Sì, corro il rischio di sottovalutare questo tipo di sensibilità , che peró, converrai con me, non è tra le regole di buon senso che impera nell'opinione pubblica delle regioni del nord. Da qui viene la mia speranza che col tempo si possa avere una buona divulgazione "scientifica" su queste tematiche affinchè si esca dallo stereotipo "italoamericani che inguacchiano l'america" e si abbia un quadro realistico delle dinamiche che caratterizzano la malavita (un quadro che non ammorbidisca per niente le responsabilità del meridione e di ogni strato sociale della società meridionale mi auguro).CanellaBruneri ha scritto:Tu, Anton , tendi a sottovalutare la sensibilità di molti nei confronti della criminalità organizzata, soprattutto in certe fasce di età , ed in chi ha il naso per osservare le infiltrazioni. Non esistono più dal 1992 regioni intonseAntonchik ha scritto:Verissimo, ha avuto il merito di far capire il fenomeno camorra ai non indigeni, senza sottovalutare il peso che la malavita organizzata ha in regioni che sono dipinte come immacolate e civili, ma un campano che legge Gomorra ci trova ben poche novità .norrin2007 ha scritto:simone di meo, giornalista free-lance napoletano, ha intentato una causa per plagio nei confronti di saviano, accusandolo di aver riportato e/o rielaborato suo materiale.Tasman ha scritto: Restiamo nel'amletico dubbio.. a stó punto spiegaci tu chi e Saviano.
Qui non stiamo parlando di miti... quindi?
la causa accerterà chi ha ragione e chi ha torto, ma sta di fatto che, dopo varie diffide, a partire dall'undicesima edizione il libro di saviano ha cominciato a riportare la "fonte di meo".
ora, a parte che a me la categoria dei "furbi" mi è stata sempre sui coglioni, saviano ha certamente il merito di aver illustrato il fenomeno camorra oltre i confini campani, ma io trovo insopportabile la sua espressione da "guru ispirato".
tutto sommato, non ha scoperto niente. purtroppo.
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Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
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Posso espormi e garantire (io sono Emiliano) che il problema è fortemente diffuso e sentito, purtroppo fin quasi al vecchio razzismo.Antonchik ha scritto:Sì, corro il rischio di sottovalutare questo tipo di sensibilità , che peró, converrai con me, non è tra le regole di buon senso che impera nell'opinione pubblica delle regioni del nord. Da qui viene la mia speranza che col tempo si possa avere una buona divulgazione "scientifica" su queste tematiche affinchè si esca dallo stereotipo "italoamericani che inguacchiano l'america" e si abbia un quadro realistico delle dinamiche che caratterizzano la malavita (un quadro che non ammorbidisca per niente le responsabilità del meridione e di ogni strato sociale della società meridionale mi auguro).CanellaBruneri ha scritto:Tu, Anton , tendi a sottovalutare la sensibilità di molti nei confronti della criminalità organizzata, soprattutto in certe fasce di età , ed in chi ha il naso per osservare le infiltrazioni. Non esistono più dal 1992 regioni intonseAntonchik ha scritto:Verissimo, ha avuto il merito di far capire il fenomeno camorra ai non indigeni, senza sottovalutare il peso che la malavita organizzata ha in regioni che sono dipinte come immacolate e civili, ma un campano che legge Gomorra ci trova ben poche novità .norrin2007 ha scritto: simone di meo, giornalista free-lance napoletano, ha intentato una causa per plagio nei confronti di saviano, accusandolo di aver riportato e/o rielaborato suo materiale.
la causa accerterà chi ha ragione e chi ha torto, ma sta di fatto che, dopo varie diffide, a partire dall'undicesima edizione il libro di saviano ha cominciato a riportare la "fonte di meo".
ora, a parte che a me la categoria dei "furbi" mi è stata sempre sui coglioni, saviano ha certamente il merito di aver illustrato il fenomeno camorra oltre i confini campani, ma io trovo insopportabile la sua espressione da "guru ispirato".
tutto sommato, non ha scoperto niente. purtroppo.
E' roba di due anni fa: un Calabrese con valigia piena di soldi che si propose di rilevare una microimpresa edilizia di un mio carissimo amico pugliese che lavora qui da una vita: il mio amico, non scemo, mi chiese di partecipare ad un incontro. Una esperienza dura, con lieto fine
"This machine kills fascists" scritto su tutte le chitarre di Woody Guthrie
Ehi, campione, che cosa è il pugilato?..." la boxe...uhm....la boxe è quella cosa che tutti gli sport cercano di imitare" (S. Liston)
"Gli fuma gli fuma, va come gli fuma l'angelomario va, gli fuma , gli fuma, altroche'" (cit. ziggy7)
"Ho un'età elegante" (cit. Lilith, Miss Spring)
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nessuno credo possa avrene dubbi, canella. le dimensioni del fenomeno sono quelle che sono...
infatti la mia obiezione era solo riferita alla (fuori luogo, per quanto detto sopra...) eccessiva "mitizzazione intellettuale" di saviano.
infatti la mia obiezione era solo riferita alla (fuori luogo, per quanto detto sopra...) eccessiva "mitizzazione intellettuale" di saviano.
"Nessun uomo è mai tanto grande come quando è in ginocchio davanti a Dio." (B. Pascal)
"Vi è una sola cosa peggiore dell'ingiustizia: la giustizia senza la spada in mano. Quando il diritto non è la forza è male." (O. Wilde)
"io so' 'n gueriero che sta riposanno dopo che ha rivortato mezzo monno. ma ormai c'ho er doppio petto e la cravatta, 'ndo voi che vada..." (F. Califano)
"sta diventando morale tutto ciò che ci conviene. praticamente, un affare." G. Gaber
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"sta diventando morale tutto ciò che ci conviene. praticamente, un affare." G. Gaber
con la sottolineatura che
camorrista = vigliacco ...
mi sa xó che ha fatto una grande cosa ...
bisogna smettere di mitizzare le merde...
chi usa la forza bruta per piegare l'avversario ...
deve essere sempre combattuto ...
e condotto in un territorio per lui poco congeniale ...
bisognerebbe -ricordando una metafora cara a roberto -
rispondere a proiettili veri di acciaio ...
con la forza delle parole ...
ed inchiodarli ...
come cadaveri appassiti ...
lasciarli marcire ...
come carcasse rosicate dai vermi ...
sulle strade della Storia ...
un proiettile potrebbe toglierti la vita per sempre ...
mentre una sola parola potrebbe renderti immortale.

camorrista = vigliacco ...
mi sa xó che ha fatto una grande cosa ...
bisogna smettere di mitizzare le merde...
chi usa la forza bruta per piegare l'avversario ...
deve essere sempre combattuto ...
e condotto in un territorio per lui poco congeniale ...
bisognerebbe -ricordando una metafora cara a roberto -
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ed inchiodarli ...
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Ecco, dando chiaramente per scontato che tu e Saviano abbiate avuto modo di dialogare spesso sui massimi sistemi, altrimenti non daresti un giudizio sulla sua eccessiva "mitizzazione intellettuale", su quali argomenti in particolare l'hai trovato carente?norrin2007 ha scritto:nessuno credo possa avrene dubbi, canella. le dimensioni del fenomeno sono quelle che sono...
infatti la mia obiezione era solo riferita alla (fuori luogo, per quanto detto sopra...) eccessiva "mitizzazione intellettuale" di saviano.
Mi interessa molto sapere quali sono le sue lacune, le sue pecche e te ne sarei davvero infinitamente grato se tu riuscissi a farle notare anche a me.
Sono certo che saprai raccontarmi parecchi aneddoti su questo personaggio totalmente sopravvalutato, di modo che anche io possa finalmente imparare a ridimensionarlo, cosa che a te è chiaramente riuscita più semplice data l'assidua frequentazione a livello personale.
Grazie in anticipo.
I miei problemi sono iniziati con la prima educazione. Andavo in una scuola per insegnanti disagiati.
Woody Allen
Mia moglie e' una persona veramente immatura. L'altro giorno, per esempio, mentre mi facevo il bagno e' entrata e, senza motivo, mi ha affondato tutte le paperelle!
Woody Allen
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Faber e norrin, posso invitarvi a non trasformare questa discussione in Saviano pro-contro?faber-mi ha scritto:norrin2007 ha scritto:
Chè si parli o meno dell'autore a me non cambia granchè.
Vorrei sapere la vostra opinione sui fatti che racconta.
Della denuncia fatta sul Villaggio Coppola, per esempio, vicenda qui nota da secoli. Vorrei sapere che ne pensano i forumisti non napoletani.
Oppure altri aspetti, sui camorristi rappresentati nel film Gomorra brutti, cafoni e ignoranti, ossia, così come sono, una mia amica spagnola mi faceva notare sdegnata, "ma la mafia non è così!!...questi sono troppo brutti".Probabilmente film come "il Padrino", "i soprano" ecc contribuiscono a dare un alone fascinoso a queste persone, che sono proprio l'opposto in realtà .
Io cercherei di raccogliere dove possibile gli input che saviano o chi per esso ci lancia, per poter costruire un dibattito proficuo.
Più se ne parla meglio è, più se ne discute più si apprende.
Credo che discutere se Saviano sia un furbetto o un santo contribuisca solo ad appiattire la discussione sulle due posizioni. Il tema, a mio giudizio, merita un maggior approfondimento.
[quote="Mr. Viz"]
Faber e norrin, posso invitarvi a non trasformare questa discussione in Saviano pro-contro?
Chè si parli o meno dell'autore a me non cambia granchè.
Vorrei sapere la vostra opinione sui fatti che racconta.
Basterebbe non cercare di smontarlo ogni volta...a me non frega un cazzo di mettere Saviano su un piedistallo, per me è importante ció che dice, il modo in cui lo dice e, come dici tu, il resto giustamente non conta un cazzo.
Ma se qualche frustrato ogni volta deve cercare di smontare chi fa qualcosa meglio di lui, credo sia opportuno ricordare la differenza culturale tra chi critica e chi viene criticato.
Una quarta elementare che critica un filosofo mi sa tanto di quella bella favoletta della volpe e dell'uva..."io non posso parlare in mondovisione? io non posso scrivere libri? io non vengo ascoltato neanche durante la riunione di condominio? bene stronzo...allora spero di poterti smontare...almeno ogni volta non mi prende la frustrazione data dal fatto di capire che c'è qualcuno, anche il cane del vicino, più valido di me".
"E se non basta vengo nella tua cameretta, ti rompo tutti i giocattoli e ti strappo anche l'album delle figurine!!!"
Della denuncia fatta sul Villaggio Coppola, per esempio, vicenda qui nota da secoli. Vorrei sapere che ne pensano i forumisti non napoletani.
Il problema non è il fatto che le vicende siano più o meno note ai napoletani, o addirittura all'Italia intera.
La SVOLTA e sottolineo SVOLTA IN MAIUSCOLO, è che c'è qualcuno capace di dare pubblicamente un nome a queste cose.
Tutto si sa, tutto si intuisce, tutto si ipotizza ma, come ha detto Saviano, ed io confermo per esperienza personale, quando si ha a che fare con certi ambienti, con certe persone, si ha sempre il timore di "nominare".
Si usano sempre frasi quali "è arrivato", "sta arrivando", "sta passando"...cercando di omettere il soggetto...tanto sappiamo chi è, cosa fa...è inutile pronunciare il suo nome se non strettamente necessario...non è cosa gradita.
Non è da pena di morte, certo, ma resta comunque cosa inutile e non gradita.
Iniziare a nominare le cose, renderle pubbliche, autorizza la gente a parlarne sempre di più.
La vera ed unica svolta potrà arrivare solo quando la gente comune, quella che a ragione vive da sempre nel terrore, avrà il coraggio e la possibilità di mettere SEMPRE il soggetto assieme a quel famoso "è arrivato".
Quando qualcosa fa cosi' tanta paura da non poterla neanche nominare in pubblico si è lontani ancora anni luce dal poter anche solo pensare di sconfiggerla.
Per inciso, O.T. nel post, questo vale anche per i turbamenti personali ed i conflitti interiori che ognuno di noi ha.
Come direbbe Lucarelli..."ma questa è un'altra storia"...
Oppure altri aspetti, sui camorristi rappresentati nel film Gomorra brutti, cafoni e ignoranti, ossia, così come sono, una mia amica spagnola mi faceva notare sdegnata, "ma la mafia non è così!!...questi sono troppo brutti".Probabilmente film come "il Padrino", "i soprano" ecc contribuiscono a dare un alone fascinoso a queste persone, che sono proprio l'opposto in realtà .
Non so quali mafiosi abbia visto la tua amica.
Di sicuro mi sento di dire che guardre troppa tv fa male.
A parte questo, sicuramente tutta una serie di film hanno aiutato la mafia ad avere, agli occhi del pubblico, un'immagine vincente.
O meglio, mai palesemente vincente, nessun film ha mai detto esplicitamente che il mafioso è un uomo di successo, ma tanti piccoli dettagli, mezze frasi, atteggiamenti rappresentati, fanno si che questa realtà possa essere anche vista come un punto d'arrivo.
E visto chi ci rappresenta....pare lo sia sul serio.
Come direbbe Lucarelli......"ma questa è un'altra storia"...
Io cercherei di raccogliere dove possibile gli input che saviano o chi per esso ci lancia, per poter costruire un dibattito proficuo.
Più se ne parla meglio è, più se ne discute più si apprende.
Lo scopo del gioco dovrebbe essere questo.Confermo.
Credo che discutere se Saviano sia un furbetto o un santo contribuisca solo ad appiattire la discussione sulle due posizioni. Il tema, a mio giudizio, merita un maggior approfondimento.
Ri-confermo.
Faber e norrin, posso invitarvi a non trasformare questa discussione in Saviano pro-contro?
Chè si parli o meno dell'autore a me non cambia granchè.
Vorrei sapere la vostra opinione sui fatti che racconta.
Basterebbe non cercare di smontarlo ogni volta...a me non frega un cazzo di mettere Saviano su un piedistallo, per me è importante ció che dice, il modo in cui lo dice e, come dici tu, il resto giustamente non conta un cazzo.
Ma se qualche frustrato ogni volta deve cercare di smontare chi fa qualcosa meglio di lui, credo sia opportuno ricordare la differenza culturale tra chi critica e chi viene criticato.
Una quarta elementare che critica un filosofo mi sa tanto di quella bella favoletta della volpe e dell'uva..."io non posso parlare in mondovisione? io non posso scrivere libri? io non vengo ascoltato neanche durante la riunione di condominio? bene stronzo...allora spero di poterti smontare...almeno ogni volta non mi prende la frustrazione data dal fatto di capire che c'è qualcuno, anche il cane del vicino, più valido di me".
"E se non basta vengo nella tua cameretta, ti rompo tutti i giocattoli e ti strappo anche l'album delle figurine!!!"
Della denuncia fatta sul Villaggio Coppola, per esempio, vicenda qui nota da secoli. Vorrei sapere che ne pensano i forumisti non napoletani.
Il problema non è il fatto che le vicende siano più o meno note ai napoletani, o addirittura all'Italia intera.
La SVOLTA e sottolineo SVOLTA IN MAIUSCOLO, è che c'è qualcuno capace di dare pubblicamente un nome a queste cose.
Tutto si sa, tutto si intuisce, tutto si ipotizza ma, come ha detto Saviano, ed io confermo per esperienza personale, quando si ha a che fare con certi ambienti, con certe persone, si ha sempre il timore di "nominare".
Si usano sempre frasi quali "è arrivato", "sta arrivando", "sta passando"...cercando di omettere il soggetto...tanto sappiamo chi è, cosa fa...è inutile pronunciare il suo nome se non strettamente necessario...non è cosa gradita.
Non è da pena di morte, certo, ma resta comunque cosa inutile e non gradita.
Iniziare a nominare le cose, renderle pubbliche, autorizza la gente a parlarne sempre di più.
La vera ed unica svolta potrà arrivare solo quando la gente comune, quella che a ragione vive da sempre nel terrore, avrà il coraggio e la possibilità di mettere SEMPRE il soggetto assieme a quel famoso "è arrivato".
Quando qualcosa fa cosi' tanta paura da non poterla neanche nominare in pubblico si è lontani ancora anni luce dal poter anche solo pensare di sconfiggerla.
Per inciso, O.T. nel post, questo vale anche per i turbamenti personali ed i conflitti interiori che ognuno di noi ha.
Come direbbe Lucarelli..."ma questa è un'altra storia"...
Oppure altri aspetti, sui camorristi rappresentati nel film Gomorra brutti, cafoni e ignoranti, ossia, così come sono, una mia amica spagnola mi faceva notare sdegnata, "ma la mafia non è così!!...questi sono troppo brutti".Probabilmente film come "il Padrino", "i soprano" ecc contribuiscono a dare un alone fascinoso a queste persone, che sono proprio l'opposto in realtà .
Non so quali mafiosi abbia visto la tua amica.
Di sicuro mi sento di dire che guardre troppa tv fa male.
A parte questo, sicuramente tutta una serie di film hanno aiutato la mafia ad avere, agli occhi del pubblico, un'immagine vincente.
O meglio, mai palesemente vincente, nessun film ha mai detto esplicitamente che il mafioso è un uomo di successo, ma tanti piccoli dettagli, mezze frasi, atteggiamenti rappresentati, fanno si che questa realtà possa essere anche vista come un punto d'arrivo.
E visto chi ci rappresenta....pare lo sia sul serio.
Come direbbe Lucarelli......"ma questa è un'altra storia"...
Io cercherei di raccogliere dove possibile gli input che saviano o chi per esso ci lancia, per poter costruire un dibattito proficuo.
Più se ne parla meglio è, più se ne discute più si apprende.
Lo scopo del gioco dovrebbe essere questo.Confermo.
Credo che discutere se Saviano sia un furbetto o un santo contribuisca solo ad appiattire la discussione sulle due posizioni. Il tema, a mio giudizio, merita un maggior approfondimento.
Ri-confermo.
Ultima modifica di faber-mi il 17/11/2009, 11:00, modificato 2 volte in totale.
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Lungi da me parlare male di Saviano...
ci vuole un bel coraggio a fare nomi e cognomi...
pero' anche lui mitizza la camorra...
a leggere il libro, sembra che Napoli
sia un posto pieno di opportunita':
il porto, le fabbriche di vestiti in nero...;
se a Grosseto non trovo lavoro, non c'e'
mica bisogno di cercare di avere il visto
per l'Australia, basta andare a Napoli...

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E'questo che differenzia la Camorra dalle altre organizzazioni malavitose. La Camorra è priva di un vertice ed i vari clan sono strettamente legati al territorio, regolandone le attività . L'impossibilità di estirpare tale fenomeno è dovuta proprio a questo tipo di organizzazione, che si radica in quelle falle dove lo Stato non arriva (cioè ovunqueBarabino ha scritto:Lungi da me parlare male di Saviano...
ci vuole un bel coraggio a fare nomi e cognomi...
pero' anche lui mitizza la camorra...
a leggere il libro, sembra che Napoli
sia un posto pieno di opportunita':
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mica bisogno di cercare di avere il visto
per l'Australia, basta andare a Napoli...![]()
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Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
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Questo discorso, combinato con la sfiducia liberista nello stato tipica di chi ha studiato negli anni '90, mi insinua nella mente il pensiero che la camorra sia piu' brava dello stato a dare benessere materiale alla gente... E' questa l'intenzione di Saviano?
Quando Saviano descrive il corso che l'esperto operaio tessile "Pasquale" fa nella fabbrica clandestina cinese, con maxischermo/proiettore e traduttore in cinese... e' senza speranza il confronto con i tristissimi corsi di aggiornamento fatti dalle regioni, che non riuscirebbero neanche a insegnare a un bambino a poppare...
Quando Saviano descrive il corso che l'esperto operaio tessile "Pasquale" fa nella fabbrica clandestina cinese, con maxischermo/proiettore e traduttore in cinese... e' senza speranza il confronto con i tristissimi corsi di aggiornamento fatti dalle regioni, che non riuscirebbero neanche a insegnare a un bambino a poppare...
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
2) dopo cena non è mai stupro.
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Barabino ha scritto:Questo discorso, combinato con la sfiducia liberista nello stato tipica di chi ha studiato negli anni '90, mi insinua nella mente il pensiero che la camorra sia piu' brava dello stato a dare benessere materiale alla gente... E' questa l'intenzione di Saviano?
Quando Saviano descrive il corso che l'esperto operaio tessile "Pasquale" fa nella fabbrica clandestina cinese, con maxischermo/proiettore e traduttore in cinese... e' senza speranza il confronto con i tristissimi corsi di aggiornamento fatti dalle regioni, che non riuscirebbero neanche a insegnare a un bambino a poppare...
L'intenzione di Saviano è quella di fare divulgazione, ed i fatti stanno in un certo modo.
Non si tratta di sfiducia liberista, ma di un dato di fatto. Se riesci a chiedere, senza farti sparare, ad un tamarrone dei quartieri spagnoli perchè non paga l'assicurazione della moto sentirai come risposta un bel "lo Stato a noi cosa ci dà ?". Puoi sviluppare un milione di discorsi da qui, tra i quali malgoverno e unità d'Italia (io la chiamo "annessione del sud"), ma la sostanza è che lo Stato è totalmente assente e nei buchi prolifera la Camorra.
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
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Non ci siamo secondo me. Non è l'assistenzialismo che serve ma un lavoro stabile che sicuramente tirerebbe via dal degrado gran parte delle famiglie in cui crescono i ragazzi che lavorano per il Sistema.Barabino ha scritto:Ho capito che per il tamarrone lo Stato, per essere presente, dovrebbe avere 20 euro cash in una mano e una pistola nell'altra...
Ma lo Stato oggi non ce la fa piu' a dare soldi per assistenzialismo e non vuole piu' usare la pistola ogni momento...
Un tamarrone cresciuto in una famiglia stabile economicamente è un tamarrone, uno cresciuto in una famiglia dove già il padre è costretto ad entrare in giri loschi per mantenere i figli, è un sicuro criminale. Un criminale che ovviamente non accetterebbe mai di fare l'operaio o di coltivare la terra, perchè ha delle massicce entrate derivanti dalle sue attività criminali alle quali non rinuncerebbe mai.
Il discorso che fai tu della pistola non regge, nessuno viene obbligato ad entrare nel Sistema, le adesioni sono spontanee e si tratta di un "lavoro" molto ambito tra i giovani delle famiglie di cui sopra.
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se prima di postare tu leggessi anche qualche altro post precedente, oltre all'ultimo (in ordine cronologico), ti saresti già reso conto del senso delle mie parole.faber-mi ha scritto:Ecco, dando chiaramente per scontato che tu e Saviano abbiate avuto modo di dialogare spesso sui massimi sistemi, altrimenti non daresti un giudizio sulla sua eccessiva "mitizzazione intellettuale", su quali argomenti in particolare l'hai trovato carente?norrin2007 ha scritto:nessuno credo possa avrene dubbi, canella. le dimensioni del fenomeno sono quelle che sono...
infatti la mia obiezione era solo riferita alla (fuori luogo, per quanto detto sopra...) eccessiva "mitizzazione intellettuale" di saviano.
Mi interessa molto sapere quali sono le sue lacune, le sue pecche e te ne sarei davvero infinitamente grato se tu riuscissi a farle notare anche a me.
Sono certo che saprai raccontarmi parecchi aneddoti su questo personaggio totalmente sopravvalutato, di modo che anche io possa finalmente imparare a ridimensionarlo, cosa che a te è chiaramente riuscita più semplice data l'assidua frequentazione a livello personale.
Grazie in anticipo.
ed avresti evitato di dimostrarti inutile, anzichè ironico come avresti voluto.
ma siccome sono un altruista, ti voglio evitare la fatica della ricerca, ribadendo che la sua "opera" non merita la mitizzazione che ha avuto perchè non è tutta "farina del suo sacco".
secondo qualcuno (forse anche secondo te, evidentemente), l'aver fatto copia/incolla, o aver rielaborato materiale raccolto da altri (simone di meo, che oltre a far causa a saviano ha ottenuto dalla mondadori che dalla undicesima edizione del libro fosse almeno citato come "fonte", i attesa dell'esito del gudizio... evidentemente c'è del vero), è ininfluente.
secondo me, invece, ne fa un fulgido esempio della categoria italiota dei "furbi", categoria che mi indigna profondamente.
il contenuto del libro è valutato "a prescindere".
questa è la mia unica critica a saviano.
e mi dispiace darti un dolore, ma non è delitto di lesa maestà .
"Nessun uomo è mai tanto grande come quando è in ginocchio davanti a Dio." (B. Pascal)
"Vi è una sola cosa peggiore dell'ingiustizia: la giustizia senza la spada in mano. Quando il diritto non è la forza è male." (O. Wilde)
"io so' 'n gueriero che sta riposanno dopo che ha rivortato mezzo monno. ma ormai c'ho er doppio petto e la cravatta, 'ndo voi che vada..." (F. Califano)
"sta diventando morale tutto ciò che ci conviene. praticamente, un affare." G. Gaber
"Vi è una sola cosa peggiore dell'ingiustizia: la giustizia senza la spada in mano. Quando il diritto non è la forza è male." (O. Wilde)
"io so' 'n gueriero che sta riposanno dopo che ha rivortato mezzo monno. ma ormai c'ho er doppio petto e la cravatta, 'ndo voi che vada..." (F. Califano)
"sta diventando morale tutto ciò che ci conviene. praticamente, un affare." G. Gaber