[O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
OT
ma capezzone è pizellonio?
FINE OT
ma capezzone è pizellonio?
FINE OT
misha71
"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline
"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
VIOLENZA SESSUALE "LIEVE" AI MINORI: ECCO I NOMI DEI SENATORI!
Si erano inventati un emendamento proprio carino.
Zitti zitti, nel disegno di legge sulle intercettazioni avevano infilato l'emendamento 1.707, quello che introduceva il termine di "Violenza sessuale di lieve entità" nei confronti di minori.
Firmatari, alcuni senatori di Pdl e Lega che proponevano l'abolizione dell'obbligo di arresto in flagranza nei casi di violenza sessuale nei confronti di minori, se - appunto - di "minore entità".
Senza peraltro specificare come si svolgesse, in pratica, una violenza sessuale "di lieve entità" nei confronti di un bambino.
Dopo la denuncia del Partito Democratico, nel Centrodestra c'è stato il fuggi-fuggi, il "ma non lo sapevo", il "non avevo capito", il "non pensavo che fosse proprio così" uniti all'inevitabile berlusconiano "ci avete frainteso".
Poi, finalmente, un deputato del Pd ha scoperto i firmatari dell'emendamento 1707.
Annotateli bene:
sen. Maurizio Gasparri (Pdl),
sen. Federico Bricolo (Lega Nord Padania),
sen. Gaetano Quagliariello (Pdl),
sen. Roberto Centaro (Pdl),
sen. Filippo Berselli (Pdl),
sen. Sandro Mazzatorta (Lega Nord Padania) e il
sen. Sergio Divina (Lega Nord Padania).
Per la cronaca, il sen. Bricolo era colui che proponeva il "carcere per chi rimuove un crocifisso da un edificio pubblico" (ma non per chi palpeggia o mette un dito dentro ad una bambina);
il sen. Berselli è colui che ha dichiarato "di essere stato iniziato al sesso da una prostituta" (e da qui si capisce molto...);
il sen. Mazzatorta ha cercato di introdurre nel nostro ordinamento vari "emendamenti per impedire i matrimoni misti";
mentre il sen Divina è divenuto celebre per aver pubblicamente detto che "i trentini sono come cani ringhiosi e che capiscono solo la logica del bastone" (citazione di una frase di Mussolini).
Complimenti alle carogne.
http://forum.chatta.it/politica/8031534 ... um_sharing
Si erano inventati un emendamento proprio carino.
Zitti zitti, nel disegno di legge sulle intercettazioni avevano infilato l'emendamento 1.707, quello che introduceva il termine di "Violenza sessuale di lieve entità" nei confronti di minori.
Firmatari, alcuni senatori di Pdl e Lega che proponevano l'abolizione dell'obbligo di arresto in flagranza nei casi di violenza sessuale nei confronti di minori, se - appunto - di "minore entità".
Senza peraltro specificare come si svolgesse, in pratica, una violenza sessuale "di lieve entità" nei confronti di un bambino.
Dopo la denuncia del Partito Democratico, nel Centrodestra c'è stato il fuggi-fuggi, il "ma non lo sapevo", il "non avevo capito", il "non pensavo che fosse proprio così" uniti all'inevitabile berlusconiano "ci avete frainteso".
Poi, finalmente, un deputato del Pd ha scoperto i firmatari dell'emendamento 1707.
Annotateli bene:
sen. Maurizio Gasparri (Pdl),
sen. Federico Bricolo (Lega Nord Padania),
sen. Gaetano Quagliariello (Pdl),
sen. Roberto Centaro (Pdl),
sen. Filippo Berselli (Pdl),
sen. Sandro Mazzatorta (Lega Nord Padania) e il
sen. Sergio Divina (Lega Nord Padania).
Per la cronaca, il sen. Bricolo era colui che proponeva il "carcere per chi rimuove un crocifisso da un edificio pubblico" (ma non per chi palpeggia o mette un dito dentro ad una bambina);
il sen. Berselli è colui che ha dichiarato "di essere stato iniziato al sesso da una prostituta" (e da qui si capisce molto...);
il sen. Mazzatorta ha cercato di introdurre nel nostro ordinamento vari "emendamenti per impedire i matrimoni misti";
mentre il sen Divina è divenuto celebre per aver pubblicamente detto che "i trentini sono come cani ringhiosi e che capiscono solo la logica del bastone" (citazione di una frase di Mussolini).
Complimenti alle carogne.
http://forum.chatta.it/politica/8031534 ... um_sharing
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
vorrei far notare che sono tutti uomini, in un paese vecchio e maschilista, tutto ciò non mi sorprende. in relazione vi invito a leggere:Il Fede ha scritto: sen. Maurizio Gasparri (Pdl),
sen. Federico Bricolo (Lega Nord Padania),
sen. Gaetano Quagliariello (Pdl),
sen. Roberto Centaro (Pdl),
sen. Filippo Berselli (Pdl),
sen. Sandro Mazzatorta (Lega Nord Padania) e il
sen. Sergio Divina (Lega Nord Padania).
http://www.corriere.it/esteri/10_giugno ... aabe.shtmlLa Repubblica ha già una presidente e 11 ministre
Finlandia, donne al potere
Una quarantenne sarà premier
E Helsinki sta superando la crisi meglio degli altri Paesi
BRUXELLES - Per gli antichi finnici, quello di oggi era il solstizio d’estate consacrato a Ukko, il dio maschile del tuono e della paternità fecondatrice. Per i finlandesi del 2010, è invece il giorno in cui un’altra donna, e mamma, arriva ai vertici dello Stato: Mari Kiviniemi, del Partito di Centro, 41 anni e 2 bambini, figlia di contadini e laureata in scienze politiche, nonché pattinatrice provetta, è da oggi primo ministro; così come Tarja Kaarina Halonen, 67 anni, una figlia, è ormai da 10 anni presidente della repubblica. E così come sono donne 11 dei 20 ministri dell’attuale governo. In Finlandia si parla molto poco, anzi non si parla mai, delle cosiddette «quote rosa» che molto più a Sud riempiono i programmi e i discorsi di tanti politici. Ma la presenza femminile nella politica, come in tutte le professioni, ha radici antiche e solide. In questo Paese le donne poterono votare ed essere elette già dal 1906, quando ancora la Finlandia era un granducato sotto l’ala dello zar di Russia, e ben prima che ciò avvenisse in tanti altri angoli del mondo.
Nelle prime elezioni parlamentari finlandesi, concesse nel 1907, già 19 fra gli eletti dal popolo portavano la gonna: una percentuale incredibile per le tradizioni politiche del tempo. La prima donna entrò nel governo nel 1926, come ministro degli Affari sociali. E fra i 550 ministri succedutisi nei 70 governi da che il Paese è indipendente, le donne ci sono sempre state in buon numero e anche con portafogli «pesanti»: da Elisabeth Rehn, ministro della Difesa nel 1995, a Tarja Kaarina Halonen, ministro degli Esteri e speaker del Parlamento prima di salire alla presidenza della Repubblica; o ad Anneli Jäätteenmäki, altra donna premier, nel 2003, seppure solo per 69 giorni (la buttò giù uno scandalo). Da anni, nell’Eduskunta, il Parlamento nazionale, difficilmente la percentuale delle donne scende al di sotto del 38%. E però, quote rosa o no, la notizia di oggi resta davvero una prima assoluta: non era mai accaduto che due donne occupassero contemporaneamente i due posti più alti dello Stato. Notizia che si accompagna a un’altra, di cui pure i finlandesi non parlano molto, forse per scaramanzia: senza clamori, il loro Paese sembra pian piano superare la tempesta della crisi, assai meglio di altri.
Per esempio è piazzato assai bene nella classifica internazionale della libertà d’impresa che esamina i vincoli posti dalla burocrazia, o dalla corruzione, alla creatività imprenditoriale: la Finlandia è al diciassettesimo posto nel mondo, e all’ottavo fra i 43 Paesi della regione europea. Entro i suoi confini, ci vogliono circa 14 giorni per dare il via a un’impresa, contro una media mondiale di 35 giorni. L’Italia, tanto per fare un confronto, è al posto 74 della classifica mondiale, e al posto 35 di quella europea (ma «impone» solo 10 giorni di attesa per l’avvio di un’attività, sempre che non sia implicata la richiesta di una licenza). In questa cornice, Mari Kiviniemi si avvia a fare la sua prova da primo ministro. Che non sarà facile: se le banche austriache o tedesche sono esposte in Paesi come l’Ungheria, o la Lettonia, o la Romania, quelle finlandesi hanno nervi scoperti proprio sul Baltico, in quell’Estonia che per ragioni storiche e culturali resta una sorta di «sorella minore», e che sta per aderire all’euro. Chi conosce la signora Kiviniemi assicura comunque che ha nervi saldi, come le lame dei pattini sui cui trascorre molti pomeriggi domenicali. Qualche mese fa, nel mezzo di una tempestosa riunione del suo partito, cercando di restar seria propose una mozione per far riscaldare l’acqua troppo fredda nella piscina interna del Parlamento: e il litigio che già stava per scoppiare fra gli «altri», gli uomini, si sciolse in una risata.
Scrisser per ogni muro e in ogni via
Come l'Angela Zaffa, nel Trent'uno
A i sei d'Aprile, habbia sfamato ognuno.
Come l'Angela Zaffa, nel Trent'uno
A i sei d'Aprile, habbia sfamato ognuno.
- Painkiller
- Impulsi superiori
- Messaggi: 1108
- Iscritto il: 27/07/2007, 9:26
- Località: Milano
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Pare che la storia dell'emendamento salva pedofili sia una bufala.
http://webcache.googleusercontent.com/s ... clnk&gl=it
http://webcache.googleusercontent.com/s ... clnk&gl=it
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Macchè bufala, il fatto che sia stato oscurato o non sia passato è un altro discorso. Ci sono le firme belle chiare. Pare che sia stata la Mussolini ( 5 o 6 giorni fa ) a opporsi, probabilmente non se ne farà nulla. Una cosa del genere è troppo grossa anche per una maggioranza di fascisti, c'è chi nella Destra si è opposto. C'è invece chi ha firmato ( vedi sopra ).Se ritrovo l'articolo lo metto. L'Ansa stessa ha detto che dell'emendamento NON C'È PIÙ TRACCIA, quindi vuol dire che prima c'era. Ti stupisci che il Governo faccia sparire le cose scomode?Painkiller ha scritto:Pare che la storia dell'emendamento salva pedofili sia una bufala.
http://webcache.googleusercontent.com/s ... clnk&gl=it

Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
- Painkiller
- Impulsi superiori
- Messaggi: 1108
- Iscritto il: 27/07/2007, 9:26
- Località: Milano
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
La questione è un po' complicata. Leggi il link che ho postato.
- katmandu69
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 6860
- Iscritto il: 13/08/2009, 19:56
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Capitanvideo ha scritto:I tuoi commenti mi fanno sempre sorridere, stavolta a leggere quello in evidenza ho riso sguaiatamenteCapezzone ha scritto:Torno da una giornata faticosissima ma molto piacevole. Volevo condividere anche con persone di sinistra illiberale, ma piacevoli, garbate e dialoganti, il resoconto della mia trasferta a Pontida dai nostri alleati leghisti.
Aldilà delle differenze fra il sottoscritto (un liberale, liberista e libertario che sta con il centrodestra) e gli amici padani, mi sono emozionato molto. Non tanto per il simpatico Senatur, che comunque sorprende sempre in positivo visto che più invecchia e più diventa buono, generoso, bondiano e liberale. I miei tremori d'emozione e gioia incondizionata sono arrivati quando è salito sul palco il giovine Renzo.
Non pensavo che avesse questa immensa dote oratoria, un lessico forbito e un amore appassionato verso la propria terra e la propria verde nazionale di calcio campione del mondo.
Nonostante in Italia ci sia molta discriminazione e antipatia verso chi porta un cognome famoso, Renzo ce l'ha fatta. Sta realizzando piccoli grandi successi passo dopo passo, mattoncino dopo mattoncino.
Solo Alberto Angela, ottimo divulgatore scientifico, è riuscito ad affermarsi in senso assoluto senza sentire il peso del cognome. In Renzo Bossi però c'è qualcosa di più; c'è la purezza fanciullesca unita all'energia pasionaria del padre dei giorni migliori. Un talento inarrestabile, che, nel giro di pochi anni, diverrà il leader dei nostri alleati al posto del padre.
O almeno me il sottoscritto se lo augura. Il top sarebbe averlo vicepresidente del consiglio nel 2013, con Capezzone presidente del consiglio ovviamente. Forse chiedo troppo ma, in fin dei conti, non è un sogno politico così irrealizzabile..... con Silvio al quirinale perchè no.
voglio capezzone primo ministro...sai che risate


il passato non può essere cambiato,il presente offre solo rimpianti e perdite,solo nei giorni a venire un'uomo può trovare conforto quando i ricordi svaniscono.CRASSO!
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
Il nucleare in Italia è fallito miseramente. Ovviamente. Bene, godo.
A breve altri fallimenti (il ponte di Messina per esempio & altre cose inutili ).
Il nucleare italiano ad un passo dalla fine: la Corte Costituzionale boccia la legge sull'energia
nuke1
Era stato il fiore all'occhiello del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e dell'ex ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola. Il percorso intrapreso non sembrava ammettere sbandate, deviazioni o rallentamenti: il ritorno dell'energia nucleare in Italia era un obiettivo primario ed imprescindibile dell'agenda di governo, anche a fronte della scarsissima popolarità (e dei numerosi timori) che questa "tecnica energetica" riscuote ancora oggi in Italia.
Tre giorni fa la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della sentenza numero 215 del 9 giugno 2010, con la quale la Corte Costituzionale ha decretato un vero e proprio stop alla corsa all'atomo del governo italiano.
La legge incriminata è la numero 102, del 3 agosto 2009, conversione del decreto-legge numero 78.
Con essa, all'articolo 4, il governo apriva alle procedure d'urgenza per la costruzione di nuove infrastrutture per la produzione di energia elettrica, da leggersi più comunemente come "nuove centrali nucleari".
Il governo aveva piena potestà esclusiva in materia di trasmissione e distribuzione e competenza congiunta con le regioni per quanto concerne la produzione e, quindi, la collocazione dei nuovi impianti.
Le nuove centrali rientravano in un piano di urgenza "in riferimento allo sviluppo socio-economico" (non a caso la legge in questione è il famoso "pacchetto anti-crisi") e si stabiliva la loro edificazione per mezzo di capitali "prevalentemente o interamente privati".
Ai fini di attuazione, il governo istituiva la figura di uno o più Commissari straordinari del governo, con poteri esclusivi e totali in tema di nuovi impianti energetici, al punto tale da poter scavalcare tutti gli enti coinvolti (a partire dai comuni e dalle regioni) per la scelta delle nuove sedi nucleari nazionali.
Sono stati proprio il mix tra "ragione d'urgenza" ed "utilizzo di capitali privati" e la privazione dei poteri decisionali delle regioni in materia ad aver condotto la Corte Costituzionale a cassare l'intero articolo, nei commi che vanno dall'1 al 4.
Secondo quanto stabilito dalla suprema corte di giustizia italiana, "trattandosi di iniziative di rilievo strategico, ogni motivo d’urgenza dovrebbe comportare l’assunzione diretta, da parte dello Stato. Invece la disposizione impugnata stabilisce che gli interventi da essa previsti debbano essere realizzati con capitale interamente o prevalentemente privato, che per sua natura è aleatorio, sia quanto all’an che al quantum".
Inoltre, per quanto concerne la depotenziazione delle regioni in materia, la Corte Costituzionale afferma che "se le presunte ragioni dell’urgenza non sono tali da rendere certo che sia lo stesso Stato, per esigenze di esercizio unitario, a doversi occupare dell’esecuzione immediata delle opere, non c’è motivo di sottrarre alle Regioni la competenza nella realizzazione degli interventi".
E conclude deliberando che "i canoni di pertinenza e proporzionalità richiesti dalla giurisprudenza costituzionale al fine di riconoscere la legittimità di previsioni legislative che attraggano in capo allo Stato funzioni di competenza delle Regioni non sono stati, quindi, rispettati".
Quanto stabilito dalla Consulta, ancora una volta nel silenzio quasi tombale della stampa nazionale, apre ad una vera e propria svolta in termini energetici e ostruisce, di fatto e sin da adesso, un percorso accelerato verso la creazione di nuove centrali nucleari.
Le procedure d'urgenza, che consentirebbero nell'ordine di 10-15 anni, di avere energia nucleare operativa in Italia, confliggono con la necessità imprescindibile del governo di attribuire i costi di produzione degli impianti ai singoli privati. E l'automatico decadimento delle ragioni d'urgenza, ipso facto, determinano il ripristino automatico della facoltà degli enti locali, ed in particolar modo delle regioni, di appoggiare o rigettare integralmente le scelte operative e territoriali dell'esecutivo nazionale.
Per un governo ancora privo di ministri deputati alla gestione delle questioni energetiche (dalle dimissioni di Claudio Scajola l'interim delle Attività Produttive è ancora nelle mani del premier Berlusconi), non si prospettano tempi facili.
Il nucleare italiano è ad un passo dalla morte prima ancora della sua nascita. La battaglia dei governatori Vendola, Errani e Lorenzetti contro il nucleare italiano sembra aver portato ad una prima, gigantesca e, forse per gli stessi ricorrenti, insperata vittoria.
http://news.illecito.com/cronaca/il-nuc ... ergia.html
A breve altri fallimenti (il ponte di Messina per esempio & altre cose inutili ).
Il nucleare italiano ad un passo dalla fine: la Corte Costituzionale boccia la legge sull'energia
nuke1
Era stato il fiore all'occhiello del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e dell'ex ministro per lo Sviluppo Economico Claudio Scajola. Il percorso intrapreso non sembrava ammettere sbandate, deviazioni o rallentamenti: il ritorno dell'energia nucleare in Italia era un obiettivo primario ed imprescindibile dell'agenda di governo, anche a fronte della scarsissima popolarità (e dei numerosi timori) che questa "tecnica energetica" riscuote ancora oggi in Italia.
Tre giorni fa la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della sentenza numero 215 del 9 giugno 2010, con la quale la Corte Costituzionale ha decretato un vero e proprio stop alla corsa all'atomo del governo italiano.
La legge incriminata è la numero 102, del 3 agosto 2009, conversione del decreto-legge numero 78.
Con essa, all'articolo 4, il governo apriva alle procedure d'urgenza per la costruzione di nuove infrastrutture per la produzione di energia elettrica, da leggersi più comunemente come "nuove centrali nucleari".
Il governo aveva piena potestà esclusiva in materia di trasmissione e distribuzione e competenza congiunta con le regioni per quanto concerne la produzione e, quindi, la collocazione dei nuovi impianti.
Le nuove centrali rientravano in un piano di urgenza "in riferimento allo sviluppo socio-economico" (non a caso la legge in questione è il famoso "pacchetto anti-crisi") e si stabiliva la loro edificazione per mezzo di capitali "prevalentemente o interamente privati".
Ai fini di attuazione, il governo istituiva la figura di uno o più Commissari straordinari del governo, con poteri esclusivi e totali in tema di nuovi impianti energetici, al punto tale da poter scavalcare tutti gli enti coinvolti (a partire dai comuni e dalle regioni) per la scelta delle nuove sedi nucleari nazionali.
Sono stati proprio il mix tra "ragione d'urgenza" ed "utilizzo di capitali privati" e la privazione dei poteri decisionali delle regioni in materia ad aver condotto la Corte Costituzionale a cassare l'intero articolo, nei commi che vanno dall'1 al 4.
Secondo quanto stabilito dalla suprema corte di giustizia italiana, "trattandosi di iniziative di rilievo strategico, ogni motivo d’urgenza dovrebbe comportare l’assunzione diretta, da parte dello Stato. Invece la disposizione impugnata stabilisce che gli interventi da essa previsti debbano essere realizzati con capitale interamente o prevalentemente privato, che per sua natura è aleatorio, sia quanto all’an che al quantum".
Inoltre, per quanto concerne la depotenziazione delle regioni in materia, la Corte Costituzionale afferma che "se le presunte ragioni dell’urgenza non sono tali da rendere certo che sia lo stesso Stato, per esigenze di esercizio unitario, a doversi occupare dell’esecuzione immediata delle opere, non c’è motivo di sottrarre alle Regioni la competenza nella realizzazione degli interventi".
E conclude deliberando che "i canoni di pertinenza e proporzionalità richiesti dalla giurisprudenza costituzionale al fine di riconoscere la legittimità di previsioni legislative che attraggano in capo allo Stato funzioni di competenza delle Regioni non sono stati, quindi, rispettati".
Quanto stabilito dalla Consulta, ancora una volta nel silenzio quasi tombale della stampa nazionale, apre ad una vera e propria svolta in termini energetici e ostruisce, di fatto e sin da adesso, un percorso accelerato verso la creazione di nuove centrali nucleari.
Le procedure d'urgenza, che consentirebbero nell'ordine di 10-15 anni, di avere energia nucleare operativa in Italia, confliggono con la necessità imprescindibile del governo di attribuire i costi di produzione degli impianti ai singoli privati. E l'automatico decadimento delle ragioni d'urgenza, ipso facto, determinano il ripristino automatico della facoltà degli enti locali, ed in particolar modo delle regioni, di appoggiare o rigettare integralmente le scelte operative e territoriali dell'esecutivo nazionale.
Per un governo ancora privo di ministri deputati alla gestione delle questioni energetiche (dalle dimissioni di Claudio Scajola l'interim delle Attività Produttive è ancora nelle mani del premier Berlusconi), non si prospettano tempi facili.
Il nucleare italiano è ad un passo dalla morte prima ancora della sua nascita. La battaglia dei governatori Vendola, Errani e Lorenzetti contro il nucleare italiano sembra aver portato ad una prima, gigantesca e, forse per gli stessi ricorrenti, insperata vittoria.
http://news.illecito.com/cronaca/il-nuc ... ergia.html
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
- bocha
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 10392
- Iscritto il: 06/06/2007, 11:53
- Località: in giro
- Contatta:
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
il provvedimento di cui parlava fede, come quelli sul condono edilizio e fiscale sono una bufala creata da internet....l'ennesima vergogna....
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
eccheccazzo era ora... non possono essere solo i sinistroidi a dire questa ovvietà
http://www.corriere.it/politica/10_giug ... aabe.shtmlFini: «La Padania non esiste»
Il presidente della Camera: «Sortite leghiste minano la coesione». Calderoli: «Noi lavoriamo per il federalismo»
ROMA - All'indomani del raduno leghista di Pontida, Gianfranco Fini torna a criticare certe «sortite estemporanee» del Carroccio che rischiano di «minare la coesione nazionale». Secondo il presidente della Camera, la Padania è semplicemente una «felice invenzione propagandistico-lessicale», un «neologismo», perché fra Cadore e Tigullio non c'è «assolutamente nulla» in comune. «O si è italiani o non si ha altra identità che non sia assolutamente localizzata» aggiunge il co-fondatore del Pdl durante il convegno «Patriottismo repubblicano e unità nazionale» organizzato dalla fondazione Spadolini e dalla fondazione "Farefuturo".
COESIONE - L'importante, sostiene Fini, è «non derubricare come goliardate fini a se stessi» certi «abili tentativi» che vanno a incidere sulla cultura popolare. «Le sortite della Lega che cita la Padania e ironizza sull'inno sono propagandistiche» aggiunge il presidente della Camera. Bisogna però «contrastare in modo molto netto queste intenzioni», aggiunge, «perché il vero pericolo è che la coesione nazionale rischia di affievolirsi». La migliore risposta è una «azione culturale e pedagogica tesa a riaffermare cosa si intenda per nazione». Altrimenti si può avere una «derubricazione dell'italianità a una semplice operazione museale».
CALDEROLI - Dopo le dichiarazioni di Fini, non si fa attendere la replica del Carroccio. «La Lega Nord, come ha ribadito Umberto Bossi dal palco di Pontida - assicura il ministro Roberto Calderoli - ha preso la strada del federalismo. Tutto il resto è privo di fondamento». «È proprio per questo - prosegue - che tre ministri, Bossi, Tremonti e Calderoli, stanno lavorando a mille per poter portare entro giugno la relazione tecnica sul federalismo e quattro decreti legislativi, relativi all'autonomia impositiva di Comuni e Province e ai costi e ai fabbisogni standard». «C'è chi lavora per realizzare il federalismo, e conseguentemente la coesione, e chi, invece, si dedica alla filosofia...».
ZAIA - Più tardi tocca a Luca Zaia rispondere a Fini. «Se la Padania è un'invenzione - sostiene il governatore del Veneto ad Affaritaliani.it - allora lo sono anche il Sud e la questione meridionale». «La Padania intesa come area socio-culturale, economica e politica - aggiunge - è una realtà censita a livello nazionale e internazionale dai più autorevoli osservatori». «Dire che non esiste una macro-area come la Padania - prosegue - significa non conoscere lo stato dell'arte della situazione. Significa negare l'evidenza, ovvero l'Italia a due velocità ormai riconosciuta in tutto il mondo». «Sono convinto che non metta a rischio il governo - dice l'esponente del Carroccio, sempre riferendosi alle parole di Fini - perché la Lega c'era anche prima delle elezioni, è servita a vincerle e per mandare al governo questa coalizione e serve per continuare a governare e fare le riforme. La Lega si conferma un alleato fedele nel rispetto degli impegni presi con il popolo».
Ultima modifica di kisho il 21/06/2010, 21:05, modificato 2 volte in totale.
Scrisser per ogni muro e in ogni via
Come l'Angela Zaffa, nel Trent'uno
A i sei d'Aprile, habbia sfamato ognuno.
Come l'Angela Zaffa, nel Trent'uno
A i sei d'Aprile, habbia sfamato ognuno.
- bocha
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 10392
- Iscritto il: 06/06/2007, 11:53
- Località: in giro
- Contatta:
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
ma di tonino finalmente indagato per truffa nessuno dice nulla?
mi immagino le strombazzate nel caso fosse stato silvio....
mi immagino le strombazzate nel caso fosse stato silvio....

Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
magari di pietro è colpevole, e se lo è che paghi. ma la differenza è qui:bocha ha scritto:ma di tonino finalmente indagato per truffa nessuno dice nulla?
mi immagino le strombazzate nel caso fosse stato silvio....
berlusconi avrebbe incominciato ad accusare le ormai fantomatiche toghe rosse...LA MEMORIA - «La Procura della Repubblica di Roma ha fatto il suo dovere - commenta ancora l'ex pm nella sua "memoria". - Dopo aver ricevuto una denuncia contro di me da parte del solito onorevole Elio Veltri ha proceduto come si fa sempre in questi casi: mi ha iscritto nel registro degli indagati». «Anche stavolta - scrive Di Pietro - ribadisco quello che ho sempre sostenuto: male non fare, paura non avere. Fornirò alla Procura di Roma tutte le spiegazioni del caso, corredate dalla relativa documentazione e chiamerò a testimoniare l’intero esecutivo nazionale di IdV per dimostrare che è tutto in regola e che né io né i miei collaboratori ci dobbiamo vergognare di nulla. Ma, anzi, dobbiamo essere orgogliosi di quello che abbiamo fatto e stiamo facendo per contrastare il malaffare e ridare dignità a questo Paese».
ed è anche vero che:
al berlusca non archiviano mai nulla, prescrizioni o modifiche alla legge... è un pò diverso... poi se è colpevole che paghi!ARCHIVIAZIONE NEL 2008 - Non è, in effetti, la prima volta che la magistratura romana viene investita della questione relativa ai rimborsi elettorali destinati all'Idv. Nel marzo del 2008 fu archiviata un'analoga inchiesta che prese spunto dall'esposto presentato da Mario Di Domenico, ex esponente dell'Idv. Al di là dell'apertura del procedimento, a Piazzale Clodio si ricorda ora che da un lato fascicoli scaturiti da denunce analoghe in passato sono finiti in archivio e dall'altro che lo stesso Di Pietro, qualche mese fa, ha firmato davanti a un notaio un atto per sancire che associazione e movimento politico Italia dei Valori sono la stessa cosa. Sulla vicenda, i magistrati hanno delegato una serie di accertamenti alla Guardia di Finanza.
http://www.corriere.it/politica/10_giug ... aabe.shtml
Scrisser per ogni muro e in ogni via
Come l'Angela Zaffa, nel Trent'uno
A i sei d'Aprile, habbia sfamato ognuno.
Come l'Angela Zaffa, nel Trent'uno
A i sei d'Aprile, habbia sfamato ognuno.
- bocha
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 10392
- Iscritto il: 06/06/2007, 11:53
- Località: in giro
- Contatta:
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
ho fatto solo notare che nessuno aveva detto nulla. io sono garantista sempre, per chiunque
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
a certo, ma per evitare il nascere di polemiche avresti potuto postare la notizia nel topic giusto senza fare parallelismi con berlusconi... ma amiamo i flame 

Scrisser per ogni muro e in ogni via
Come l'Angela Zaffa, nel Trent'uno
A i sei d'Aprile, habbia sfamato ognuno.
Come l'Angela Zaffa, nel Trent'uno
A i sei d'Aprile, habbia sfamato ognuno.
- Capitanvideo
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 10437
- Iscritto il: 15/03/2010, 17:40
- Località: Tralfamadore
Re: [O.T.] BERLUSCONI: "SONO IL MESSIA"
In quel caso specifico andrebbero indagati per truffa tutti i partiti, visto che gli italiani hanno votato per non dargli i nostri soldi.bocha ha scritto:ma di tonino finalmente indagato per truffa nessuno dice nulla?
mi immagino le strombazzate nel caso fosse stato silvio....
Ma si sa, quando si tratta di denaro destra e sinistra vanno a braccetto.
Pero' per le poltrone bisticciano.
E la gente ancora crede a questa spazzatura

“Il più bravo, anche se è il più bravo e ne si ammiri il talento, non può prendersi tutto”