. Non ne può più. E' capace di sditalinare per ore la propria donna senza pause, in modo ripetitivo e continuo fino a sera. Talvolta raggiunge l'erezione, mentre lei non dà segni di vita..... E' un solipsista e smette solamente, quando lei decide che è ora di andare a casa.
C'è poi la "coppia LEI geisha". La si riconosce perchè la LEI si dedica con costanza e abnegazione al suo uomo, anche quando l'uccello di lui sembra non dare nessun segnale. E' amorevole nei suoi confronti e si prodiga in continuazione. Si vede che gli vuole bene e lo coccola. Quando poi lui raggiunge l'erezione c'è finalmente l'unione di coppia: lei lo guarda soddisfatta, lui si guarda in giro con l'espressione tra l'ebete e l'orgoglioso, che sembra dirti "ce l'ho duro, ce l'ho bello, ce l'ho solo io!".
E poi ci sono gli intrecci. Le casistiche con le combinazioni degli esemplari descritti sono infinite e sempre varie per numero, qualità, durata e performance. Coppie con coppie, singoli con coppie e singoli con singoli....
Si, non ho sbagliato, anche singoli con singoli. Partecipando ai cerchi mi è capitato che qualcuno me lo appoggiasse o mi toccasse. Pensavo fosse una tragica fatalità dovuta alla ressa. Ed invece osservando bene, ho scoperto che c'è chi ha degli obiettivi diversi, non dichiarati palesemente e chi fa la mano morta con il vicino . E da allora, ho limitato la mia partecipazione ai cerchi, ci vado sempre e solo con il pareo e con maggior circospezione!
Secondo me, se il kharma esiste, esiste anche qui a Cape.
Tutti contribuiscono e cedono all'ambiente il loro ferormone, ed il ferormone complessivo a beneficio di tutti aumenta ogni giorno di più!
Peccato, che prima o poi al rientro in Italia, si debba tornare alla quotidianità.