[O.T.] SerieTv: Dr House..Lost..ecc..che vi piace?

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ariva ariva
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#1051 Messaggio da ariva ariva »

Despe1 ha scritto:
ariva ariva ha scritto:Lie to Me è una serie carina. ho visto i primi 8 episodi. i personaggi sono tagliati con l'accetta ed è un freddina, ma vedibile.
A me è molto piaciuta. Personaggi come dici tu un po' monolitici, eccessivamente caratterizzati, ma il punto di forza della serie secondo me è l'assenza di ripetitività  delle situazioni che invece penalizza House, sempre incentrato sul tema di una diagnosi medica difficile.
Serial killer, terroristi, incidenti... di tutto insomma
vero, calcola peró che stiamo ancora alla prima serie. non so quanto puó durare senza annoiare con il frasario "hai guardato a sinistra, hai mentito" o "ti sei grattato il naso, ció indica che nel 72 hai avuto una storia con una tua collega che è finita perchè era allergica al coniglio in porchetta".
peró è istruttiva.
a sproposito, non so se l'hai visto in lingua originale, io lo feci (anche perchè doppiato da cani) .......Tim Roth.......mi è cascato un mito.
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Parakarro
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#1052 Messaggio da Parakarro »

alex1jd1 ha scritto:
XCLARAX ha scritto:martedì è finalmente finito 'harper's island'
ci avrei scommesso sul finale...
visto anch'io, presumo che non ci sarà  una seconda serie...

certo che alla Rai fanno i palinsesti a cazzo:
come non quotare...

quei coglioni hanno in casa una delle migliori serie pseudo comiche ammmericane e la sputtanano con palinsesti arrangiati e senza seguire il corso cronologico... un pó come successe su LA7 con Sex and the city...

il nome della serie incriminata?! ovvio: Due uomini e mezzo!!!

sicuramente peggiorata con gli anni ma ESAGERATA nelle prime puntate con alcune fighe mistiche... e una piccina tettuta che me la sognavo la notte!!!

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Despe1
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#1053 Messaggio da Despe1 »

ariva ariva ha scritto:
Despe1 ha scritto:
ariva ariva ha scritto:Lie to Me è una serie carina. ho visto i primi 8 episodi. i personaggi sono tagliati con l'accetta ed è un freddina, ma vedibile.
A me è molto piaciuta. Personaggi come dici tu un po' monolitici, eccessivamente caratterizzati, ma il punto di forza della serie secondo me è l'assenza di ripetitività  delle situazioni che invece penalizza House, sempre incentrato sul tema di una diagnosi medica difficile.
Serial killer, terroristi, incidenti... di tutto insomma
vero, calcola peró che stiamo ancora alla prima serie. non so quanto puó durare senza annoiare con il frasario "hai guardato a sinistra, hai mentito" o "ti sei grattato il naso, ció indica che nel 72 hai avuto una storia con una tua collega che è finita perchè era allergica al coniglio in porchetta".
peró è istruttiva.
a sproposito, non so se l'hai visto in lingua originale, io lo feci (anche perchè doppiato da cani) .......Tim Roth.......mi è cascato un mito.
In che senso ti è cascato un mito?
Io lo guardo in inglese sottotitolato sempre in inglese (non sottotitolato in inglese purtroppo mi perderei troppa roba), lo preferisco al doppiato e il fatto di dovere "anticipare" leggendo il sottotitolo non mi rovina il piacere di seguirlo.

Comunque alla fine sono più le similitudini con House che non le differenze, riconosco. Non solo il protagonista è un maschio di mezza età  lunatico e genialoide, ma anche c'è una struttura narrativa basata in buona parte sulla tensione erotica tra i protagonisti. E' una bella lotta tra la Cuddy e Foster, come pure tra le "seconde linee" Torres e Cameron.

Quindi la vera domanda è: lo spettatore preferirebbe un bel triangolo con l'accoppiata Cuddy/Cameron o con il duo Foster/Torres? Io - confesso - ho un debole per Torres e l'idea che un giorno mi possa fulminare con i suoi occhioni di brace dicendo "sei un bastardo, mi stai mentendo" mette in secondo piano pure una spagnola della Cuddy
:P
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Il Conte
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#1054 Messaggio da Il Conte »

[b:c1e5425b1c]MOSTRO DI FIRENZE/ Questa sera la serie tv su Fox Crime e Youtube[/b:c1e5425b1c]

[i:c1e5425b1c]MOSTRO DI FIRENZE: Un processo durato trent'anni, avvolto ancora nel mistero nonostante le condanne e le morti. Il serial killer che tra il 1968 e il 1985 uccise otto giovani coppie sarà al centro della serie tv in sei puntate targata FoxCrime. Eliminate le parti più crude e gratuite la trama si muove nella verità delle carte processuali, senza interpretazioni.
«Scrivere il "Mostro di Firenze" è stato molto difficile - dicono gli sceneggiatori Daniele Cesarano, Barbara Petronio e Leonardo Valenti - la nostra scelta narrativa è stata quella di non rispondere alle tante domande ancora aperte sulla vicenda, ma di mettere in ordine un'inchiesta complessa e ingarbugliata, narrando i fatti desunti dagli atti investigativi e processuali. La nostra volontà è stata quella di trattare questa vicenda con rispetto e serietà ».
Massimo Sarchielli sarà Pacciani, Nicole Grimaudo è il magistrato Silvia Della Monaca, Giorgio Colangeli il commissario Michele Giuttari, Bebo Storti il procuratore Pierluigi Vigna, Marco Giallini il capo della squadra anti mostro Renzo Perugini.
Questa sera il debutto on line su www.youtube.com/foxtv (dove rimarrà visibile per due settimane) al termine della messa in onda televisiva su FoxCrime (canale 114 di Sky)[/i:c1e5425b1c]
Che mondo sarebbe senza Speranzini?!

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#1055 Messaggio da mr. brownstone »

nella fiction vi parleranno di sette, compagni di merende e cose varie....... baggianate

la realtà  è che il mostro era un serial killer mai stato beccato
"la realtà è una stampella per la gente che non regge le droghe"

sercor
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#1056 Messaggio da sercor »

Scusate l' errore...con i tempi che corrono sono sempre.... di corsa !!!

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#1057 Messaggio da Indecobis »

qualcuno di voi guarda cougar town con Courteney Cox?

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ariva ariva
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#1058 Messaggio da ariva ariva »

Despe1 ha scritto:
ariva ariva ha scritto:
Despe1 ha scritto:
ariva ariva ha scritto:Lie to Me è una serie carina. ho visto i primi 8 episodi. i personaggi sono tagliati con l'accetta ed è un freddina, ma vedibile.
A me è molto piaciuta. Personaggi come dici tu un po' monolitici, eccessivamente caratterizzati, ma il punto di forza della serie secondo me è l'assenza di ripetitività  delle situazioni che invece penalizza House, sempre incentrato sul tema di una diagnosi medica difficile.
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vero, calcola peró che stiamo ancora alla prima serie. non so quanto puó durare senza annoiare con il frasario "hai guardato a sinistra, hai mentito" o "ti sei grattato il naso, ció indica che nel 72 hai avuto una storia con una tua collega che è finita perchè era allergica al coniglio in porchetta".
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non mi è piaciuta la voce, tono, timbro...pensavo meglio e diverso.
io ho cominciato a vedere con i sottotitoli le serie che non potevo aspettare, anche se poi mi sono reso conto che per molti versi è meglio (vuoi mettere you're an ass con l'equivalente italiano "sei un idiota"? nah
:lol: )
Ps io scelgo Cuddy e 13, la Cameron ha troppo la faccia da brava ragazza
Lamento di coniglio:
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GaiusBaltar
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#1059 Messaggio da GaiusBaltar »

Indecobis ha scritto:qualcuno di voi guarda cougar town con Courteney Cox?
No ma ora che me lo dici potrei pure seguirlo, sempre meritevole come milf!
"Nel torbido si pesca meglio" Il Direttorino

"La cattiveria dei buoni è pericolosissima" G. Andreotti

http://www.youtube.com/watch?v=KLaTmro5MfE

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GaiusBaltar
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#1060 Messaggio da GaiusBaltar »

Visto le prime due puntate de ''Il Mostro di Firenze'' su Sky: mazza che delusione. Dopo la bellissima sorpresa di Romanzo Criminale un salto carpiato indietro. A discapito va detto che le ricostruzioni ambientali e storiche sono fatte molto bene, comparto musicale importante, automezzi ed abiti in puro stile anni '80, ma il voler utilizzare attori già  noti al grande pubblico, al contrario del Romanzo Criminale,è stata una cantonata. Vedermi Bebo Storti che fa il magistrato e l'altro attoruncolo di origini siciliane fare il duro fa pisciare dal ridere, la madre di una delle vittime fa sentire tutto il suo essere tedesca nel recitare, fredda come un pezzo di ghiaccio. Fantastichini ci mette del suo per raddrizzare la baracca ma è poca cosa. Totalmente risibile la donna-manager che segue le indagini all'inizio, oltre al fatto che non si capisce bene quando parla...., risibile anche il voler far credere una certa professionalità  alla CSI degli anni '80, le squadre della scientifica sul luogo del delitto con le loro tutine bianche, le indagini furono tutt'altro che accurate all'inizio, e mi sa pure dopo.......
Continueró a guardarlo ma per farmi due risate, pensa molto ma molto meglio, peccato soggetto sprecato.
"Nel torbido si pesca meglio" Il Direttorino

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Pim
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Re: [O.T.] SerieTv: Dr House..Lost..ecc..che vi piace?

#1061 Messaggio da Pim »

aveva ragione bubamp , in grey's anatomy
forse ivi non è morta

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Re: [O.T.] SerieTv: Dr House..Lost..ecc..che vi piace?

#1062 Messaggio da Defender »

Immagine

fa parte del cast di Flash Foward

:059

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Re: [O.T.] SerieTv: Dr House..Lost..ecc..che vi piace?

#1063 Messaggio da sandocan19 »

domani inizia la serie su Moana interpretata da quella gran mega gnocca di Violante Placido...

ci darò + di un'occhiata..... ;-)

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Paperinik
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Re: [O.T.] SerieTv: Dr House..Lost..ecc..che vi piace?

#1064 Messaggio da Paperinik »

Allora, è tanto che manco da questo topic, ma ultimamente sono interessato a qualche serial che purtroppo non riesco mai a seguire nella linearità degli episodi.
Questa è una mia breve lista di ciò che mi interessa:
Prison Break (visto tutto)
House (fino alla seconda stagione circa)
The Mentalist / Life (visti i primi episodi)

Segnalo anche "Aliens in America", leggerina ma godibile...
http://it.wikipedia.org/wiki/Aliens_in_America

Ma nessuno segue Chuck?
http://it.wikipedia.org/wiki/Chuck_(serie_televisiva)
La domenica sera su Steel ci sono le ultime puntate della seconda stagione...vorrei proprio lavorarci al Buy More...:DDD

Anche questa che sembra interessante...
http://it.wikipedia.org/wiki/The_Nine_( ... elevisivo)
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.

06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI

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Il Fede
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Re: [O.T.] SerieTv: Dr House..Lost..ecc..che vi piace?

#1065 Messaggio da Il Fede »

sandocan19 ha scritto:domani inizia la serie su Moana interpretata da quella gran mega gnocca di Violante Placido...

ci darò + di un'occhiata..... ;-)
Anch'io credo di guardarla.

Questa è una delle critiche. Non se ne parla benissimo.

È una battuta d’arresto nell’avanguardistica produzione di Sky quella della fiction Moana. Ci duole dirlo, dopo tante aspettative, ma la miniserie in due puntate diretta da Alfredo Peyretti e con Violante Placido nel ruolo della celebre diva del porno è al di sotto degli standard qualitativi cui ci avevano abituati l’eccelso Romanzo criminale di Sollima, la cronaca nera del recente Il mostro di Firenze o della serie Donne assassine, firmata da Alex Infascelli, Francesco Patierno ed Herbert Simone Paragnani (girati però per Fox Crime), ma anche prodotti meno riusciti come Quo Vadis Baby ? e Nel nome del male che, pur presentando delle falle nell’impianto drammaturgico – poco avvincente il primo una volta privato della storia personale che muoveva la detective nel film, e moralmente ambiguo il secondo nel far combaciare l’eutanasia di malati terminali con gli assassinii perpetrati da una setta satanica – dimostravano, se non altro, una ricerca sul piano stilistico.

La Moana di Peyretti vorrebbe essere, come ha dichiarato l’autore, un’opera rock ‘n roll, finendo invece col risultare piuttosto lenta.
Eppure non parte male, con un montaggio parallelo che avvicina la donna perduta alla ragazzina inconsapevolmente provocante, che esprime un eros del tutto naturale, represso da una cultura bigotta.
È un incipit forte, visivamente brillante, la cui potenza va pian piano perdendosi nel prosieguo della vicenda, quando le suggestioni concettuali cessano di essere risolte nell’immagine per abbandonarsi alla placida successione di blocchi narrativi tipica del biopic più tradizionale.
Solo più avanti Peyretti ci regala un’altra intuizione, forse l’immagine più pregnante del suo lavoro : quella di una Moana che sul set non guarda i suoi partner, provando un piacere non sessuale ma voyeuristico specchiandosi nella lente dell’obiettivo, e rivendicando così, con uno sguardo carico di malizia e allo stesso tempo di stupore infantile, la sua fisicità prorompente, il narcisismo scaturito dal piacere del suo stesso riflesso. Ma sono soltanto brevi flash, che lasciano con l’amarezza di trovarsi di fronte a un prodotto monco, che avrebbe potuto avere ben altro peso nella storia della fiction italiana.

Gli anni Ottanta di Moana avrebbero davvero potuto essere il tassello finale per una storia nera, violenta e torbida del nostro paese, avviata già con Romanzo Criminale e proseguita con Il mostro di Firenze.
L’attualità del soggetto non è neanche da ribadire : il legame tra sesso mercificato e potere è sotto i riflettori oggi come al tempo. E allora perché questo enorme potenziale è andato sprecato così, in una sorta di soap-opera poco erotica e, soprattutto, decisamente poco rivoluzionaria ?
Moana appare una fiction statica, costruita su brevi quadretti che ripercorrono l’iniziazione della giovane ligure nella tentacolare città del cinema, con tanto di provini imbarazzanti e i suoi primi, timidi, passi nel mondo del cinema hard ; l’incontro col pigmalione Riccardo Schicchi, interpretato dal lanciatissimo Fausto Paravidino : figura a dir poco emblematica del decennio, risolta però come simpatica macchietta, folletto maligno diviso tra gli strozzini di periferia e i tribunali dove sconta il suo progetto ’artistico’.
E, ancora, la successiva consacrazione a diva del porno con gelosie e invidie da parte della collega Ilona Staller in arte Cicciolina (una convincente Giorgia Wurth) ; e infine il suo desiderio di ribellione, che la porta ad allontanarsi dalla ‘factory’ schicchiana per andare incontro al mondo della televisione, che prima le volta le spalle e poi la consacrerà, e della politica, entrando nella camera da letto di Bettino Craxi e, in seguito, nelle tribune elettorali con l’esperienza fallimentare del Partito dell’Amore.

Eppure questa ascesa, questa parabola esistenziale così incredibile, stranger than fiction è il caso di dire, viene più detta, raccontata – tramite dialoghi esplicativi oltre il limite del didascalico (“stiamo facendo una rivoluzione dei costumi sessuali”, ripete sempre Schicchi/Paravidino) – che non suggerita attraverso un più originale lavoro sull’immagine e sul montaggio.
L’attenuante sta forse in una lavorazione travagliata, che ha visto l’allontanamento dal set di Cristiano Bortone, ideatore del progetto (che resta nei credits come autore del soggetto e supervisore artistico) e l’entrata in corsa di Peyretti, cui è stato sostanzialmente chiesto di dare ritmo a una vicenda pensata in chiave del tutto intimista, persino con l’ausilio di immagini di repertorio. E le canzoni punk scelte dal regista non bastano a smuovere le acque e a rendere visionario un prodotto concepito con tutt’altre finalitè
Moana resta così nel guado, perde l’ottica privata e sensibile immaginata da Bortone, senza però acquisire le necessarie accelerazioni per essere tramutata in un’opera tutta sesso, droga e rock ‘n roll. La seconda in realtà manca del tutto – e perdonateci se ci sembra improbabile in un contesto come l’industria del porno degli anni Ottanta per giunta – il rock si limita a far da sottofondo a qualche scena più ritmata, mentre il sesso, che dovrebbe essere il perno di una simile operazione, è ridotto al minimo indispensabile, e sui set pornografici si lavora tenendo addosso il body di pizzo ( !).
Senza reclamare una fiction porno sul tema, ci basta andare con la memoria al magnifico affresco del Boogie Nights di P.T. Anderson, che senza falsi pudori e reticenze cantò l’industria dell’hard americano degli anni Settanta, raccontandone splendori e miserie, la rivoluzione contro il puritanesimo ma anche il rapido declino morale fatto di droga e vite distrutte.
Moana avrebbe potuto essere questo o anche, al contrario, un inno alla sessualità più sfrontata, moralmente superiore alla mercificazione del corpo femminile oggi in atto. Come a dire che le casalinghe che venti anni fa speronavano la partecipazione della scandalosa pornodiva ai programmi della Rai oggi spingono le figlie sui banconi delle tv nazionali, a sculettare seminude.

Per queste importanti carenze la fiction di Peyretti segna un passo indietro nella produzione seriale di Sky (Moana è prodotta da Polivideo ma in base alle prerogative del network televisivo).
È un duro colpo mancare un bersaglio tanto ghiotto, annegando in una ‘mezza misura’ un materiale così incandescente ; e affidando un personaggio ricco di sfaccettature come quello della Pozzi, sfuggente, rimasto nell’immaginario collettivo proprio per l’estrema eleganza che la rendeva una donna di classe anche in contesti turpi, a un’attrice che pur mostrando grande volontà non riesce a convincere.
Nella donna interpretata da Violante Placido non c’è traccia del grande autocontrollo, dell’estrema consapevolezza che si evinceva negli sguardi di Moana Pozzi. La sua è piuttosto una sorta di Marilyn, bambolina bionda dall’aria svagata, eternamente preda dei lupi cattivi, incline a momenti di malinconia, vittima di una fisicità esagerata (e che alla pur bella Violante manca).
E l’indimenticata Moana Pozzi continua a rimanere un affascinante e vagamente torbido mistero italiano.


http://www.close-up.it/spip.php?article5537
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).

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