Next door nikki

Scatta il fluido erotico...

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Oscar63
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Re: Next door nikki

#6046 Messaggio da Oscar63 »

e sarebbe pure ora....
Nulla di ció che vale la pena sapere puó essere insegnato (Oscar Wilde)

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skoda77
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Re: Next door nikki

#6047 Messaggio da skoda77 »

NIKKI SOLA PER IL WEEK END

Quando Nikki slacciò il reggiseno e lo gettò sul letto, non poteva immaginare che quella mattina la sua vita dorata sarebbe diventata un incubo. La stanza era un bazar di magliette, gonne ed intimi. La quattro giorni di prove per i nuovi video dell’estate avevano svuotato l’armadio di tutti i suoi vestiti più sexy. Il primo caldo era finalmente arrivato, ma lavorare con queste temperature era più stressante del solito. Al di là del solito piacere di farsi fotografare ed immaginare decine di occhi sul suo corpo, l’ultima sessione era stata faticosa e stressante. Il week end solitario che Nikki si era concecca era un balsamo necessario per riposarsi e viziarzi con film, ginnastica e lunghi pomeriggi di tintarella nel giardino della sua villa fuori città. Le mutantine bianche erano in tinta con il reggiseno, Nikki si guardò allo specchio orgogliosa della sua quarta e sfilando gli slip potè osservare il riflesso della sua fica depilata. Il caldo opprimente chiamava una doccia fredda come il modo migliore per iniziare il week end! Mentre Nikki camminava nuda fuori dalla stanza da letto e lungo il corridoio non poteva immaginare che qualcuno la stava osservando.

Doug aveva fotografato e filmato Nikki per quattro lunghi giorni. Era raro che la casa di modelle per cui lavorava Nikki adoperassi tecnici esterni, ma il cambio di personale di fine anno cambiò alcuni posti consolidati. Doug era stato gentile, aveva controllato l’eccitazione con professionale esperienza. Tuttavia la sua mente era un turbinio di pensieri. Ogni volta che osservava il sorriso malizioso di Nikki o le sue mani premere su quei seni portentosi, tornava con la mente alla voce gelida di quell’uomo: “120.000 dollari, ti cambieranno la vita e tu lo sai. Non ci saranno rischi. Lei starà sola da sabato mattina fino al lunedì. Tu monta le telecamere dove ti ho detto e fai il tuo lavoro”. Doug era un porco come tanti, ma non avrebbe mai fatto del male ad una donna. Questa volta però, i debiti e le circostanze della vita, lo misero davanti alle sue inconfessate perversioni. Il messaggio silenzioso sul display del suo cellulare era il segnale. Tutto cominciava. Entrò in casa con il doppione delle chiavi, con un passamontaga e il passo controllato di chi sapeva di non poter fallire, che non avrebbe fallito.

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Nikki entrò in bagno e fece scorrere l’acqua nella vasca. Un bagno rinfrescante l’attendeva. La musica dance si diffondeva nella stanza dal registratore portatile e Nikki nel legarsi i capelli con un fermaglio accennò un movimento del bacino sorridendo divertita allo specchio. La porta alle sue spalle era aperta, sulla soglia Doug la osservava. Il culo di Nikki era alto e sodo, i suoi tatuaggi le abbellivano le soffici rotondità. D’improvviso Nikki si voltò, nessuno sa se avesse percepito la presenza dietro di sé o avesse solo dimenticato qualcosa nella camera da letto. Compiaciuto Doug osservo il volto di Nikki contorcersi in un urlo agghiacciante e i suoi occhi riempirsi di terrore….

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yonikhan
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Re: Next door nikki

#6048 Messaggio da yonikhan »

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skoda77
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Le avventure di Next Door Nikki

#6049 Messaggio da skoda77 »

Raccolgo in questo post alcuni racconti con protagonista Next Door Nikki, una delle più famosa NN model del web. Come molti sanno Nikki produce video, webcam swho e set fotografici dove non si è mai mostrata completamente nuda. Commenti, critiche e suggerimenti sulle trame e idee per nuovi racconti sono ben accetti.

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skoda77
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Re: Le avventure di Next Door Nikki

#6050 Messaggio da skoda77 »

Nikki è vittima di un terribile ricatto!

Next Door Nikki è appena rientrata a casa. La giornata di shopping primaverile con le amiche è stata uno spasso. Come ogni volta il giro in centro ha stuzzicato la sua voglia esibizionista. I jeans stretti a vita bassa comprimono il sedere e stringono i fianchi che fuoriescono dalla maglietta nera senza maniche. Le piace sentirsi gli sguardi addosso, le piace sapere quante voglie represse di sesso scatena intorno a se. Lei è intoccabile, lo è per chi la conosce per il suo lavoro di webcam girl, lo è per chi la desidera per strada scambiandola per una ragazza qualunque. Gli occhiali neri non servono solo a nascondersi, ma anche a poter guardarsi meglio intorno. Carica di buste con nuovi vestiti insieme alle amiche si siede su di una panchina. Mentre è lì un uomo alto, muscoloso e dallo sguardo poco rassicurante la squadra da una panchina a dieci metri.
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Immagine Le sue tettone morbide sono alla mercè del caldo e degli occhi dell’uomo. Divertita Nikki non fa altro che accarersarsi delicatamente il collo sfiorandosi i seni con gesti impercettibili. Piegandosi in continuazione le tette si comprimono, alzandosi delicatamente si distendono in tutta la loro maestosità. L’uomo la osserva cattivo più che voglioso, non si tocca il pacco come tanti altri sconosciuti fanno di solito al passaggio di Nikki. Lui la guarda, prima sulle tette poi sui fianchi. “Ma che fianchi hai? Sei da prendere da dietro”. I pensieri dell’uomo sono percettibili, non c’è sesso, c’è depravazione. ”Quelle braccia nude e carnose mi fanno impazzire, ringrazia Dio che siamo in un parco pubblico e stai con altre quattro zoccole come te”. Per una volta Nikki lascia perdere il suo esibizionismo e capendo la situazione comunica alle amiche che è il caso di andare con la scusa di un po’ di mal di testa. Attenta alla sua incolumità, ma distratta nell’accertarsi che all’uomo non venisse in mente l’idea di seguirla, camminando e voltandosi dietro lascia scivolare dalla borsetta rimasta aperta per sbaglio una minuscola agenda nera. L’uomo se ne accorge e senza farsi notare la raccoglie. Sfogliandosi non crede a ciò che vede e legge. Nell’agenda sono segnate password di un sito privato che raccoglie cartelle dai titoli espliciti “Nude backstage video”. “Nude shower”. “Nude Holiday 2009”. “Nude photo collection”. Nikki non volendo rischiare di aver un portatile (a rischio furto) su sopra caricato tutti i suoi tesori nascosti, o hard disk esterni ha infatti preferito immettere tutte le sue foto e spezzoni di video in cui si vede finalmente nuda su un sito privato e non rintracciabile facilmente, grazie alle conoscenze informatiche del marito. Impazzito di curiosità e eccitazione l’uomo tornato a casa, dopo una breve ricerca su internet, scopre che la tettona da stupro del parco è Next Door Nikki, una pin up e soprattutto per lui una preda irresistibile. Il fatto che a quanto dice internet Nikki non si fa mai vedere completamente nuda, tantomeno fa hardcore, monta lo spasimo erotico dell’uomo. Le password aprono il sito e le tette di Nikki, desiderate al parco e nell’ora di ricerca di video e foto sul web sono ora ovunque, in centinaia di foto. Con suo disappunto mancano foto hard. Poco male, lui è l’unico al mondo che ha violato l’intimità di Nikki e ora violerà anche il suo corpo. “Puttana! Ora te la faccio pagare. Ti rovino il culo.” Nikki è nel frattempo a casa. Apre l’email e trova nuova posta. I suoi occhi furbi si gelano, un misto di sorpresa e paura li compare sul volto. L’allegato è una sua foto dove stringe le immense tette con i gomiti, le braccia alte con le mani a salutare l’obbiettivo, i suoi capezzoli sono grossi e duri. Il pelo è ben visibile, il taglio della foto finisce a metà coscia. Il testo è ancora più agghiacciante: “So chi sei e come ti guadagni da vivere. Ho tutte le tue foto salvate e al sicuro. Se non vuoi perdere tutto o far subire uno sciagurato incidente a tuo marito farai a modo mio fino a quando non avrò finito di umiliarti”. In preda la panico si precipita a cercare la sua agenda. “Dov’è finita, mi sarà caduta? Quando? Dove? …. Il parco! Nooooo”. La sua mente raffigura gli occhi malvagi dell’uomo della panchina, la sua sicurezza e spavalderia. Non un tipo manipolabile, il contrario!. “Oh mio Dio, ce l’ha quel bastardo. Nikki sei una cretina, come faccio ora?”. Urla disperata con tutta la voce in corpo: “Cosa vuoi da meeee?”. La rabbia si tramuta in disperazione. È sola. Può chiedere aiuto al marito, ora al pub a guardarsi il baseball con gli amici, ma è una cosa che deve sbrigarsi da sola e ha paura per lui. Le lacrime le rigano il volto, scendono indisturbate giù per il collo. Il pianto è interrotto dal trillo della posta in arrivo. Il messaggio dice: “Sei pronta a vivere il tuo incubo peggiore? Avrai mie istruzioni presto”. CONTINUA……

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skoda77
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Re: Le avventure di Next Door Nikki

#6051 Messaggio da skoda77 »

Nikki è vittima di un terribile ricatto! (Parte due)

Una settimana dopo Nikki era sull’orlo di una crisi di nervi. Il bastardo non si era fatto sentire, cosa aveva in mente? Mai nella vita Nikki avrebbe pensato di trovarsi in una situazione simile. Attenta alla sua carriera, e alla sua intimità, pensava che lo stratagemma dell’agenda fosse vincente. “Stupida, sei una stupida… niente di più facile da perdere, perché?!” Il marito ignaro continua a guardarla con gli occhi di chi solo può averla, ogni notte. Nikki è sdraiata sul divano persa nei pensieri quando il trillo della posta in arrivo è come un cappio al collo. “Ti si divertita ad aspettarmi? Ho avuto da fare, ma ora per la tua gioia sono tutto per te. Alle 23 fatti trovare alla fermata di Wilshire. Ti voglio con la stessa maglia scollata dell’altro giorno e una minigonna nera senza calze. Oh mi raccomando mettiti un cappotto, visto l’ora non vorrai farti violentare ahahaha. A dopo!”. Firmato Trevor. Il momento è arrivato, Nikki ha paura ma sa che deve soddisfare le richieste dell’uomo. Il problema non è trovare una scusa per il marito e uscire di casa, il fatto è che a quell’ora andare a Wilshire è in ogni caso pericoloso. Ma non c’è scelta. Mentre si veste si guarda allo specchio, il suo seno è bellissimo. È sempre stata orgogliosa della scelta di mostrarsi e non mostrarsi. È il suo scettro. Ora tutto può finire, ma ora questo è secondario. Da qui a qualche ora si troverà costretta a soddisfare quel bastardo, perché è questo che vorrà. Quando entra nella metro mancano venti minuti all’appuntamento, tra un cambio e l’altro ci vorrà mezz’ora, un ritardo di dieci minuti. Al cambio di linea alla 7th Station il cuore di Nikki batte all’impazzata, il lungo cappotto grigiastro nasconde la minigonna a pieghe e la generosa scollatura. La metro è un luogo che amava a diciotto anni. È stato guardando gli occhi degli uomini sulle sue cosce provocanti, sul suo visino da ragazzina in un corpo cosi generoso quando prendeva la metropolitana, a farle venire l’idea di cominciare a fare servizi softcore. Stanotte tutto era diverso, non solo non doveva provocare, ma alla sola idea tremava. In piedi invece che seduta aspettava la fine della corsa. Alla penultima fermata salgono due portoricani ubriachi. Ecco quello che temeva Nikki. I portoricani la notano subito, i suoi lunghi capelli castani e il suo viso dolce fanno da contrappunto al look da troia d’alto bordo. La sua mente non registra gli insulti e gli apprezzamenti che le sono fatti e a passo veloce esce dal vagone appena si aprono le porte. Non ha tempo per guardarsi indietro vuole solo salire in strada. L’uscita è a due piani in superficie. Dopo la prima rampa di scale un lungo corridoio le si pone davanti. Nikki s’incammina, alle sue spalle delle risate sguaiate le gelano la schiena. Sono loro! Nikki aumenta il passo, a dieci metri da lei le porte del bagno pubblico, altri quindici metri e l’ultima rampa di scale la porterà in salvo. “Come salvarsi da un incubo per ritrovarsi in un altro” pensa amaramente. “Ehi bella dove vai in fretta?” Le urla il più alto e grosso dei portoricani. Nikki non fa nemmeno in tempo a correre che l’uomo la prende per un braccio e con l’altra mano la blocca. La sua mano possente le comprime le tette da sopra il cappotto. “No aspettate…”
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“Stai zitta bella!”. La voce del portoricano sapeva di alcol esattamente come la puzza delle sue mani. In un attimo viene sbattuta dentro il bagno pubblico. Lo specchio davanti a lei riflette i suoi occhi terrorizzati. L’altro uomo le sfila il cappotto: “Ma guarda quanta carne che abbiamo qui”. Nikki si guarda allo specchio: le mani fredde dell’uomo le accarezzano violentemente le cosce, come in un vortice salgono sue giù, dalle caviglie fino all’interno coscia con voracità. “No aspettate c’è un uomo là fuori che…” Il portoricano che la tiene ferma da dietro le copre la bocca tirandola a se per i capelli: “ Cazzo stai dicendo? Senti bella a noi c’interessa scoparti non sentirti chiacchierare”. Gli occhi di Nikki osservano impotenti le mani dell’uomo farsi strada da sotto la camicetta. Lo stupro è inevitabile. D’un tratto la porta del bagno si apre, è il bastardo ricattatore. “Cazzo succede qui…Nikki ma cosa…” Senza altre parole Trevor tira fuori una pistola di grosso calibro e la punta alla tempia del portoricano: “Ecco cosa facciamo. Ora tu lasci andare la ragazza e io non ti pianterò una pallottola nel cervello. Voi portoricani ancora non avete capito che questa non è la vostra zona? Sbrigati ad eseguire”. Il portoricano sa che con Trevor non si scherza, è il più noto contrabbandiere d’armi della zona. “Certo Trevor la ragazza è tutta tua”, balbetta il portoricano mentre si dilegua insieme al compagno. Nikki è in piedi, la maglia tirata su fa intravedere una parte dei seni. Con un filo di voce sussurra: “Grazie.” Trevor le se avvicina strattonandola a se, i suoi occhi la fissano senza compassione. “Stammi a sentire bene, hai esaurito il tuo bonus con la fortuna stasera. D’ora in avanti non avrai altri motivi per ringraziarmi…” CONTINUA

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Re: Le avventure di Next Door Nikki

#6052 Messaggio da skoda77 »

Nikki è vittima di un terribile ricatto (terza ed ultima parte)

Nikki e il suo ricattatore attraversarono la strada, allontanandosi a passo svelto dalla stazione della metro. Il quartiere è malfamato. Trevor la tiene per un braccio, e i passanti, ubriachi e piccoli delinquenti, nemmeno la notano. La presa dell’uomo è forte. Nikki sente il cuore battere come una locomotiva. Pochi attimi prima due portoricani l’avevano assalita per scoparsela nel bagno della metro, ora il suo “salvatore” la stava trascinando chissà dove, solo per poter abusare lui di lei. Dopo pochi minuti i due entrano in un palazzo, salendo le scale fino al quarto piano Nikki capì che l’incubo era in procinto di iniziare per davvero. La sua mente tornò alla mattina del parco, maledì il suo fare provocante, cosi come la sbadataggine nel perdere la sua agenda. L’uomo la strattona dentro un appartamento poco arredato. Il grande salone ha giusto un tavolo, alcune mensole ed una poltrona. Molti scatolini sono sparsi, senza un preciso ordine, per tutta la casa. “Bene mia cara, ora fammi uno spogliarello con i fiocchi come antipasto.” – Le dice Trevor sprofondando nella poltrona. Nikki sa che non ha via di fuga, deve far come lui dice e se la caverà. Scopata ed umiliata avrebbe almeno salva la vita e la carriera. Cercando di isolarsi dalla situazione in cui è prova ad immaginarsi davanti alla webcam. Nikki chiude gli occhi e comincia un lento, quasi disperato balletto. Immagina la sua stanza, immagina la sensazione piacevole e famigliare di tanti occhi sconosciuti che pagano per vederla. Si morde la lingua cercando la naturalezza della sua sensualità. Tuttavia la realtà è ben diversa: quando riapre gli occhi vede Trevor con una birra in mano, i pantaloni abbassati, che si masturba: “Dai spogliati” – le ordina. Mentre si accarezza le cosce e si sfila lentamente la gonna nota che sul tavolo c’è la sua tanto preziosa agenda. La speranza che dopo averla posseduta lui la lascerà davvero in pace le dona la forza di continuare. “Girati e fammi godere” – aggiunse Trevor. Nikki si volta lentamente, la vista del suo culo morbido è festeggiata con un fischio dal ricattatore. Con una mano la ragazza si accarezza i fianchi e comincia a sfilarsi la maglietta. Si volta mostrandosi nuda al suo aguzzino. “Sei ancora più porca che nelle foto che ti ho fregato”. Ora fatti scopare. Nikki trattiene con orgoglio le lacrime e si avvicina all’uomo.

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Due forti pugni alla porta irrompono come un temporale nell’erotico silenzio d’attesa del salone. “Stai zitta tu. Chi è?” - urlò sospettoso Trevor. “Apri stronzo siamo Guarin e amici” – risponde una voce alcolica dall’altra parte. “Merda vogliono i soldi, senti ragazzina prendi i tuoi vestiti e nasconditi in bagno. Non uscire per nessun motivo.” Nikki se possibile ancora più spaventata di prima, raccogliendo la gonna, la maglia e la biancheria, si avvia di corsa verso il bagno. Chiusa a chiave in parte si riveste, in parte cerca di ascoltare la conversazione che si svolge nel salone. Non riesce a capire anche perché gli uomini parlano uno strano gergo portoghese-messicano. Cinque sordi colpi di arma da fuoco quasi la fanno urlare. Poi il silenzio. Passano alcuni interminabili minuti quando Nikki si decide ad uscire dal bagno. Entrata nel salone non capisce se gioire e rabbrividire davanti a ciò che vede. Trevor è a terra, morto e in un lago di sangue. Una vendetta per chi sa quale casino pensa immediatamente. Un lampo di lucidità le ordina con precisione cosa fare: Nikki finisce di rivestirsi, avventa l’agenda osservando con gioia quasi infantile che nessuna pagina è stata strappata. Poi rovista tra i pantaloni dell’uomo cercando di non guardare gli occhi inespressivi e spalancati di Trevor. Da una tasca tira fuori un cellulare e chiama un taxi. La sua voce è la più inespressiva che abbia mai avuto. Si prende il cellulare e alcuni soldi e quando vede il taxi sopraggiungere sotto il portone si precipita giù per le scale. Durante il tragitto ripensa all’accaduto trattenendo le lacrime e sorridendo per la fortuna avuta. Arrivata sotto casa getta in una pattumiera il cellulare dell’uomo. Entrata in casa si butta sotto la doccia. Il marito apre la porta e osservandola nuda da dietro il vetro appannato le dice: “Ciao amore, com’è andata la cena con le amiche?”.
“Benissimo grazie, ora fammi rilassare che poi ce ne andiamo a dormire”. – risponde Nikki tutto d’un fiato. “Certo amore”. La porta del bagno si richiude dietro di lei. Nikki si accascia nella doccia potendo finalmente sfogare in un pianto disperato tutta la paura di quella notte. L’incubo è finito. THE END

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Re: Le avventure di Next Door Nikki

#6053 Messaggio da skoda77 »

NIKKI SOLA PER IL WEEK END

Quando Nikki slacciò il reggiseno e lo gettò sul letto, non poteva immaginare che quella mattina la sua vita dorata sarebbe diventata un incubo. La stanza era un bazar di magliette, gonne ed intimi. La quattro giorni di prove per i nuovi video dell’estate avevano svuotato l’armadio di tutti i suoi vestiti più sexy. Il primo caldo era finalmente arrivato, ma lavorare con queste temperature era più stressante del solito. Al di là del solito piacere di farsi fotografare ed immaginare decine di occhi sul suo corpo, l’ultima sessione era stata faticosa e stressante. Il week end solitario che Nikki si era concecca era un balsamo necessario per riposarsi e viziarzi con film, ginnastica e lunghi pomeriggi di tintarella nel giardino della sua villa fuori città. Le mutantine bianche erano in tinta con il reggiseno, Nikki si guardò allo specchio orgogliosa della sua quarta e sfilando gli slip potè osservare il riflesso della sua fica depilata. Il caldo opprimente chiamava una doccia fredda come il modo migliore per iniziare il week end! Mentre Nikki camminava nuda fuori dalla stanza da letto e lungo il corridoio non poteva immaginare che qualcuno la stava osservando.

Doug aveva fotografato e filmato Nikki per quattro lunghi giorni. Era raro che la casa di modelle per cui lavorava Nikki adoperassi tecnici esterni, ma il cambio di personale di fine anno cambiò alcuni posti consolidati. Doug era stato gentile, aveva controllato l’eccitazione con professionale esperienza. Tuttavia la sua mente era un turbinio di pensieri. Ogni volta che osservava il sorriso malizioso di Nikki o le sue mani premere su quei seni portentosi, tornava con la mente alla voce gelida di quell’uomo: “120.000 dollari, ti cambieranno la vita e tu lo sai. Non ci saranno rischi. Lei starà sola da sabato mattina fino al lunedì. Tu monta le telecamere dove ti ho detto e fai il tuo lavoro”. Doug era un porco come tanti, ma non avrebbe mai fatto del male ad una donna. Questa volta però, i debiti e le circostanze della vita, lo misero davanti alle sue inconfessate perversioni. Il messaggio silenzioso sul display del suo cellulare era il segnale. Tutto cominciava. Entrò in casa con il doppione delle chiavi, con un passamontaga e il passo controllato di chi sapeva di non poter fallire, che non avrebbe fallito.
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Nikki entrò in bagno e fece scorrere l’acqua nella vasca. Un bagno rinfrescante l’attendeva. La musica dance si diffondeva nella stanza dal registratore portatile e Nikki nel legarsi i capelli con un fermaglio accennò un movimento del bacino sorridendo divertita allo specchio. La porta alle sue spalle era aperta, sulla soglia Doug la osservava. Il culo di Nikki era alto e sodo, i suoi tatuaggi le abbellivano le soffici rotondità. D’improvviso Nikki si voltò, nessuno sa se avesse percepito la presenza dietro di sé o avesse solo dimenticato qualcosa nella camera da letto. Compiaciuto Doug osservò il volto di Nikki contorcersi in un urlo agghiacciante e i suoi occhi riempirsi di terrore….CONTINUA

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Re: Le avventure di Next Door Nikki

#6054 Messaggio da Satana in autobus »

si vabbè, ma quando scopano???

insomma già questa non si spoglia nel web, se mi devo pure mettere a leggere post chilometrici per vedere la solita mezza tetta...
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Re: Le avventure di Next Door Nikki

#6055 Messaggio da skoda77 »

Il primo racconto era stato scritto proprio per ironia sul fatto che non si vede mai nuda. Dal secondo non ci saranno altri bonus fortuna per Nikki :)

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Re: Le avventure di Next Door Nikki

#6056 Messaggio da Satana in autobus »

Ok allora aspetto il seguito!!!
vai così :)
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Re: Le avventure di Next Door Nikki

#6057 Messaggio da skoda77 »

Nikki sola in casa Parte due

Quando Nikki si voltò e vide l’uomo nascosto dal passamontagna, urlò come mai prima di allora. Un urlo di paura ancestrale e primaria. Era ciò che aveva sempre temuto: un ladro, un fan senza scrupoli, un pazzo sadico che intrufolandosi in casa sua la violentasse. Nikki capì in pochi secondi che non aveva via di scampo, il suo urlò si dissolse nell’aria tramutando il suo volto in un’espressione d’impotente terrore. Guardò gli occhi gelidi dell’uomo, osservò le sue spalle e le braccia palestrate, ricordò quante volte aveva dormito, fatto la doccia, masturbatasi, in quella grande villa isolata comprata da ormai tre anni. Pensò a tutte le volte che al buio aveva immaginato una situazione simile, cancellando ogni timore con la consapevolezza che sono cose che accadono solo alle altre, sempre alle altre. D’improvviso l’adrenalina la scosse e Nikki scattò avanti a se per cercare un improbabile via di fuga.

Doug fu sorpreso e si lasciò scansare facilmente, ma il suo ultimo momento di insicurezza si trasformò nello sporco ruolo che doveva recitare. Ricordò i dettami dell’uomo che l’aveva ingaggiato: “Le telecamere mettile in bagno, corridoio e camera da letto, così potrò vedere tutto. Fotografala mentre la umili, puoi farle ciò che vuoi ma ricordati che ti pago per aver un video e delle foto di qualità, violentarla è solo un bonus”. Un bonus che dopo tanti dubbi ora Doug non avrebbe barattato con niente al mondo. Con pochi passi veloci la raggiunse e la bloccò. Nikki si dimenava, l’uomo la strinse a se con una mano salendo dai fianchi fin sulle tette. Nikki combatteva, ma la paura le faceva tremare le gambe, le prosciugava le forze e le impediva di pronunciare una sola parola. Con un colpo secco di reni la prese in braccio e spostandosi in camera la sbatté sul letto.

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Nikki sussurrò con voce spezzata: “Ti prego non farlo..”. Nel suo cuore sapeva che niente l’avrebbe salvata, quando l’uomo si lanciò su di lei spezzò il muro della paura e urlò con tutta la voce in corpo: “Lasciami bastardo!”. L’uomo le salì sopra tenendole ferme le braccia, la sua forza era almeno quattro volte la sua, non aveva scampo. Sentì il suo odore su di lei, la baciò sul collo e sulla bocca, ma senza troppa convinzione. Il suo lavoro prevedeva altro. Il bastardo si slacciò i pantaloni posizionando il suo cazzo già duro tra le cosce di Nikki. Senza preliminari o cortesie la penetrò con un solo colpo. “Aaaaaaargh”. L’urlò di Nikki fu soffocato dalla mano dell’uomo. La ragazza era in trappola, era in totale balia del suo stupratore. Il peso di lui le impediva alcun movimento di fuga, il cazzo la penetrava, la devastava. L’altra mano dell’uomo le palpava le cosce affondando con veemenza nella sua soffice pelle. Nikki cominciò a piangere.

Doug godeva come non aveva mai goduto in vita sua. Mentre violetava la fica di Nikki la guardava agitarsi, osservava i suoi occhi riempirsi di lacrime, la dolcezza del suo volto appassire nella sconfitta e nell’umiliazione. Dopo interminabili minuti sentì che stava per raggiungere l’orgasmo cosi smise di fotterla e posizionò il cazzo per venirle sulle tette. Fu un orgasmo copioso, impiastrò le bellissime tette di Nikki fino a schizzarle sul viso. La modella subì l’ignobile umiliazione piangendo e anche se avrebbe potuto coprirsi il volto con le mani restò perduta ed impaurita con le braccia lungo il corpo. CONTINUA

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Re: Le avventure di Next Door Nikki

#6058 Messaggio da Pim »

ragazzi continuate nel topic già esistente di nikki,
unisco

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Re: Le avventure di Next Door Nikki

#6059 Messaggio da skoda77 »

Ok. perfetto.

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Re: Next door nikki

#6060 Messaggio da skoda77 »

Nikki sola in casa Parte due

Quando Nikki si voltò e vide l’uomo nascosto dal passamontagna, urlò come mai prima di allora. Un urlo di paura ancestrale e primaria. Era ciò che aveva sempre temuto: un ladro, un fan senza scrupoli, un pazzo sadico che intrufolandosi in casa sua la violentasse. Nikki capì in pochi secondi che non aveva via di scampo, il suo urlò si dissolse nell’aria tramutando il suo volto in un’espressione d’impotente terrore. Guardò gli occhi gelidi dell’uomo, osservò le sue spalle e le braccia palestrate, ricordò quante volte aveva dormito, fatto la doccia, masturbatasi, in quella grande villa isolata comprata da ormai tre anni. Pensò a tutte le volte che al buio aveva immaginato una situazione simile, cancellando ogni timore con la consapevolezza che sono cose che accadono solo alle altre, sempre alle altre. D’improvviso l’adrenalina la scosse e Nikki scattò avanti a se per cercare un improbabile via di fuga.

Doug fu sorpreso e si lasciò scansare facilmente, ma il suo ultimo momento di insicurezza si trasformò nello sporco ruolo che doveva recitare. Ricordò i dettami dell’uomo che l’aveva ingaggiato: “Le telecamere mettile in bagno, corridoio e camera da letto, così potrò vedere tutto. Fotografala mentre la umili, puoi farle ciò che vuoi ma ricordati che ti pago per aver un video e delle foto di qualità, violentarla è solo un bonus”. Un bonus che dopo tanti dubbi ora Doug non avrebbe barattato con niente al mondo. Con pochi passi veloci la raggiunse e la bloccò. Nikki si dimenava, l’uomo la strinse a se con una mano salendo dai fianchi fin sulle tette. Nikki combatteva, ma la paura le faceva tremare le gambe, le prosciugava le forze e le impediva di pronunciare una sola parola. Con un colpo secco di reni la prese in braccio e spostandosi in camera la sbatté sul letto.
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Nikki sussurrò con voce spezzata: “Ti prego non farlo..”. Nel suo cuore sapeva che niente l’avrebbe salvata, quando l’uomo si lanciò su di lei spezzò il muro della paura e urlò con tutta la voce in corpo: “Lasciami bastardo!”. L’uomo le salì sopra tenendole ferme le braccia, la sua forza era almeno quattro volte la sua, non aveva scampo. Sentì il suo odore su di lei, la baciò sul collo e sulla bocca, ma senza troppa convinzione. Il suo lavoro prevedeva altro. Il bastardo si slacciò i pantaloni posizionando il suo cazzo già duro tra le cosce di Nikki. Senza preliminari o cortesie la penetrò con un solo colpo. “Aaaaaaargh”. L’urlò di Nikki fu soffocato dalla mano dell’uomo. La ragazza era in trappola, era in totale balia del suo stupratore. Il peso di lui le impediva alcun movimento di fuga, il cazzo la penetrava, la devastava. L’altra mano dell’uomo le palpava le cosce affondando con veemenza nella sua soffice pelle. Nikki cominciò a piangere.

Doug godeva come non aveva mai goduto in vita sua. Mentre violetava la fica di Nikki la guardava agitarsi, osservava i suoi occhi riempirsi di lacrime, la dolcezza del suo volto appassire nella sconfitta e nell’umiliazione. Dopo interminabili minuti sentì che stava per raggiungere l’orgasmo cosi smise di fotterla e posizionò il cazzo per venirle sulle tette. Fu un orgasmo copioso, impiastrò le bellissime tette di Nikki fino a schizzarle sul viso. La modella subì l’ignobile umiliazione piangendo e anche se avrebbe potuto coprirsi il volto con le mani restò perduta ed impaurita con le braccia lungo il corpo. CONTINUA

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