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OSCAR VENEZIA
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Re: OT La Repubblica - Prima pagina

#196 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

Nelle società che non si trascinano dietro retaggi preteschi o marxisti leninisti dove il riflesso condizionato che precede ogni ragionamento è la ricerca del complotto e/o del peccato
non si valutano le leggi sulla base delle recondite intenzioni di chi le ha promulgate ma si valutano per quello che sono oggettivamente(positive o negative).
Allo stesso modo non si va a cercare il motivo per cui un politico è entrato in politica (è chiaro che ci entrano tutti per ambizione o bramosia di potere) ma si valuta quello che ha fatto.
Non è una questione da poco, chi utilizza certi processi mentali si muove in base al pregiudizio.

Pregasi astenersi da risposte tipo "Berlusconi ha detto" il popolo viola..." questo è un analisi prepolitica che prescinde la cronaca spicciola

misha71
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Re: OT La Repubblica - Prima pagina

#197 Messaggio da misha71 »

e noi in che sistema saremmo?
uno in cui si valutano le cose nel merito?

e va bene. facciamolo.
porkoilklero, scndi nel dettaglio dle tema forum oscar e spiegami/illuminami nel merito sto ddl, visto che te la sai cpsì lunga e vieni fuori da studi di politologia altissimi.
spiegami perchè
a quale bisogno risponde - universale intendo
a quali misinterpretazioni e misutilizzi risponde
qual è il senso di tutta questa energia spesa in questa direzione, per il bene comune
misha71

"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità  nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline

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kisho
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Re: OT La Repubblica - Prima pagina

#198 Messaggio da kisho »

OSCAR VENEZIA ha scritto:Nelle società che non si trascinano dietro retaggi preteschi o marxisti leninisti dove il riflesso condizionato che precede ogni ragionamento è la ricerca del complotto e/o del peccato
non si valutano le leggi sulla base delle recondite intenzioni di chi le ha promulgate ma si valutano per quello che sono oggettivamente(positive o negative).
Allo stesso modo non si va a cercare il motivo per cui un politico è entrato in politica (è chiaro che ci entrano tutti per ambizione o bramosia di potere) ma si valuta quello che ha fatto.
Non è una questione da poco, chi utilizza certi processi mentali si muove in base al pregiudizio.

Pregasi astenersi da risposte tipo "Berlusconi ha detto" il popolo viola..." questo è un analisi prepolitica che prescinde la cronaca spicciola
giusto oscar.

per quanto i retaggi che definisci marxisti leninisti siano anche nazisti fascisti, in quanto non la direzione politica ma la forma di governo definisce un comportamento politico-legislativo di un certo tipo. avrei più correttamente parlato di dittatura. per lo meno per tornare al discorso terminologico (in via di approfondimeto con zio) in cui cerco di evidenziare come l'uso del lessico determina il modo di raffrontarsi con l'altra parte. in altre parole... sai benissimo che scrivendo marxista leninista scatenerai un vespaio. per quanto i comunisti non esistono più da un pezzo...

le leggi vanno assolutamente valutate in maniera oggettiva e oggettivamente parlando tutto il mondo democratico ha criticato l'italia per la proposta di legge. raramente il governo statunitense ha preso posizioni nei confronti di una scelta legislativa italiana. questa volta l'ha fatto criticando aspramente la legge. quindi, i casi sono due... o il mondo è antiberlusconiano oppure questa legge è efettivamente sbagliata.

certo... pronto a essere smetito quando qualcuno mi dirà in modo definitivo e obiettivo la validità di questo ddl.
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Husker_Du
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Re: OT La Repubblica - Prima pagina

#199 Messaggio da Husker_Du »

OSCAR VENEZIA ha scritto: Allo stesso modo non si va a cercare il motivo per cui un politico è entrato in politica (è chiaro che ci entrano tutti per ambizione o bramosia di potere) ma si valuta quello che ha fatto.
Ma questa dove l'hai letta? Sul giornalino dei piccoli?

Il concetto di conflitto di interesse ha la sua massima espressione in US, che credo molti considerino come la piu' grande democrazia esistente.

Perche' in un paese cosi' democratico, il concetto ci conflitto di interessi per un politico e' considerato cosi' importante?
E' evidente, secondo la tua analisi, che in US ci sono retaggi Marxisti difficili da estirpare.
Mah, dove andremo a finire.

Solo in paesi del terzo mondo (thailandia, corea del nord, cuba, etc. etc.), la cosa non viene vista come un problema.
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Re: OT La Repubblica - Prima pagina

#200 Messaggio da tiffany rayne »

bocha ha scritto:tif...mi spieghi il perchè? ma seriamente..grazie
Molto semplice, non mi va piu' di interloquire nei topic politici con chi sostiene e difende questo governo. Vuoi sapere il perchè di questo? se te lo devo dire vuol dire che in passato non sono mai stato molto chiaro nei miei interventi politici. Quindi non vale la pena di sprecare ulteriore tempo.

Purtroppo vedo sempre meno valori da condividere con chi la pensa diversamente da me in politica.

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bocha
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#201 Messaggio da bocha »

pazienza....però se tu spiegassi perchè ritieni questo governo così come lo hai descritto, sarebbe interessante intavolare una discussione che va oltre gli insulti

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kisho
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Re: OT La Repubblica - Prima pagina

#202 Messaggio da kisho »

Bruxelles avvisa il governo
"Difenderemo la libertà di stampa"

La commissaria Ue Reding: "Verificherò la compatibilità del testo con le norme comunitarie". Il diveito di censura, il libero accesso alle fonti e la libertà di trovare e pubblicare le notizie sono valori fondamentali per l'Ue
di ALBERTO D'ARGENIO


ROMA - Non solo Quirinale e Consulta. La legge-bavaglio dovrà passare anche lo scrupoloso esame sul rispetto della libertà di stampa da parte della Commissione Ue, l'unico organismo sovranazionale in grado di imporre cambiamenti alle leggi approvate dai governi. "Quando sarà approvata analizzeremo a fondo il ddl tenendo presente che la Commissione difende sempre la libertà dei media e di informazione che sono valori fondamentali per l'Ue", spiega il responsabile europeo alla Giustizia, la lussemburghese Viviane Reding. Che poi sull'equilibrio tra privacy, diritto di cronaca e dovere di indagine degli inquirenti risponde che serve "un bilanciamento" adeguato tra queste tre esigenze.

Commissario Reding, il Parlamento italiano sta discutendo il ddl fortemente voluto dal premier Berlusconi che prevede il divieto della pubblicazione delle intercettazioni e limita quello dei verbali. Bruxelles sta seguendo questo dossier?
"Naturalmente. La Commissione è al corrente dell'importanza delle questioni e delle discussioni in corso in Italia. Al momento il ddl non è ancora stato approvato dal legislatore e di regola nel rispetto del Parlamento non ci esprimiamo su progetti di legge. È però chiaro ed evidente che nel mio ruolo di commissario Ue alla Giustizia seguirò con attenzione l'evoluzione del testo nel resto del processo legislativo. E quando verrà adottato darò mandato ai miei esperti di verificare se sia di competenza europea e se ci siano implicazioni di diritto comunitario. Nello scrivere e nel far applicare la legislazione europea, infatti, la Commissione difende sempre la libertà dei media, la libertà di espressione, la libertà d'informazione e in particolare la libertà della stampa. Per questa ragione assicurerò che le istituzioni e gli stati membri sostengano e confermino questi valori e queste libertà quando implementano le norme comunitarie".

Qual è la posizione della Ue sulla libertà di stampa?
"Nel giugno 2009, quando ero ancora commissario Ue ai Media, ho sostenuto la Carta sulla libertà di stampa, che non è legalmente vincolante ma che ha un altissimo valore simbolico. Ebbene, all'articolo dieci sottolinea i principi base che i governi devono rispettare quando hanno a che fare con i giornalisti, come il divieto di censurare, il libero accesso alle fonti e la libertà di trovare e pubblicare le notizie. La libertà dei media è anche un valore fondamentale per tutti gli stati Ue che hanno ratificato la Convenzione europea dei diritti dell'uomo. Diciamo che confido che il governo italiano rispetti questi principi".

La Commissione si appresta a rivedere la direttiva sulla privacy e sulla conservazione dei dati. E proprio la privacy degli indagati la ragione numero uno avanzata dal governo per giustificare la legge-bavaglio. Per Bruxelles qual è il rapporto tra tutela della riservatezza, diritto di informazione e dovere per gli inquirenti di indagare sui reati?
"In autunno insieme alla mia collega agli Affari interni, la svedese Cecilia Malmström, farò un primo rapporto sulla revisione della direttiva che coinvolge la conservazione dei dati da parte degli operatori privati che su richiesta delle autorità devono renderli disponibili. Presterò grande attenzione affinché la direttiva bilanci l'obiettivo tra lotta alla criminalità e al terrorismo e il diritto dei cittadini alla privacy nonché alla protezione dei loro dati personali".
http://www.repubblica.it/politica/2010/ ... e-5013057/
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zio
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Re: OT La Repubblica - Prima pagina

#203 Messaggio da zio »

kisho ha scritto:
zio ha scritto:non è vero che "cautamente" evito alcune problematiche.
ho già parlato della legge nelle prime pagine di questo tread. inutile insistervi.
il problema della difesa della libertà della persona è un tema molto sentito dalla gente. altrimenti il pdl non avrebbe mandato elettorale per intervenire in questo senso. gli italiani non sono stupidi. io non sono uno stupido e neanche voi. quindi semplicemente esistono priorità che diversi settori della popolazione sentono in diversa posizione.
per me tutto ciò che riguarda la persona è primario. e viene anche prima dello stato. l'ho già detto varie volte. inutile ripetermi.

il problema che ho espresso non è un semplice problema terminologico.
sto parlando di profonda divisione della popolazione. è questo non è solo un appellarsi in malo modo.
è percepire l'altro pensiero come il nemico. è un reale problema di educazione e di cultura.
i politici lo vivono pensando: siamo maggioranza gli altri sono coglioni; oppure: noi abbiamo il senso dello stato gli altri no.
non ho detto che questo è dovuto ad alcuni. ho parlato di tutti.

si può dare del coglione ad uno, è un attimo. poi passa e si ricomincia.
qui la ferita è profonda, indipendentemente dalla sostanza.
è un dato di fatto.
ed io non intendo arrendermi.
a mio avviso eviti cautamente di rispondere alla mia domanda sul perchè difendi una legge che non ritieni perfetta. quando ti feci questa domanda mi rispose bocha...

il mandato elettorale non implica impunità. tuttaltro. il mandato elettorale pretende cristallina limpidezza di comportamento. già questo principio che in italia si tende a dimenticare rende del tutto illegittima la legge portata alle camere (e non per niente votata tramite fiducia). i politici, coloro che dovrebbero rappresentare le virtù italiane sono i primi a voler nascondere? controsenso...

lungi da me pensare che tu sia stupido. vedo solo carenza di spirito critico in ragione della divisione guelfi ghibellini per cui te non puoi condividere una mia posizione in quanto io non pidiellino e viceversa.

il problema della divisione politica della popolazione è terminilogico. ancora ci esprimiamo per temini, parole dette e scritte. bisogna sempre pesare le parole per non creare dissapori. la ferita nasce proprio dal fatto che se te continui a chiamarmi coglione io poi con te non ci voglio più avere a che fare.
se in italia la politica si esprimesse in termini decenti, esisterebbe, probabilmente, un principio di collaborazione atto a permettere allo stato di iniziare un percorso più sano.
cerco di risponderti in maniera chiara e succinta. scusa il ritardo ma sono stato via.
è mia ferma convinzione che questa legge sia controversa e meritasse maggior condivisione proprio perchè il fenomeno dell'uso strumentale di intercettazioni prive di qualsiasi rilevanza penale è una deriva pericolosa per tutti, come riconosciuto dal PD quando ancora pensava a far politica e non solo a rincorrere un consenso.
è mia ferma convinzione che sia urgente l'emanazione di una legge che riesca a far rispettare la privacy e il segreto istruttorio.

gridare "di cosa avete paura ad essere intercettati, io non ho paura di niente perchè non ho niente da nascondere", a mio parere significa dimenticare che lo stato non è padrone della persona, che l'articolo 15 della costituzione che sta tanto a cuore a tutti sancisce il diritto alla riservatezza, che nel novecento proprio "intercettando tutti" si sono eseguite atrocità e ingiustizie da parte di ideologie e poteri totalitari che avevano solo come presupposto reale il fatto che "Lo stato può tutto su tutti".

quindi come vedi niente di nuovo rispetto a quanto ho scritto nelle prime pagine. una pura e semplice tautologia.
e, in ossequio a quanto scritto da Tiffany, del quale sinceramente mi fido, termino il mio intervento in questo tread.
ma questo te lo dovevo per onestà, che qualcuno non sarà mai disposto a riconoscere.
ciao.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw

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Re: OT La Repubblica - Prima pagina

#204 Messaggio da fredelux »


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