MiniMe ha scritto:Blif ha scritto:MiniMe ha scritto:in tutto questo nessuno mi ha consigliato per il nuovo lavoro, sostituito da una torta di scarola, rustica, che solitamente mangio con il prosciutto tagliato alla carrettiera ed il formaggio...ma non è questo il punto...
Ai miei tempi, ci si laureava prima di andare a lavorare...ma io non faccio testo.

eh lo so ma mi mancano 3 esami (1 progetto, l'orale di ricerca operativa e l'esame bestia nera) non ho lezioni, gli appelli sono:
1. il progetto quando mi pare, a discrezione mia.
2. il 10 gennaio
3. il 22 dicembre
Il che implica che devo per forza pagare le tasse poichè non posso laurearmi a marzo e devo laurearmi a luglio. A questo punto visto che laurearsi a luglio o ad ottobre o a dicembre 2010 non comporta alcuna tassa aggiuntiva, 6 mesi di lavoro a progetto me li sparo.
Il dubbio ora è: non ci capisco un cazzo di INPS e gestione separata. Devo mandare una raccomandata e fin qui ci siamo.
Poi devo presentare la dichiarazione delle detrazioni di imposta ma non so che cosa detrarre.
Qua mi hanno dato un modulo con detrazione per:
*
lavoro dipendente e assimilato (?)
* coniuge a carico (no)
* figli ed altri familiari a carico (no)
In caso di rapporti inferiori all'anno chiede:
* di calcolare ed attribuire l'importo minimo di detrazione spettante, pari a 1380€ per rapporti di lavoro a tempo determinato. [S/N]
la prima voce e l'ultima mi fanno dubitare, devo confermarle o no?
Inoltre, su un compenso di 50 euro lordi giornalieri quant'è la percentuale dei contributi che il mio datore verserà? E quindi quale sarà il netto? La segretaria mi ha parlato di un 17% circa. Io ho visto che può arrivare ad un massimo di 25%, ma non credo sia il mio caso.
L'aziendina è piccola ed io sono un collaboratore per 6 mesi.
E ancora, se il mio datore versa i contributi, significa che li versa in toto o ci sono altre pugnette burocratiche che mi tocca fare per conto mio?
Già la gestione separata mi ha incasinato l'anima.
Bah..
Dunque, non ti fidare solo di quel che dico perché la mia esperienza è vecchia di qualche anno, e riguarda i vecchi Co.Co.Co.
Ai tempi, si compilava un modulo di una paginetta e si portava all'INPS per iscriversi alla gestione separata.
Ce ne voleva uno per ogni diverso datore di lavoro.
I contributi erano il 13%, di cui un terzo a carico del lavoratore e due terzi a carico dell'azienda.
Ora penso che siano il 25% (se capisco bene, il 17% che dici vale solo se sei pensionato o iscritto a casse autonome tipo ordine degli ingegneri, e quindi hai altre forme pensionistiche in parallelo).
Bisogna anche capire se la cifra che ti offrono è lorda nel senso che contiene le tasse e il tuo terzo di contributi (e poi loro versano il resto a parte) o lorda nel senso che contiene le tasse e i contributi interi (a volte le aziende giocano su questa ambiguità).
La voce "lavoro dipendente o assimilato" dovrebbe essere la tua (ma questa è la cosa su cui sono meno sicuro).
Per quanto riguarda la detrazione, in pratica si tratta di far sapere al datore di lavoro quanto deve trattenerti per le tasse.
Se non gli dici nulla, ti trattiene l'aliquota completa, e quindi a maggio-giugno dell'anno prossimo, facendo i conti, finirai sicuramente in credito d'imposta (perché non ti avranno contato le detrazioni standard), e dovrai chiedere i soldi indietro (oppure tenerti un credito per l'anno ancora dopo).
Se invece gli dici di contare le detrazioni, ti trattengono meno soldi e quindi lo stipendio aumenta. Conviene comunque che a maggio-giugno tu ti rifaccia i conti, perché magari hai altre detrazioni o deduzioni da far valere (minimo minimo, 50 euro di contributi alla sanità se paghi l'assicurazione dell'automobile).
Considera che se nell'arco della tua vita non raggiungi almeno 5 anni di contributi alla gestione separata, quei contributi lì te li portano via
(a meno che nel frattempo sia cambiata la normativa, ma non credo), perché non sono cumulabili con altre gestioni (cioè non si uniscono a quelli del lavoro a tempo indeterminato).
Conserva anche bene la documentazione perché può capitare che dopo qualche anno l'INPS ti chieda per favore di confermare l'elenco dei versamenti fatti a nome tuo, e che il loro elenco sia fortemente lacunoso (a me risultavano 2-3 anni di contributi, mentre ne ho 4-5).
E soprattutto ricorda che
in fondo, poi, mio padre avea ragione, a dir che la pensione è una cosa importante. (cit.)