O.T. Emergency, scomoda per tutti
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Re: O.T. Emergency, scomoda per tutti
è stato Berlusconi a far eruttare il vulcano!!!!!
Maledetto bastardo...
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Re: O.T. Emergency, scomoda per tutti
L'ospedale di Emergency nella regione di Helmand da fastidio perchè cura i Taliban.
Anche a me non piace che una organizzazione umanitaria faccia politica, perchè quando si critica l'operato dei governi e si organizzano movimenti d'opinione si entra nel dibattito politico e si è attivisti.
Il pacifismo come proposta politica, oltre che utopia, è una posizione molto comoda che si può permettere solo chi non ha responsabilità. Come diceva bene Luttwak, ottenere la pace è molto semplice, basta arrendersi e lasciarsi i problemi alle spalle.
Anche a me non piace che una organizzazione umanitaria faccia politica, perchè quando si critica l'operato dei governi e si organizzano movimenti d'opinione si entra nel dibattito politico e si è attivisti.
Il pacifismo come proposta politica, oltre che utopia, è una posizione molto comoda che si può permettere solo chi non ha responsabilità. Come diceva bene Luttwak, ottenere la pace è molto semplice, basta arrendersi e lasciarsi i problemi alle spalle.
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)
[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]
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Re: O.T. Emergency, scomoda per tutti
Anche ottenere una guerra è molto semplice: basta dichiararla e fottersene di chi, a causa di ciò, perderà la vita. E nelle guerre di oggi la gran parte dei morti sono civili. Dunque, è doppiamente irresponsabile.Giulio Tremonti ha scritto:L'ospedale di Emergency nella regione di Helmand da fastidio perchè cura i Taliban.
Anche a me non piace che una organizzazione umanitaria faccia politica, perchè quando si critica l'operato dei governi e si organizzano movimenti d'opinione si entra nel dibattito politico e si è attivisti.
Il pacifismo come proposta politica, oltre che utopia, è una posizione molto comoda che si può permettere solo chi non ha responsabilità. Come diceva bene Luttwak, ottenere la pace è molto semplice, basta arrendersi e lasciarsi i problemi alle spalle.
Ad ogni modo, il pacifismo unilaterale e dogmatico è certamente un errore... per altro, già abbondantemente condannato dalla storia. Ma io, fra un pacifista unilaterale e un guerrafondaio cronico, preferisco di gran lunga il primo. Anche perché il secondo, generalmente, si guarda bene dall'andare in prima linea a mettere in serio pericolo la propria vita. Una responsabilità è una responsabilità... e il business della guerra comporta certamente tante responsabilità e tante soddisfazioni economiche. Vuoi che il guerrafondaio non se le assuma? Sarebbe un codardo!

La ripresa non si vede, ma è dentro di noi.
Il governo ha aggravato la crisi per favorire la crescita.
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Re: O.T. Emergency, scomoda per tutti
Non direi. Una guerra comporta problematiche logistiche, politiche, strategiche e costi umani ed economici enormi. Comunque, non era questo l'oggetto del mio intervento.repeat ha scritto: Anche ottenere una guerra è molto semplice: basta dichiararla e fottersene di chi, a causa di ciò, perderà la vita. E nelle guerre di oggi la gran parte dei morti sono civili. Dunque, è doppiamente irresponsabile.
In logica formale questa fallacia si chiama 'falsa dicotomia'. E' un espediente che si usa quando si vuole imporre una scelta, escludendo surrettiziamente ogni alternativa, operando una semplificazione ingenua che non tiene conto della complessità fenomenica.... Ma io, fra un pacifista unilaterale e un guerrafondaio cronico, preferisco di gran lunga il primo.
Demagogia per il popolo.
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Re: O.T. Emergency, scomoda per tutti
MMMmmmmmhhhhhhhh
Ma nel caso abbiamo davvero gente che ha fatto di tutto per far scoppiare il conflitto e gente che, utopicamente quanto si vuole, professa la pace a tutti i costi....ndo stà la complessità fenomenica?
ah...e comunque chi professa la pace, sempre utopicamente, nel caso specifico, ha il culo in Afghanistan, non mi sembra sia molto comoda come posizione.
I popoli non hanno mai potuto scegliere, ma l'avanguardia biologica che affermiamo di rappresentare nel mondo e nella storia dovrebbe significare l'esatto contrario, che almeno sia una scelta e non una strada che da pecore imbocchiamo perché il pastore ci bastona sapientemente.
comunque il tanto vituperato Silvio una cosa giusta l'ha fatta, siamo in guerra......WOW
Certo col culo degli altri..e dall'altra parte del mondo, ma vedo che ci si accontenta...
Ma nel caso abbiamo davvero gente che ha fatto di tutto per far scoppiare il conflitto e gente che, utopicamente quanto si vuole, professa la pace a tutti i costi....ndo stà la complessità fenomenica?
ah...e comunque chi professa la pace, sempre utopicamente, nel caso specifico, ha il culo in Afghanistan, non mi sembra sia molto comoda come posizione.
I popoli non hanno mai potuto scegliere, ma l'avanguardia biologica che affermiamo di rappresentare nel mondo e nella storia dovrebbe significare l'esatto contrario, che almeno sia una scelta e non una strada che da pecore imbocchiamo perché il pastore ci bastona sapientemente.
comunque il tanto vituperato Silvio una cosa giusta l'ha fatta, siamo in guerra......WOW
Certo col culo degli altri..e dall'altra parte del mondo, ma vedo che ci si accontenta...
"Date un briciolo di potere a un idiota e avrete creato un tiranno" - Sir Winston Churchill
Re: O.T. Emergency, scomoda per tutti
Sempre meglio un po' di demagogia, piuttosto che le bombe "intelligenti" che piombano sui mercatini e fanno centinaia di morti.Giulio Tremonti ha scritto:Non direi. Una guerra comporta problematiche logistiche, politiche, strategiche e costi umani ed economici enormi. Comunque, non era questo l'oggetto del mio intervento.repeat ha scritto: Anche ottenere una guerra è molto semplice: basta dichiararla e fottersene di chi, a causa di ciò, perderà la vita. E nelle guerre di oggi la gran parte dei morti sono civili. Dunque, è doppiamente irresponsabile.
In logica formale questa fallacia si chiama 'falsa dicotomia'. E' un espediente che si usa quando si vuole imporre una scelta, escludendo surrettiziamente ogni alternativa, operando una semplificazione ingenua che non tiene conto della complessità fenomenica.... Ma io, fra un pacifista unilaterale e un guerrafondaio cronico, preferisco di gran lunga il primo.
Demagogia per il popolo.
Altra demagogia, immagino.
... o anche questa è "complessità fenomenica" di una guerra?

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Re: O.T. Emergency, scomoda per tutti
Non si buttano le bombe intelligenti sui mercatini! Abbasso le bombe intelligenti sui mercatini!


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Re: O.T. Emergency, scomoda per tutti
Eh lo so, ma sai, sono i rischi della "complessità fenomenica" di una guerra. Diecimila, ventimila, cinquantamila vittime fra la popolazione civile. Incidenti di percorso... spiacevoli, senza dubbio.Giulio Tremonti ha scritto:Non si buttano le bombe intelligenti sui mercatini! Abbasso le bombe intelligenti sui mercatini!
Ma non ti preoccupare, Tremonti: chi fa le guerre è gente responsabile e ha certamente a cuore i problemi del "popolo"... oltre ad avere a cuore i pozzi di petrolio e il grande giro d'affari che ruota attorno alle armi, si capisce.

Ooops, sono stato ancora una volta troppo demagogico per i tuoi "fenomenici" gusti. Perdonami.
Viva la guerra, sola igiene del mondo!!!

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Re: O.T. Emergency, scomoda per tutti
Altra demagogia... direi di si. Almeno in queste ultime fasi della guerra, la maggior parte dei civili cade in attentati/attacchi ad opera dei Talebani piuttosto che sotto le "bombe intelligenti" NATO... (nel 2009 1,630 contro 596 secondo le stime UNAMA)repeat ha scritto:
Sempre meglio un po' di demagogia, piuttosto che le bombe "intelligenti" che piombano sui mercatini e fanno centinaia di morti.
Altra demagogia, immagino.
... o anche questa è "complessità fenomenica" di una guerra?
Quindi a curar Talebani(sempre ammesso che sia vero) non è che rendi sto gran servizio alla popolazione...
Strada sbaglia a tenere questi suoi atteggiamenti, davvero sembra che ce l'abbia a morte solo con gli USA... così rischia di compromettere la sua organizzazione e se ti fai sbattere fuori qual'è il senso? Non potrai aiutare più nessuno.
Re: O.T. Emergency, scomoda per tutti
Ovvio... hanno smesso di tirarle! E' difficile che qualcuno muoia...Drzaius ha scritto:Altra demagogia... direi di si. Almeno in queste ultime fasi della guerra, la maggior parte dei civili cade in attentati/attacchi ad opera dei Talebani piuttosto che sotto le "bombe intelligenti" NATO... (nel 2009 1,630 contro 596 secondo le stime UNAMA)repeat ha scritto:
Sempre meglio un po' di demagogia, piuttosto che le bombe "intelligenti" che piombano sui mercatini e fanno centinaia di morti.
Altra demagogia, immagino.
... o anche questa è "complessità fenomenica" di una guerra?
Quindi a curar Talebani(sempre ammesso che sia vero) non è che rendi sto gran servizio alla popolazione...
Strada sbaglia a tenere questi suoi atteggiamenti, davvero sembra che ce l'abbia a morte solo con gli USA... così rischia di compromettere la sua organizzazione e se ti fai sbattere fuori qual'è il senso? Non potrai aiutare più nessuno.
Lascia che tornino ad usarle, e poi fai i conti di quanti ci resteranno di nuovo secchi.
Strada non sbaglia. Strada lavora, cura e di dà da fare. Ed è liberissimo di pensare che la guerra fa schifo. Senza se e senza ma. La "guerra" la stanno facendo a lui. Gente come Strada dà fastidio. E' un rompipalle. E gli USA i rompipalle li eliminano. Anche loro, senza se e senza ma... e senza rispetto per la verità e per l'intelligenza delle persone. Il mondo è pieno di utili idioti e di collaborazionisti. Da sempre sono abituati a fare quello che vogliono nella certezza di poter comunque giustificare tutto. Fanno le guerre che vogliono e sostengono gli amici che vogliono, spesso fottendosene dei deliberati dell'ONU (che sono soliti tirare in ballo solo quando gli fa comodo).
Figurati se uno Strada qualunque gli può creare dei problemi...
La guerra è indifendibile. Da qualunque parte la si guardi. Soprattutto le guerre che pretendono di esportare la "libertà" e la "democrazia"... per poter vendere qualche Coca-Cola e qualche McDonald in più.
La guerra è solo un grande giro d'affari.
E' una porcata immonda.
E' anacronistica.
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Re: O.T. Emergency, scomoda per tutti
Ma no, dai, non è così male.
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)
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Re: O.T. Emergency, scomoda per tutti
La guerra è la prosecuzione della politica con altri mezzi (cit.).repeat ha scritto: La guerra è solo un grande giro d'affari.
E' una porcata immonda.
E' anacronistica.
Meglio chiudere un ospedale così che in altro modo: medico che fugge è buono per nuova guer... terapia.

Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)
Re: O.T. Emergency, scomoda per tutti
Le incursioni aree NATO non sono mai cessate... non so dove l'hai letta questa. Tuttora è in corso una nuova offensiva (Operation Moshtarak)repeat ha scritto:
Ovvio... hanno smesso di tirarle! E' difficile che qualcuno muoia...
Lascia che tornino ad usarle, e poi fai i conti di quanti ci resteranno di nuovo secchi.
Uno che lavora non può sbagliare dunque? Io penso che stia facendo troppa polemica inutile, sopratutto in momenti delicati, che alla fine finirà con il nocere ad Emergency...repeat ha scritto:
Strada non sbaglia. Strada lavora, cura e di dà da fare. [cut]
Sul resto non commento...
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Re: O.T. Emergency, scomoda per tutti
Questo me l'ero perso.
Che poi curare i Taliban nella regione di Helmand voglia dire agire da pacificatori è tutto da dimostrare.
Quelli favorevoli alla missione in Afghanistan sosterrebbero che anche i soldati hanno il culo in Afghanistan e loro, al contrario di Emergency che non ha caduti in zona di guerra, rischiano di lasciarcelo. Si aprirebbe una discussione infinita su quanto è giusta o sbagliata la presenza occidentale lì, cosa che non mi interessa. Quello che voglio dire è che la guerra è un fenomeno complesso che non si può ridurre alla divisione manichea tra buoni, cattivi, mercatini etc. etc.
Intendiamoci, siete liberissimi di raccontarvela così semplice, non ho voglia e interesse a impelagarmi in discussioni di infimo livello sui mercatini con gente non scolarizzata per persuadervi del contrario.
Professare la pace è di per sè un'espressione vaga. Cosa vuol dire? arrendersi? Perchè auspicare la pace è cosa buona, più difficile è indicare come risolvere i problemi geopolitici.}}Tristan ha scritto: Ma nel caso abbiamo davvero gente che ha fatto di tutto per far scoppiare il conflitto e gente che, utopicamente quanto si vuole, professa la pace a tutti i costi....ndo stà la complessità fenomenica?
Che poi curare i Taliban nella regione di Helmand voglia dire agire da pacificatori è tutto da dimostrare.
Non sono gli unici, e si potrebbe obiettare sulla bontà del loro operato a Helmand.ah...e comunque chi professa la pace, sempre utopicamente, nel caso specifico, ha il culo in Afghanistan, non mi sembra sia molto comoda come posizione.
Quelli favorevoli alla missione in Afghanistan sosterrebbero che anche i soldati hanno il culo in Afghanistan e loro, al contrario di Emergency che non ha caduti in zona di guerra, rischiano di lasciarcelo. Si aprirebbe una discussione infinita su quanto è giusta o sbagliata la presenza occidentale lì, cosa che non mi interessa. Quello che voglio dire è che la guerra è un fenomeno complesso che non si può ridurre alla divisione manichea tra buoni, cattivi, mercatini etc. etc.
Intendiamoci, siete liberissimi di raccontarvela così semplice, non ho voglia e interesse a impelagarmi in discussioni di infimo livello sui mercatini con gente non scolarizzata per persuadervi del contrario.
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)
[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]
[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]
Re: O.T. Emergency, scomoda per tutti
Lettere al Corriere, 22.4.2010
Mi sembra di ricordare che in Afghanistan esistano altre Ong e operatori umanitari che hanno fondato presidi medici, ospedali, ecc. -tra questi anche Alberto Cairo -di cui non si sente mai parlare.
Sempre e solo Emergency, cui riconosco senz’altro grandi meriti. Forse si è mischiata troppo la politica con l’azione umanitaria?
Cara signora, Di Alberto Cairo, citato anche da Pierluigi Battista sul Corriere del 19 aprile, posso ricordare che ha diretto per molti anni gli ospedali di Wazir Akbar Khan e Karte Seh, aperti a Kabul dal Comitato internazionale della Croce Rossa per la riabilitazione fisica e per i programmi di rieducazione delle vittime di guerra e in particolare delle mine terrestri anti uomo. Grazie a questa attività ebbe nel 1996, insieme al Comitato internazionale, il premio della Fondazione Balzan per l’umanità, la pace e la fratellanza dei popoli. Ha tenuto da allora occasionalmente, per la Repubblica, un diario da Kabul in cui ha raccontato, con uno stile semplice e dimesso, la vita quotidiana di un operatore umanitario che ha lavorato per un Paese dove si combatte ininterrottamente dal dicembre 1979 e dove gode di unanime considerazione.
Lo stile di Emergency è alquanto diverso. L’organizzazione di Gino Strada è per molti aspetti una costola del 1968. Da quella «scuola» di formazione e contestazione non uscirono soltanto i militanti politici e i gruppi terroristici degli anni Settanta e Ottanta. Qualcuno scelse di condurre una battaglia ambientalista, altri scelsero l’impegno umanitario. Ma ciascuno di questi due gruppi portò con sé nella sua attività lo spirito anti capitalista e anti imperialista che fu la filosofia del ’68. È questa la ragione per cui i Verdi italiani, a differenza di quelli di altri Paesi, si sono spesso collocati fra i gruppi della sinistra radicale.
È questa la ragione per cui Emergency è alquanto diversa dalle più antiche e collaudate organizzazioni umanitarie.
Queste si ispirano al modello della Croce Rossa internazionale e hanno adottato, per meglio operare, il criterio della più stretta neutralità.
Sono composte da uomini e donne che hanno certamente le loro convinzioni, ma ritengono che il modo migliore per aiutare le vittime di un conflitto sia quello di essere, per quanto possibile, amici (o almeno non nemici) di tutti i contendenti.
Lo stile della Croce Rossa impone un certo numero di obblighi e cautele, fra cui quello di evitare manifestazioni di simpatia o coinvolgimenti con interlocutori controversi.
Ma permette di ottenere, sui tempi lunghi, i risultati migliori. Emergency ha adottato un’altra linea e un altro stile. È fedele alle proprie convinzioni, ma non ha soltanto amici e simpatizzanti.
Ha anche, inevitabilmente, qualche nemico.
Sergio Romano
Illuminante, come sempre, l'ex-ambasciatore Romano.
(cacciato via dall'allora presidente del consiglio De Mita (
) nel 1989. Berlusconi gli offrì il discastero degli esteri nel 2001, e lui rifiutò
)
Mi sembra di ricordare che in Afghanistan esistano altre Ong e operatori umanitari che hanno fondato presidi medici, ospedali, ecc. -tra questi anche Alberto Cairo -di cui non si sente mai parlare.
Sempre e solo Emergency, cui riconosco senz’altro grandi meriti. Forse si è mischiata troppo la politica con l’azione umanitaria?
Cara signora, Di Alberto Cairo, citato anche da Pierluigi Battista sul Corriere del 19 aprile, posso ricordare che ha diretto per molti anni gli ospedali di Wazir Akbar Khan e Karte Seh, aperti a Kabul dal Comitato internazionale della Croce Rossa per la riabilitazione fisica e per i programmi di rieducazione delle vittime di guerra e in particolare delle mine terrestri anti uomo. Grazie a questa attività ebbe nel 1996, insieme al Comitato internazionale, il premio della Fondazione Balzan per l’umanità, la pace e la fratellanza dei popoli. Ha tenuto da allora occasionalmente, per la Repubblica, un diario da Kabul in cui ha raccontato, con uno stile semplice e dimesso, la vita quotidiana di un operatore umanitario che ha lavorato per un Paese dove si combatte ininterrottamente dal dicembre 1979 e dove gode di unanime considerazione.
Lo stile di Emergency è alquanto diverso. L’organizzazione di Gino Strada è per molti aspetti una costola del 1968. Da quella «scuola» di formazione e contestazione non uscirono soltanto i militanti politici e i gruppi terroristici degli anni Settanta e Ottanta. Qualcuno scelse di condurre una battaglia ambientalista, altri scelsero l’impegno umanitario. Ma ciascuno di questi due gruppi portò con sé nella sua attività lo spirito anti capitalista e anti imperialista che fu la filosofia del ’68. È questa la ragione per cui i Verdi italiani, a differenza di quelli di altri Paesi, si sono spesso collocati fra i gruppi della sinistra radicale.
È questa la ragione per cui Emergency è alquanto diversa dalle più antiche e collaudate organizzazioni umanitarie.
Queste si ispirano al modello della Croce Rossa internazionale e hanno adottato, per meglio operare, il criterio della più stretta neutralità.
Sono composte da uomini e donne che hanno certamente le loro convinzioni, ma ritengono che il modo migliore per aiutare le vittime di un conflitto sia quello di essere, per quanto possibile, amici (o almeno non nemici) di tutti i contendenti.
Lo stile della Croce Rossa impone un certo numero di obblighi e cautele, fra cui quello di evitare manifestazioni di simpatia o coinvolgimenti con interlocutori controversi.
Ma permette di ottenere, sui tempi lunghi, i risultati migliori. Emergency ha adottato un’altra linea e un altro stile. È fedele alle proprie convinzioni, ma non ha soltanto amici e simpatizzanti.
Ha anche, inevitabilmente, qualche nemico.
Sergio Romano
Illuminante, come sempre, l'ex-ambasciatore Romano.
(cacciato via dall'allora presidente del consiglio De Mita (


"Innalzare templi alla virtù e scavare oscure e profonde prigioni al vizio."