Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

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giorgiograndi
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#5836 Messaggio da giorgiograndi »

Princivalle ha scritto:
14/12/2024, 19:59
Ciao Giorgio,in amicizia e senza polemica ti chiedo cosa c'e' dietro "il maschilismo" e quello che alcuni chiamano "riduzione della virilita'"..a costo di sembrare un complottista,ti chiedo cosa ne pensi di questo fenomeno..io ho alcune versioni di tipo religioso,non so se pero' sia opportuno parlarne.
Chiedo a te,grazie in anticipo
non avevo visto il messaggio

bho, non so che dirti. secondo me il maschilismo (inteso come comportamento tossico) viene rappresentato da una minoranza della popolazione, decisamente nulla su cui concentrasi piu' di un giornale scandalistico come novella 2000.

Il problema secondo me e' la mancanza di mascolinita', cioe' "virilità, forza, coraggio, indipendenza, leadership e assertività" (cit)

Pensa ai 40enni che vivono ancora con mamma e papa' o pensa ai 30enni che chiedono 50 euro alla mamma per andare in pizzeria al sabato sera. Pensa a quelli che si voltano dall'altra parte quando qualcuno viene preso a botte da dei bulli (o peggio filmano con il telefono). Pensa a chi rifiuta un lavoro perche' e' mal pagato e "conviene" tenersi il sussidio. Pensa a quelli che non emigrano alla ricerca del lavoro perche' non vogliono lasciare gli amici. Pensa a quelli che non accettano una separazione o a quelli che piangono due settimane quando gli muore il gatto.

Un uomo indipendente, confidente e assertivo e' un asset sia per la societa' che per qualunque tipo di relazione.
Chi manca di queste doti, secondo me, sopratutto in una relazione di coppia, non e' un supporto ma un vero e proprio peso. Biologicamente le donne sono diverse, per esempio sono molto piu' sensibili e sono molto piu' soggette a emozioni negative. Un uomo mascolino e' una compensazione necessaria.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#5837 Messaggio da Princivalle »

Ovviamente concordo con te:spero non mi diano del reazionario per aver sostenuto un ragionamento efficace come il tuo.
Ciao!
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El Diablo
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#5838 Messaggio da El Diablo »

Bello il tuo avatar
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SoTTO di nove
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#5839 Messaggio da SoTTO di nove »

Fortuna che a Roma c'è un sindaco di centrosinistra altrimenti apriti cielo a proposito della "censura" dei cantanti per la notte di fine anno.
Certo che tenere i piedi in due staffe non è semplice. O scontenti la lotta al patriarcato o scontenti la "tua" fanbase culturale.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
Quando la fatica supera il gusto e ora di lasciar perdere la Patacca e attaccarsi al lambrusco. Giacobazzi

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#5840 Messaggio da Cowboy »

SoTTO di nove ha scritto:
19/12/2024, 14:43
Fortuna che a Roma c'è un sindaco di centrosinistra altrimenti apriti cielo a proposito della "censura" dei cantanti per la notte di fine anno.
Certo che tenere i piedi in due staffe non è semplice. O scontenti la lotta al patriarcato o scontenti la "tua" fanbase culturale.
Hai fatto bene a mettere la parola censura tra virgolette, visto che la vicenda del concerto di Capodanno a Roma non ha molto a che fare con la censura vera e propria.
Il Comune capitolino ha fatto un pasticcio: non inviti un cantante (?) per scoprire solo dopo i suoi pezzi controversi, assistere al sollevarsi di un putiferio, sentirsi in dovere di "disinvitarlo" e assistere ad un altro putiferio di natura opposta.
La censura è impedire a qualcuno di esprimersi, non criticarlo per ciò che dice e/o scegliere di non stare ad ascoltarlo.

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#5841 Messaggio da Gargarozzo »

El Diablo ha scritto:
17/12/2024, 0:01
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#5842 Messaggio da Cowboy »

Gargarozzo ha scritto:
19/12/2024, 16:03
El Diablo ha scritto:
17/12/2024, 0:01
Bello il tuo avatar
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#5843 Messaggio da El Diablo »

Gargarozzo ha scritto:
19/12/2024, 16:03
El Diablo ha scritto:
17/12/2024, 0:01
Bello il tuo avatar
Mi ricorda vagamente qualcosa (qualcuno)... :roll:
Può essere :-D
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#5844 Messaggio da SoTTO di nove »

Cowboy ha scritto:
19/12/2024, 15:48
SoTTO di nove ha scritto:
19/12/2024, 14:43
Fortuna che a Roma c'è un sindaco di centrosinistra altrimenti apriti cielo a proposito della "censura" dei cantanti per la notte di fine anno.
Certo che tenere i piedi in due staffe non è semplice. O scontenti la lotta al patriarcato o scontenti la "tua" fanbase culturale.
Hai fatto bene a mettere la parola censura tra virgolette, visto che la vicenda del concerto di Capodanno a Roma non ha molto a che fare con la censura vera e propria.
Il Comune capitolino ha fatto un pasticcio: non inviti un cantante (?) per scoprire solo dopo i suoi pezzi controversi, assistere al sollevarsi di un putiferio, sentirsi in dovere di "disinvitarlo" e assistere ad un altro putiferio di natura opposta.
La censura è impedire a qualcuno di esprimersi, non criticarlo per ciò che dice e/o scegliere di non stare ad ascoltarlo.
Mah. Io l'ho messo tra virgolette perchè era palese che poi qualcuno avrebbe avuto da ridire sul termine usato.
La cronologia però ci dice che è stata una censura.
Prima inviti e poi, su protesta di alcuni membri del gabinetto, escludi uno che avevi invitato per i suoi testi.

Avevi ragione se avessero evitato di invitarlo. Non lo consideri adatto e non lo chiami. Chiuso il discorso.
Ma una volta che lo fai se torni indietro e il motivo sono i suoi testi non saprei come chiamarla se non censura.
Dòni, sa tirìa e cul indrìa, la capela la'n va avantei / Donne, se tirate il culo indietro, la cappella non va avanti. BITLIS
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#5845 Messaggio da Cowboy »

SoTTO di nove ha scritto:
19/12/2024, 18:05
[Scopri]Spoiler
Cowboy ha scritto:
19/12/2024, 15:48
SoTTO di nove ha scritto:
19/12/2024, 14:43
Fortuna che a Roma c'è un sindaco di centrosinistra altrimenti apriti cielo a proposito della "censura" dei cantanti per la notte di fine anno.
Certo che tenere i piedi in due staffe non è semplice. O scontenti la lotta al patriarcato o scontenti la "tua" fanbase culturale.
Hai fatto bene a mettere la parola censura tra virgolette, visto che la vicenda del concerto di Capodanno a Roma non ha molto a che fare con la censura vera e propria.
Il Comune capitolino ha fatto un pasticcio: non inviti un cantante (?) per scoprire solo dopo i suoi pezzi controversi, assistere al sollevarsi di un putiferio, sentirsi in dovere di "disinvitarlo" e assistere ad un altro putiferio di natura opposta.
La censura è impedire a qualcuno di esprimersi, non criticarlo per ciò che dice e/o scegliere di non stare ad ascoltarlo.
Mah. Io l'ho messo tra virgolette perchè era palese che poi qualcuno avrebbe avuto da ridire sul termine usato.
La cronologia però ci dice che è stata una censura.
Prima inviti e poi, su protesta di alcuni membri del gabinetto, escludi uno che avevi invitato per i suoi testi.

Avevi ragione se avessero evitato di invitarlo. Non lo consideri adatto e non lo chiami. Chiuso il discorso.
Ma una volta che lo fai se torni indietro e il motivo sono i suoi testi non saprei come chiamarla se non censura.
La chiami esclusione, la chiami libertà di scelta, io lo chiamerei buongusto e amore per la musica, pensa un po'! 8)
La censura, ripeto, è una cosa diversa. Censura è impedire a Tony Effe di proporre la sua musica dove può e dove è gradito.
Per me il vero caso è solo la goffagine di chi l'ha prima invitato per poi fare marcia indietro.

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#5846 Messaggio da SoTTO di nove »

Cowboy ha scritto:
19/12/2024, 18:20
SoTTO di nove ha scritto:
19/12/2024, 18:05
[Scopri]Spoiler
Cowboy ha scritto:
19/12/2024, 15:48
SoTTO di nove ha scritto:
19/12/2024, 14:43
Fortuna che a Roma c'è un sindaco di centrosinistra altrimenti apriti cielo a proposito della "censura" dei cantanti per la notte di fine anno.
Certo che tenere i piedi in due staffe non è semplice. O scontenti la lotta al patriarcato o scontenti la "tua" fanbase culturale.
Hai fatto bene a mettere la parola censura tra virgolette, visto che la vicenda del concerto di Capodanno a Roma non ha molto a che fare con la censura vera e propria.
Il Comune capitolino ha fatto un pasticcio: non inviti un cantante (?) per scoprire solo dopo i suoi pezzi controversi, assistere al sollevarsi di un putiferio, sentirsi in dovere di "disinvitarlo" e assistere ad un altro putiferio di natura opposta.
La censura è impedire a qualcuno di esprimersi, non criticarlo per ciò che dice e/o scegliere di non stare ad ascoltarlo.
Mah. Io l'ho messo tra virgolette perchè era palese che poi qualcuno avrebbe avuto da ridire sul termine usato.
La cronologia però ci dice che è stata una censura.
Prima inviti e poi, su protesta di alcuni membri del gabinetto, escludi uno che avevi invitato per i suoi testi.

Avevi ragione se avessero evitato di invitarlo. Non lo consideri adatto e non lo chiami. Chiuso il discorso.
Ma una volta che lo fai se torni indietro e il motivo sono i suoi testi non saprei come chiamarla se non censura.
La chiami esclusione, la chiami libertà di scelta, io lo chiamerei buongusto e amore per la musica, pensa un po'! 8)
La censura, ripeto, è una cosa diversa. Censura è impedire a Tony Effe di proporre la sua musica dove può e dove è gradito.
Per me il vero caso è solo la goffagine di chi l'ha prima invitato per poi fare marcia indietro.
La libertà di scelta è non chiamarlo, su questo concordo. Non tornare sui tuoi passi perchè qualcuno se ne lamenta.
C'era stato il caso Scurati e del suo monologo. Perchè quella era censura? Anche li potevano dire semplicemente che era una libera scelta non farlo "esibire" sui canali RAI.
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#5847 Messaggio da Cowboy »

Il caso Scurati è diverso. Scurati non aveva un profilo disdicevole che qualcuno aveva precedentemente sottovalutato, a Scurati è stata annullata la partecipazione ad un programma RAI perché il suo monologo attaccava indirettamente il Governo in carica.
E a farla passare per libertà di scelta ci hanno pure provato, anche se giustamente non ci ha creduto nessuno...

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#5848 Messaggio da Gargarozzo »

Se posso dire una stronzata (im)pertinente sulle virgolette, siccome contengono la parola virgo alle mie orecchie suonano come verginelle. :awww:

Quindi mettere le virgolette, secondo quest'etimologia improvvisata, significherebbe fare le verginelle. 8)

(Perché di verginelle vere e proprie giustamente non ne esistono più)
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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#5849 Messaggio da Vinz Clortho »

Tony Effe ha appena annunciato concerto a capodanno al Palaeur di Roma: la cosa meravigliosa è che oltre la penale/cachet del concertone di capodanno che si sarà intascato (giustamente) interamente, farà i soldi sui biglietti che andranno ovviamente sold-out sfruttando la campagna stampa che gli stanno facendo aggratisse. E Gualtieri diventato la sua bitch...
Quando non si ha uno stile, si puó avere qualsiasi stile.
- Bruce Lee

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Re: Politically Correct: punto di non ritorno? (OT)

#5850 Messaggio da legionofdoom »

SoTTO di nove ha scritto:
19/12/2024, 18:28
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19/12/2024, 18:20
SoTTO di nove ha scritto:
19/12/2024, 18:05
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Cowboy ha scritto:
19/12/2024, 15:48


Hai fatto bene a mettere la parola censura tra virgolette, visto che la vicenda del concerto di Capodanno a Roma non ha molto a che fare con la censura vera e propria.
Il Comune capitolino ha fatto un pasticcio: non inviti un cantante (?) per scoprire solo dopo i suoi pezzi controversi, assistere al sollevarsi di un putiferio, sentirsi in dovere di "disinvitarlo" e assistere ad un altro putiferio di natura opposta.
La censura è impedire a qualcuno di esprimersi, non criticarlo per ciò che dice e/o scegliere di non stare ad ascoltarlo.
Mah. Io l'ho messo tra virgolette perchè era palese che poi qualcuno avrebbe avuto da ridire sul termine usato.
La cronologia però ci dice che è stata una censura.
Prima inviti e poi, su protesta di alcuni membri del gabinetto, escludi uno che avevi invitato per i suoi testi.

Avevi ragione se avessero evitato di invitarlo. Non lo consideri adatto e non lo chiami. Chiuso il discorso.
Ma una volta che lo fai se torni indietro e il motivo sono i suoi testi non saprei come chiamarla se non censura.
La chiami esclusione, la chiami libertà di scelta, io lo chiamerei buongusto e amore per la musica, pensa un po'! 8)
La censura, ripeto, è una cosa diversa. Censura è impedire a Tony Effe di proporre la sua musica dove può e dove è gradito.
Per me il vero caso è solo la goffagine di chi l'ha prima invitato per poi fare marcia indietro.
La libertà di scelta è non chiamarlo, su questo concordo. Non tornare sui tuoi passi perchè qualcuno se ne lamenta.
C'era stato il caso Scurati e del suo monologo. Perchè quella era censura? Anche li potevano dire semplicemente che era una libera scelta non farlo "esibire" sui canali RAI.
Pensa se in ItaGlia avevamo un Eminem (che di testi misogini e omofobi, o contro la madre "tossica", a inizio carriera ne ha scritti a valanghe) o un Marilyn Manson (che è sempre stato scomodo alla comunità per-benista Cattolica Americana)......apriti cielo. :roll:

Tony Effe, come cantante e personaggio, non mi piace. Ma nemmeno Fedez.
Però, l'idea di cacciarlo via da un festival che si svolge 1 volta l'anno, e di cui molto probabilmente pochi telespettatori lo seguiranno, sta a significare che dei problemi reali di questo paese non gliene importa un beato cazzo a nessuno, che sia di DX o di SX.

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