Per chi non ha voglia di leggere, dice in sostanza che l'uso di GLI per A LORO era in origine scorretto, ma siccome è molto usato nella lingua parlata è ora accettato anche da qualche dizionario. L'Accademia consiglia inoltre di adeguare l'uso della lingua al registro usato nella particolare fattispecie, ammettendo l'uso di GLI in un contesto informale. E', in conlusione, un caso di scollamento tra la lingua parlata e la norma che non si adegua velocemente.
Nulla dice in proposito dell'uso di LI, anche se resto convinto di averlo letto.
"Se un giorno ti svegli e non vedi il sole, o sei morto o sei il sole." Jim Morrison.
"I wanna be the one to walk in the sun" Cyndi Lauper.
La forma "gli" per esprimere il pronome indiretto di terza persona è entrata ormai da moltissimo tempo nel repertorio linguistico degli italiani, anche colti. La si trova in radio, televisione e giornali e soprattutto è sancita dall''uso degli scrittori.
Insomma non è da sanzionare.
Vorrei segnalare al riguardo che la discriminazione aprioristica delle forme parlate non è corretta da un punto di vista procedurale. Ricordatevi che lingua è prima di tutto un fenomeno orale. L'oralità viene sempre prima della scrittura, sia nella storia di un individuo che in quella di un popolo.
"Siamo tutti d'accordo che abbiamo a che fare con dei vampiri del cazzo?"
Comunque, e questo vale in generale, la lingua italiana mi piace perché possiede un'infinita varietà di espressioni. Continuando di questo passo ci troveremo a conversare con quattro parole. Speriamo che "culo" sarà tra quelle.
"Se un giorno ti svegli e non vedi il sole, o sei morto o sei il sole." Jim Morrison.
"I wanna be the one to walk in the sun" Cyndi Lauper.
"Gli" rende il periodo meno pesante, più scorrevole.
Immagina che uno debba scrivere "Ho scritto loro una lettera, poi ho fatto loro una telefonata. Alla fine sono stato costretto a mandare loro qualcuno a casa".
Piuttosto che "GLI ho scritto una lettera, poi GLI ho fatto una telefonata. Alla fine sono stato costretto a mandarGLI qualcuno a casa".
@Jimmy: Come ho detto prima, la lingua italiana corretta permette di identificare senza dubbio il significato che il parlante vuole attribuire a una determinata frase. Nel tuo esempio, leggendo solo la seconda frase, non si capisce se hai parlato con una o più persone, se hai chiamato una o più persone etc.
@Frank: perfettamente d'accordo. Ricordati comunque che seguendo testardamente questa filosofia si accetterebbero nel linguaggio "corretto" espressioni quali "Bella zì", "Come butta" e simili...
"Se un giorno ti svegli e non vedi il sole, o sei morto o sei il sole." Jim Morrison.
"I wanna be the one to walk in the sun" Cyndi Lauper.
Sunrise ha scritto:
@Frank: perfettamente d'accordo. Ricordati comunque che seguendo testardamente questa filosofia si accetterebbero nel linguaggio "corretto" espressioni quali "Bella zì", "Come butta" e simili...
Beh se per assurdo quelle espressioni dovessero essere recepite e usate da canali più formali e istituzionalizzati finirebbero anche loro per entrare nel linguaggio corretto dell'italiano. Dipende sempre dal percorso che una determinata forma compie.
Nel caso di "Bella zì" e "Come butta" spero rimangano sempre scorrette però...
"Siamo tutti d'accordo che abbiamo a che fare con dei vampiri del cazzo?"