Costa molto fare la benzina verde perché non ci sono abbastanza fonti di energia rinnovabile, non si installano impianti di rinnovabili perché il consumo attuale diurno (quando c’è il solare) è già coperto. Qui c’è il cane che si mangia la coda, invece che il gatto. Pare sia un’industria che possa avere un boost per migliorare la tecnologia e produrlo con rinnovabili per uso militare. Pare che non essere strategicamente dipendenti dai produttori di combustibili fossili sia diventato fondamentale.giorgiograndi ha scritto: ↑08/12/2025, 21:51Il carburante verde già esiste. Lo fa Porsche ma costa 20 euro al litro perché ci va un sacco di energia per produrlo. È il gatto che si mangia la coda. Il carburante non emette co2, ma per produrlo, di co2 se ne emette più che andando a benzina.
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Comunque trovo ridicola la cosa, il carburante non ha attinenza con l’argomento. Per fare un carro armato servono 600 quintali di ferro, per un auto al massimo 20. Produrre 1 carro armato equivale alla co2 emessa per produrre 300 auto.
Il senso del mio intervento pareva chiaro, era una informazione collaterale, non un auspicio o una proposta di soluzione. Non vorrei parlare di come per salvare l’ambiente bisognerebbe fare guerre (non so chi lo pensi ma tu stavi polemizzando con quelli lì), e non sono interessato a indirizzare la discussione ambientale sull’antimilitarismo, che è un’altra cosa


