Macché !
Te ne vai in Thailandia a risolvere e vuoi pure la nota ?!
Questa è roba per professionisti.
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Ho letto con interesse il contributo che hai postato però mi pare che la visione di Schopenauer sia molto più affine alla mia opinioni che non ai tuoi consigli voltati a "buttarsi nella mischia" vincendo le paure. Certo il filosofo inizia parlando di un carattere acquisito che va raggiunto con la "pratica del mondo", ma questo carattere da raggiungere ci dice che altro non è che la vera conoscenza di sè. Quindi io mi sporco le mani del mondo (ad esempio vivendo una qualche forma di socialità, relazionandomi con le donne, ecc.) e così facendo imparo a conoscermi raggiungendo così un determinato carattere. Con la pratica del mondo capisco chi sono e cosa voglio veramente, scopro la vera individualità, il mio vero carattere empirico, quell'impulso naturale in origine disturbato dai nostri pensieri (ad esempio dalle seghe mentali o dai condizionamente esterni). Insomma da questo nostro esperire il mondo dobbiamo scoprire quale sia il nostro vero volere e il nostro vero potere, e una volta trovati vivere il percorso della vita come una linea retta, senza zigzagare come chi crede di volere mille cose e poi non ne ottiene nessuna. Scoperta la volontà soggiacente al nostro carattere empirico e che io piuttosto che volontà chiamere istinto profondo dobbiamo rinunciare a tutto ciò che non vi è compatibile.Antonchik ha scritto:Ho trovato della roba interessante per il papero e per sperminator, ieri notte ho fatto delle ricerche apposite. Ho scomodato Kant, Hegel, Nietzsche, e una serie di filosofi Greci e Cinesi.
Bene alla fine ho fanculizzato tutta questa gente ed ho trovato un testo dell'unico filosofo che ha capito come si vive e che faceva dell'abbondante sesso, cioè Schopenauer.
Il punto non e' direttamente che se non lavorano, non hanno la ragazza.super_super ha scritto:papero non so se ne avete mai parlato ( non è che ora posso leggermi tutto il topic) perchè non ti trovi qualche lavoro anche solo part-time ?
Un po' come i matrimoni combinati in India o nell'Italia di 100 anni fa: a volte li ho invidiati. Certo può capitarti la racchiona sgarbata, ma se ti va bene hai raggiunto l'EldoradoBarabino ha scritto:
In un post di un paio di anni fa, Nik diceva: in PRC, una 15ina di anni fa, non era che uno si laureava e poi sceglieva in che azienda chiedere di andare a lavorare: il partito lo mandava da una parte o dall'altra.
Il mio primo pensiero fu: che bello
Mi permetto di dirti che il senso ultimo di quel testo era un pò diverso secondo me, comunque l'hai afferrato quasi in pieno.sperminator ha scritto:Ho letto con interesse il contributo che hai postato però mi pare che la visione di Schopenauer sia molto più affine alla mia opinioni che non ai tuoi consigli voltati a "buttarsi nella mischia" vincendo le paure. Certo il filosofo inizia parlando di un carattere acquisito che va raggiunto con la "pratica del mondo", ma questo carattere da raggiungere ci dice che altro non è che la vera conoscenza di sè. Quindi io mi sporco le mani del mondo (ad esempio vivendo una qualche forma di socialità, relazionandomi con le donne, ecc.) e così facendo imparo a conoscermi raggiungendo così un determinato carattere. Con la pratica del mondo capisco chi sono e cosa voglio veramente, scopro la vera individualità, il mio vero carattere empirico, quell'impulso naturale in origine disturbato dai nostri pensieri (ad esempio dalle seghe mentali o dai condizionamente esterni). Insomma da questo nostro esperire il mondo dobbiamo scoprire quale sia il nostro vero volere e il nostro vero potere, e una volta trovati vivere il percorso della vita come una linea retta, senza zigzagare come chi crede di volere mille cose e poi non ne ottiene nessuna. Scoperta la volontà soggiacente al nostro carattere empirico e che io piuttosto che volontà chiamere istinto profondo dobbiamo rinunciare a tutto ciò che non vi è compatibile.Antonchik ha scritto:Ho trovato della roba interessante per il papero e per sperminator, ieri notte ho fatto delle ricerche apposite. Ho scomodato Kant, Hegel, Nietzsche, e una serie di filosofi Greci e Cinesi.
Bene alla fine ho fanculizzato tutta questa gente ed ho trovato un testo dell'unico filosofo che ha capito come si vive e che faceva dell'abbondante sesso, cioè Schopenauer.
come il pesce si trova bene solo nell' acqua, l'uccello solo nell'aria, la talpa solo sotto terra, così ogni uomo si trova bene solo nell'atmosfera a lui adatta; chè per esempio l'aria della corte non per tutti è respirabile. Per il fatto di non capire abbastanza tutto ciò, molti fanno ogni sorta di tentativi destinti a fallire, fanno nel particolare violenza al proprio carattere, pur dovendo in generale cedere ad esso
Insomma il lavoro che dobbiamo fare noi insoddisfatti non è quello di "farsi degli amici, fermare ragazze per la strada" o altre operazioni che meccanicamente secondo molti di voi dovrebbero trasformarci in estroversi felici. No affatto, il nostro lavoro consiste nel capire quale è l'ambiente per noi, e rinunciare agli altri. E in quasi ventisette anni di vita direi che una certa idea dell'ambiente consono a me (il mio salotto, luoghi poco affolati e simili) me la sono fatta, ho trovato molti pezzi di quel mosaico che è il mio carattere acquisito.
Perciò concludendo: abbiamo lo stigma della solitudine? Non è nella nostra natura vivere relazioni appaganti di tipo sentimentale?
Benissimo, non dobbiamo passare la vita a sbattere la testa contro il muro (come in parte ancora faccio), ma semplicemente rinunciare. E fare cose più consone alla nostra natura.
Certamente è un percorso lungo e difficile perchè non posso non vedere come altre vite siano più felici della mia e sempre lo saranno, ma quando non mi distrarrò dalle felicità altrui potrò trsformare finalmente l'infelicità in rassegnata e serena accettazione (spostando il pendolo schopenaueriano dal dolore alla noia).
Il Papero dispone GIA di un mestiere ben avviato! Ecco il suo Desktopsuper_super ha scritto:papero non so se ne avete mai parlato ( non è che ora posso leggermi tutto il topic) perchè non ti trovi qualche lavoro anche solo part-time ?
Il lavoro per me è un incubo. Anche solo andarlo a cercare, provo la stessa sensazione di come andare alla ricerca di un capo di concentramento ove infilarmi.super_super ha scritto:papero non so se ne avete mai parlato ( non è che ora posso leggermi tutto il topic) perchè non ti trovi qualche lavoro anche solo part-time ?
Quoto. Ieri sera sono stato a vedere Invictus e tra le varie cose mi ha colpito come Mandela pur avendo consumato 30 anni della sua vita in carcere, all'uscita fosse ancora pronto a vivere il suo destino, senza perdere la voglia di fare, e l'attenzione per la Vita con la V maiuscola.Helmut ha scritto: "Ragazzo, se continui a guardarti indietro la vita ti sfuggira' di mano"
rendiamoci conto che questi discorsi sono patologicisperminator ha scritto:Un po' come i matrimoni combinati in India o nell'Italia di 100 anni fa: a volte li ho invidiati. Certo può capitarti la racchiona sgarbata, ma se ti va bene hai raggiunto l'EldoradoBarabino ha scritto:
In un post di un paio di anni fa, Nik diceva: in PRC, una 15ina di anni fa, non era che uno si laureava e poi sceglieva in che azienda chiedere di andare a lavorare: il partito lo mandava da una parte o dall'altra.
Il mio primo pensiero fu: che bello
ecco, questo potrebbe diventare un lavoro REDDITIZIO, non un hobby come quello che ti consiglia dostumPaperinik ha scritto:
Comunque, la sintesi di tutte queste ruminazioni alla fine è riassunta nel concetto che in altro topic ho espresso, drastico e definitivo: sterilizzazione come i gatti quando sono in calore.
come vincere al superenalottoBarabino ha scritto:Un po' come i matrimoni combinati in India o nell'Italia di 100 anni fa: a volte li ho invidiati. Certo può capitarti la racchiona sgarbata, ma se ti va bene hai raggiunto l'Eldorado