dboon ha scritto:appena finito di leggere
UN AMORE di Dino Buzzati
http://blog.occhiettineri.it/3_liberipe ... zzati.html
bel finale
mi ha ricordato una mia esperienza personale
letto quest'estate ,
è piaciuto molto anche a me
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dboon ha scritto:appena finito di leggere
UN AMORE di Dino Buzzati
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bel finale
mi ha ricordato una mia esperienza personale
Lo ho letto quando ero alle scuole medie, durante le vacanze estive, assieme a La ragazza di Bube e La bella estate, letti tutti d'un fiato nel giro di una settimana. In questi giorni stavo pensando di riaprire quel romanzo.Pimpipessa ha scritto:dboon ha scritto:appena finito di leggere
UN AMORE di Dino Buzzati
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mi ha ricordato una mia esperienza personale
letto quest'estate ,
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Perchè?cytherea ha scritto:
Mi resta quasi difficile pensare che l'autore di Un Amore sia la stessa persona che ha scritto Il deserto dei Tartari.
no. l'ultimo capitolo e' una folgorazioneShirley ha scritto:Bellissimo. Bisogna che lo rilegga. Hai letto altre cose di Buzzati?dboon ha scritto:appena finito di leggere
UN AMORE di Dino Buzzati
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bel finale
mi ha ricordato una mia esperienza personale
Scrivono due uomini diversi. Il Buzzati degli anni '40 non è quello del '63.ariva ariva ha scritto:Perchè?cytherea ha scritto:
Mi resta quasi difficile pensare che l'autore di Un Amore sia la stessa persona che ha scritto Il deserto dei Tartari.
Io li ho letti al liceo, un bel po di tempo fà.cytherea ha scritto:Scrivono due uomini diversi. Il Buzzati degli anni '40 non è quello del '63.ariva ariva ha scritto:Perchè?cytherea ha scritto:
Mi resta quasi difficile pensare che l'autore di Un Amore sia la stessa persona che ha scritto Il deserto dei Tartari.
E' come attraversare la vita di una persona, frugando fra le sue carte segrete.
Lessi i due libri in due momenti diversi della vita: Un Amore, pubblicato nel '63, lo lessi da adolescente; Il deserto dei Tartari, pubblicato nel '40, lo lessi alle soglie dei trent'anni. I due libri sono molto diversi fra loro, la trama, le atmosfere.
Quando lessi Un Amore, studiavo danza classica ed ero di pochi anni più giovane della protagonista del romanzo. Restò impressa nel mio immaginario la sensualità della narrazione, in una fase della vita in cui la parola "amore" era avvolta da un'aura di mistero; da Beatrice, Fiammetta, Laura e Silvia a Laide, i passi compiuti sono tanti e non solo da un punto di vista temporale.
Il deserto dei tartari, ricorda i quadri di De Chirico, avvolti da quel senso di immobilità che pure trasforma cose e persone, molto lentamente. La stessa atmosfera che si percepisce in Tempi di Bellosguardo di Montale, scritta nel '39.
Credo che sia una banalissima questione di suggestione dovuta all'età in cui le due letture sono state fatte.
...mio dio, sembra che abbiamo una specie di passato comune...cytherea ha scritto:Lo ho letto quando ero alle scuole medie, durante le vacanze estive, assieme a La ragazza di Bube e La bella estate, letti tutti d'un fiato nel giro di una settimana. In questi giorni stavo pensando di riaprire quel romanzo.Pimpipessa ha scritto:dboon ha scritto:appena finito di leggere
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mi ha ricordato una mia esperienza personale
letto quest'estate ,
è piaciuto molto anche a me
Mi resta quasi difficile pensare che l'autore di Un Amore sia la stessa persona che ha scritto Il deserto dei Tartari.
Dopo più di 20 anni, invece, ho riletto Opinioni di un clown di Heinrich Böll. Amavo molto questo autore ai tempi delle superiori. E stata una rilettura emotiva, come se qualcuno mi avesse trascinato per i capelli per un lungo tratto di strada; fino a quando non sono arrivata alla fine del libro, che ricordavo molto diversa, triste, angosciante. Oggi, invece, mi ha fatto quasi sorridere.
Non entrare nel vortice!cytherea ha scritto:Tra i libri consigliati e utili allo spirito, metterei i fumetti.
Li ho scoperti in questi mesi, dopo una vita dedita alle letture pedanti.
La mia cultura è ancora limitata, ma in questo anno solare intendo recuperare il tempo perduto.
Che caso. Ho appena riletto Il deserto dei tartari. Lo lessi una ventina di anni fa, mi piacque abbastanza, ma non lo capii a fondo. Lo comprai sull'onda del successo che ebbe su di me una libro di racconti....mi sembra si intitolasse " la boutique del mistero" o simile. (c'erano i soliti famosissimi racconti, tipo "la Goccia, Sette piani, eppure bussano alla porta...).cytherea ha scritto:"Pessimismo e inevitabilità" sono presenti anche in Tempi di Bellosguardo. Era un momento particolare dell'Italia, erano gli anni della seconda guerra mondiale. Se pensi alla costruzione de Il deserto dei Tartari ha un qualcosa di gelido, come le scale della fortezza, percose a tutta velocità da Giovanni Drogo fino a quando non invecchia e sale un gradino alla volta. Oppure prendi l'atmosfera della seconda parte di Tempi di Bellosguardo, anche qui pessimismo e inevitabilità -di cosa? degli eventi-, direi proprio che non si sprecano.
Derelitte sul poggio
fronde della magnolia
verdibrune se il vento
porta dai frigidari
dei pianterreni un travolto
concitamento d'accordi
ed ogni foglia che oscilla
o rilampeggia nel folto
in ogni fibra s'imbeve
di quel saluto, e più ancora
derelitte le fronde
dei vivi che si smarriscono
nel prisma del minuto,
le membra di febbre votate
al moto che si ripete
in circolo breve: sudore
che pulsa, sudore di morte,
atti minuti specchiati,
sempre gli stessi, rifranti
echi del batter che in alto
sfaccetta il sole e la pioggia,
fugace altalena tra vita
che passa e vita che sta,
quassù non c'è scampo: si muore
sapendo o si sceglie la vita
che muta ed ignora: altra morte.
E scende la cuna tra logge
ed erme: l'accordo commuove
le lapidi che hanno veduto
le immagini grandi, l'onore,
l'amore inflessibile, il giuoco,
la fedeltà che non muta.
E il gesto rimane: misura
il vuoto, ne sonda il confine:
il gesto ignoto che esprime
se stesso e non altro: passione
di sempre in un sangue e un cervello
irripetuti; e fors'entra
nel chiuso e lo forza con l'esile
sua punta di grimaldello.
Non ero sfigata e son sempre stata piuttosto bona, purtroppo. Sono nata nel '69.misha71 ha scritto:
...mio dio, sembra che abbiamo una specie di passato comune...
...pure te eri una supersfigata coi brufoli al liceo?...pure te non ti sentivi parte della tua generazione?...
di che anno sei lady?