Infatti avevo precisato "fortuna + consapevolezza di essere fortunato" vale a dire la comprensione e la coscienza del proprio stato di persona fortunata...senza il quale nasce l'insoddisfazione cui opportunamente tu alludiraskolinkov ha scritto:. Ora, posso dirti che conosco tante persone fortunate, alcune delle quali sono consapevoli di esserlo; eppure queste persone non sanno come riempire la propria vita e non sono affatto felici. Molte sono insottisfatte perché trovano la loro vita ripetitiva, noiosa, priva di emozioni, e cercano queste cose in modo ossessivo, senza riuscire a trovarle. Una serie di eventi fortunati non porta alla felicità, perché essa si può trovare solo dentro di noi, nella capacità che abbiamo di controllare la nostra vita e di amare le cose.
Storia di un ex bambino fottuto dal porno
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno
E comunque, dirò la solita banalità (ma come molte banalità è vera...) la felicità è uno stato d'animo provvisorio, semmai dovremmo utilizzare il termine "serenità" quale mèta preferibile o "appagamento".....però è vero anche che dove c'è "appagamento" entra in gioco la noia che apre la strada all'insoddisfazione....
Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno
raskolinkov ha scritto: Jimmy, su questa coincidenza fra felicità e fortuma mi permetto di dissentire e ti espongo in poche parole il mio pensiero.
Poniamo il caso di una persona fortunata, nel senso comune del termne: uno che ha un ottimo lavoro, una bella famiglia (o un sacco di donne/uomini, a seconda dello stile di vita che preferisce), un ottimo reddito, che goda di ottima salute ecc ecc. Se la felicità coincidesse con questa serie di eventi fortunati, questo soggetto dovrebbe per forza essere felice in questo caso specifico. Ora, posso dirti che conosco tante persone fortunate, alcune delle quali sono consapevoli di esserlo; eppure queste persone non sanno come riempire la propria vita e non sono affatto felici. Molte sono insottisfatte perché trovano la loro vita ripetitiva, noiosa, priva di emozioni, e cercano queste cose in modo ossessivo, senza riuscire a trovarle. Una serie di eventi fortunati non porta alla felicità, perché essa si può trovare solo dentro di noi, nella capacità che abbiamo di controllare la nostra vita e di amare le cose. La felicità non è una scarica di adrenalina, come quella che si ha quando ti stai scopando una bella topa o quando stai guardando la partita della nazionale. Se non siamo capaci di amare la vita, ovvero di provare un enorme piacere delle cose che occupano una buona parte della nostra esistenza, non c'è felicità. Con la battuta sullo "studio" intendevo questo: la capacità di immergersi nella conoscenza profonda delle cose che ci emozionano, che amiamo, e non gli esami all'università, fatti magari per prendere un pezzo di carta. Chi non è capace di riempire la propria vita al punto tale da sopperire alle possibili mancanze che prima o poi la vità gli presenterà (lutti, perdite, eventi sfortunati, amori finiti ecc) non può essere felice. Non si può legare la felicità ad eventi contingenti, bisogna costruirsela. La "felicità da successo" è in realtà uno stato umorale transitorio.
meno male che erano poche parole. la capacità di sintesi fatta persona...raskolinkov ha scritto:Permettetemi un'ultima considerazione sullo studio e la felicità.
Poniamo il caso di una persona che sia fissata col porno e che passi una parte della sua vita a studiare il fenomeno del porno e della sua evoluzione nel corso dei decenni; poniamo il caso che approfondisca determinati aspetti legati a simbologie e archetipi che si ritrovano in certe pratiche, o che gli interessi il porno su un piano sociologico o politico... insomma, quello che vi pare. Questa persona sta studiando. Ama il suo oggetto di studio, sta bene quando se ne occupa, non pensa a nient'altro perché questa cosa lo assorbe completamente. Questa persona ha ottime probabilità di essere felice.
Poniamo il caso di uno che passi la sua giornata a farsi le seghe e che tutto sommato non abbia grandi interessi, che aspiri alla "tranquillità", anche economica, passando le sue giornate come può, aspettando il weekend magari, o il mese di agosto per andare in vacanza... Questa persona non avrà grandi passioni nella vita: magari troverà una donna, ma difficilmente sarà capace di amarla, perché è volubile e sostanzialmente non ha voglia di "impegnarsi", nel senso più generale del termine. Questa persona difficilmente sarà felice.
Quello che il bruco chiama fine del mondo il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tse)
Ridi, e il mondo riderà con te; piangi, e piangerai da solo.
(Dae-Su, Oldboy - http://www.youtube.com/watch?v=OoFJYI9xrmc)
Evil eye - Twisted smile - Laughing as you cry
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno
JimmyilFenomeno ha scritto:E comunque, dirò la solita banalità (ma come molte banalità è vera...) la felicità è uno stato d'animo provvisorio, semmai dovremmo utilizzare il termine "serenità" quale mèta preferibile o "appagamento".....però è vero anche che dove c'è "appagamento" entra in gioco la noia che apre la strada all'insoddisfazione....
Ovviamente ognuno può usare le parole comuni come meglio crede, ma mi sembra che siamo parlando di due cose diverse: tu parli di felicità come "buon umore", ovvero come stato transitorio; io parlo di felicità come eudemonismo, come categoria etica. Scusa i paroloni
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno
Io non parlo della felicità come "buon umore" (vabbè semplificare, però...) ma come stato d'animo.
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno
Pasko ha scritto:raskolinkov ha scritto: Jimmy, su questa coincidenza fra felicità e fortuma mi permetto di dissentire e ti espongo in poche parole il mio pensiero.
Poniamo il caso di una persona fortunata, nel senso comune del termne: uno che ha un ottimo lavoro, una bella famiglia (o un sacco di donne/uomini, a seconda dello stile di vita che preferisce), un ottimo reddito, che goda di ottima salute ecc ecc. Se la felicità coincidesse con questa serie di eventi fortunati, questo soggetto dovrebbe per forza essere felice in questo caso specifico. Ora, posso dirti che conosco tante persone fortunate, alcune delle quali sono consapevoli di esserlo; eppure queste persone non sanno come riempire la propria vita e non sono affatto felici. Molte sono insottisfatte perché trovano la loro vita ripetitiva, noiosa, priva di emozioni, e cercano queste cose in modo ossessivo, senza riuscire a trovarle. Una serie di eventi fortunati non porta alla felicità, perché essa si può trovare solo dentro di noi, nella capacità che abbiamo di controllare la nostra vita e di amare le cose. La felicità non è una scarica di adrenalina, come quella che si ha quando ti stai scopando una bella topa o quando stai guardando la partita della nazionale. Se non siamo capaci di amare la vita, ovvero di provare un enorme piacere delle cose che occupano una buona parte della nostra esistenza, non c'è felicità. Con la battuta sullo "studio" intendevo questo: la capacità di immergersi nella conoscenza profonda delle cose che ci emozionano, che amiamo, e non gli esami all'università, fatti magari per prendere un pezzo di carta. Chi non è capace di riempire la propria vita al punto tale da sopperire alle possibili mancanze che prima o poi la vità gli presenterà (lutti, perdite, eventi sfortunati, amori finiti ecc) non può essere felice. Non si può legare la felicità ad eventi contingenti, bisogna costruirsela. La "felicità da successo" è in realtà uno stato umorale transitorio.meno male che erano poche parole. la capacità di sintesi fatta persona...raskolinkov ha scritto:Permettetemi un'ultima considerazione sullo studio e la felicità.
Poniamo il caso di una persona che sia fissata col porno e che passi una parte della sua vita a studiare il fenomeno del porno e della sua evoluzione nel corso dei decenni; poniamo il caso che approfondisca determinati aspetti legati a simbologie e archetipi che si ritrovano in certe pratiche, o che gli interessi il porno su un piano sociologico o politico... insomma, quello che vi pare. Questa persona sta studiando. Ama il suo oggetto di studio, sta bene quando se ne occupa, non pensa a nient'altro perché questa cosa lo assorbe completamente. Questa persona ha ottime probabilità di essere felice.
Poniamo il caso di uno che passi la sua giornata a farsi le seghe e che tutto sommato non abbia grandi interessi, che aspiri alla "tranquillità", anche economica, passando le sue giornate come può, aspettando il weekend magari, o il mese di agosto per andare in vacanza... Questa persona non avrà grandi passioni nella vita: magari troverà una donna, ma difficilmente sarà capace di amarla, perché è volubile e sostanzialmente non ha voglia di "impegnarsi", nel senso più generale del termine. Questa persona difficilmente sarà felice.
- Troppe note, Herr Mozart. Ne tolga qualcuna e sarà perfetta!
- Saprebbe dirmi quali?
http://www.youtube.com/watch?v=rjmmjXGwarU
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno
JimmyilFenomeno ha scritto:Io non parlo della felicità come "buon umore" (vabbè semplificare, però...) ma come stato d'animo.
Scusa se sto monopolizzando la discussione.... ho parlato anche troppo. Comunque ho capito quello che intendi dire. è sulla provvisorietà che le nostre opinioni divergono: solo una questione di definizione.
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno
alla fine la parabola del papero è la versione sessuale dell'american nightmare di fight club
"ci hanno detto che saremmo divenuti rockstar o campioni dell'nba e invece non siamo diventati un cazzo"
aspettative indotte - risultato reale = frustrazione
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“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno
Quindi, Wolf, o il ragazzo (..e non solo lui...) riduce le proprie aspettative drasticamente oppure cerca di migliorare i risultati reali nella realtà reale...
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno
ja herr jimmy
se uno decide ( oddio il decidere volontariamente è un pò utopistico in realtà ) di giocare con le regole che il mondo propone o vince o soffre non ci sono cazzi
ottimale è riuscire a non farsi condizionare e giocare con le proprie regole in modo da crearsi le proprie personali condizioni di vittoria
il casino è che la società mediatica gioca sporco ... da quando hai 5 anni subisci le strategie di condizionamento di gente con palle e risorse mostruose
esempio a cazzo una madre impiegata come cazzo fa a competere con uno staff di psicologi e comunicatori con a disposizione milioni di euro nella battaglia per i bisogni indotti del figlioletto?
non ci sono cazzi il bisogno indotto dei pokemon
ha alle spalle golia e la mamma di buon senso che vorrebbe condizionare suo figlio a non comperare i pokemon è davide
tornado al bambino fottuto dal porno il gioco è uguale ... combatti da solo contro il web amerikano e la tv berlusconiana hai perso in partenza
fila il ragiunamento?
se uno decide ( oddio il decidere volontariamente è un pò utopistico in realtà ) di giocare con le regole che il mondo propone o vince o soffre non ci sono cazzi
ottimale è riuscire a non farsi condizionare e giocare con le proprie regole in modo da crearsi le proprie personali condizioni di vittoria
il casino è che la società mediatica gioca sporco ... da quando hai 5 anni subisci le strategie di condizionamento di gente con palle e risorse mostruose
esempio a cazzo una madre impiegata come cazzo fa a competere con uno staff di psicologi e comunicatori con a disposizione milioni di euro nella battaglia per i bisogni indotti del figlioletto?
non ci sono cazzi il bisogno indotto dei pokemon
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno
Fila, fila...
Io propongo una possibile soluzione : bisogna che il paziente cominci a trombare donne reali a partire da autentici cessi a pedali (non a pagamento, salvo che sia lui ad essere pagato...)....
Che ne pensi ?
Io propongo una possibile soluzione : bisogna che il paziente cominci a trombare donne reali a partire da autentici cessi a pedali (non a pagamento, salvo che sia lui ad essere pagato...)....
Che ne pensi ?
Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno
Per andare bene nella vita dovresti essere un paraculo, che dice ad ognuno ciò che vuole sentirsi dire... io paraculo non ci sono e non voglio diventarlo... oppure dovresti omologarti agli standard della società per quanto riguarda il vestirsi, il parlare, il mangiare e tanti altri cazzi. Ma io ci tengo alla mia personalità. Giocare con le proprie carte per me significa perdere nella maggior parte dei casi, ma meglio perdere a modo mio che vincere come fanno gli altri.
Quello che il bruco chiama fine del mondo il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tse)
Ridi, e il mondo riderà con te; piangi, e piangerai da solo.
(Dae-Su, Oldboy - http://www.youtube.com/watch?v=OoFJYI9xrmc)
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno
Sono d'accordo su tutto.Pasko ha scritto:Per andare bene nella vita dovresti essere un paraculo, che dice ad ognuno ciò che vuole sentirsi dire... io paraculo non ci sono e non voglio diventarlo... oppure dovresti omologarti agli standard della società per quanto riguarda il vestirsi, il parlare, il mangiare e tanti altri cazzi. Ma io ci tengo alla mia personalità. Giocare con le proprie carte per me significa perdere nella maggior parte dei casi, ma meglio perdere a modo mio che vincere come fanno gli altri.
Tra l'altro non mi convince questa dicotomia vincere/perdere...alla fine dei conti chi stabilisce chi vince/perde?
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno
urka è saltato il jimmy porello
vabbuò rispondo lo stesso
per me la "felicità" coincide proprio con la "vittoria" ... ovv. non si tratta di becero darwinismo sociale o di minkiate da yuppie anni 80
vittoria in senso ontologico ... superare una resistenza vincerla appunto
lo schizzo di felicità è quando imbrocchi un colpo alla roulette o quando ti scopi una senza alzare un dito ... quando corri per prendere l'autobus e ci riesci o quando fai un perfect a tekken
l'esistenza ti propone una sfida e tu la passi
chiaramente dura un attimo
la felictà perpetua non esiste, concordo con quelli che parlano di tranquillità e non di felicità
ps.
che ha fatto il fenomeno? solo poche ore fa respirava ancora
vabbuò rispondo lo stesso
per me la "felicità" coincide proprio con la "vittoria" ... ovv. non si tratta di becero darwinismo sociale o di minkiate da yuppie anni 80
vittoria in senso ontologico ... superare una resistenza vincerla appunto
lo schizzo di felicità è quando imbrocchi un colpo alla roulette o quando ti scopi una senza alzare un dito ... quando corri per prendere l'autobus e ci riesci o quando fai un perfect a tekken
l'esistenza ti propone una sfida e tu la passi
chiaramente dura un attimo
la felictà perpetua non esiste, concordo con quelli che parlano di tranquillità e non di felicità
ps.
che ha fatto il fenomeno? solo poche ore fa respirava ancora
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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Re: Storia di un ex bambino fottuto dal porno
ll fenomeno, per l'appunto.balkan wolf ha scritto:che ha fatto il fenomeno?
Gli ultimi 195 metri di una maratona sono la ragione che ti spinge a correre i precedenti 42.000.

