[O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

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Bellerofonte
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#7981 Messaggio da Bellerofonte »

Floppy Disk ha scritto:
18/11/2021, 16:08
Bellerofonte ha scritto:
18/11/2021, 15:23
Floppy Disk ha scritto:
18/11/2021, 15:00
Ah sei pure razzista, bravo.
veramente ti stavo perculando...ma non capisci....
Tranquillo che capisco benissimo. Ricordo ancora quando hai detto che non si può amoreggiare tra fidanzati sotto pandemia a meno che non si tratti di una coppia omosessuale, come a sottolineare che loro hanno qualche vantaggio rispetto alla maggioranza etero.
In effetti mi chiedo perché ti rispondo, forse smetterò.
eh purtroppo sbagli pure qui...la mia frase era relativa ad un episodio in cui due fidanzatini erano stati multati per un bacio in piazza quando negli stessi giorni si svolgeva una manifestazione LGBT senza nessuna restrizione.
Purtroppo se non vedi nemmeno una piccola contraddizione di certo non è colpa del mio presunto razzismo.

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Bellerofonte
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#7982 Messaggio da Bellerofonte »

Floppy Disk ha scritto:
18/11/2021, 16:33
cicciuzzo ha scritto:
18/11/2021, 15:02
non ho una linea perchè avere una linea è la cosa più idiota che si possa fare e/o dire quando i cosiddetti esperti ne hanno sbagliate così tante che metà basta

so che non avrei chiuso le attività economiche l'anno scorso (chiuso poi.... si è chiuso con criteri moralistici legati al divertimento più che con criteri scientifici), so che non avrei MAI chiuso le scuole (ma delle conseguenze sui giovani non interessa a nessuno, come in ogni ambito peraltro), so che non avrei chiuso praticamente nulla. nei momenti di maggiore sconforto ho anche io detto "chi vive vive, chi muore muore" perchè vedere la socialità spegnersi mi metteva veramente tristezza. non so se è darwinismo, so che le vittime del covid non è detto che siano quelle ufficialmente registrate secondo i criteri dell'istituto superiore di sanità.

poi è curioso questo forum, che premia l'attivismo solo quando conviene per giustificare i propri punti di vista e/o orientamenti di vita. se dico, che so, che il referendum di Renzi per me era positivo già solo per il fatto che muoveva le acque apriti cielo.... ma sul covid invece viene il cazzo duro a sentire le ovvietà di Speranza e Sileri ospiti del silente Formigli.

poi il mio non è un lamento per me stess. la mia vita è solo migliorata da novembre 2020, problemi di salute di mio papà a parte. mi lamento delle conseguenze che potrà avere su mia figlia questa follia collettiva. certo, a chi non ha figli questa cosa non preoccupa, ma siccome io non sono tanto fiducioso sul futuro economico (in questo momento c'è una ripresa economica che non sta generando occupazione, come dicono i dati ufficiali) e avendo una figlia, beh si qualche lamentela c'è.
Ok, sono contento che finalmente sei uscito dal loop della risposta monoriga e della polemica ad ogni costo. Rimane però sempre il problema che tenendo tutto aperto staremmo peggio di oggi a livello di morti e malati e non è detto che staremmo meglio economicamente, perché se il SSN collassa anche tutto il resto ne risente.
Dei problemi di salute di tuo padre mi dispiace, ma se sono state poste delle limitazioni è anche per proteggere persone (presumo anziane) come i tuoi genitori, non per accontentare il sadismo di quattro virologi televisivi o di qualche ministro onnisciente.
hmmm....qualcosa non mi torna....Cicciuzzo accusato di risposte monoriga? ho le traveggole.....

giorgiograndi
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#7983 Messaggio da giorgiograndi »

HHH ha scritto:
18/11/2021, 23:11
Fuente ha scritto:
18/11/2021, 23:09

Quindi non mi è chiaro il nesso logico grazie al quale si andrebbe a dedurre che vaccinare tutti consentirebbe il "riaprire tutto", le 'non limitazioni'.
La pura ideologia, c'è chi lo chiama comunismo.
Sono a Dubai, qui l’incidenza è 80 casi ogni 100 mila abitanti.
Tutti sono vaccinati con 4 dosi del vaccino cinese e testano chiunque entri negli Emirati (direttamente in aeroporto) e testano a raffica anche i vaccinati per entrare ad abu dabi
Non ci sono casi particolari di miocarditi nemmeno tra i pettegolezzi di strada che senti dal taxista.
E adesso che è quasi inverno, ci sono 22 gradi di notte e quasi 30 di giorno.

Io fallimento europeo è frutto di vari fattori compreso quello climatico, ma anche fattori politici/ideologici (la buona fede dei viaggiatori che non vengono mai controllati) e di vaccini poco efficaci.
AZ in uk è evidentemente più efficace di Pfizer per i climi freddi.
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L’unico comunista o marxista buono, è quello in una tomba senza nome

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"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
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Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.

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alternativeone
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#7984 Messaggio da alternativeone »

giorgiograndi ha scritto:
19/11/2021, 8:48
HHH ha scritto:
18/11/2021, 23:11
Fuente ha scritto:
18/11/2021, 23:09

Quindi non mi è chiaro il nesso logico grazie al quale si andrebbe a dedurre che vaccinare tutti consentirebbe il "riaprire tutto", le 'non limitazioni'.
La pura ideologia, c'è chi lo chiama comunismo.
Sono a Dubai, qui l’incidenza è 80 casi ogni 100 mila abitanti.
Tutti sono vaccinati con 4 dosi del vaccino cinese e testano chiunque entri negli Emirati (direttamente in aeroporto) e testano a raffica anche i vaccinati per entrare ad abu dabi
Non ci sono casi particolari di miocarditi nemmeno tra i pettegolezzi di strada che senti dal taxista.
E adesso che è quasi inverno, ci sono 22 gradi di notte e quasi 30 di giorno.

Io fallimento europeo è frutto di vari fattori compreso quello climatico, ma anche fattori politici/ideologici (la buona fede dei viaggiatori che non vengono mai controllati) e di vaccini poco efficaci.
AZ in uk è evidentemente più efficace di Pfizer per i climi freddi.
Due pagina fa dicevi che non si poteva prendere come paragone Israele per via del clima e mo te ne esci con Dubai.
Chi ti capisce è bravo.
...step into this room and dance for me

Brava persona.

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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#7985 Messaggio da Bellerofonte »

GeishaBalls ha scritto:
18/11/2021, 21:48
HHH ha scritto:
18/11/2021, 21:30
Più guardo questi grafici e più trovo palese che non serve a un cazzo perdere tempo a vaccinare tutti ma solo quelli a rischio, ovvero over 60 e under con patologie.
perdere tempo? Cioè con 15 € di vaccino togli diciamo anche solo la metà dei casi, e diciamo solo due terzi dei ricoverati e ti sembra una perdita di tempo?

Cambio discorso, ho visto quanto costa al SSN un ricoverato per Covid ogni giorno. Più di quanto costa un centinaio di dosi di vaccini, 1.800 €, e la media del tempo di ricovero è oltre 10 giorni. Stimo che intubare mio padre per tutti quei giorni sia costato al SSN almeno 50.000 €
ti sei incartato dando di fatto ragione a HHH...quanti anni ha tuo padre?....

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ariva ariva
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#7986 Messaggio da ariva ariva »

giorgiograndi ha scritto:
19/11/2021, 8:15
Bha, anche questa cosa del “costo” del soggiorno in ospedale la vedo proprio come una cavolaia comunista.
Quando mio padre andò in pensione, tra il lavoro da operaio specializzato prima e piccolo artigiano poi, calcolammo che i contributi riconducibili al SSN nazionale che aveva pagato erano oltre 200 mila euro.

Fosse ancora vivo, non vaccinato ed in ospedale, non costerebbe un cazzo al SSN, in quanto si è largamente pagato il suo soggiorno.

Questa ideologia neo-marxista delle cure gratuite al rifugiato per solidarietà e del lamentarsi di un contribuente, che si è pagato le cure, è veramente scandalosa.

È in altra fesseria che i giornali vi mettono in testa.
Cioè come operaio specializzato tuo padre guadagnava 20000 euro al mese?
Lamento di coniglio:
ho avuto un solo figlio.
(Gino Patroni)

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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#7987 Messaggio da giorgiograndi »

Come artigiano, con 50 milioni all’anno di lordo, ne pagava 7-8 di SSN, moltiplica per 15 anni, con utile lordo a crescere
Con l’euro, mi ricordo botte da 7000-8000 euro all’anno, per altri 15 anni. Aggiungi quelli da operaio a 3 milioni al mese e i conti tornano.
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Floppy Disk
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#7988 Messaggio da Floppy Disk »

Bellerofonte ha scritto:
19/11/2021, 8:28
eh purtroppo sbagli pure qui...la mia frase era relativa ad un episodio in cui due fidanzatini erano stati multati per un bacio in piazza quando negli stessi giorni si svolgeva una manifestazione LGBT senza nessuna restrizione.
Purtroppo se non vedi nemmeno una piccola contraddizione di certo non è colpa del mio presunto razzismo.
Questo non mi fa cambiare idea di una virgola sul tuo conto. Giusto per curiosità: perché sei tornato a scrivere in questa discussione? Ti annoiavi?
Ultima modifica di Floppy Disk il 19/11/2021, 9:41, modificato 1 volta in totale.
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Salieri D'Amato
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#7989 Messaggio da Salieri D'Amato »

Ho dato un'occhiata al topic dopo un po', scrollando quasi integralmente le ultime 30/40 pagine, poi mi sono soffermato su questo articolo, che leggendolo mi sono accorto che descrive tutte le contraddizioni della maggioranza che scrive su questo thread, un'analisi lucida ed equilibrata, magari partendo da concezioni politiche-economiche non proprio uguali alle mie, ma in gran parte condivisibili.
Ma ho paura che venga saltato a piè pari, troppo lungo. Credo che neppure dostum che lo ha pubblicato ne abbia inteso l'intera estesa portata, dato che la sua posizione, da quello che ho potuto capire, è molto integralista. Felice di sbagliarmi, invito comunque a leggerlo. Per chi è in grado di codificare l'intero assunto, senza limitarsi a considerare solo la frase che fa gioco alla propria idea/fazione, può essere una lettura interessante, di critica ragionata.
[Scopri]Spoiler
dostum ha scritto:
19/11/2021, 2:59
Il virus e la nudità del dominio II /2021
di Sebastiano Isaia
priv«Io, d’altra parte, vorrei cogliere l’occasione per chiedere espressamente svantaggi sociali per tutti coloro che rinunciano volontariamente alla vaccinazione. Che l’intera Repubblica punti il dito contro di loro» (Nikolaus Blome, Der Spiegel).

«Il senso comunitario delle masse abbisogna, per essere compiuto, dell’ostilità contro una minoranza estranea, e la debolezza numerica di questi esclusi invita all’opprimerli» (S. Freud, Mosè, il suo popolo e la religione monoteistica, 1938).

Tanto per esser chiari!

Non sono né un anti No Vax né un anti Sì Vax: sono un anticapitalista. Sono cioè soprattutto un nemico di questa Società-Mondo che ha generato la crisi sociale che chiamiamo Pandemia e che ha creato le condizioni perché divampasse la miserabile guerra tra No Vax e Sì Vax (due facce della stessa disumana medaglia), tra malati e non malati, tra giovani e vecchi, tra lavoratori del pubblico impiego (“garantiti” per definizione) e lavoratori delle aziende private, tra chi lavora e chi non lavora, e così via lungo faglie e micro faglie sociali e generazionali. È la guerra di tutti contro tutti. Da questa prospettiva chi spara a palle incatenate contro i No Vax piuttosto che contro i Sì Vax mi appare politicamente, intellettualmente e umanamente inconsistente e per molti versi anche ridicolo. In conclusione, il mio nemico è il rapporto sociale capitalistico di dominio e di sfruttamento, non il No Vax o il Sì Vax, vittime entrambi di condizioni sociali altamente disumane, ostili (anche alla nostra salute fisica e psichica) e irrazionali – nonostante il gran uso che questa società fa della tecnoscienza.

Personalmente mi sono vaccinato non per il bene di un’astratta (e dunque inesistente) umanità, e, ancor meno, per il bene del Paese (cioè delle classi dominanti), ma per non ammalarmi e per non contagiare, almeno in forma grave, gli altri, a cominciare dalle persone a me care.

Ovviamente facendo questo mi sono mosso “oggettivamente” nel senso voluto dal governo e dal “sistema”, ma la stessa cosa faccio quando vado al lavoro, quando compro un bene o un servizio (ossia quando acquisto una qualsiasi merce), quando pago una bolletta e via di seguito: potrei fare altrimenti? Per uscire da questa contraddizione “oggettiva” non basta essere – o sentirsi – anticapitalisti: bisogna uscire dal capitalismo. Per questo è infantile e ridicolo accusare chi si vaccina di foraggiare le multinazionali dei farmaci, come se non foraggiassimo tutti i santi giorni le altre multinazionali quando acquistiamo un qualsiasi bene (ad esempio, un’aspirina) o servizio. Altrettanto infantile e ridicolo è chi esalta la scienza e approva le misure di “politica sanitaria” adottate dal governo per contrastare la pandemia, sorvolando bellamente sul fatto, per me dirimente, che la scienza e la politica sono al servizio di quel dominio di classe che ha generato la crisi sociale epidemica e al quale va attribuita per intero la responsabilità dei morti e dei feriti «per Covid» e a causa delle molte patologie che la crisi sanitaria (crisi sociale tout court) non ha permesso di curare nel modo corretto negli ultimi due anni. Che spettacolo miserabile ha offerto chi è andato alla ricerca dell’untore di turno: prima i giovani dediti alla “movida”, poi gli amanti delle discoteche, per finire con i No Vax e i No Pass, peraltro ignobilmente accomunati in una sola poltiglia “negazionista”!

Secondo una recentissima ricerca, la maggior parte dei giovani avrebbe una grande fiducia nella scienza in quanto istituzione sociale interessata solo al bene comune: beata ingenuità! Il problema è che la stessa ingenuità si riscontra nella massa dell’opinione pubblica e in larghissima parte della cosiddetta intellighenzia, la quale in teoria dovrebbe esercitare la sua puntuta critica su tutti gli aspetti della prassi sociale, anche su quelli afferenti alla ricerca scientifica e ai suoi “risvolti” tecnologici. Non ho alcun dubbio sul fatto che molti lettori bolleranno come “antiscientifica” questa mia riflessione: pazienza! In ogni caso rimando chi legge ai miei scritti dedicati alla funzione sociale della scienza e della tecnica (3).

Da un telegiornale apprendo che «Il Governo vorrebbe risparmiare misure più restrittive a chi ha creduto nella scienza e nello Stato»: per i non credenti e per gli infedeli si preparano tempi assai “interessanti”…

«Dobbiamo attaccare il virus, non gli strumenti che lo combattono». Così il Presidente della Repubblica Mattarella. Per me si tratta, all’opposto, di attaccare politicamente la causa che ha scatenato la crisi sociale pandemica, ossia la società capitalistica colta nella sua dimensione mondiale e globale. La citazione presidenziale mi serve solo per illustrare il concetto di governativo, opposto a quello di critico-negativo – o rivoluzionario, come può esserlo una posizione politica che agisce in questi calamitosi tempi che vedono le classi subalterne essere del tutto incapaci di una risposta all’altezza della situazione. Definisco governativo il punto di vista di chi si mette acriticamente dal punto di vista di chi governa, da diverse posizioni istituzionali e con diverse funzioni sociali (si va dai politici agli scienziati, dai sindacalisti collaborazionisti, pardon: “responsabili”, ai giornalisti, dagli intellettuali agli artisti di regime, ecc.), le contraddizioni sociali, credendo che sia questo il solo punto di vista universalmente realistico nella contingenza. Il termine governativo non si riferisce quindi al governo in carica ma, appunto, a un “atteggiamento mentale”, a un riflesso condizionato – abbastanza diffuso, come ha rivelato la crisi pandemica, anche tra chi rivendica una concezione “anticapitalista”, a dimostrazione che lo scientismo e il pensiero autoritario suscitano un notevole fascino anche tra molti “compagni”.

Detto in estrema sintesi: per me essere contro l’obbligo vaccinale e contro l’uso discriminatorio del cosiddetto Green Pass equivale ad esprimere il “minimo sindacale” (ripeto e sottolineo: il minimo) di una posizione politicamente e umanamente accettabile per chi dice di essere un anticapitalista. Io sono sempre stato contro l’obbligo vaccinale stabilito per legge, nonostante personalmente nel corso della mia vita “ho fatto” diversi vaccini per ragioni di lavoro, e per fortuna non ho mai avuto problemi; ma non per questo sostengo l’obbligo vaccinale per tutti o solo per alcune categorie professionali o di altro genere. Ovviamente questa posizione politica e umana non ha nulla a che fare con le corbellerie che possono dire e scrivere i No Vax o i “negazionisti” del Coronavirus, in quanto si tratta di una posizione di principio basata su una peculiare concezione del processo sociale capitalistico. Il mio antiproibizionismo su tutte le cosiddette droghe (da quelle più “leggere” a quelle più “pesanti”) non discrimina tra consumatori “intelligenti” e consumatori “cretini”, e la stessa cosa vale per la “problematica” carceraria, e così via. Chi si lascia condizionare dal timore di venir assimilato a posizioni ultrareazionarie mostra di non avere salde convinzioni e di concepire un conflitto sociale liscio, pulito, lineare, privo di complessità e di contraddizioni.

Scrive Luca Ricolfi: «La possibilità di una “discussione seria” non interessa granché neppure i cosiddetti scienziati, troppo spesso prede di faziosità (e di conflitti di interessi), figuriamoci la grande stampa e i talk show. La scienza dice di coltivare il dubbio e la discussione critica, ma questo avviene solo finché il dubbio e la discussione critica non urtano contro interessi economici o politici soverchianti. Quando questo accade, il dubbio si può esprimere solo a condizione che gli utenti che possono accedervi siano pochi, come nei giornali a bassa tiratura e nelle riviste. La realtà è che tutta la comunicazione pubblica risente del clima di guerra che si è instaurato dopo l’arrivo del vaccino. E in guerra chi solleva dubbi è trattato come un disertore. Penso che il governo abbia il problema di trovare un capro espiatorio in caso di fallimento della campagna vaccinale: e i critici del green pass sono un colpevole quasi perfetto, come l’uomo bianco nel bel libro di Pascal Bruckner» (La Verità, 14/11/2021). Non c’è dubbio.

A proposito di «clima di guerra» e di disertori! A differenza dei più, trovo estremamente calzante la metafora bellica usata per dar conto della crisi pandemica; ma non si tratta, per me, della guerra che ci avrebbe dichiarato un invisibile quanto aggressivo virus, ma della guerra che tutti i giorni questa società dichiara “agli ultimi”, in particolare, e all’umanità in generale. Ed esattamente come accade nella guerra imperialista condotta con le armi (più o meno “convenzionali”), l’anticapitalista dichiara oggi la propria indisponibilità a collaborare «per il bene del Paese» e pratica il disfattismo rivoluzionario come sa (poco, nel caso di specie) e come può (i tempi non sono certo favorevoli al punto di vista rivoluzionario, tutt’altro). Spero che da questa crisi sociale il punto di vista anticapitalista possa uscire più forte, più maturo e meno isolato, almeno tra le persone umanamente più sensibili: visti i pessimi tempi questo sarebbe a mio avviso già un grande successo. Lavorare in questa direzione significa impegnarsi a non sprecare una straordinaria occasione di crescita politica, teorica e umana. Nella loro «critica politico-giuridica del “green pass”, Giorgio Agamben, Massimo Cacciari e Giuliano Scarselli scrivono: «Piero Calamandrei, sulla rivista Il Ponte nel 1945 scriveva: “La giustizia sociale non è pensabile se non in funzione della libertà individuale”; e v’è da chiedersi se noi ancora viviamo in una società in cui l’uomo e la sua libertà sono messi al centro del sistema» (1). Ancora? Ma quando, in questa società (capitalistica), l’uomo e la sua libertà sono stati messi «al centro del sistema» (capitalistico)? La risposta non potrebbe essere più facile e scontata: mai e in nessun luogo del mondo, per il semplice motivo che questa società ha sempre negato all’umanità un’autentica esistenza umana e una vera libertà. Per dirla con Adorno, «Non si dà vera vita nella falsa», dove per «vera vita» bisogna appunto intendere la vita adeguata «all’uomo in quanto uomo», all’uomo concepito «al suo più alto livello» (Arthur Schopenhauer), come «un’umanità socialmente sviluppata» (Karl Marx).

La «libertà individuale» nell’ambito della società dominata dai rapporti sociali capitalistici è pura ideologia, è una menzogna intesa a celare la dittatura del Capitale, il dominio totalitario degli interessi economici sugli individui – perfino sui singoli capitalisti, i quali sono costretti a muoversi lungo il sentiero tracciato dalle leggi della massima profittabilità degli investimenti. L’ingenuità di quegli intellettuali mostra, per un verso, quanto superficiale sia la loro critica della cosiddetta “dittatura sanitaria”, la quale è davvero poca cosa se posta a confronto con la dittatura sociale fondata sullo sfruttamento del lavoro salariato – vedi l’Articolo 1 della Costituzione Italiana; e per altro verso, quanto miserabile sia il loro concetto di “umanità” e “libertà”, cosa che peraltro non deve sorprendere alla luce della loro concezione borghese del processo sociale.

Con questo discorso intendo forse negare valore politico alla lotta contro l’autoritaria “politica sanitaria” praticata dal Governo e sostenuta dalla stragrande maggioranza dei politici, degli intellettuali, degli scienziati, degli artisti e della stessa opinione pubblica? Certo che no! Attribuisco a questa lotta un grande significato, ed è per questo che in tutti questi mesi ho cercato di dare il mio modesto contributo (ognuno secondo le sue capacità!) alla crescita di un punto di vista anticapitalista sulla crisi pandemica e sulla “dittatura sanitaria”, contro la quale a mio avviso non si deve scagliare la Costituzione (che peraltro è sufficientemente “elastica” da poter supportare senza strappi gli stati di emergenza e le leggi eccezionali) ma, appunto, una coscienza critico-rivoluzionaria. Le “insufficienze” e i “limiti”, tanto per rimanere sul terreno dell’eufemismo, di «una critica politico-giuridica al green pass» mi sembrano evidenti, e comunque lo sono agli occhi di chi scrive.

È per tutte queste ragioni che trovo del tutto privo di fondamento ogni discorso pro o anti vaccinazione, pro o anti Green Pass imperniato sulla difesa della libertà (del singolo come della collettività) e sul cosiddetto libero arbitrio. Soprattutto l’etica della responsabilità individuale boccheggia a contatto con la disumana e totalitaria realtà sociale che nel XXI secolo ha una dimensione planetaria. Totalitaria, beninteso, nell’accezione squisitamente sociale, e non meramente politologica, sopra delineata.

Un cartello esibito in una manifestazione progressista Pro Vax riportava l’agghiacciante slogan che segue: «Più sanità pubblica, meno libertà individuale». Questo concetto la dice lunga su quanto sia robusto, radicato e diffuso il pensiero autoritario anche – ma forse dovrei scrivere soprattutto – tra coloro che danno del fascista a chiunque osi avanzare un pur timido dubbio intorno alla bontà della vaccinazione di massa, alla neutralità politico-sociale della scienza e alla “politica sanitaria” governativa – a cominciare dall’uso del Green Pass. Un analogo concetto di stampo autoritario lo si trova anche nella riflessione di Massimo Recalcati.

Il principio di realtà secondo il noto psicoanalista (spesso incline alla psicobanalisi illustrata magistralmente da Maurizio Crozza): «La scienza è un’istituzione e quindi è bersaglio del populismo, così come le competenze. Quello che stiamo vedendo è l’idea balorda di queste persone che contrappongono la vita alle istituzioni. Non bisogna contrapporre la vita alle istituzioni, e tra queste segnalo soprattutto la scienza e la famiglia che in questa crisi hanno fatto da argine. Vita e istituzioni sono due facce della stessa medaglia. Se non recuperiamo la fiducia nelle istituzioni noi siamo persi. È chiaro che, in maniera infantile, tutti vorremmo essere già fuori dall’emergenza, ma evidentemente ci vuole pazienza, ci vuole senso di realismo. La libertà non è una proprietà dell’io e non coincide con la possibilità di fare ciò che si vuole. La minoranza scesa in piazza in queste settimane rivendica una visione libertina, puberale e narcisistica della libertà. Noi invece sappiamo che la salvezza sarà collettiva oppure non ci sarà. La libertà non è una proprietà della volontà, bensì qualcosa che senza solidarietà e pensiero del vincolo è una pura impostura. La crisi poteva essere gestita in modo diverso e gli errori ci sono stati, ma ciò non deve compromettere la fiducia nelle istituzioni. Essa deve essere recuperata soprattutto nei confronti della scienza come ricerca, competenza e sapere che si impegna per il bene della comunità. Pasolini diceva che c’è una poesia delle istituzioni; noi dobbiamo recuperare questa poesia, per non darla vinta al populismo anti-istituzionale» (2). Ma di quali istituzioni e di quale comunità parla il nostro psicoanalista? Delle sole istituzioni e della sola comunità oggi esistenti, ossia quelle capitalistiche.

Imputare al “populismo” la sfiducia che molte persone nutrono anche nei confronti della scienza, significa non aver compreso la natura e la dinamica del processo sociale capitalistico, il quale ha nella scienza e nella tecnica due potentissimi motori. La sola Civiltà che Recalcati conosce è, appunto, quella capitalistica, e quindi, sulla scia di Sigmund Freud (vedi, ad esempio, Il disagio della civiltà), egli vede con orrore ogni suo indebolimento, ogni sua crisi, ogni movimento politico-sociale che possa metterne in questione la continuità: O Capitalismo o Barbarie! Recalcati esprime alla perfezione ciò che ho definito punto di vista governativo, e il suo principio di realtà non potrebbe essere più apologetico nei confronti di questa catastrofica società.
La via più breve tra due cuori è il pene

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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#7990 Messaggio da Bellerofonte »

Floppy Disk ha scritto:
19/11/2021, 9:37
Bellerofonte ha scritto:
19/11/2021, 8:28
eh purtroppo sbagli pure qui...la mia frase era relativa ad un episodio in cui due fidanzatini erano stati multati per un bacio in piazza quando negli stessi giorni si svolgeva una manifestazione LGBT senza nessuna restrizione.
Purtroppo se non vedi nemmeno una piccola contraddizione di certo non è colpa del mio presunto razzismo.
Questo non mi fa cambiare idea di una virgola sul tuo conto. Giusto per curiosità: perché sei tornato a scrivere in questa discussione? Ti annoiavi?
no, sono come BATMAN ...ho visto la luce nel cielo e mi sono sentito in dovere di correre in aiuto di GOTHAM.

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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#7991 Messaggio da Salieri D'Amato »

Bellerofonte ha scritto:
19/11/2021, 9:56
no, sono come BATMAN ...ho visto la luce nel cielo e mi sono sentito in dovere di correre in aiuto di GOTHAM.
COVIDHAM volevi dire? 8)
La via più breve tra due cuori è il pene

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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#7992 Messaggio da Markster »

Austria in lockdown da lunedì.
Vaccinati o non-vaccinati non fa differenza.... chiudono la baracca per 20 giorni. Ufficialmente dicono 10 sicuri più altri eventuali 10.
Provvedimento esteso a tutto il territorio nazionale, non ci sono Länder esclusi.
Pare inoltre che dal 1°febbraio scatterà l'obbligo vaccinale per tutti

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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#7993 Messaggio da Markster »

giorgiograndi ha scritto:
19/11/2021, 8:48

Io fallimento europeo è frutto di vari fattori compreso quello climatico, ma anche fattori politici/ideologici (la buona fede dei viaggiatori che non vengono mai controllati) e di vaccini poco efficaci.
AZ in uk è evidentemente più efficace di Pfizer per i climi freddi.
Sul boom di contagi in Europa, soprattutto Germania ed Austria, secondo me è vero quello che dici.
I controlli sono zero e soprattutto in questi due paesi i comportamenti delle persone, dei gestori dei luoghi a rischio, ecc... è sempre stata parecchio menefreghista (esperienza personale)

Sul discorso clima e vaccini... mah!
Onestamente che ci possa essere un vaccino che funziona meglio col freddo rispetto ad un altro, mi pare un'ipotesi poco plausibile.
Ad ogni modo non mi pare che AZ faccia faville in UK. Hanno più dell'80% delle persone vaccinate. Quasi il 90% ha fatto almeno la prima dose..... quasi il 25% ha fatto la terza.
Nonostante questo viaggiano a 200 morti al giorno e contagi quotidiani che oscillano stabilmente tra 35 e 50 mila

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cicciuzzo
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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#7994 Messaggio da cicciuzzo »

all'inizio della pandemia eravamo il primo paese al mondo per decessi covid in rapporto alla popolazione. leggevo su repubblica ieri - nella sua disamina mondiale - che ci hanno "superato" in tantissimi, in Europa e non. non ho fatto il conteggio, ma ci saranno una trentina di stati messi peggio di noi.
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione

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Re: [O.T.] Tra i due litiganti, il terzo COVID

#7995 Messaggio da Markster »

cicciuzzo ha scritto:
19/11/2021, 10:54
all'inizio della pandemia eravamo il primo paese al mondo per decessi covid in rapporto alla popolazione. leggevo su repubblica ieri - nella sua disamina mondiale - che ci hanno "superato" in tantissimi, in Europa e non. non ho fatto il conteggio, ma ci saranno una trentina di stati messi peggio di noi.
25esima.... secondo la classifica di Worldometers ordinata in numeri di morti rapportati alla popolazione
Il dato "morti / popolazione" è la decima colonna da sx

Immagine

https://www.worldometers.info/coronavir ... meAdvegas1?

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