qui il sito
http://ijustmadelove.com/

Quante persone stanno facendo sesso in questo momento?
La risposta - per via teorica - potrebbe arrivare da un servizio web lanciato qualche mese fa da un giovane programmatore polacco, Cyprian Ciećkiewicz.
Il sito si chiama IJustMadeLove e mostra una mappa mondiale che sfrutta le API di Google Maps per creare dei “marcatori del sesso”.
In totale anonimato è possibile segnalare il proprio sesso, l’orientamento sessuale, il luogo dove si è consumato il fatto (al chiuso, all’aperto, in auto, in barca!), la/le posizione/i, se è stato usato il preservativo e se era la prima volta.
Per postare in mobilità sono state rilasciate due applicazioni per iPhone e per Android che sfruttano la geolocalizzazione.
Detta così potrebbe sembrare la classica trovata un po’ volgarotta ma in realtà il servizio ha una sua etica ferrea e uno scopo statistico.
Ultimamente è stata aggiunta una funzionalità per postare foto e stranamente gli utenti sembrano aver accettato la richiesta ufficiale di non utilizzare l’opzione in termini pornografici.
Le statistiche del sito potrebbero essere teoricamente interessanti per tracciare le abitudini sessuali del Pianeta: qual è lo Stato che primeggia nell’uso del preservativo? e quello dove si fa più sesso? Tuttavia i dati non possono essere realmente attendibili in quanto il contributo anonimo può dare il via a una serie di segnalazioni poco realistiche. Provate a guardare quanta gente sembra entusiasta di fare sesso all’aperto e in svariate posizioni, in Groenlandia!
Ogni marcatore può essere aggiunto con 15 minuti di distanza l’uno dall’altro.
Non è chiaro secondo quali parametri venga calcolata la percentuale di attività per le varie aree della mappa.
Secondo quanto riporta un articolo del Daily Beast, IJustMadeLove avrebbe ricevuto diverse offerte d’acquisto, tutte rifiutate. Per il futuro del servizio c’è la certezza di non voler cedere al porno e di migliorare i servizi di statistica.
Rimane il dubbio sull’aderenza alla realtà: ok essere geek, ma si spera che Google Maps sia l’ultimo dei nostri pensieri, almeno in certi momenti.
http://blog.panorama.it/hitechescienza/ ... ogle-maps/