raskolinkov ha scritto:
Jimmy, su questa coincidenza fra felicità e fortuma mi permetto di dissentire e ti espongo in poche parole il mio pensiero.
Poniamo il caso di una persona fortunata, nel senso comune del termne: uno che ha un ottimo lavoro, una bella famiglia (o un sacco di donne/uomini, a seconda dello stile di vita che preferisce), un ottimo reddito, che goda di ottima salute ecc ecc. Se la felicità coincidesse con questa serie di eventi fortunati, questo soggetto dovrebbe per forza essere felice in questo caso specifico. Ora, posso dirti che conosco tante persone fortunate, alcune delle quali sono consapevoli di esserlo; eppure queste persone non sanno come riempire la propria vita e non sono affatto felici. Molte sono insottisfatte perché trovano la loro vita ripetitiva, noiosa, priva di emozioni, e cercano queste cose in modo ossessivo, senza riuscire a trovarle. Una serie di eventi fortunati non porta alla felicità, perché essa si può trovare solo dentro di noi, nella capacità che abbiamo di controllare la nostra vita e di amare le cose. La felicità non è una scarica di adrenalina, come quella che si ha quando ti stai scopando una bella topa o quando stai guardando la partita della nazionale. Se non siamo capaci di amare la vita, ovvero di provare un enorme piacere delle cose che occupano una buona parte della nostra esistenza, non c'è felicità. Con la battuta sullo "studio" intendevo questo: la capacità di immergersi nella conoscenza profonda delle cose che ci emozionano, che amiamo, e non gli esami all'università, fatti magari per prendere un pezzo di carta. Chi non è capace di riempire la propria vita al punto tale da sopperire alle possibili mancanze che prima o poi la vità gli presenterà (lutti, perdite, eventi sfortunati, amori finiti ecc) non può essere felice. Non si può legare la felicità ad eventi contingenti, bisogna costruirsela. La "felicità da successo" è in realtà uno stato umorale transitorio.
raskolinkov ha scritto:Permettetemi un'ultima considerazione sullo studio e la felicità.
Poniamo il caso di una persona che sia fissata col porno e che passi una parte della sua vita a studiare il fenomeno del porno e della sua evoluzione nel corso dei decenni; poniamo il caso che approfondisca determinati aspetti legati a simbologie e archetipi che si ritrovano in certe pratiche, o che gli interessi il porno su un piano sociologico o politico... insomma, quello che vi pare. Questa persona sta studiando. Ama il suo oggetto di studio, sta bene quando se ne occupa, non pensa a nient'altro perché questa cosa lo assorbe completamente. Questa persona ha ottime probabilità di essere felice.
Poniamo il caso di uno che passi la sua giornata a farsi le seghe e che tutto sommato non abbia grandi interessi, che aspiri alla "tranquillità", anche economica, passando le sue giornate come può, aspettando il weekend magari, o il mese di agosto per andare in vacanza... Questa persona non avrà grandi passioni nella vita: magari troverà una donna, ma difficilmente sarà capace di amarla, perché è volubile e sostanzialmente non ha voglia di "impegnarsi", nel senso più generale del termine. Questa persona difficilmente sarà felice.
meno male che erano poche parole. la capacità di sintesi fatta persona...
Quello che il bruco chiama fine del mondo il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tse)
Ridi, e il mondo riderà con te; piangi, e piangerai da solo.
(Dae-Su, Oldboy -
http://www.youtube.com/watch?v=OoFJYI9xrmc)
Evil eye - Twisted smile - Laughing as you cry