pan ha scritto:Scusate, ma questo non è un topic dove appiccicare chicche.
Nell'intento dei gestori era un luogo di ritrovo serale e notturno (un post diurno era un insulto) dove c'erano sempre un filo conduttore, un dialogo, una festa, un lampo d'intelligenza, un avvenimento. Di solito provvedevano essi stessi a spedire inviti.
Come tutti i locali conosce alti e bassi. Rispettiamo in silenzio questa fase di stanca.
Per questo motivo ci sono entrata. Ho percepito in giro voglia di dialogo e volevo ricordare che c'era questo luogo.
Non è morto nessuno pan.
Non ancora.
Leggo ora per la prima volta. Certo che mette i brividi.
Inoltre cytherea aveva, pochi post sopra, colto perfettamente una malinconia che mi pervadeva da molti giorni e che attribuivo ad un aprile uggioso. The cruellest month non si smentisce mai.
Un giorno o l'altro spiegherò perché credo nelle premonizioni.
In mattinata riceverò la visita di un ispettore dell'I.N.A.I.L.
Per me il locale è già riaperto.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) -fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) -...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
E visto che è aperto vi faccio leggere due cose cui mi sto aggrappando con forza.
Questo è un passo di una lettera scritta da una psicoterapeuta junghiana che ci conosceva molto bene, anche se non la vedevamo da molti anni.
" Tu e Maria eravate dentro ad un rapporto di dipendenza – codipendenza: lei era dipendente da te e tu eri il suo codipendente. Lei non sarebbe sopravvissuta alla tua assenza perché il dipendente vive nell’altro, ma tu puoi sopravvivere senza di lei perché lei è ovunque!
Il suo amore per te emanava da ogni cosa; quando ti guardava si vedeva quanto ti amasse, ora che lei non c’è quell’amore è rimasto comunque… è rimasto in tutte le vostre cose, soprattutto nei vostri figli che lei ha voluto con te, e solo con te ! …
Non è vero che è meglio quando muore il padre, come hai detto ieri sera, perché Maria ha dato tantissimo ai suoi figli e ora anno un’età in cui è il padre la persona più importante… Mi piacerebbe vederli per dire loro quanto sono fortunati ad aver avuto due genitori che si amavano, sono certa che lo sanno già in qualche modo, certe verità non passano inosservate !
Adesso che Maria è in una dimensione a noi sconosciuta, uscirai dalle dimensioni di Newton e Cartesio per accettare la sua assenza tangibile ?
Del resto lei, anche quando c’era, era in una dimensione diversa dalla tua, lei sapeva di amarti molti anni prima che lo capissi tu, nel tuo cogitare tutto maschile !
Il destino di Maria si è compiuto il 12 aprile 2010, ma quello che ha seminato resterà per sempre ! Da ieri sera mi rimbomba nelle orecchie la tua voce ferma e misurata che mi dice al telefono :” E’ MORTA MARIA”.
Per te che ti confronti ogni giorno con la morte deve essere un’esperienza assolutamente unica, per noi che pensiamo alla morte, sentirla addosso deve essere come riconoscerla e… "
Da notare la classe purissima con cui mi investe della responsabilità primaria dei figli senza gettarmi addosso la croce. - [Sfortunatamente per me, di strizzacervelli me ne intendo fin troppo].
E poi le parole di HB:
" hola pan
immagino la marea di messaggi privati che ti stanno arrivando
ma non immagino -non potrei- il dolore immenso che ti sta sovrastando e che occuperà ogni ora dei tuoi prossimi giorni.
noi ci conosciamo soltanto virtualmente, ma ti prego di sentire realissimo il mio abbraccio, anche se gli abbracci e le parole sono soltanto come un appendiabiti per chi gira nudo, in momenti come questo.
è stupido credere che la scomparsa delle persone amate abbia un senso, non ce l'ha, è solo una bastardata immotivata come sentirsi scivolare via di mano un bicchiere e sentirne il crash sul pavimento, senza poterci far nulla.
tutto quello che penserai e proverai da questo momento in poi non appartiene alla tua donna, non scordarlo.
e se la ami non cercare di sovrapporre la sua immagine ai tuoi giorni futuri.
senza che questo ti porti alla pazzia, concediti il gusto dolcissimo e lacrimoso di rigirarti in testa i fotogrammi più belli con moderazione.
per i prossimi mesi il pan che la amava non ha diritto di abitare le tue giornate.
la crudeltà del sopravvivere alle cose amate che scompaiono è forse l'unica maniera per amarle senza trasformarle in un cilicio.
mi racconti, quando vorrai, e ti racconti, la cosa assolutamente più divertente che ha fatto con te, quella che vi ha fatto rotolare per terra dalle risate, in un qualunque momento della vostra vita?
un abbraccio quasi frocesco, di quelli che se tradotti suonano un po' come "piccolino, stammi stretto tutto il tempo che vuoi fino a che la tempesta di pianto non ti farà respirare meno convulsamente"
da parte mia e di tutti.
HB "
Senza nulla togliere al caldo abbraccio di tutti gli amici reali e virtuali che umanamente si sono fatti sopraffare dalla commozione, primo fra tutti Canella, chirurgo dal cuore tenerissimo, che peraltro ha un gemello sentimentale tra i miei amici reali che di certo non sa esprimersi con la sua magia (ma che importa ?)
Scusate se vi tedierò o vi rattristerò ancora con questa cosa che chiamano elaborazione del lutto, ma qui mi sento a casa, so di poterlo fare.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) -fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) -...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
Ciao oscurità, vecchia amica mia
son venuto per parlare ancora con te
perchè una visione strisciando senza far rumore
ha sparso i suoi semi mentre stavo dormendo
E la visione
così piantata nel mio cervello,
rimane ancora
nel suono del silenzio
In sogni irrequieti vagai da solo
per viottoli di acciottolato
sotto la tenue luce di un lampione
rivoltai il mio bavero per il freddo e per l'umidità
quando i miei occhi vennero trafitti
dal flash di una luce al neon
che lacerò la notte
e toccò il suono del silenzio
E nella luce nuda vidi
diecimila persone, forse più
gente che comunicava senza parlare
gente che sentiva senza ascoltare
gente che scriveva canzoni che nessuna
voce avrebbe mai cantato
e nessuno osava
disturbare il suono del silenzio
"Sciocchi" dissi io "non sapete che il silenzio si espande come un cancro"
Ascoltate le mie parole così che io possa insegnarvi
prendete le mie braccia così che io possa raggiungervi
Ma le mie parole caddero come gocce di pioggia silenti
Ed echeggiarono nel prorompere del silenzio
E la gente s'inchinò e pregò
il dio-neon che aveva creato
e l'insegna saettò il suo avvertimento
nelle parole che si stavano plasmando
E le insegne dissero: "Le parole dei profeti
sono scritte sui muri della metropolitana
e nei corridoi delle case popolari
e sussurrate nel suono del silenzio
La generosità, roba rara, è ormai un evento "perturbante", che stupisce, spiazza, cerca un equilibrio, che poi si riassume in una unica parola: grazie (CanellaBruneri)
L'intuizione di una donna è molto più vicina alla verità della certezza di un uomo. (Rudyard Kipling)
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) -fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) -...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
ultimamente qui mi sentivo un po fuori luogo.
non voglio dire che sia un posto snob, ma soffro un po il peso di alcuni personaggi notevoli e sapete tutti che sono egocentrico...
pero visto che ci sei tu stasera sono entrato e ...........
ma se vuoi stare da solo nei tuoi pensieri mi ritirero'
magari un drink lo prendo uguale perche' non e' carino entrare senza consumare
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Volentieri nik, per me un tinto de verano, ché ormai quaggiù fa caldo.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) -fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) -...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
Volevo invitare solo LS, ma gli altri tre hanno insistito di accompagnarci.
Spero non vi cera problemi, nonostante l'aspetto quei tre a me stanno molto simpatici...e poi sono amici di Lynyrd.
Marea montante di ricordi... ospitateli qui, per favore.
La bottiglia di Artù
Fatti due conti, saranno stati i primi Anni Ottanta. Il vento freddo dell'Atlantico spazzava le torbiere dell'isola di Islay e il suo aroma salmastro impregnava i semi di orzo destinati a diventare malto e poi whisky. Erano due secoli e mezzo che ciò si ripeteva, ma quei chicchi d'orzo, proprio quelli, dopo essere stati lavorati, fermentati e distillati, avrebbero dato la loro anima ambrata a quella bottiglia di Bowmore. Proprio quella.
Sarebbe diventata una bottiglia come tante, una volta finita negli scaffali di un negozio al Charles de Gaulle, se un giovane manager di ritorno in Italia non l'avesse scelta per sé. Magari pregustando di sorseggiare un bicchiere di quel pregiato single malt dopo aver fatto l'amore con la sua donna, fumando lentamente la pipa o un sigaro. Con la consapevolezza languida che lei lo avrebbe baciato ancora, per sentire il sapore della sua bocca impregnata di quegli odori così maschili...
Quindici anni aveva atteso nelle botti, quel buon whisky isolano, e altri sette-otto almeno in una bottiglia dentro un mobile, una volta portato a casa. Aveva sentito nuovamente odore di mare e si era trovato bene, lì, circondato da un amore tanto silenzioso quanto profondo. Certo, per un liquore così buono era un vero smacco non essere stato ancora bevuto. Però una mattina, all'improvviso, la mano della donna che un tempo aspettava il giovane manager aveva afferrato quella bottiglia. Proprio quella. L'aveva portata con sé attraversando le montagne e l'aveva infine consegnata a un altro uomo. Gliel'avrebbe data non tanto come si fa con un regalo, ma come quando in una bottiglia si infila un biglietto con un messaggio e la si affida al mare. Cioè al destino.
Quell'uomo aveva riposto la bottiglia in un luogo sicuro in attesa di poterla finalmente aprire. Lo aveva poi fatto quando lei era già volata via, in una città lontana, ma proprio quella in cui il giovane manager aveva sottratto all'anonimato la preziosa bottiglia. Lo aveva fatto con circospezione, lentamente, quasi temendo un qualche sortilegio nefasto. Ma la bottiglia si era aperta con facilità, la stessa facilità con cui Artù aveva sfilato la spada dalla roccia, come se misteriosamente soltanto quelle mani, troppo piccole per un uomo grande e grosso, avessero titolo per togliere il tappo e liberare lo spirito di quella bottiglia.
Ne beve ogni sera piccoli sorsi, quell'uomo… come avrebbe fatto il giovane manager. Piccoli perché non vuole che la bottiglia si svuoti troppo presto. Lo sa, lo sa bene che prima o poi il whisky finirà...Ma intanto lui ogni volta che beve pensa a quando ha fatto l'amore con la donna della bottiglia. E sente il vento dell'oceano e il profumo sapido del malto...
"Cantare è di chi ama"
Sant'Agostino
"Lo smalto non mi piace, in compenso dovresti curare un po' le mani, iniziano a vedersi troppo i segni del tempo..." (cit.)
Ieri sera mi hanno regalato una bella bottiglia di cognac. Adesso metto su anche un pò di musica.
Di fumare veramente avrei smesso mooolto tempo fa, ma eccezionalmente faccio qualche strappo. Se qualcuno si vuole aggregare, ci facciamo due chiacchiere e una bella bevuta. In caso contrario, mi sa che me la faccio comunque da solo.
Ieri ho rivisto Gattiglio.
Un tuffo al cuore: ma cosa fa la nostra bestiolina tra i blogger russi? Non gli manca questo locale, splendido una volta ed ora leggermente decadente. La sala che sa di tabacco, illuminata poco e male, i portaceneri stracolmi che nessuno svuota da tempo ( e già, se non ci penso io! ).
Comunque mi è sembrato di ottimo umore e in buona compagnia, legge tanto e bene, fuma ancora e cura in modo maniacale il suo pelo.