Per il fatto accaduto nel casertano è in torto marcio l'agente, ha agito per vendetta, chiaro e semplice, ma soprattutto senza ragionare.
Deve pagare le conseguenze del suo operato, punto.
Come già scritto da Sal, non esistono VERI
test psicologici per stabilire se la mente di un candidato sia idonea a fare questo lavoro, ed è un male, l'ho sempre detto.
Discorso delle
riprese video e foto.
Purtroppo non esistono leggi chiarissime, a volte la cassazione ribalta verdetto di giudici che credevano di essere nel giusto e invece...
Personalmente dico che non si deve aver paura di farsi riprendere e/o fotografare se stai lavorando bene, mai avuto problemi in tal senso, nè all'aperto nè al chiuso.
Riporto:
"... è perfettamente legale riprendere in video o fotografare un agente che, ad esempio, abusa del proprio potere utilizzando il materiale (foto, audio, video) per produrlo in giudizio, in tribunale, per incriminare l’autore di un reato o difendersi da una falsa accusa. Insomma, è lecito tutelare i propri diritti quando c’è di mezzo un reato senza doversi preoccupare di oscurare il volto dell’agente ripreso.'
Altro discorso è
l'uso che si fa dell'immagine dell'agente nell'era dei social.
Riporto:
"Un conto è difendersi in tribunale mostrando le prove per tutelarsi; un altro conto è diffondere pubblicamente foto, video e audio di agenti delle Forze dell’Ordine indiscriminatamente senza neanche oscurare/sfocare i volti. Non si possono utilizzare le riprese come si vuole: qui entra in gioco la tutela della privacy, per gli agenti come per tutti i cittadini. Si applicano le normali leggi sulla privacy che impediscono la diffusione di immagini e dati personali senza il consenso degli interessati.
In sintesi, non è lecito divulgare materiali fotografici, video e audio che identificano gli agenti. Chi ha intenzione di pubblicare un filmato deve escludere/censurare i tratti distintivi dell’agente ripreso: basterà oscurare il volto e rendere la voce irriconoscibile."
Quante volte sui social compaiono video di agenti che fermano un automobilista per un normale controllo?
Riporto:
"RIPRENDERE UN POLIZIOTTO MENTRE FA UNA MULTA È LEGALE?
A questa domanda ha risposto l’Avvocato Generale della Corte di Giustizia UE (conclusioni del 27.09.2018 causa C-345-/17).
La Polizia ti ferma per un controllo mentre sei alla guida della tua auto ad una normale andatura. Hai un appuntamento, sei in ritardo ed hai fretta ma gli agenti se la prendono comoda ed avviano un’ispezione: apertura del portabagagli, verifica dei documenti, una domanda dietro l’altra. Sei nervoso e scambi un semplice controllo per abuso di potere da parte della Polizia. Così, prendi lo smartphone ed inizi a registrare tutto pubblicando la diretta sui social network. Un grave errore. Ti arriva una denuncia per violazione della privacy e intralcio alle Forze dell’Ordine."
Sul
portare la pistola fuori servizio invece la legge è chiarissima (vedo che c'è un po' di confusione):
"Tutte le forze dell’ordine possono portare fuori servizio l’arma in dotazione individuale, cioè una pistola Beretta 92 FS.
Questo significa che un poliziotto può sempre portare con sé la pistola d’ordinanza, anche quando non è formalmente in servizio.
Perché questa scelta?
Perché, secondo la legge, le forze dell’ordine sono sempre in servizio, anche quando non indossano la divisa perché non sono “di turno”.
Servizio permanente delle forze dell’ordine: cos’è?
La Corte di Cassazione ha più volte ricordato come «Gli agenti di polizia, abilitati al servizio di polizia stradale, operano su tutto il territorio nazionale e debbono ritenersi sempre in servizio», con la conseguenza che, in qualsiasi momento, possono fare una multa a un automobilista indisciplinato.
Sempre la Corte di Cassazione ha stabilito che il reato di rifiuto di fornire le proprie generalità scatta anche nei confronti di chi non vuole rispondere al poliziotto in borghese che però, considerato il fatto di essere in servizio permanente, è intervenuto perché era stato commesso un crimine.
Insomma: un poliziotto può portare la pistola quando formalmente non è in servizio per il semplice fatto che, per la legge, le forze dell’ordine sono sempre in servizio. Ciò significa che, se un poliziotto non in divisa assiste a un crimine, è comunque tenuto a intervenire o a segnalare il reato alle autorità.
Essere in servizio permanente, però, non significa esercitare sempre le proprie funzioni. E così, il poliziotto potrà estrarre la pistola solo nel caso in cui sia assolutamente indispensabile, ad esempio per sventare una rapina."
Chiudo ribadendo una cosa semplicissima: se sto lavorando bene, puoi fotografarmi anche il buco del culo, nessun problema per me.