c'e' piu' donne che uomini ed e' gratis, ma non dovete andarci ne' con lo spirito da avvoltoio del Canga perche' vi sgamano, ne' se siete troppo pieni di problemi perche' una donna che se ne fa? C'e' anche la sezione giovani (fino ai 30)

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sperminator ha scritto: Un conto è scrivere ed un altro è parlare, ed una cosa è parlare di argomenti astratti o di questioni di cui si è competenti (in ciò me la cavo discretamente) un'altra è parlare al fine di stabilire un contatto o stringere un'intimità con un altro essere umano. E poi per chi non è integrato socialmente è anche difficile trovarla una ragazza con cui attaccare bottone. Dove la trovo? Non al lavoro visto che non ce l'ho (quando ne avevo uno avevo anche iniziato un lento flirtaggio con una tizia fidanzata, e dai dai prima o poi qualcosa sarebbe venuta fuori - e in lavori precedenti mi era capitato di essere "rimorchiato" risparmiandomi la parte più difficile per me: l'approccio), nè tanto meno facendomela presentare da amici visto che i pochi amici sono in situazioni perfino peggiori. Su internet poi nelle varie chat ogni donna è contesa da duecento uomini...quindi è un'impresa dispendiosissima...Non posso mica fermarle per strada, al bar o in palestra. Sì certo, ora qualcuno mi dirà di andare in discoteca a rimorchiare, come se fosse semplice e alla portata di tutti...
Per me a certe cose non bisogna pensarci, dedicarsi ad altro. Molto meglio.
In parole povere lasciate perdere il computer e la televisione e andate in giro per la vostra città a parlare con gente vera in carne e ossa. La ragazza non te la spediscono in casa a mezzo corriere bartolini come un dvd porno.pan ha scritto:sperminator ha scritto: Un conto è scrivere ed un altro è parlare, ed una cosa è parlare di argomenti astratti o di questioni di cui si è competenti (in ciò me la cavo discretamente) un'altra è parlare al fine di stabilire un contatto o stringere un'intimità con un altro essere umano. E poi per chi non è integrato socialmente è anche difficile trovarla una ragazza con cui attaccare bottone. Dove la trovo? Non al lavoro visto che non ce l'ho (quando ne avevo uno avevo anche iniziato un lento flirtaggio con una tizia fidanzata, e dai dai prima o poi qualcosa sarebbe venuta fuori - e in lavori precedenti mi era capitato di essere "rimorchiato" risparmiandomi la parte più difficile per me: l'approccio), nè tanto meno facendomela presentare da amici visto che i pochi amici sono in situazioni perfino peggiori. Su internet poi nelle varie chat ogni donna è contesa da duecento uomini...quindi è un'impresa dispendiosissima...Non posso mica fermarle per strada, al bar o in palestra. Sì certo, ora qualcuno mi dirà di andare in discoteca a rimorchiare, come se fosse semplice e alla portata di tutti...
Per me a certe cose non bisogna pensarci, dedicarsi ad altro. Molto meglio.
Ecco, questo -tecnicamente- è il tipico atteggiamento di evitamento o di fuga o di negazione.
La sintonizzazione è centrata interamente su se stesso dove vengono evidenziati solo gli elementi ostativi con effetto cumulativo e autoconfermante.
Per avere una donna ci vogliono le occasioni--->per avere le occasioni ci vuole un lavoro---> per avere un lavoro...---> Magari è colpa di Berlusconi e delle sue costanti se non ne hai.
L'inseguirsi e il rotearsi di questi pensieri negativi e irrazionali dà luogo al fenomeno detto -con grande efficacia espressiva- della ruminazione.
Se mi contesti riportandomi una serie di esperienze che confermano le connessioni che tu hai stabilito non fai altro che segnalarmi che in te vige, al momento, il meccanismo dell'autoconvalida, da molti conosciuto come profezia autoavverantesi.
Il primo passo sarebbe quello di porsi in modalità di risoluzione, ovvero: "Ok, c'è un problema, vediamo cosa posso fare per risolverlo".
Passato in questa modalità ti accorgeresti, per esempio, che la correlazione da te assunta come inoppugnabilmente vera (per avere occasioni ci vuole un lavoro), è invece assolutamente falsa, perché le occasioni si creano in ogni ambiente, senza dire che le puoi creare tu stesso.
Rimarco che questa è una situazione molto comune e non ha un valore di rimprovero (rileggendo vedo che potrebbe dare questa sensazione e me ne scuso).
Sono pienamente d'accordo con te. Infatti, leggendo qua e là, mi sono convinto di avere un disturbo evitante di personalità (non ho mai verificato con degli specialisti perchè di sedute psicologiche ne ho fatte pochissime molti anni fa prima di notare questo mio atteggiamento); non è certo il mondo ad essere completamente ostile -lo sarebbe anche per gli altri- ma è proprio il mio carattere a rendermi inadatto ad esso. Quello chiamato disturbo di personalità dagli psicologi io, da profano, lo chiamo semplicemente carattere, modo di essere. E francamente dubito che sia modificabile nè con la psicoterapia nè tantomeno con una misteriosa forza di volontà che d'improvviso dovrebbe colpire chi per lustri è stato chiuso in sè stesso al punto da renderlo così aperto al mondo da trovare amore, senso nella vita e tutto quanto.pan ha scritto:
Ecco, questo -tecnicamente- è il tipico atteggiamento di evitamento o di fuga o di negazione.
La sintonizzazione è centrata interamente su se stesso dove vengono evidenziati solo gli elementi ostativi con effetto cumulativo e autoconfermante.
Massì fermiamo le passanti, anzi no seguiamole...tiffany rayne ha scritto:andate in giro per la vostra città a parlare con gente vera in carne e ossa. La ragazza non te la spediscono in casa a mezzo corriere bartolini come un dvd porno.
In fondo se vi sentite cosi vuoti cosa avete da perdere? cambiate vita.
Non si tratta di uscire cosi di punta in bianco e fermare le ragazze per strada, bisogna pian piano cambiare mentalità, costruirsi delle amicizie e socializzare.sperminator ha scritto:Massì fermiamo le passanti, anzi no seguiamole...tiffany rayne ha scritto:andate in giro per la vostra città a parlare con gente vera in carne e ossa. La ragazza non te la spediscono in casa a mezzo corriere bartolini come un dvd porno.
In fondo se vi sentite cosi vuoti cosa avete da perdere? cambiate vita.
tiffany rayne ha scritto:Non si tratta di uscire cosi di punta in bianco e fermare le ragazze per strada, bisogna pian piano cambiare mentalità, costruirsi delle amicizie e socializzare.sperminator ha scritto:Massì fermiamo le passanti, anzi no seguiamole...tiffany rayne ha scritto:andate in giro per la vostra città a parlare con gente vera in carne e ossa. La ragazza non te la spediscono in casa a mezzo corriere bartolini come un dvd porno.
In fondo se vi sentite cosi vuoti cosa avete da perdere? cambiate vita.
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Nessuno cambia dall'oggi al domani ma si tratta di un processo lungo e difficile soprattutto all'inizio. per questo poi molti ci rinunciano e tornano alla sicurezza della "tana".
Insomma se uno è asociale non è detto che lo deve restare per tutta la vita. Poi si può fare anche un'altro discorso. Certuni non amano socializzare, ne sono perfettamente consapevoli e accettano questa loro situazione. Forse tu appartieni a questa categoria.
Il Papero invece non accetta questa situazione e si angoscia, insomma non è da tutti accettarsi per come si è. Quindi si da il via con il denigrarsi e avere poca considerazione di sè, e non si vive. Si sopravvive lamentandosi di tutto.
Questi devono cambiare se non vogliono restare per sempre infelici. Non hanno nulla da perdere nel cercare di cambiare la situazione.
sperminator ha scritto:Sono pienamente d'accordo con te. Infatti, leggendo qua e là, mi sono convinto di avere un disturbo evitante di personalità (non ho mai verificato con degli specialisti perchè di sedute psicologiche ne ho fatte pochissime molti anni fa prima di notare questo mio atteggiamento); non è certo il mondo ad essere completamente ostile -lo sarebbe anche per gli altri- ma è proprio il mio carattere a rendermi inadatto ad esso. Quello chiamato disturbo di personalità dagli psicologi io, da profano, lo chiamo semplicemente carattere, modo di essere. E francamente dubito che sia modificabile nè con la psicoterapia nè tantomeno con una misteriosa forza di volontà che d'improvviso dovrebbe colpire chi per lustri è stato chiuso in sè stesso al punto da renderlo così aperto al mondo da trovare amore, senso nella vita e tutto quanto.pan ha scritto:
Ecco, questo -tecnicamente- è il tipico atteggiamento di evitamento o di fuga o di negazione.
La sintonizzazione è centrata interamente su se stesso dove vengono evidenziati solo gli elementi ostativi con effetto cumulativo e autoconfermante.
E comunque io non ho detto che per avere occasioni ci voglia necessariamente un lavoro, ho fatto anche un altro esempio (cioè una rete amicale integrata nella società al punto da presentarti femmine) e di sicuro ce ne sono tanti altri...mille situazioni che non ho: quello che ci vuole è un link alla società. Molti se lo ritrovano dalla nascita: famiglie con relazioni parentali forti, cortili dove gocare con vicini di casa nell'infanzia, fratelli maggiori, compagni di sport e poi via via altre situazioni crescendo. Altri per motivi interni (carattere) e per caratteristiche del loro ambiente di vita ne sono sprovvisti.
Paperinik ha scritto:Mi ricordo quando lavoravo ma Mediauord, quella volta che vennero 2 fighette a chiedermi la piastra per capelli. Ho ricordi di quell'esperienza nonostante siano passati 6 anni, delle diverse fighe con le quali ho colloquiato...
Qualcuno avrebbe colto la palla al balzo..io però non ragiono così, agisco se magari vedo interesse da parte altrui, non mi piace rompere le palle con approcci molesti. Quel che noto è invece molta indifferenza da parte loro (al di là del contesto Mediauord che comunque è chiuso), e lo trovo piuttosto frustrante.
Ad esempio, si sà come le fanciulle di oggi siano più spigliate, il livello di estroversione pare raddoppiato rispetto al passato e, solo per esempio, su blog, forum, e diavolerie similari, si leggono le storielle di tutti che scopano con tutti.
L'indifferenza della totalità delle fanciulle di mio interesse nei miei confronti; lo sguardo distratto che si posa su di me e poi se ne va, salvo fermarsi sul solito fighetto; il passato contesto lavorativo del Mediauord, l'unico lavoro che mi ha messo al cospetto delle mie coetanee ma al tempo stesso estraniandomi emotivamente da loro in quanto semplice addetto vendita e quindi di nessun interesse oltre alla funzionalità della mia funzione..tutto ciò mi ha fatto sentire alquando una pozzanghera. Se ero qualcuno di diverso, anche più figo, ci avrei scommesso che avrebbero attaccato bottone loro.
2 fighe! conosciute 6 anni fa! Papero hai soltanto bisogno di un esame di realtà che ti dica: di quelle ragazze non dovresti nemmeno ricordartene a meno che non avessero un cappello buffissimo in testa, una lingua morbidissima o Qualcosa da dire.Paperinik ha scritto:Mi ricordo quando lavoravo ma Mediauord, quella volta che vennero 2 fighette a chiedermi la piastra per capelli.
sperminator ha scritto:Massì fermiamo le passanti, anzi no seguiamole...tiffany rayne ha scritto:andate in giro per la vostra città a parlare con gente vera in carne e ossa. La ragazza non te la spediscono in casa a mezzo corriere bartolini come un dvd porno.
In fondo se vi sentite cosi vuoti cosa avete da perdere? cambiate vita.
che diceva helmut ? sta cosa mi ha incuriositoAntonchik ha scritto:2 fighe! conosciute 6 anni fa! Papero hai soltanto bisogno di un esame di realtà che ti dica: di quelle ragazze non dovresti nemmeno ricordartene a meno che non avessero un cappello buffissimo in testa, una lingua morbidissima o Qualcosa da dire.Paperinik ha scritto:Mi ricordo quando lavoravo ma Mediauord, quella volta che vennero 2 fighette a chiedermi la piastra per capelli.
Ti ricordo Helmut e la legge dei grandi numeri, potrai giudicarti in futuro soltanto in base ad essa, stai buttando nel cesso secoli di metodo scientifico.