sbaglieró, ma mi sembra che ci sia una strana acquiescenza GENERALIZZATA su questo argomento, nonostante faccia acqua da tutte le parti...
leggo, tra l'altro, che ''è stato disposto – a decorrere dal 10 settembre 2009 - il contributo statale, dell'importo di € 50, per l'acquisto di un decoder digitale interattivo, rivolto ai cittadini in regola con l'abbonamento alla RAI, con reddito pari o inferiore a € 10.000 e di età pari o superiore a 65 anni (da compiersi entro il 31.12.2009), utilizzabile presso tutti i rivenditori che aderiscono all'iniziativa.''
fermo restando che sarei proprio curioso di conoscere chi sono i produttori dei decoder ''accreditati'', la norma sopra richiamata rivela un'altra illegittimità costituzionale, per una palese violazione dell'articolo 3: perchè è escluso dal beneficio chi, a parità di reddito, dichiarasse di non aver mai avuto una tv prima, e di volersene dotare ora per la prima volta?
MA CHE CAZZO... MA LE LEGGO SOLO IO 'STE COSE?
a me sembra che tutta questa pagliacciata abbia due scopi principali: fare ''beneficenza'' ad alcuni produttori di decoder (tutti gli altri se ne giovano comunque, ma in via indiretta), e ridurre drasticamente le possibili ''vie di fuga'' agli evasori del canone rai. altri beneficiari (rete4, ad es.) ne sono avvantaggiati ''di straforo'', IMO.
"Nessun uomo è mai tanto grande come quando è in ginocchio davanti a Dio." (B. Pascal)
"Vi è una sola cosa peggiore dell'ingiustizia: la giustizia senza la spada in mano. Quando il diritto non è la forza è male." (O. Wilde)
"io so' 'n gueriero che sta riposanno dopo che ha rivortato mezzo monno. ma ormai c'ho er doppio petto e la cravatta, 'ndo voi che vada..." (F. Califano)
"sta diventando morale tutto ciò che ci conviene. praticamente, un affare." G. Gaber
fredelux ha scritto:Digitale terrestre, prime sconfitte
Gli esperti tv: «Tecnologia costosa, limitata, obsoleta» Esperienza difficile in Sardegna. E si guarda al satellite
Un dubbio, un forte dubbio, sta serpeggiando fra gli operatori del settore: a Mediaset qualcuno non ci dorme la notte; in Rai dicono che non è colpa loro, che se non ci fosse stata di mezzo l'imposizione dell'Unione europea...; al ministero rassicurano, non potendo fare altro. Il dubbio nasce dal fatto che, dopo infiniti rimandi, il digitale terrestre incontra più difficoltà del previsto e che, alla fine, rischia di rivelarsi per quello che è: una tecnologia obsoleta, costosa, limitata. Quello che l'ex ministro Gasparri presentava come il Paradiso terrestre delle comunicazioni pare ogni giorno di più un inferno. La messa in opera del Dtt è in sofferenza, come testimonia la Sardegna, dopo lo switch off di ottobre, lo spegnimento della tradizionale tv analogica e il passaggio coatto alla nuova tecnologia. In molte zone ci sono seri problemi di ricezione: non si vede ancora il nuovo ma non si vede più neanche il vecchio. Della nuova situazione ha approfittato Sky, aumentando il normale trend dei propri abbonamenti sull'isola. Che il passaggio da una tecnologia di vecchio tipo a una nuova comportasse una serie di problemi lo si sapeva, succede in tutti i campi. C'è molta confusione sui decoder (quelli comprati a minor prezzo non danno garanzie di affidabilità , alcuni non hanno nemmeno gli standard europei e quindi non riescono a captare le frequenze Vhf, su cui trasmette la Rai), la sintonizzazione dei canali non è impresa facile, molte antenne vanno sostituite o ripuntate e comunque liberate dei vecchi filtri. Nei centri urbani i risultati cominciano a dare i loro frutti e dove prima si vedevano 20 o 25 canali adesso se ne possono vedere 80, con una migliore qualità dell'immagine. Ma i veri problemi di fondo sono altri, due in particolare. La tecnologia del Dtt è una tecnologia pesante, ha bisogno di molti trasmettitori, più potenti e più capaci dei mille e mille vecchi tralicci con cui, in cinquant'anni di storia, la Rai è riuscita a «illuminare» l'intero Paese.
... Aldo Grasso
non mi ha mai fatto piacere dire ''l'avevo detto'', ma....
p.s. e comunque non si parla delle illegittimità ''giuridiche'', ma solo di carenze tecnico-strutturali...
"Nessun uomo è mai tanto grande come quando è in ginocchio davanti a Dio." (B. Pascal)
"Vi è una sola cosa peggiore dell'ingiustizia: la giustizia senza la spada in mano. Quando il diritto non è la forza è male." (O. Wilde)
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Porca troiaccia!!!!
Scusate lo sfogo.
Oggi giornata di vento manco fossimo sull'isola di Skye, antenna satellitare, ancora sul tetto in balia degli eventi, in sostanza non vedo una cippa e rischio seriamente il disallineamento della parabola.
Detto questo e tirato i porconi necessari ad abbassare la pressione arteriosa ripenso al mio impianto che è sul tetto di un palazzo di 4 piani. Altri condomini hanno l'antenna sul balcone io vorrei spostarla e mettermela sul balcone così da risentire meno degli eventi atmosferici avversi. Solo che il mio amministratore mi ha detto, quando glielo chiesi, che c'è una ordinanza del comune che impedisce di spostare gli impianti esistenti da tetto a balcone e che se uno dei condomini fa storie, trovando una maggioranza all'assemblea di condominio, si potrebbero fare spostare tutte le antenne dai balconi. A parte che la storia del voto in assemblea mi tocca minimamente, ma risulta che esistano ordinanze comunali di questo tipo?
"Nel torbido si pesca meglio" Il Direttorino
"La cattiveria dei buoni è pericolosissima" G. Andreotti
Articolo 13 bis - Installazione delle antenne paraboliche per ricezione sugli edifici
1. Il presente articolo intende disciplinare, attraverso la definizione dei criteri di collocazione degli impianti ed in ottemperanza alla Legge 249 del 31 luglio 1997, articolo 3 comma 13, l'installazione delle antenne paraboliche per ricezione sull'intero territorio comunale, per minimizzarne l'impatto visivo e ambientale.
2. Le disposizioni valgono per tutti gli immobili cittadini.
3. Per antenna parabolica si intende l'apparato tecnologico atto alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive e alla ricezione di servizi via satellite, compresa la loro distribuzione all'interno dei singoli edifici.
4. Sono escluse dal presente articolo le antenne paraboliche atte alla trasmissione di servizi via satellite, che dovranno essere regolamentate a parte.
5. Per l'installazione valgono le seguenti norme:
a) tutti i proprietari o possessori di immobili esistenti o di nuova costruzione, con qualsiasi destinazione d'uso, se intendono dotarsi di un impianto satellitare dovranno dotarsi di antenne collettive centralizzate;
b) la loro installazione non e' soggetta ad autorizzazione edilizia, se non implica opere di carattere edile ai fini dell'installazione;
c) in tutti gli immobili possono essere ammesse, per singole esigenze, anche antenne non collettive, in quanto il proprietario o il possessore di una unita' abitativa - in un condominio nel quale non si raggiunga la maggioranza prevista per l'installazione di una antenna collettiva - ha il diritto di poter ricevere il segnale satellitare;
d) particolari esigenze di puntamento dell'antenna parabolica possono consentire l'installazione individuale, anche alla presenza di una antenna collettiva condominiale;
e) le parabole devono presentare, in tutti i casi, una colorazione capace di mimetizzarsi con quella del manto di copertura, della facciata o dell'ambiente, a seconda del posizionamento, oppure essere in materiale trasparente;
f) i convertitori e i relativi supporti ed aste devono anch'essi avere una colorazione simile a quella dell'antenna di ricezione satellitare;
g) in tutti i casi e in tutti gli edifici le antenne - sia condominiali, che singole - andranno posizionate sul tetto degli edifici nel lato considerato "interno o verso cortile" dal Regolamento di Condominio;
h) qualora questa soluzione fosse tecnicamente impraticabile, l'antenna parabolica potra' essere posta eccezionalmente sul lato del tetto verso strada dell'edificio;
i) nel caso la soluzione ordinaria del punto g) e quella eccezionale del punto h) fossero tecnicamente irrealizzabili e fosse necessario posizionare l'antenna in altra parte del fabbricato, dovra' essere presentata domanda all'Ufficio comunale competente con allegata relazione - redatta da un installatore in possesso dei requisiti previsti dalla Legge 46/1990, lettera b, oppure da tecnico abilitato - che dimostri l'impossibilita' delle posizioni prescritte e opportuna documentazione fotografica;
l) le parabole dovranno avere come dimensione massima un diametro di cm. 150. Oltre tale dimensione si deve fare riferimento alle normative vigenti. Il supporto di appoggio (distanza tra piano di collocazione e bordo inferiore della parabola) non potra' essere maggiore di cm. 50;
m) le antenne paraboliche non devono sporgere dal perimetro del tetto stesso e non devono sporgere oltre il punto piu' alto del tetto (colmo) per piu' di cm. 100;
n) per i tetti piani l'altezza massima ammessa e' determinata dal supporto di appoggio (massimo cm. 50) e dalla parabola (massimo cm. 150);
o) per ogni condominio possono essere installate piu' antenne, di massima una per ogni posizione orbitale, a condizione che siano raggruppate tutte in un'unica zona della copertura;
p) la distribuzione alle singole unita' interne degli edifici dovra' avvenire attraverso canalizzazioni interne;
q) e' vietata - a meno di fondati motivi di interesse generale da parte di enti od organizzazioni pubbliche - l'installazione di antenne paraboliche in contrapposizione visiva ad edifici o zone di rilevante valore storico - artistico, in contrasto con l'armonia ambientale e paesaggistica e nelle aree soggette a vincoli di diversa natura (Legge 1089/1939, Legge 1497/1939, altre leggi di tutela). In questi casi la proprieta' dovra' ottenere il nulla-osta dagli Enti preposti;
r) le antenne devono essere installate nel rispetto delle norme previste dalla Legge 46 del 5 marzo 1990 (Norme per la sicurezza degli impianti).
6. Per le installazioni esistenti alla data dell'approvazione del presente articolo valgono le seguenti norme:
a) le antenne paraboliche installate prima dell'applicazione del presente articolo sulle facciate degli edifici dovranno essere rimosse entro 24 mesi dall'entrata in vigore del presente articolo e adeguate alle norme previste al punto 5, fatto salvo un periodo di moratoria fino al 31 dicembre 2004 in cui non verranno comunque comminate sanzioni amministrative;
b) i casi di installazioni esistenti che presentino problemi di forte compromissione ambientale, dovranno essere rimosse anche prima dei ventiquattro mesi, su ordinanza degli Uffici comunali competenti;
c) ai fini del presente articolo il proprietario o possessore di un impianto di ricezione di programmi satellitari o l'amministratore del condominio per le antenne collettive devono disporre, in caso di controllo, di una dichiarazione di installazione dell'antenna satellitare precedente all'approvazione del presente articolo;
d) la fattura dell'impresa che ha provveduto all'installazione o la dichiarazione di conformita' rilasciata ai sensi della legge sulla sicurezza degli impianti (Legge 5 marzo 1990, n. 46) costituisce comunque prova per l'installazione pregressa.
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
nik978 ha scritto:non usate google solo per le cose zozze.
es. torino (1 a caso..il primo risultato)
Articolo 13 bis - Installazione delle antenne paraboliche per ricezione sugli edifici
1. Il presente articolo intende disciplinare, attraverso la definizione dei criteri di collocazione degli impianti ed in ottemperanza alla Legge 249 del 31 luglio 1997, articolo 3 comma 13, l'installazione delle antenne paraboliche per ricezione sull'intero territorio comunale, per minimizzarne l'impatto visivo e ambientale.
2. Le disposizioni valgono per tutti gli immobili cittadini.
3. Per antenna parabolica si intende l'apparato tecnologico atto alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive e alla ricezione di servizi via satellite, compresa la loro distribuzione all'interno dei singoli edifici.
4. Sono escluse dal presente articolo le antenne paraboliche atte alla trasmissione di servizi via satellite, che dovranno essere regolamentate a parte.
5. Per l'installazione valgono le seguenti norme:
a) tutti i proprietari o possessori di immobili esistenti o di nuova costruzione, con qualsiasi destinazione d'uso, se intendono dotarsi di un impianto satellitare dovranno dotarsi di antenne collettive centralizzate;
b) la loro installazione non e' soggetta ad autorizzazione edilizia, se non implica opere di carattere edile ai fini dell'installazione;
c) in tutti gli immobili possono essere ammesse, per singole esigenze, anche antenne non collettive, in quanto il proprietario o il possessore di una unita' abitativa - in un condominio nel quale non si raggiunga la maggioranza prevista per l'installazione di una antenna collettiva - ha il diritto di poter ricevere il segnale satellitare;
d) particolari esigenze di puntamento dell'antenna parabolica possono consentire l'installazione individuale, anche alla presenza di una antenna collettiva condominiale;
e) le parabole devono presentare, in tutti i casi, una colorazione capace di mimetizzarsi con quella del manto di copertura, della facciata o dell'ambiente, a seconda del posizionamento, oppure essere in materiale trasparente;
f) i convertitori e i relativi supporti ed aste devono anch'essi avere una colorazione simile a quella dell'antenna di ricezione satellitare;
g) in tutti i casi e in tutti gli edifici le antenne - sia condominiali, che singole - andranno posizionate sul tetto degli edifici nel lato considerato "interno o verso cortile" dal Regolamento di Condominio;
h) qualora questa soluzione fosse tecnicamente impraticabile, l'antenna parabolica potra' essere posta eccezionalmente sul lato del tetto verso strada dell'edificio;
i) nel caso la soluzione ordinaria del punto g) e quella eccezionale del punto h) fossero tecnicamente irrealizzabili e fosse necessario posizionare l'antenna in altra parte del fabbricato, dovra' essere presentata domanda all'Ufficio comunale competente con allegata relazione - redatta da un installatore in possesso dei requisiti previsti dalla Legge 46/1990, lettera b, oppure da tecnico abilitato - che dimostri l'impossibilita' delle posizioni prescritte e opportuna documentazione fotografica;
l) le parabole dovranno avere come dimensione massima un diametro di cm. 150. Oltre tale dimensione si deve fare riferimento alle normative vigenti. Il supporto di appoggio (distanza tra piano di collocazione e bordo inferiore della parabola) non potra' essere maggiore di cm. 50;
m) le antenne paraboliche non devono sporgere dal perimetro del tetto stesso e non devono sporgere oltre il punto piu' alto del tetto (colmo) per piu' di cm. 100;
n) per i tetti piani l'altezza massima ammessa e' determinata dal supporto di appoggio (massimo cm. 50) e dalla parabola (massimo cm. 150);
o) per ogni condominio possono essere installate piu' antenne, di massima una per ogni posizione orbitale, a condizione che siano raggruppate tutte in un'unica zona della copertura;
p) la distribuzione alle singole unita' interne degli edifici dovra' avvenire attraverso canalizzazioni interne;
q) e' vietata - a meno di fondati motivi di interesse generale da parte di enti od organizzazioni pubbliche - l'installazione di antenne paraboliche in contrapposizione visiva ad edifici o zone di rilevante valore storico - artistico, in contrasto con l'armonia ambientale e paesaggistica e nelle aree soggette a vincoli di diversa natura (Legge 1089/1939, Legge 1497/1939, altre leggi di tutela). In questi casi la proprieta' dovra' ottenere il nulla-osta dagli Enti preposti;
r) le antenne devono essere installate nel rispetto delle norme previste dalla Legge 46 del 5 marzo 1990 (Norme per la sicurezza degli impianti).
6. Per le installazioni esistenti alla data dell'approvazione del presente articolo valgono le seguenti norme:
a) le antenne paraboliche installate prima dell'applicazione del presente articolo sulle facciate degli edifici dovranno essere rimosse entro 24 mesi dall'entrata in vigore del presente articolo e adeguate alle norme previste al punto 5, fatto salvo un periodo di moratoria fino al 31 dicembre 2004 in cui non verranno comunque comminate sanzioni amministrative;
b) i casi di installazioni esistenti che presentino problemi di forte compromissione ambientale, dovranno essere rimosse anche prima dei ventiquattro mesi, su ordinanza degli Uffici comunali competenti;
c) ai fini del presente articolo il proprietario o possessore di un impianto di ricezione di programmi satellitari o l'amministratore del condominio per le antenne collettive devono disporre, in caso di controllo, di una dichiarazione di installazione dell'antenna satellitare precedente all'approvazione del presente articolo;
d) la fattura dell'impresa che ha provveduto all'installazione o la dichiarazione di conformita' rilasciata ai sensi della legge sulla sicurezza degli impianti (Legge 5 marzo 1990, n. 46) costituisce comunque prova per l'installazione pregressa.
Tradotto?
Al punto 5-c dice che si possono installare dove si vuole, ma poi dice che devono stare sul tetto. Ora in caso di impianto pre-esistente sul tetto che voglio spostare sul balcone come siamo messi?
Mistero.
"Nel torbido si pesca meglio" Il Direttorino
"La cattiveria dei buoni è pericolosissima" G. Andreotti
Il re del porno
"Così sfido Sky"
Marco Crispino, il titolare di Conto tv, ha fatto bloccare dal tribunale di Milano i diritti satellitari della Serie A per la prossima stagione. "E se non fossi solo?"
Marco Crispino, il re del porno: com'è possibile che Conto Tv, che fattura quasi 6 milioni di euro all'anno, voglia i diritti del calcio? Bloccando addirittura il contratto di Sky...
"Io non so quanto fattura Sky, e nemmeno mi interessa. Io dico solo che c'è stata una sentenza del presidente della corte d'appello di Milano, presidente Tarantola, che ha bloccato i contratti di Sky. La Lega Calcio farà ricorso? Nessun problema per quanto ci riguarda. Ma, attenzione: è meglio non dimenticare una cosa. Conto Tv potrebbe avere un finanziatore, magari una banca d'affari: e quindi potrebbe competere anche con Sky. Perchè, tecnicamente, abbiamo le stesse potenzialità : noi siamo anche compatibili con Tv Sat...".
Scusi, ma lei spera davvero di poter prendere i diritti pay del calcio?
"Lasci perdere discorsi su speranze o certezze. Io non svelo i miei piani, non sono tenuto a dire se ho trattative con eventuali finanziatori, o a che punto stanno".
Tempo fa si parlava di un colosso come la Espn che poteva essere interessata al campionato italiano: è un suo alleato?
"Non parlo. Non è detto che Conto Tv debba partecipare da sola. Alla Lega Calcio dico questo: più pacchetti ci sono, più incassa una cifra maggiore. Fossi al loro posto, sarei felice di come stanno andando le cose...".
Loro non lo sono per niente: difatti hanno fatto ricorso.
"Ok, nessun problema. Della materia si sta interessando, come noto, anche l'Antitrust: entro maggio 2010 farà conoscere il suo parere. E a Sky sa cosa dico?"
No, cosa dice?
"Che se faranno l'offerta più alta vinceranno loro..."
Lei sa che Berlusconi, con Mediaset, è in rotta con Sky: e se ci fosse lui dietro a questa manovra?
"Si vede che non mi conoscono, non conoscono Marco Crispino: dietro di me non c'è Berlusconi. E poi, scusi, tutti dicono che il Presidente del Consiglio non sia in grande sintonia con il tribunale di Milano".
Quando si risolverà questa storia?
"Boh, non lo so. So solo che la sfida continua e non è finita qui".
Lei trasmette soprattutto porno e anche un po' di calcio (Coppa Italia e partite internazionali): cosa rende di più?
"I diritti del porno costano poco e rendono solo se hai la piattaforma. Cosa che io ho. Mille ci provano col porno, non tutti ci guadagnano. Io sono partito da zero, senza finanziatori. I diritti del calcio costano tanto. Ma, come le ho già detto, potrei non essere solo a correre..."
"Tra me e Fazio c'è una differenza fondamentale: io e la mia generazione siamo diventati di sinistra perchè avevamo i professori di destra. Lui è diventato di sinistra perchè aveva professori di sinistra" - Antonio Ricci
"La sola cosa che fa andare avanti il mondo è il denaro. I soldi sono la ragione di tutto. A volte mi accusano di essere cinico. Certo che lo sono. Il mondo è forse meno cinico con me o con chiunque altro?" - Frank Zappa
« Non si puó governare la Chiesa con le Ave Maria » Paul Marcinkus
In ogni caso, sino alla definitiva transizione al digitale dei canali analogici non sarà possibile, a causa di mancanza di banda, trasmettere in alta definizione (che tra l'altro non sarebbe gestibile dagli attuali decoder).
Cioè, se non ho capito male, alla fine della transizione tutti i decoder attuali non saranno più boni? Bella inculata..roba da gonzo...
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
Paperinik ha scritto:
Cioè, se non ho capito male, alla fine della transizione tutti i decoder attuali non saranno più boni? Bella inculata..roba da gonzo...
visto che siamo in itaGlia non mi stupirei se succedesse una cosa simile
comunque sul digitale terrestre c'è una confusione pazzesca a discapito di tutte quelle persone che vuoi per età vuoi per poca conoscenza della materia stanno prendendo delle inculate pazzesche, ma siamo in itaGlia e c'è poco da stupirsi
Confucio: Prima di intraprendere il viaggio della vendetta scavate due tombe
Paperinik ha scritto:
Cioè, se non ho capito male, alla fine della transizione tutti i decoder attuali non saranno più boni? Bella inculata..roba da gonzo...
avevo già letto di questo e - se non ho capito male - l'attuale standard del DVB-T è della medesima qualità della tv analogica, mentre il vero passo in avanti si farà col DVB-T2, cioè lo standard del digitale per l'HD, che era già noto da tempo, ma non si capisce il motivo per il quale si siano venduti finora decoder che supportano il vecchio standard... la puzza di fregatura l'avevo annusata da tempo, ragion per cui da qualche mese ho fatto installare la parabola e via....
Nel marzo 2006 il gruppo DVB ha deciso di studiare delle nuove opzioni per uno standard DVB-T migliorato, tanto che nel giugno del 2006 è stato creato il gruppo di studio TM-T2 (Technical Module on Next Generation DVB-T, modulo tecnico sul DVB-T di prossima generazione) all'interno del gruppo DVB, al fine di sviluppare uno schema di modulazione avanzato che avrebbe potuto essere adottato da uno standard televisivo digitale terrestre di seconda generazione, da chiamarsi DVB-T2.[1]
In base ai requisiti commerciali e tecnologici proposti nell'aprile del 2007[2], la prima fase del DVB-T2 sarà destinata a fornire la miglior ricezione possibile a ricevitori stazionari (fissi) e portatili (cioè unità trasportabili, ma non completamente mobili) usando gli apparati d'antenna attuali, mentre una seconda e terza fase studieranno metodi per raggiungere bit rate più alte (con nuovi tipi d'antenna) e il problema dei ricevitori mobili. Il nuovo sistema sarebbe in grado di fornire un aumento minimo del 30% in termini di bit rate utile, a pari condizioni di canale trasmissivo usato per il DVB-T. Le tecnologie utilizzate saranno, a grandi linee, le seguenti:
* Codici a correzione d'errore di tipo LDPC/BCH, in accordo con quanto già avviene nello standard satellitare DVB-S2
* Opzione di utilizzo di sistemi MIMO o a diversità d'antenna
* Metodiche per ridurre la potenza di picco irradiata all'antenna trasmittente
* Più di 8000 portanti: 16.000 e 32.000 portanti permetteranno di minimizzare l'overhead di prefisso ciclico su reti a frequenza singola (nei documenti citati si prospetta un incremento del 50% in termini di bit rate)
* Stima del canale migliorata e utilizzo di un numero inferiore di portanti pilota
* Aumento del 30% nella distanza tra ripetitori di reti a frequenza singola
* Codifica e modulazioni variabili
* Multiplazione flessibile che permetterà più transport stream in contemporanea e un incapsulamento dei pacchetti di protocollo IP
* I nuovi ricevitori DVB-T2 dovrebbero essere in grado di ricevere segnali DVB-T, ma la cosa opposta non è possibile a causa delle grandi differenze a livello hardware
"Tra me e Fazio c'è una differenza fondamentale: io e la mia generazione siamo diventati di sinistra perchè avevamo i professori di destra. Lui è diventato di sinistra perchè aveva professori di sinistra" - Antonio Ricci
"La sola cosa che fa andare avanti il mondo è il denaro. I soldi sono la ragione di tutto. A volte mi accusano di essere cinico. Certo che lo sono. Il mondo è forse meno cinico con me o con chiunque altro?" - Frank Zappa
« Non si puó governare la Chiesa con le Ave Maria » Paul Marcinkus